I Capostipiti delle Famiglie di Rovigno

 
 

IV

da Abbà a Buttirich da Cabrin a Guiat da Hütterodt a Mussolicchio da Nadalet a Russo da Saina a Zuliani

 

Nadalet - nel censimento del 1° ottobre '45 erano presenti 3 famiglie.

Naddi - nel censimento del 1° ottobre '45 erano presenti 8 famiglie.

Nadich - nel censimento del 1° ottobre '45 erano presenti 2 famiglie.

Nadovitz o Nadovich - Nicolò, 1797.

Nardini - nel censimento del 1° ottobre '45 erano presenti 3 famiglie.

Narenta - famiglia presente a Rovigno dal 1503, estintasi nel 1728. Un degli ultimi esponenti di questa famiglia fu quel Giovanni Narenta, ardito capitano, che al servizio della Serenissima si distinse in vari scontri con la flotta turca, morto nel 1714.

Nascimbeni - nel censimento del 1° ottobre '45 erano presenti 4 famiglie.

Nasi - nel censimento del 1° ottobre '45 era presente una famiglia.

Nassinovich - Matteo da Gimino, 184..;

Natorre - Iseppo di Gabriel, 1667 per il Caenazzo. Secondo invece l'Angelini: "Gabriel Nattore morto 1683. Passata in Pola, una colonia di Greci, fra' quali molti di Napoli di Romelia l'anno 1578 ed altrettanti lavoratori Malvasioti sotto il Cap. Fran.co Callergi nobile di Famagosta con 50 famiglie Cipriote: ed avendo qui questa famiglia Nattori l'agnome Napoli, è probabile che hassi per tradizione nella sud.a famiglia, che il nominato Gabriele veniva da Pola, e vi comparisse suo stipite." Famiglia una volta assai facoltosa se da un documento del 31 agosto 1821 a firma del geometra catastale Ignazio Ambrosi, risultavano proprietari delle seguenti proprietà: Gabriele Natori di 14 case, Andrea ed Angelo di 5 case ciascuno, Domenico, Eufemia e Giovanni di terreni agricoli, mentre già nel 1757 ritroviamo un Francesco fu Giuseppe Gastaldo della Scuola laica dei Montagnari che radunava tra i suoi confratelli cavatori e scalpellini. Tale famiglia venne inoltre ascritta al Corpo dei Cittadini o Nobili di Rovigno nel 1802, essendo il Sig. Giuseppe Nattori uno degli eletti del così detto Governo dei Diciotto. Come si può vedere anche da queste breve escursus la grafia del cognome ha oscillato nel tempo da Natorre - Nattore - Natori - Nattori - Natorri ecc. Un tipico caso è quello di:

Giuseppe Gaetano Natorri fu Angelo autore di due volumi manoscritti che, come dice lui stesso nel titolo, sono una "Raccolta di tutte le antichità, stemmi ed iscrizioni che esistevano ed esistono nella mia patria Rovigno/Disegnate/Da me Giuseppe Gaetano Natorri fu Angelo per proprio genio e non per studio./ La presente raccolta pensai di dividerla in due volumi, ciascuno diviso in quattro parti. Nel primo una succinta descrizione di tutte le raccolte dell'Antichità. Nel secondo la dimostrazione delle antichità medesime in LXXI tavole disegnate a semplice lapis e correlativamente disposte nel più possibile ordine riguardante ciascun punto, località e contrada che esistevano e che vi esistono. /Volume secondo./ Rovigno 1851". Il 2° volume (mm. 340x240) è attualmente conservato a Trieste, presso l'Archivio Diplomatico, purtroppo del primo si è persa traccia. Il 2° volume anche se datato 1851, riporta annotazioni sino al 1859. Le illustrazioni, come quella della parte vecchia di Rovigno, o Monto, e dell'originario portone che con il ponte levatoio univa la vecchia isola alla terra ferma, sono di notevole precisione ed anche di buon pregio. Nel volume si ritrovano molte annotazioni interessanti sulla vita di Rovigno di quegli anni soprattutto sui vescovi Peteani e Dobrila. E’ doveroso riportare anche lo stemma dei Natorri che presentava una torre munita di una lunga asta con bandiera che garrisce, su cui poggia un leone rampante, il tutto su di una collinetta:

Navaretto - Giovanni e Pietro prelevati e fatti sparire dai titini (Bruno Carra Nascimbeni F.R. n. 64 gen-feb 1993).

