IL SANGUE E LA SALUTE

Per i donatori di sangue, specialmente i più anziani, sottoporsi alle analisi è quasi una routine: quella mattina vai, con la provetta di urina, ti prelevano - anche loro - un po' di sangue e la cosa è fatta. Poi se tutto va bene, e per fortuna nella maggior parte dei casi è così, te ne dimentichi fino all'anno dopo.
Le cose cambiano la prima volta che le analisi ti vengono mostrate dal medico che ti dice che c'è qualche valore alterato. Certo, il medico ti rassicura, puoi continuare a donare, ma ti rimane l'impressione di quel parametro diverso, di quel piccolo neo.
Hai nuovi donatori le analisi sembrano addirittura un ostacolo, talora incomprensibile, messo, chissà perchè, davanti al loro gesto generoso.
Eppure le analisi sono importanti per la sicurezza tua e di chi riceverà il tuo sangue, per una migliore gestione della tua salute, per una miglior conoscenza di te e del tuo corpo.
Ma il loro linguaggio è fortemente specialistico: sigle, percentuali, valori i più svariati; unità di misura ignote alla maggior parte di noi.
Ecco allora l'idea di questa pagina: non certo per sostituire il medico ma per dare alcune chiavi di lettura di quei misteriosi foglietti e rendere i donatori sempre più partecipi e coscienti.
Se poi questa pagina verrà letta da chi non ha mai donato speriamo sia un momento di riflessione sui controlli che l'AVIS esegue e, soprattutto, sul dovere morale di ciascuno di impegnarsi per gli altri, anche donando il sangue.

Oltre alle variazioni individuali i valori modi sono diversi nei maschi e nelle femmine. Nel caso di queste ultime poi le donazioni di sangue intero vengono ridotte a due ogni anno durante l'età fertile. Si possono integrare però con due plasmaferesi: oggi consigliate a tutti i donatori perchè plasma e plasmaderivati, sempre più usati in medicina, mancano e devono essere importati dall'estero.
Donare sangue non è un fatto sportivo: non "vince" chi ha al suo attivo più donazioni. Quello che conta è la disponibilità a fare qualcosa per gli altri, a dimostrare la propria solidarietà verso chi soffre. Ecco perchè, anche se le tue analisi non sono perfette e ti viene consigliato di sospendere le donazioni, il tuo apporto di tempo e impegno all'AVIS è considerato ugualmente importante.

Descrizione del tipo di analisi

Min
Max

Conseguenze e rischi per valori fuori dalla norma

GLOBULI ROSSI:
Hanno il compito di portare l'ossigeno dai polmoni ai tessuti dell'organismo e l'anidride carbonica dai tessuti hai polmoni.

Min. 4,1 milioni, Max. 5.8 milioni

La carenza di globuli rossi porta ad anemie, l'eccesso a problemi circolatori.

GLOBULI BIANCHI:
Hanno il compito di evitare le emorragie, favorendo la coagulazione del sangue.

Min. 3.600,     Max. 12.000

La carenza di globuli bianchi porta a frequenti infezioni; aumentano in molte malattie infettive.

PIASTRINE:
hanno il compito di evitare le emorragie, favorendo la coagulazione del sangue.

Min. 130.000, Max. 450.000

La carenza porta ad emorragie, anche spontanee; l'eccesso predispone a trombosi.

VES:
È la velocità di sedimentazione (deposito) dei globuli rossi nel plasma.

Min. 1, Max. 15 mm/l'ora

L'aumento indica infiammazione o altre patologie nell'organismo.

SIDEREMIA:
Indica il ferro presente in circolo disponibile per la produzione di emoglobina.

Min. 42, Max. 167 microgr/dl.

La carenza di ferro può causare anemia; un eccesso può provocare alterazioni ai tessuti (fegato, cuore,...).

FERRITINA:
Indica il ferro presente nei tessuti di deposito, ossia la riserva in ferro.

Min. 5, Max. 177 nanogr/mil

La carenza di ferro può causare anemia; un eccesso può provocare alterazioni ai tessuti (fegato, cuore,...).

EMOGLOBINA:
Presente nei globuli rossi, contiene il ferro con cui lega l'ossigeno per trasportarlo dai polmoni ai tessuti.

Min. 12,5, Max. 17,5 gr/decil

Diminuisce nelle anemie e di solito aumenta in modo proporzionale all'aumento dei globuli rossi.

ALT o GPT:
È un enzima presente in vari organi (fegato,muscoli,...); è indispensabile per il metabolismo delle cellule.

Min. 0, Max. 40 mU/millil.

Aumenta se le cellule ove è contenuto si rompono (lisi) per sforzi muscolari, eccesso di alcool, infezioni del fegato...

GLUCOSIO:
È la principale fonte di energia per le cellule.

Min. 60, Max. 110 mg/decil

Diminuisce nel digiuno, aumenta dopo i pasti o se è alterato il suo ingresso nelle cellule (diabete).

COLESTEROLO:
Fa parte di ogni nostra cellula; è presente in tutti gli alimenti di origine animale.

Min. 130, Max. 270 mg/decil

È normale se la dieta è povera di grassi animali, l'aumento predispone a malattie cardiovascolari.

TRIGLICERIDI:
Sono i grassi in cui l'organismo trasforma l'eccesso di calorie introdotte con l'alimentazione.

Min. 40, Max. 165 mg/decil

I livelli sono bassi se la dieta è equilibrata, l'aumento predispone a malattie cardiovascolari.

PROTEINE TOTALI:
Rappresentano tutti gli importanti costituenti proteici del sangue (albumina, globuline, anticorpi, fattori della coagulazione).

Min. 6,6, Max. 8,7 gr/decil

Diminuiscono per effetto di assorbimento o di sintesi o per eccessiva perdita del rene.

CREATININEMIA:
Indica la capacità del rene di filtrare il sangue depurandolo dalla creatinina (scoria).

Min. 0,9, Max. 1,5 mg/decil

Aumenta nelle gravi malattie del rene.

AZOTEMIA:
Come la creatinina è indice di funzionalità renale.

Min. 10, Max. 50 mg/decil

Risente in modo particolare di una dieta ricca di proteine.

Vigilare assiduamente sulla propria salute è dovere di ciascuno, tanto più per un donatore di sangue che è sempre responsabile anche del malato a cui sarà destinato il sangue trasfuso. Ecco perchè è importante non solo sottoporsi ad analisi annuali ma anche capire, almeno in linea di massima, i responsi che esse ci danno: una lettura precisa dovrà comunque farla un medico.
Le analisi che vengono effettuate, mirano ad evidenziare le condizioni generali di salute del donatore e le eventuali malattie trasmissibili col sangue. Ogni volta che doniamo veniamo quindi indirettamente sottoposti a test sul nostro stato di salute. In caso di dubbi o valori non normali saranno necessarie altre analisi più mirate che evidenzino le anomalie.
Poichè nessuna persona è uguale ad un'altra i valori "normali" sono semplicemente indicativi; un dato, preso isolatamente, non è, in genere, indicativo. La lettura di un test clinico va fatta tenuto conto di tutti i valori e delle condizioni generali di un individuo. Sta ad un medico, che ci conosce da tempo, il responso finale sul nostro stato di salute.

Sito ideato e realizzato da Francesco Ennio  contatta il webmaster: cesko_5@libero.it