Arresti, repressioni ed elezioni.
Alla vigilia delle elezioni legislative
che se terranno il prossimo 30 maggio, il terrorismo continua a colpire
in Algeria. Dieci
militari sono rimasti uccisi mercoledì 22 maggio in un’imboscata
di un gruppo armato nella regione di Blida. Dall'inizio del mese di Maggio,
più di 160 persone sono rimasti uccisi dai gruppi armati secondo
il governo algerino, e circa 150.000 vittime dall'inizio del terrorismo
nel 1992.
Le elezioni che il governo di Algeri
mantiene nonostante il disinteresse dalla popolazione e il boicottaggio
dei partiti democratici rischiano di togliere ogni senso democratico al
suffragio. Molti comizi programmati dai partiti partecipanti a queste elezioni,
sono stati annullati per mancanza di pubblico ad Algeri, Setif ed altre
province.
La campagna elettorale ha provocato
violenti scontri tra i candidati e le popolazioni in Cabilia, sugli 88
comizi programmati, solo uno si è tenuto fino ad oggi.
Nella capitale Algeri, il presidente
Bouteflika
in una visita al centro universitario di Bouzareah è stato violentemente
contestato dagli studenti, gli arresti degli studenti non si è
fatta attendere e del tutto prevedibile dato che il potere in Algeria ci
ha abituato a rispondere con arroganza alle proteste pacifiche dei cittadini,
la repressione spesso selvaggia e arbitraria e la sua unica reazione.
Sperando evitare altre vittime,
"il potere mafioso e corrotto" com’è chiamato dalla popolazione,
ripensa la sua posizione di mantenere le elezioni in questo clima di violenza
generalizzata in tutto il paese.
Asaka.