Neretti - nel censimento del 1° ottobre '45 erano presenti 2 famiglie.

Nider - Zorzi detto Nider da Pisin, 1544. Nel censimento del 1° ottobre '45 erano presenti 4 famiglie.

Nocini - nel censimento del 1° ottobre '45 erano presenti 2 famiglie.

Nomini - nel censimento del 1° ottobre '45 era presente una famiglia.

Novello - Zuanne qm. Nicolò, calafà da Buran, 1600. Nel censimento del 1° ottobre '45 erano presenti 6 famiglie.

Onofrio - Zuanne da Valle, 1789.

Oplanich - Gabriele, (1804-1824), fine poeta e valente compositore di musica, lodato dal Rossini. Morto a soli vent'anni, lasciò inediti una raccolta di sonetti ed epigrammi.

Pacchietto - Piero da Capodistria, 1754. Famiglia estintasi nel 1879.

Pache - nel censimento del 1° ottobre '45 era presente una famiglia.

Pachialat - nel censimento del 1° ottobre '45 erano presenti 2 famiglie.

Padovan - nel censimento del 1° ottobre '45 era presente una famiglia.

Palaziòl - nel censimento del 1° ottobre '45 erano presenti 2 famiglie.

Paliaga - Stefano, taiapiera da Venezia, 1571. Nel censimento del 1° ottobre '45 risultavano 51 famiglie Paliaga, cognome che alcune volte veniva scritto anche con la grafia Pagliaga.

Palma - nel censimento del 1° ottobre '45 era presente una famiglia.

Palmieri - nel censimento del 1° ottobre '45 era presente una famiglia.

Paoletti - nel censimento del 1° ottobre '45 erano presenti 4 famiglie.

Paolin - Stefano da Gorizia, 1817.

Paolini - Iseppo dal Friul, 1740.

Paris - Matteo da Pisino, 1818. Orlando Paris venne deportato dai titini, probabilmente era l’ultimo rappresentante di questa famiglia a Rovigno, visto che nel censimento del 1° ottobre ’45 non risulta alcuna famiglia Paris.

Pastrovichio o Pastrovicchio - Mario da Perasto, 1504.

Pauletich - Antonio (Nino), autore di vari saggi di argomento istriano, pubblicati negli Atti del Centro di Ricerche Storiche di Rovigno. Con Radossi ha curato la pubblicazione di vari manoscritti di carattere storico cronachistico opera di vari esponenti della famiglia Angelini, i cui originali si trovano presso il Museo civico di Rovigno. Collabora inoltre con la Voce della Famia Ruvignisa, oltre ad essere buon poeta in rovignese.

Pavan - Domenico di Polo Padovan detto Pavan da Brioni, 1511. Nel censimento del 1° ottobre '45 erano presenti 13 famiglie.

Pechiari - Santo da Capodistria, 1863.

Pecoraro - nel censimento del 1° ottobre '45 era presente 1 famiglia.

Pedicchio - Zuanne detto Pignaz, 1478. Nel censimento del 1° ottobre '45 erano presenti 7 famiglie.

Pellegrini - Pietro dal Friuli, 184.. ; Pellegrini era anche uno dei soprannomi della famiglia Devescovi.

Pellicer poi Pellizer - Tomà qm. Giacomo da Spalato pellicier e stramasser, (ovvero pellicciaio e materassaio) 1410. Nel censimento del 1° ottobre '45 erano presenti 6 famiglie Pellizer. A questo proposito vi è da dire che è invalso oramai l'uso di pronunziare il cognome Pèliser anziché Pelisèr, retaggio delle scuole e del servizio militare ai tempi dell'Austria. Analogo fenomeno si ha a Trieste, vedi Trèvisan per Trevisàn, oppure Zànier per Zanièr. Attualmente, con l'affermarsi della pronuncia anglosassone, tale fenomeno si va estendendo ai vari cognomi di origine veneta, per cui si sentono storpiare da cronisti sportivi, che si preoccupano però dell'esatta dizione di quelli stranieri, cognomi prettamente veneti come Benettòn, Stefanèl e Badoèr in Bènetton, Stèfanel, e Bàdoer. Tra l'altro vi è da dire che con tale pronuncia, si perde il significato originario del cognome, proprio come nel nostro caso in cui pèliser non vuol dire nulla, mentre con la corretta pronuncia diviene pellicciaio, richiamando così l'originaria professione della famiglia.

Penso - Tobia da Chioggia, 1837.

Perassich - Michiele da Antignana, 1760.

