RICORSO ALLA COMMISSIONE EUROPEA PER I DIRITTI DELL'UOMO

 

Brescia, 15-3-1999

SPETT.

COMMISSIONE EUROPEA DEI DIRITTI DELL'UOMO

CONSIGLIO D'EUROPA

67006, STRASBOURG-CEDEX

(FRANCIA)

 

Sono trascorsi circa 5 anni da quando abbiamo iniziato a presentare esposti all’Autorità Giudiziaria ed al Garante dell’Editoria del nostro Stato (Italia) in riferimento a spettacoli trasmessi in massima parte in prima serata (nella fascia di tutela dei minori) da diverse emittenti televisive con contenuto erotico, violento o blasfemo (l’elenco dei medesimi, con la data di inoltro alle Autorità, è consultabile tramite il sito internet della nostra Associazione http://space.tin.it/associazioni/armuscio). Nel momento in cui scriviamo sono più di 50 gli esposti presentati dalla nostra Associazione e dei quali siamo pronti a fornire fotocopia a richiesta di codesta Autorità.

  1. L’articolo 21 della nostra Costituzione prevede "....Sono vietate le pubblicazioni a stampa, gli spettacoli e tutte le altre manifestazioni contrarie al buon costume. La legge stabilisce provvedimenti adeguati a prevenire e a reprimere le violazioni";
  2. numerose leggi sono attualmente in vigore in Italia a tutela dei minori: Legge 12 dicembre 1960, n. 1591 - art. 15 commi 10/11/12/13 e 30 commi 1/2/3/5 - art. 4 e 5 della Legge 30 maggio 1995, n. 203;
  3. l’art. 528 C.P., corredato da numerose sentenze interpretative della Corte di Cassazione punisce la pubblicazione e gli spettacoli osceni;
  4. l'art. 22 della Direttiva del Consiglio CEE del 3 ottobre 1989, n. 552 prevede il divieto di trasmissioni che "contengono programmi in grado di nuocere gravemente allo sviluppo fisico, mentale o morale dei minorenni, in particolare programmi che contengano scene pornografiche o di violenza gratuita. Questa disposizione si applica anche agli altri programmi che, pur non rientrando nella categoria precedente, possono nuocere allo sviluppo fisico, mentale o morale dei minorenni…"
  5. l'art. 8 della L. 4 agosto 1955, n. 848 "ratifica della Convenzione e la Salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali" stabilisce che: "Ogni persona ha diritto al rispetto della sua vita privata e familiare, del suo domicilio e della sua corrispondenza;
  6. l'art. 10 comma 2 della L. 4 agosto 1955, n. 848 "ratifica della Convenzione e la Salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali" prescrive la possibilità di restrizioni e sanzioni per le imprese radiotelevisive ed i cinema "…per la difesa dell'ordine e per la prevenzione dei delitti, per la protezione della salute e della morale".

Purtroppo, fino al momento in cui scriviamo, nonostante siano trascorsi anni e nonostante le lamentele di molti e l’inoltro in data 25-10-1998 di una nostra lettera, riportata anche da alcuni quotidiani (della quale alleghiamo copia, ma consultabile comunque nel nostro sito internet nel link archivio), a diverse Autorità italiane (compresa la Presidenza del Consiglio dei Ministri ed il Ministro di Grazia e Giustizia che non ci hanno fornito alcuna risposta), affinchè intervengano per salvaguardare la tutela dei minori, non abbiamo ancora ricevuto una comunicazione di un rinvio a giudizio di qualche emittente televisiva e neppure una comunicazione di sanzioni da parte del Garante dell'Editoria. Intanto l’escalation di spettacoli erotici e/o violenti continua; vengono proiettati persino nei Tg di pranzo (es. polemica riportata dai principali quotidiani in data 12-3-1999 riguardo al trailer dell’ultimo film di Kubrick proiettato durante alcuni telegiornali).

Ciò premesso, poiché desideriamo essere europei non solo perché in Italia è stato innalzato il limite dell’età pensionabile, ma anche per ottenere una giustizia europea,

chiediamo

a codesta Autorità di effettuare gli opportuni controlli ed interventi di competenza al fine di porre rimedio a tale situazione onde evitare che progressivamente, a causa dell’erosione del patrimonio morale e dell’impasse sopra riportata, qualcuno si senta in Italia in diritto di proiettare certi film e/o spettacoli anche negli asili nido.

In fede.

Distinti saluti

Il presidente

Dr. Arrigo Muscio

All'esposto sopra citato abbiamo fatto seguire il ricorso vero e proprio con il materiale richiesto dalla Cancelleria della Corte.

 Ci ha invece risposto Telepiù