Apri` gli occhi, ma fatico` a mettere a fuoco.
L'oscurita` divorava il suo sguardo.
Un odore acre colpi` le sue narici.
Cerco` di ricordare l'ultimo pensiero prima di addormentarsi.
La sera prima aveva concluso un ottimo affare con quelli del
macello. Aveva venduto Meggy per un'ottima cifra ed a niente erano
valse le lacrime di Giannina la sua figliastra.
Peggy era l'amica del cuore di Giannina, ma lui non se ne curo`
affatto ed anzi aveva rinchiuso Giannina nello scantinato.
La piccola singhiozzava ancora ed ora a lui pareva di sentirla.
Ma ora dove si trovava?
Provo` a girare la testa ma ando` a sbattere contro la parete di
legno; la giro` dall'altra parte: uguale!
Provo` a muoversi in avanti ma si senti` immensamente goffo,
pesante.
Improvvisamente si apri` una porta e la scena che vide lo raggelo`:
un'infinita` di animali giravano impazziti appesi ai ganci
gocciolando un liquido rosso che, guidato dai dei canaletti,
riempiva una tinozza.
Fu trascinato fuori dalla gabbia, guardo` in basso e trasali`:
invece dei suoi piedi vide due zoccoli scalcitranti.
Realizzo`.
Provo` a gridare, ma dalla sua bocca bestiale usci` solo un muggito.
L'uomo davanti a lui estrasse una pistola e miro` alla sua testa.
Giannina, nel frattempo, correva felice in groppa alla
sua Meggy.
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