Percovich - Mico qm. Mattio da Due Castelli, 1680. Nel censimento del 1° ottobre '45 erano presenti 5 famiglie. Dal Biancini sappiamo che nel 1783 il Capitano Matteo Percovich faceva parte della "Compagnia Rovignese" composta delli SS.i Biondo, Suffich, Angelini, Dolfin e Percovich che aveva appena varato la nuova nave "S. Giorgio e S. Eufemia" costruita negli squeri rovignesi e comandato dallo stesso "Capitano Matteo Percovich rovignese". La tradizione nautica della famiglia Percovich di Rovigno è attestata anche da un Ex-Voto del 1875 del Nostromo Matteo Percovich. naturalmente dedicato alla Madonna dell Grazie di Rovigno.

Peressa - nel censimento del 1° ottobre '45 era presente una famiglia.

Pergolis - Francesco di Zuanne da Fiorenza, pittor, 1570. Dal solito Antonio Angelini apprendiamo più diffusamente che nella Collegiata di S. Eufemia: "Appesi alla parete di questo Coro vedonsi fin dal 18 ap.e 1846 tre quadri bellamente rifatti, i quali prima erano dietro l'altare del SS. Sacramento, cioè: la Cena di Cristo, Cristo nell'Orto e i Tre dormienti discepoli; lavoro questi due quadri inferiore al primo, ma tutti tre pregiati: ristaurati l'anno stesso dal valente artista sig.r Giacomo Tonegutti, bellunese. E' tradizione che siano lavoro del pittore Piero Pergolis q. Michele da Fiorenza quì venuto con Fran.co Pergolis di Giovanni l'anno 1596 e questi quì pure si accasò prendendo in moglie Fran.ca Gajardelo. Onde tutta questa famiglia Pergolis". Nel censimento del 1° otobre '45 erano presenti 11 famiglie.
 

Perini o Perin o de Perinis - famiglia, presente a Rovigno almeno dal 1420, se non addirittura una delle famiglie cittadine originarie come ci dice l'Angelini: "1425 Perin qm Zuanne d'onde il cognome Perin, de Perinis, e Perini in Maria v. vedova 1471". Ad avvalorare la tesi dell'Angelini vi è inoltre il Libro Catastatico del 1636: "Ego Joseph de Perinis q. D.ni Antonij, Civis Rubinenis, Publicus Notarius, approbatus, Autoritate Veneta confirmatus ac in presenti Canc.s sp.lis communitatis ellectus, rogatusque, ut hoc omnia, in hoc volumine, catastatico inscripto reponere fideliter reposui, hanc quoque autenticam ei formam dedi et adppeniam, nomine, cognomine, ac proprio sigillo eum insignivi....". Di tale sigillo notarile, il Natorre ci fornisce il disegno, riscontrabile del resto sul detto Libro Catastico recentemente ritrovato: un cuore sormontato da una lunga croce biforcuta e pomata, che però alcuni vogliono essere uno scudo gotico, che presenta in capo la lettera C ed una stella; nel corpo le iniziali I.(seppo) D.(e) P.(erinis); in punta un braccio (destrocherio) con l'indice alzato:
 
 

Il Caenazzo però riporta solamente la famiglia Perinis dicendola estinta nel 1689, forse per il fatto che si era ormai diramata in tre ben distinti cognomi: Perin e Perini, che sono rispettivamente la forma veneta ed italianizzata dell'identico cognome de Perinis, che ne è invece la forma latineggiante. L'estinzione si riferisce molto probabilmente al solo ramo de Perinis, visto che nel censimento 1° ottobre 1945 risultavano ancora 5 famiglie Perini;

Pertejani - Gregorio, 1778. Famiglia estinta nel 1863.

Pesatore - nel censimento del 1° ottobre '45 era presente una famiglia.

Pesce - Domenico qm. Mattio, 1408. Famiglia iscritta al Corpo dei Cittadini o Nobili di Rovigno.

Pesel - Matteo da Arbe, 1808. Nel censimento del 1° ottobre '45 erano presenti 2 famiglie.

Petech - Antonio, 1815.

Petrali - Famiglia non riportata nè dal Benussi nella sua Appendice alla Storia Documentata di Rovigno nè risulta al momento del censimento del '45. Però la sua presenza a Rovigno è testimoniata a fine XIX inizi XX dall'omonima distilleria rovignese di G. B. Petrali & C. come dal seguente manifesto pubblicitario e da una grande pubblicità che quasi ricopriva una casa di Rovigno:

GdeA

Petri - nel censimento del 1° ottobre '45 erano presenti 2 famiglie.

