Le recensioni on line di Gabriella
 
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    AA. VV "Percorsi di memorie costrette" Neos Edizioni
     
    Recensione di Gabriella Bona (gabri.bona@libero.it)
     
    Scritto dagli allievi del corso di grafica della casa circondariale di Genova Marassi e curato da Francesco Fienga, Mireya Cannata, Erminio Risso e Stefano Caruso, “Genova, percorsi di memorie costrette” è una guida turistica, un libro di storia e di storie, di ricordi in cui – come scrive nella prefazione il professor Armando Fossati, preside dell’istituto Vittorio Emanuele II-Ruffini di Genova – “non trovi mai, per fortuna, quel distacco e quel linguaggio un po’ anonimo che caratterizzano invece gli autori di opuscoli e manuali turistici”.
    Strade, piazze, usanze antiche, note sull’abbigliamento tradizionale, piatti tipici, chiese, palazzi, colori, profumi e ricordi si intrecciano nei racconti dei detenuti, portandoci a conoscere una città di cui “pochi sanno poco e molti sanno nulla”.
    Un omaggio alla città che, anche se li ospita nei locali meno ambiti, amano e desiderano raccontare: “con questa guida – scrivono – vogliamo offrirvi una Genova quasi sconosciuta, una Genova vecchia e nuova insieme, la Genova che ricordano i più di tre milioni di liguri sparsi nel mondo”.
    Il risultato del loro lavoro è un libro bello da leggere e da guardare, in cui i testi in italiano e in inglese sono a fianco di fotografie della città, delle sue architetture, botteghe, mercati, fontane, case, angoli di porto.
    Pieno di colore e impaginato con cura e originalità, il libro, scrive Francesco Fienga, coordinatore del corso, “ha un odore, un sapore, un colore, un rumore particolare perché rappresenta un itinerario nella memoria; e nel ricordo, si sa, le sensazioni acquistano una forza maggiore ed un significato più intenso”.
           
    gabriella bona 
      
 
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