Il Torneo di Pordenone

 

La manifestazione internazionale di pallavolo "Memorial Ferruccio Cornacchia" nasce nel 1983, allo scopo di commemorare la figura di Ferruccio Cornacchia, fra i fondatori della polisportiva San Giorgio di Porcia e già segretario del comitato provinciale della federazione Italiana Pallavolo e, soprattutto, del comitato provinciale del Centro Sportivo Italiano, ente nazionale di promozione sportiva di ispirazione cristiana che con lui aveva raggiunto i massimi livelli nella provincia di Pordenone.
Fra i campionati e le attività da lui "inventate" e promosse molti non hanno mai scordato quella del calcio amatori, nato e diffusosi nella provincia di Pordenone grazie ad una sua intuizione. Trascinato verso la pallavolo dai figli e da un'altra felice intuizione, prese in mano nel 1976, poco dopo la nascita, la polisportiva San Giorgio di Porcia, operante soprattutto in ambito oratoriale, nata grazie alla spinta dell'allora parroco di Porcia, don Felice Bozzet. Già nel 1976 ideò e promosse uno dei primi tornei assoluti di pallavolo nella provincia, definito semplicemente "Torneo San Giorgio", riservato a squadre maschili di categoria ed organizzato a settembre in prospettiva di preparazione ai rispettivi campionati. A tale torneo partecipavano le prime squadre di pallavolo quali il C.S. Prata, Il G.S. Vigili del Fuoco di Pordenone (confluiti poi a Borgomeduna nel Pordenone e successivamente assorbiti dall'attuale Futura Cordenons) ed il PGS Don Bosco. Fra le curiosità dell'epoca, il Don Bosco vedeva in panchina, alle prime armi, Marcello Levatino, un allenatore che poi andrà in giro per l'Italia ad allenare diverse squadre in serie A maschile e femminile (attualmente è ritornato in Friuli, ove allena il Volley Ball Udine, in serie B2). Quindi non si tratterebbe della 17^ edizione del torneo, bensì della 21^, poiché dal 76 al 79 vi furono appunto 4 edizioni del torneo San Giorgio. La manifestazione si interruppe nel 1980/81, anno in cui il settore pallavolistico maschile della polisportiva si esaurì. Con la morte di Ferruccio, avvenuta l'8.12.1982 a Roma, mentre partecipava ad un convegno nazionale promosso dal Centro Sportivo Italiano sullo sport per i disabili, la stessa polisportiva si trovò allo sbando ed accusò un colpo terribile. Solo nella primavera del 1983 riuscì a riprendere vita grazie alla spinta di numerosissimi genitori e simpatizzanti, primo fra tutti un altro indimenticato sportivo, De Tuoni Giovanni, scomparso di recente a causa di una terribile malattia. Solo la sua tenacia ed il suo entusiasmo riuscirono a rimettere in moto la polisportiva e a farla ripartire. Con essa, su spinta soprattutto di vecchi appassionati e della stessa famiglia, riprese anche il torneo che assunse l'attuale denominazione e che fu a quel punto concepito allo scopo di commemorare Ferruccio e continuare la sua opera di promozione umana, sportiva e sociale. Le prime edizioni furono organizzate sotto l’egida del Centro Sportivo Italiano di Pordenone e vedevano la partecipazione di formazioni Under 18 del circondario. Fra esse spiccava allora la polisportiva San Francesco che conquistò il Torneo sia nel 1983 che nel 1984. Il 1985 la manifestazione fu allargata a squadre della Federazione Italiana Pallavolo, sempre Under 18, e vide la vittoria da subito di una di esse, ovvero lo Juniors Casarsa che se lo aggiudicò per ben tre anni consecutivi, ossia 1985/1986 e 1987. Il 1988 vide la vittoria di un altra squadra pordenonese, la Virtus Fontanafredda e fu l'ultima edizione riservata a sole squadre provinciali. Dall'anno successivo infatti vi parteciparono anche squadre provenienti da altre regioni ed in particolare dal Veneto e dalla Lombardia. L'edizione 1989 vide il successo del Vittorio Veneto e, per favorire la partecipazione delle squadre provenienti da più lontano, la manifestazione fu spostata nel periodo pasquale