Petris - Cosimo fu Stefano da Cherso, 1820. Secondo il censimento del 1° ottobre '45 era presente una famiglia.

Petronio - Paolo di Piero da Pirano, 1799. Nel censimento del 1° ottobre '45 erano presenti 3 famiglie.

Piazza - nel censimento del 1° ottobre '45 era presente 1 famiglia.

Piccoli - Francesco, da Venezia, qm. Bernardo, detto Piccoli, 1589. In Agnesina Facchinetti di Marco (Angelini). Furono aggregati nel 1765 al Corpo dei Cittadini o Nobili di Rovigno, con una delle votazioni più controverse: 164 favorevoli contro 156 voti, o meglio balote, contrari tanto che tale aggregazione venne in seguito annullata e solamente nel 1769 fu ammessa e confermata dalla pubblica autorità. Antonio Angelini, con una punta elegiaca, così ne parla: "Era famiglia numerosa, potente e facinorosa. Però praticava il bene di una quotidiana limosina di brodo e carne (era al fuoco ogni dì una grande caldaja di carne) a chiunque bisognoso si presentava a quella Casa a dimandarla. Erano in quella famiglia contemporaneamente Notaj ed Avvocati, e Preti e Parrochi, e uomini di mare, e pubblici e comunali impiegati: tutti uomini di sapere, e di azione. Le vicende umane gravitavano sulla stessa, come sopra tante altre della nostra Città: e alcune più non contano, alcune più non sono". Sempre dall'Angelini apprendiamo che nella chiesetta di S. Carlo Borromeo "sempre ben tenuta ed assistita dalla famiglia Piccoli... La quale ha in questa chiesetta due Arche sepolcrali fatte escavare dal sig.r Francesco Piccoli l'anno 1697, come si rileva dall'iscrizione scolpita sopra una delle stesse":

GdeA
E.V.E. 
INEVITABILIS. MEMOR. MORTIS 
SIBI. POSTERISQ. SVIS 
HOS. GEMINOS. TUMVLOS. 
FRANCISCVS. PICCOLI. 
PARAVIT 
ANNO. AB ORBE. REPARATO 
M. DCXCVII 

OBIIT. VIR. OPTIMVS 
PAVPERVM PATRIAEQ. PATER 
EGREGIVS, MEMORABILIS EXIMIVS 
XVI KAL. AUG. MDCCIII.

Sull'altra arca sepolcrale,sempre secondo l'Angelini, invece vi è scolpito lo stemma: un braccio (destrochero) con la mano a pugno, su cui poggia un panno a strisce, che l'Angelini suppone trattarsi di una pelliccia, in fascia sopra il destrochero tre stelle:

GdeA

Dell'iscrizione e dello stemma abbiamo anche una riproduzione fotografica moderna e mentre l'iscrizione è fedele il disegno dello stemma è alquanto di fantasia visto che il braccio sembra più un bastone, le tre stelle sono poco leggibili, e la corona manca del tutto.

Fotografie dello Stemma e dell'iscrizione tratte dal sito: www.abar.it/piccoli/rovigno.htm

Dal censimento del 1° ottobre '45 non risultavano più a Rovigno. A Trieste nel dicembre 1893 moriva il rovignese Giandomenico Piccoli nobile col predicato di Vestre, pensionato Capo Distrettuale, nel 1848 Commissario Distr.e di Capodistria, lasciando ai poveri di Rovigno un legato di 200 fiorini; mentre il senatore Giorgio Piccoli nato a Rovigno nel 1840, moriva nel 1922 anche lui lontano dalla città natale a Giusterna di Capodistria.

Piemonte - Leonardo da Pasman territorio di Udine, 1628. Nel censimento del 1° ottobre '45 erano presenti 8 famiglie.

Pignaton - nel censimento del 1° ottobre '45 erano presenti 4 famiglie.

Pitacco - nel censimento del 1° ottobre '45 erano presenti 2 famiglie.

Pocraiaz - o Pocrajaz, da Villa di Rovigno, nel censimento del 1° ottobre '45 erano presenti 4 famiglie. In seguito Giorgio Pocraiaz, ricco possidente, che aveva varie macellerie ed il primo garage ed una delle prime automobili di Rovigno assunse il cognome della madre Sbisà utilizzando la possibilità di dare forma italiana al proprio cognome come era previsto dal Regio Decreto 7 aprile 1927 n. 494.

