UN PO' DI STORIA................

A LITTLE BEAT OF HISTORY

UN PEU DE HISTOIRE

UN POCO DE HISTORIA

LA decadenza del ballo nobile

Nella seconda metà del seicento, l'influenza del ballo spagnolo, per quanto ormai scontata, genera i suoi frutti nel mondo orchestico italo-francese. Su di essi agisce già da tempo anche quella del professionismo teatrale che va sviluppando quello spettacolo nel quale influiscono, legati dall'ordine delle suites e della coreologia teatrale le danze di ogni tempo e di ogni paese di cui ci verremo occupando. In quest'epoca finisce il dominio della gagliarda e della danza alta e allo stile italiano ampio e saltato subentra la maniera alla francese. Nasce e viene celebrato, il minuetto ,che non è solo la regina delle danze settecentesche, ma il punto d'arrivo splendido, se pure acciduo, di tutta la danza cortigiana nella sua plurisecolare evoluzione; l'ultimo idillio di un mondo aristocratico che già vacilla dalle fondamenta. Haydn e Mozart ed i più sommi artisti, offrono a questa danza i più incantati ritmi del loro genio. Poi la contraddanza interverrà a perdere il minuetto fino ad arrivare al borghese walzer. Ma dal 1664, anno in cui per primo ne abbiamo notizia, fino alla Rivoluzione francese, il minuetto è il ballo nobile per eccellenza.

La sua fortuna è tutta nella semplicità stilistica, nella misura dei passi. I sei movimenti sono contenuti in due misure di battute ternarie, in cui si incatenano i pas menus.

E' su questo passo che le copie dialogano, riverenze, vis à vis, giri, incroci, passagi, linee a S, a Z, convergenti inscritte in una chiarezza coreografica ineccepibile.

Con il minuetto si ha la fine della danza aulica che scompare dai saloni di Versailles.

ULTIMO AGGIORNAMENTO 1 Ottobre 2002

pagina creata e curata da Sara Buratto

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