CASTELLAMONTE - La realizzazione
dell’Ospedale Unico del Canavese è un sogno destinato a non realizzarsi
sul breve e medio periodo: meglio dunque puntare su un più razionale
utilizzo delle strutture esistenti, cercando di perseguire il pareggio
del bilancio senza penalizzare il servizio reso ai cittadini. Questa la
linea ufficiale dei vertici della sanità territoriale, l’assessore
regionale Antonio D’Ambrosio e il commissario straordinario dell’Asl 9
di Ivrea, Carmelo Del Giudice: i due l’hanno pubblicamente espressa durante
un incontro ristretto convocato sabato scorso a Palazzo Antonelli dal primo
cittadino di Castellamonte Eugenio Bozzello, con la partecipazione dei
colleghi sindaci dei Comuni sedi di ospedale: Fiorenzo Grijuela (Ivrea),
Mauro Chianale (Caluso) Edo Gaetano (Rivarolo) e Giancarlo Vacca Cavalot
(Cuorgné).
Con toni diversi, ma senza mai eccedere
in esasperati campanilismi, tutti gli amministratori locali hanno chiesto
lumi sul vecchio progetto di un nuovo ospedale di zona, destinato a servire
tutta l’area canavesana: una questione tornata recentemente di attualità
per le voci diffusesi nelle scorse settimane relativamente alla nascita
di un struttura analoga tra Settimo Torinese e Chivasso, che aveva originato
in qualcuno il sospetto che si voglia procedere poi all’accorpamento tra
le Asl 9 di Ivrea e 7 di Chivasso. Netta, a riguardo, la smentita dell’assessore
regionale: “Il piano di investimenti nazionale ha destinato al Piemonte
180 miliardi di vecchie lire: visto che ogni posto letto in ospedale costa
400 milioni e che un nuovo ospedale dovrebbe disporre di almeno 400 posti,
bastano due conti per capire che si tratta di una prospettiva non realistica
a breve termine - ha detto D’Ambrosio -. Un unico e nuovo ospedale di eccellenza
per il Canavese è tuttavia auspicabile ed opportuno ed io mi batterò
perché sia previsto nei piani pluriennali della Regione L’appoggio
unanime e concorde di tutti i sindaci del Canavese è assolutamente
necessario per portare avanti tale richiesta”.
“Per intanto, Ivrea viene riconfermato
come ospedale di eccellenza, Cuorgnè non sarà toccato e per
Castellamonte saranno a breve appaltati i lavori per la realizzazione
del Poliambulatorio, del Day Surgery e dell’Istituto Riabilitativo. Per
Caluso e Rivarolo si cercherà invece di sviluppare la dimensione
dei servizi poliambulatoriali” ha detto Del Giudice, sottolineando come
il piano di ristrutturazione dell’Asl 9 presentato un anno fa prevedeva
la chiusura degli ospedali di Castellamonte e Cuorgnè e rimarcando
come egli sia riuscito invece a non chiudere queste strutture potenziandone
anzi alcuni servizi. “E ciò raggiungendo anche il pareggio del bilancio,
che non è l’obiettivo primario ma il mezzo per migliorare
la qualità dei servizi, come si evincerà anche dal piano
generale di utilizzo razionale di tutte le strutture ospedaliere del Canavese
che stiamo redigendo e sarà pronto entro un mese”.