Trovai un albero di cristalli di noci, salii sul ramo più alto guardai giù: vidi il nulla.
Allora pensai: "che presuntuoso che sono!".
Scesi dieci rami e guardai di nuovo: niente!
Scesi ancora, ormai ero sul ramo più basso, guardai: vidi il mondo e capii.
Compresi quanto sia inutile salire in alto, pensare di superare gli ostacoli, scavalcare le fronde e
sfidare il cielo.
Allora scesi dall'albero e mi tuffai nel mare.
Cosi` e` il mare per me, un amico pronto ad accoglierti tra le sue braccia, pronto a tirarti a galla quando pensi che non ce la fai più, pronto a cullarti con le sue dolci onde, pronto a distruggerti se non lo rispetti.
Ora nel mare vedo sensazioni nascoste, pensieri che nascono dai flutti, suoni agognati e sapori
perduti.
Ora nel mare vedo un istante d'infinito che riempie un'intera esistenza.
Ora nel mare vedo un giardino fiorito che fa da dimora ad un cerbiatto sperduto.
Ora nel mare vedo un castello di ombre che si rinnova all'alba di ogni mattino.
Ora nel mare vedo immagini che si formano nella mente come percorsi che si insinuano nei meandri
della fantasia estraendo forme e disegni.
Ora nel mare vedo un'orchestra di mille colori nelle mani di un pittore.
Ora nel mare vedo una goccia di rugiada che incontra la sfera dei ricordi.
Ed e` cosi` che ogni demone lascia e si arrende.
Il tramonto ostentava i suoi colori come un pavone le sue piume, il cielo, ormai placato, regalava cirri vestiti di neve. Una brezza capricciosa giocava con i fili d'erba.
All'improvviso un tuono si manifestò con tutta la sua potenza,
uno squarcio si aprì in quel cielo che ferito sembrava invocare
l'aiuto delle nuvole. Una mano spense la luce ed i colori si persero nel
buio, precipitarono nel nulla e tutti i suoni svanirono. Tutti tranne uno,
un rumore lieve ma ben distinto, un lamento triste e profondo: un coro
di bimbi. Il drappo strappato cominciò a ricucirsi, l'intensità
del suono crebbe, le note presero forma e si impadronirono dei colori.
Un nuovo mondo stava nascendo, un mondo di musica dove le note sorridendo
alle melodie danzavano con i colori giocosi, dove l'amore finalmente vivo
dimostrava il suo fulgore. Grazie bimbi, benvenuti, siete i miei salvatori.
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