Fermo restando l'aiuto del
medico trasfusionista, vincolato dal segreto professionale, a chiarire e
valutare le specifiche situazioni, è doveroso autoescludersi per chi
abbia nella storia personale:
assunzione
di droghe
rapporti
sessuali con persone sconosciute negli ultimi sei mesi
epatite
o ittero
malattie
veneree
positività
per il test della sifilide (TPHA o VDRL)
positività
per il test AIDS (anti-HIV 1)
positività
per il test dell'epatite B (HBsAg)
positività
per il test dell'epatite C (anti-HCV)
rapporti
sessuali con persone nelle condizioni incluse nell'elenco
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