e non più organizzata a settembre, Il 1990 diventò un altro anno importante, poiché il torneo assumeva carattere internazionale con la partecipazione di squadre austriache e iugoslave. L'edizione fu vinta però dalla selezione del Friuli Venezia Giulia, non senza polemiche, sfociate con l’esclusione dalla partecipazione , per gli anni futuri, delle squadre rappresentative. Il 1991 arrise alla prima formazione straniera conquistatrice del trofeo, il Cimos Capodistria dell'allora ancora unita Yugoslavia. Il 1992 segna un'altra tappa importante e storica per la manifestazione, ovvero la prima edizione anche del settore maschile. Questo torneo fu vinto dall'Appio Roma, mentre quello femminile vide la vittoria del Kennedy di Udine. L'anno successivo, il 1993, diede modo di mettersi in evidenza allo squadrone del Pola (Croazia) nelle cui file militavano parecchie giovani giocatrici ora in nazionale. Nel maschile si affacciava e conquistava subito il trofeo lo squadrone storico del CSKA Sofia, dalla Bulgaria. Siamo così nel 1994, allorché due squadre ai vertici della pallavolo mondiale conquistarono l'ambito trofeo, ovvero il CSKA Sofia in campo femminile e l'Olympia Praga (Repubblica Ceka) in campo maschile (Memorabile la finale Olympia-Cska, disputata a Fontanafredda).
C'è da aggiungere che, nel frattempo, a contorno della manifestazione, ogni anno si disputava un'amichevole di lusso il cui incasso andava in beneficenza. Nel corso degli anni sono confluite a Pordenone e Fontanafredda, per la gioia degli appassionati e per una vera promozione, le squadre di serie A1 del Wuber Schio, del Petrarca Padova e della Nazionale Juniores maschile, oltre che del Reggio Calabria femminile (l'allora Nausicaa). Tornando ai due tornei, scopriamo nel 1995 la vittoria in campo femminile di un'altra squadra storica della pallavolo italiana , ovvero la Foppapedretti Bergamo, che cominciava così un ciclo che tutt’oggi la pone al vertice della pallavolo italiana ed internazionale. Nel campo maschile l'Olympia Praga bissava il successo dell'anno precedente.
Siamo così al 1996, con la vittoria in campo femminile del Sumirago Varese e del Cska Sofia in campo maschile. Il 1997 è l'anno delle vittorie a sorpresa. Fa capolino infatti nel torneo femminile la squadra dell'Orion Geas di Sesto San Giovanni (con trascorsi in serie A1), che in finale batte nettamente la squadra del Pola confluita in provincia con atlete giovanissime a causa della chiamata in nazionale di ben 7 atlete del club (la Croazia conquisterà con loro il 3° posto agli europei Juniores). La squadra ungherese del Gyor Roplabda vince invece il torneo maschile.
Con il 1998 si iscrive all'albo d'oro della manifestazione l'ennesima formazione storica (ma questa volta forse più mitica che storica) ossia l'Olimpia Teodora Ravenna, mentre si affaccia nel settore maschile il Levsky Sofia, eterna rivale del Cska. Nell'edizione del 1999 si registra il bis della Teodora Ravenna che in finale batte la squadra locale della Domovip Porcia. Era da anni che una squadra locale non giungeva in finale.
Per i maschi il Gyor Roplabda bissa il successo del 1997. Ungheresi che l’anno dopo danno vita ad un duello entusiasmante, in finale, contro la squadra bulgara del Varna, squadra questa che riuscirà però a conquistare alla fine l’ambito trofeo maschile. In campo femminile, sempre l’edizione del 2000, altra finalissima disputata dalla squadra locale della Domovip Porcia che si arrende in breve tempo, però, allo strapotere del club croato del Pola. Meglio andrà nel 2001, quando la squadra della Sattec Pordenone, al termine di una stagione culminata con la promozione in B2, si aggiudica il trofeo in campo femminile, mentre nel settore maschile gli ungheresi di Gyor si prendono la rivincita dell’anno precedente e si riaggiudicano quello maschile.

Alla prossima puntata…..

 

 

[HOME]| Storia del Torneo Appio