Beppe Mariano, piemontese, vive a pie' del Monviso.
Negli anni Settanta è stato co-fondatore e redattore della rivista "Pianura", diretta da Sebastiano Vassalli; quindi redattore a Firenze di "Salvo Imprevisti".
Ha scritto per vent'anni racconti e recensioni teatrali, prima per "La Gazzetta del Popolo" di Torino, poi per "Stampa Sera".
Auspice il pittore e critico torinese Albino Galvano, negli anni settanta ha svolto attività di poeta visivo, esponendo in varie città italiane.
Una sua operazione poetico-visiva di allora è stata riesumata e presentata in mostra a Cuneo nell'autunno 2002 (in seguito verrà esposta in Francia e in Spagna) insieme ad opere di Ben Vautier, Albino Galvano, Antonio Carena, Silvio Rosso, Berto Ravotti, Robero Mussapi e Adriana Giorgis. La Mostra intitolata "Parole erranti" è documentata da un catalogo trilingue a cura dell' Associazione Marcovaldo.
Beppe Mariano ha pubblicato soprattutto opere di poesia, tra le quali:
"Verde celeste s-clin", Bergamo, Il Bagatto, 1980; "Notizie dalla Castiglia", Siena, Barbablu, 1986; "Ascolto dell'erba", Cuneo, L'Arciere, 1990 (Premio Pannunzio, 1991); "Scenari di congedo", Torino, Genesi, 1996 (Premio Pavese-Grinzane Cavour); "Il sorriso e le lune del Monviso", Novi Ligure, Joker, 2000.
Le raccolte di poesia sono presentate da Giorgio Bàrberi Squarotti, Giovanna Ioli, Barbara Lanati, Giorgio Luzzi, Sebastiano Vassalli, Mauro Ferrari.
Ha appena pubblicato un breve romanzo: "Rossosangue 68", pubblicato nella collana "Esperienze in giallo" dall'Editrice Esperienze di Fossano.
Nel 2002 è stato invitato da cinque scrittori milanesi, tra cui il poeta e critico Franco Romanò, Maria Caldei delle edizioni Feltrinelli e Giampiero Comolli delle edizioni Mondadori, a far parte della redazione della nuova rivista di narrativa e critica "Il cavallo di Cavalcanti" pubblicata da Addictions &endash; Magenes Editoriale, Milano, di cui è uscito il primo numero nel mese di aprile 2003.
Collabora a riviste letterarie ed è presente in antologie.