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LA danza inglese
Il rinascimento inglese poco ha ispirato la danza d'arte. La grande nazione, che pure abbonda di folclore orchestico, spalanca le porte a ballerini francesi e italiani imitandone mode e balli: la regina danza ancora a 65 anni mentre Shakespeare parla spesso di danza con ottimo gusto. Tra i pochi scrittori sulla danza incontriamo Robert Coplande che traduce un testo sull'argomento e Weaver che fa un identico lavoro di traduzione.
Gli inglesi sono creatori di morris dance, giga e contraddanza.Quanto alla morris dance, bisogna dire che essa non è tanto una derivazione della morisca, ma l'incontro fra un'antichissima danza sacrificale autoctona con la danza spagnola medievale. La giga, erroneamente attribuita alla Germania deriva invece dal folclore scozzese, si eseguiva a catena, cioè con le coppie disposte a forma di 8. In Italia e Francia penetrò insieme alla sarabanda e fu ballata a lungo: dopo i 3 giri iniziali si fanno 3 passi avanti e 3 indietro cambiando le mani, poi la donna alza il braccio sinistro che l 'uomo pende con il destro, gli da la mano destra che egli prende con la sinistra e così intrecciati, girano. Più importanza ha la contraddanza, di origine sacrificale, nelle sue forme di danza in circolo e danza a catena. Da questa danza, nasce il cotillon, all'inizio danzato da otto persone divise in 4 coppie che marciano, girano o avanzano ed indietreggiano, la quadriglia e la contraddanza a due fronti (l'anglaise)
ULTIMO AGGIORNAMENTO 1 Novembre 2002
pagina creata e curata da Sara Buratto