Cinque
miglia lontana da Orsara, e 10 da Parenzo spunta dal Mare un'Isoletta,
sopra la quale è fabbricato il Castello di Rovigno, che co' suoi
Borghi può havere circa un miglio di circonferenza. Crebbe dalle
rovine d'Arupino Castello in Terraferma 4 miglia lontano, dove sopra una
Collina chiamata il Monte d'oro si vedono ancora le vestigie di buoni Edificj;
viene perciò Rovigno chiamata da alcuni Arupina : il Dandolo nelle
sue Croniche lo nomina Rubinum, ed i latini Rovinium, e Ruvinium. S'unisce
questa'Isoletta al Continente con un ponte di pietra: hà Porto poco
sicuro chiuso dallo Scoglio di S. Caterina, ed una Valle detta di Bora,
dove si ricoverano le Barche: Le Navi però ordinariamente approdano
al Porto di Figarola un miglio distante. Nella sua Chiesa principale Collegiata
della Diocesi di Parenzo diretta da un Preposito, si venera il Corpo di
S. Eufemia Vergine, e Martire Calcedoniese, soggiacendo alla Cura del detto
Preposito circa 400 Anime. La Comunità, che ricca di tre mila ducati
di rendita stipendia due Medici, e Chirurgo; hà un Fondaco di grani,
e farine ricco di più di 15000 Ducati. Quanto il Castello per la
sua situazione scarseggia d'acque, altrettanto abbonda di Vino, Olio, e
Pescagione. Nel suo Territorio vi sono cave eterne di belle Pietre, e sopra
alcuni Scogli vicini sono fondati i Conventi de' Padri Serviti, e Francescani
Osservanti con fabbriche sontuose: Presiede al suo governo un Nobile Veneto,
che viene cambiato ogni sedici mesi, e conduce seco il Cancelliere, havendo
sotto la sua giurisdittione cinque miglia lontano anche una Villa chiamata
Villanova di Rovigno, Parocchia di circa 340 Anime . Partendosi da Rovigno
prima di giugnere à Pola, si trovano gli Scogli Coreda, S. Girolamo,
e Brioni, i due primi sono diserti, e l'ultimo provisto di Chiesa, con
Pieve di dieci Case incirca di temporale giurisdittione della Casa Cornara,
Prosapia tanto benemerita dalla Repubblica Veneta. |