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SALMO 42

 

[1]Al maestro del coro. Maskil. Dei figli di Core.

[2]Come la cerva anela ai corsi d'acqua, così l'anima mia anela a te, o Dio.

[3]L'anima mia ha sete di Dio, del Dio vivente: quando verrò e vedrò il volto di Dio?

[4]Le lacrime sono mio pane giorno e notte, mentre mi dicono sempre: <<Dov'è il tuo Dio?>>.

[5]Questo io ricordo, e il mio cuore si strugge: attraverso la folla avanzavo tra i primi fino alla casa di Dio, in mezzo ai canti di gioia di una moltitudine in festa.

[6]Perché ti rattristi, anima mia, perché su di me gemi? Spera in Dio: ancora potrò lodarlo, lui, salvezza del mio volto e mio Dio.

[7]In me si abbatte l'anima mia; perciò di te mi ricordo dal paese del Giordano e dell'Ermon, dal monte Misar.

[8]Un abisso chiama l'abisso al fragore delle tue cascate; tutti i tuoi flutti e le tue onde sopra di me sono passati.

[9]Di giorno il Signore mi dona la sua grazia, di notte per lui innalzo il mio canto: la mia preghiera al Dio vivente.

[10]Dirò a Dio, mia difesa: <<Perché mi hai dimenticato? Perché triste me ne vado, oppresso dal nemico?>>.

[11]Per l'insulto dei miei avversari sono infrante le mie ossa; essi dicono a me tutto il giorno: <<Dov'è il tuo Dio?>>.

[12]Perché ti rattristi, anima mia, perché su di me gemi? Spera in Dio: ancora potrò lodarlo, lui, salvezza del mio volto e mio Dio.

 

Commento

 

E' una delle situazioni tipiche in cui molte persone vengono coinvolte nella  loro esistenza. Quando pare che tutto congiuri contro la vita del credente, il salmista ispirato ci insegna a confidare ancor di più in Dio che non tarderà a mostrare il suo volto. Gesù, in preda all'angoscia nell'orto dei Getsemani, pregò "più intensamente" (Lc. 22,44) concretizzando questo eterno insegnamento.

La bellissima lezione che si ricava da questo salmo è l'assoluta fiducia nella Provvidenza divina che non s'incrina neppure di fronte alle peggiori insidie che i demoni fomentano, anche mediante gli uomini che gridano "Dov'è il tuo Dio?"

La profezia di questo interrogativo troverà il massimo compimento durante la derisione di Gesù prima della sua morte "Anche i sommi sacerdoti con gli scribi e gli anziani lo schernivano: - Ha salvato gli altri, non può salvare se stesso. E` il re d'Israele, scenda ora dalla croce e gli crederemo. Ha confidato in Dio; lo liberi lui ora, se gli vuol bene. Ha detto infatti: Sono Figlio di Dio! -. Anche i ladroni crocifissi con lui lo oltraggiavano allo stesso modo….." (Mt. 27,41 seg.).

Ma Dio, glorificandolo, lo risuscitò dai morti sconfiggendo la morte della quale satana è l'imperatore.