Domenico Petronio, nato a Rovigno il 13 marzo 1854, morto il 24 febbraio 1924 a 70 anni nella Casa di Ricovero di Rovigno. Seguitò l'attività di barbiera del padre nel suo negozio in Piazza Matteotti, coltivando contemporaneamente il suo amore per la storia della città. La sua bottega era frequentata dallo storico Bernardo Benussi e dall'autore dei Lementi, Pietro Angelini, oltre da vari cultori di cose patrie, dalla cui frequentazione fu certamente stimolato a dar vita alla sua opera per noi utilissima condensata nel: "Repertorio di alcuni stemmi di famiglie rovignesi", nei "65 stemmi di alcuni podestà veneti e di famiglie nobili di Rovigno" e di vari fogli ritrovati sparsi nella Biblioteca Civica e che sono serviti ai curatori Pauletich e Radossi per il loro saggio: "Stemmi dei podestà e di famiglie notabili di Rovigno", che assieme all'analoga raccolta del Natorre, di cui ci è rimasto un solo libro, restano fondamentale per l'araldica rovignese. Oltre ai disegni degli stemmi, il Petronio, ci ha lasciato un prospetto del palazzo pretorio dopo le modifiche del 1822, un disegno dell'arco di Balbi (Porton de la Pescheria Vecchia), il disegno avanto-retro del Porton del Ponte (non più esistente) con la famosa scritta LO REPOSSO DEI DESERTI posta al di sotto di un leone veneto, della Porta di Valdibora ecc.

 

 
 
 
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