Poduie - nel censimento del 1° ottobre '45 era presente una famiglia.

Podelmengo - nel censimento del 1° ottobre '45 erano presenti 2 famiglie. E' rimasta figura proverbiale, la guardia Podelmengo. Molte volte le varie comari, quando i ragazzini giocando facevano troppo chiasso li azzittivano con la frase: ara ch'i ciàmo Podelmèngo... ovvero guarda che chiamo Podelmengo...;

Polli - nel censimento del 1° ottobre '45 erano presenti 5 famiglie.

Ponterico - nel censimento del 1° ottobre '45 era presente una famiglia.

Pontevivo - Angelo da Burano, 1830. Nel censimento del 1° ottobre '45 erano presenti 4 famiglie.

Popovich - nel censimento del 1° ottobre '45 erano presenti 2 famiglie.

Poretti - nel censimento del 1° ottobre '45 erano presenti 10 famiglie.

Poropat - cognome originario del Montenegro, i capostipiti in Istria furono Marco e Giorgio Poropatich che intorno al 1590 condussero nel territorio di Parenzo varie famiglie morlacche. Da lì si diffusero in tutta l'Istria. Nel censimento del 1° ottobre '45 risultavano 14 famiglie.

Possich - Matteo qm. Andrea da Volosca, 1831.

Preden - nel censimento del 1° ottobre '45 erano presenti 12 famiglie.

Prencis - Francesco qm. Santo da Valle, 1826.

Prenz - nel censimento del 1° ottobre '45 era presente una famiglia.

Presta - nel censimento del 1° ottobre '45 era presente una famiglia.

Privilegio o Privileggio - Marco qm. Mattio da Pedena, 1594 (Caen). L'Angelini, non so quanto a ragione, li ritiene greci, basandosi su di un Privilegios ministro in quel regno, dicendoli provenienti: "da Siro 1590 c.a. In Lucia Spongia q. Mattio". Nel censimento del 1° ottobre '45 risultavano 20 famiglie Privileggio.

Proban - nel censimento del 1° ottobre '45 erano presenti 2 famiglie.

Prodomo - Bortolo qm. Giuseppe da Venezia, 1839.

Provveditor - Bortolo qm. Zorzi da Zara, 1723. Famiglia estinta nel 1801.

Puschio - Bernardin Benussi qm. Zuanne detto Puschio, 1540.

Quarantotto poi Quarantotti - Antonio Quarantotto 1440 - ob. 1507. In Eufemia ....... fatto notajo 1460, e Dom.co 1443 - ob. 1471, e Zanetta in Astolfo de Astolfi Notajo di Pola, q. Nicolò n. 1415 - ob. 1470 q. Ant.o ob. 1460 q. Niccolò, in Biascia viva ved.a 1450. Sembra famiglia indigena. Così l'Angelini. La famiglia risultava da sempre tra quelle iscritte al Corpo dei Cittadini o Nobili di Rovigno. Nelle tombe più antico il cognome è scritto anche: 48 o XLVIII. Nel dal censimento del 1° ottobre '45, risultavano presenti 39 famiglie.

GdeA

Racca - Michiele qm. Pietro, 1770. Famiglia estintasi nell'ottocento.

Rade - Matteo da Castua, 1821. Nel censimento del 1° ottobre '45 erano presenti 3 famiglie.

Radice - nel censimento del 1° ottobre '45 era presente una famiglia.

Radole - Nicolò di Demetrio, greco convertito da Peroi, 1829.

Radossich - poi Radossi: Antonio da Villanova di Parenzo, 1814. Nel censimento del 1° ottobre '45 erano presenti 2 famiglie Radossi.

Radovani - nel censimento del 1° ottobre '45 erano presenti 3 famiglie.

Raguseo - famiglia presente a Rovigno dal 1576 al 1744.

Rampas - nel censimento del 1° ottobre '45 era presente 1 famiglia.

Rampos - Vincenzo da Presenich, 1826.

Ravelna - nel censimento del 1° ottobre '45 erano presenti 3 famiglie. Però dovrebbe trattarsi di un errore di trascrizione per Ravenna.

Ravenna - Marco da Venezia, 1856, vedi Ravelna..

Ravidà - Domenico, nato a Furnari (Messina) l'11 agosto 1892, appuntato dei carabinieri in pensione. Abitante a Rovigno, con la moglie Maria Brainovich, in via Roma 9 (Carera). Venne prelevato dai titini il 5 maggio del '45 e fatto "scomparire".

