UN PO' DI STORIA................

A LITTLE BEAT OF HISTORY

UN PEU DE HISTOIRE

UN POCO DE HISTORIA

LA DANZA FRANCESE

La Francia, ha subito profondamente l'influenza italiana, prima con Luigi XII nel milanese, poi con Caterina De' Medici. Con Lugli, i Taglioni, Manzotti eccetera si ha una fase italianizzante della danza e del balletto francese, un perfezionamento della tecnica, un arricchimento dell'azione, un'esperienza didattica originale, insomma un levigamento dell'arte di Tersicore. La Francia rielabora il vocabolario della danza per vari motivi: la fortuna politica di questo grande stato che si irradia proprio quando l'Italia esaurisce la sua missione civilizzatrice, lo splendore, il mecenatismo, la passione della corte borbonica, l' istituzione dell'Accademie Royale de danse, la chiarezza , facilità e diffusione della sua lingua, la più accettata in Europa, infine la fama di capitale dell'arte che si procaccia Parigi, divenuta Mecca dei ballerini, coreografi e scrittori. Ecco le cause che contribuiscono al prestigio della danse academique. La danza francese si presenta ad inizio XVI secolo con i caratteri delle danze francesi: fluida, elegante, poco sollevata, ben articolata, fatta di passi brevi, di elevazioni del piede in tempo debole, di lancio del piede in avanti e senza salto, di lancio della gamba verso l'altra, della spinta della gamba di lato, che costituiscono il fondo della vecchia scuols francese. Da qui il passaggio alla danza accademica è breve: ecco che si definiscono i ronds de jambes, les attitudes, gli arabesques, i coupés, i deboulés, i pas de bourré eccetera per arrivare via via alle funzioni del virtuosimo. Le conquiste sono lente e graduali, ma decisive: si passa dalla pratica dilettantistica al professionismo, la conquista dell'elevazione e dell'en dehors, le posizioni fondamentali (enunciate da Beauchamp, )per arrivare al ballerino costantemente trasfigurato in bellezza. Così, fra l'incrocio della danza librata italiana e della leggerezza francese col suo legato si forma e definisce la danza classica che è forza, precisione, eleganza.

Tra le prime danze folcloristiche francesi abbiamo il Branle(la vecchia carola), il tourdion (che sta fra la vecchia bassa danza e la gagliarda), la bourré (ballo leggero e violento). A queste seguono le prime notazioni di scritture didattiche. Del 1699 è choréographie, ou l'art d'écrire la danse par caracteres, figures et signes demonstratifs, di Feuillet, ritenuta la prima notazione di danza moderna: poter fermare sulla carta l'attimo fuggente della danza per riprodurlo e tramandarlo fedelmente, come le altre arti, all'ammirazione dei posteri, un sogno che solo il cinema dei nostri tempi è riuscito a realizzare. E' solo del 1760 "lettres sur la danse e t les ballets "di Noverrre in cui, parlando del ballet d'action si rivendica la piena dignità morale ed estetica della danza contro superstizioni vecchie di secoli.

ULTIMO AGGIORNAMENTO 2 APRILE 2002

pagina creata e curata da Sara Buratto

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