Retti - Atanasio da Venezia, 1856. Arturo Retti in società con Silvio Vianelli costituì nel 1885 la Distilleria Vianelli & Retti  situata nei pressi della chiesetta di S. Gottardo sulla strada che porta alla stazione ferroviaria.. Da questa fabbrica nascerà nel 1916 la famosa Ampelea "Società di Distillazione e Industrie Chimiche".

Ricotti - Giuseppe di Francesco prelevato dai titini e quindi fatto "scomparire".

Rieschner - nel censimento del 1° ottobre '45 era presente una famiglia.

Rigo - nel censimento del 1° ottobre '45 era presente una famiglia.

Riosa - Il Caenazzo dice che il primo Riosa a Rovigno era un certo Domenico da Parenzo, 1857. Ma se si deve tener fede al libro di Nino de Totto "Il Comito della Leona", in cui si parla del rovignese Matteo Riosa caduto nell'assedio della roccaforte veneta di San Teodoro a Candia, la famiglia Riosa è a Rovigno almeno dal '600.

Rismondo - Raimondo q. Alvise da Venezia, onde il cognome Rismondi nei suoi discendenti, 1559 (Angelini). Dal censimento del 1° ottobre '45 risultavano a Rovigno 31 famiglie.
 

Risner - Luigi, nato a Rovigno nel 1893, volontario della 1° G.M. come tenente di artiglieria si meritò una Croce di Guerra.

Rizzi - nel censimento del 1° ottobre '45 erano presenti 3 famiglie.

Robba - Guido, nato a Rovigno nel 1897, volontario nella 1° Guerra Mondiale come soldato di fanteria.

Rocco - Rocco pescador, vivente nel 1530 e Domenico suo fratello, vivente nel 1504, qm. Franceschetto barbier, morto nel 1490 circa. L'Angelini li suppone famiglia indigena. Le famiglie di Domenico e Antonio Rocco qm. Antonio e di Pietro Rocco qm Gregorio furono aggregate il 7 marzo 1802 al Corpo dei Cittadini. Un disegno di D. Petronio ci fornisce il loro stemma, altrimenti irreperibile, una rocca terminante con asta e bandiera, in un tondo nel cui bordo vi è la scritta: TRIPLICI CIRCV. MVRO:

GdeA

Nel censimento del 1° ottobre '45, risultavano a Rovigno 68 famiglie.

Roman - nel censimento del 1° ottobre '45 risultavano 2 famiglie.

Rosa - nel censimento del 1° ottobre '45 erano presenti 4 famiglie.

Rosandra - nel censimento del 1° ottobre '45 erano presenti 2 famiglie.

Rossetto - Zuanne qm. Piero, 1450. Nel censimento del 1° ottobre '45 era ancora presente una famiglia;

Rossi - nel censimento del 1° ottobre '45 erano presenti 5 famiglie.

Rossich - Antonio da S. Pietro in Selve, 1807. Probabilmente in seguito italianizzato in Rossi.

Rotta o Rota - Marco qm. Antonio, taiapiera da Venezia, 1622. Così il Caenazzo, l'Angelini invece: "- Zuanne Rota 1500 da Dignan, d'onde i suoi discendento presero l'agnome Zuannini. - Marco Rota q. Ant.o 1600 c.a da Venezia, tagliapietra. - Zuanne Rota q. Mattio 1654 da Valle. In Meneghina Carrer. D'onde l'agnome Carrer ai discendenti. La famiglia Rota viene da Dignano, e da Venezia, e da Valle, ed è diversa dalla famiglia di agnome Carrer da Sebenico, di cui ignorasi il vero cognome. Pure essendosi imparentata quella da Valle coi Carrer mediante matrimonio, e Rota vengono indistintamente agnominati Carrer". Nel censimento del 1° ottobre '45 erano presenti 10 famiglie.
 
 

Qui sopra lo stemma della famiglia Rota di Momiano.

Rovis - nel censimento del 1° ottobre '45 erano presenti 4 famiglie.

Ruffini - Zambattista Ruffini o Cuffi da Capodistria.

Runco - nel censimento del 1° ottobre '45 era presente una famiglia Runco.

Ruprecht - Alberto, 1831.

Russiani - nel censimento del 1° ottobre '45 era presente una famiglia.

Russo - nel censimento del 1° ottobre '45 era presente una famiglia, cognome probabilmente originato dal soprannome Rùso, della famiglia Devescovi.
 
 
 

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