You Forever
Autore: Swamy83 (Nyv è il mio nick di
m.list)
Pairing: Buffy&Angel
Summary: la storia è ambientata
in un ipotetico futuro – ottava stagione.
Disclaimer: I personaggi non mi
appartengono,sono di propietà di Joss Weddon,della UPN e della WB – non intendo
scrivere a scopo di lucro.
******
La strada era malamente
illuminata,il suo passo era lento mentre i pensieri e i ricordi arrivavano uno
dopo l’altro a farle compagnia.
Guardò il palo della luce elettrica – portava
ancora i segni dell’ultimo demone che ci aveva scaraventato contro.
Dalla
bocca uscì un piccolo sospiro.
Per un attimo sentì di nuovo quella
sensazione.Sentì ancora gli occhi su di sé.
Sarebbe stato stupendo illudersi
che quegli occhi erano ancora lì.
Sarebbe stato stupido e infantile.
Si
sentì piccola,da sola,in quel vicolo.
Ormai non combatteva da tempo.Una
processione infinita di cacciatrici aveva attraversato la sua strada,e
l’ultima,tornata ulla ‘retta via’,sembrava volerci rimanere.Lei tra le due era
la ‘vecchia saggia’ – una vecchia saggia di ventitrè anni,ancora ingorda di
vita,ancora bamante di sogni – a volte più avventata di prima,ma più sicura di
sè.
Ma in quel momento era diverso,era come se l’universo le avesse
vorticato intorno fino ad allora,come se l’avesse trascinata con se e adesso
stava riprendendo fiato,adesso si era fermata a guardarsi intorno,a guardare
quello che le era rimasto.
Gli occhi azzurri erano ancora belli come
prima,erano ancora attenti,forse più di prima,ma non vedevano più nulla che le
facesse tornare la stessa voglia di vivere.
A volte pensava che forse il
cuore le si era rotto per il troppo dolore,perché niente la emozionava,non come
in quei momenti.
Le venne voglia di aggrapparsi ai suoi vecchi sogni,alle sue
fantasie di sedicenne e ricordò quanto era piacevole avere un angelo custode da
aspettare,da sognare.
Portò la mano alla gola,lentamente scese ad accarezzare
con le dita la catenina che portava al collo e poi,come se ne andasse della sua
vita,strinse così tanto la croce nella mano da farsi male.
In quell’istante
gli ultimi anni persero completamente valore.Come se avesse combattuto qualcun
altro,come se avesse vissuto qualcun altro.
Forse era una cosa
stupida.Sicuramente era stupida - ricordare sere lontane,baci di morte e
d’amore.
Pensò a Spike.
Con lui era finita un anno prima.Una storia bella
tuttosommato,importante in un certo senso,con un finale orrendo.
Tra i
due,lei lo sapeva,la colpa era stata maggiormente sua.
Per lei,lui aveva
stravolto la sua natura,la sua esistenza ma lei non aveva saputo accettare quel
dono come aveva accettato quello di un altro,anni prima.
I ricordi apparivano
così sbiaditi da sembrare non suoi.Le giornate erano troppo occupate,troppo
piene per ricordarsi di qualcuno che ormai non le era più accanto.
Ma in
un attimo lei fu di nuovo Buffy,la sedicenne neocacciatrice che attraversava un
vicolo dietro un locale di una città nuova e apparentemente noiosa.
Il suo
piede destro era di nuovo lì,sul petto di lui che la guardava con quel sorriso
disarmante,quell’espressione compiaciuta.
I suoi occhi luccicarono di una
lacrima che non scese mentre la sua mente,il suo cuore,la sua anima le dicevano
che quel ragazzo steso a terra,quello era lui.Angel.L’amore.
Poteva pensare a
lui come l’Amore dopo anni di lontananza?Dopo aver cercato di sostituire quel
volto con quello di un altro?Dopo aver creduto di esserci riuscita?
In lei i
pensieri furono rapidi,come quella sera,ma invece di stare in guardia lei
semplicemente era felice.
Di una felicità che ti invade dopo la stachezza.La
stanchezza di aver attaccato e incolpato senza sosta per anni – trascinata dal
dolore,dalla sofferenza,dagli ostacoli.
Non potè trattenere un piccolo,amaro
sorriso – lei voleva nascondere la speranza,rinata d’un tratto,forse mai
morta.
La domanda che gli fece fu diversa da quella sera.
“Che ci fai
qui?”
Angel alzò di poco la testa.Di nuovo le sue labbra si piegarno in
quell’espressione che lei aveva adorato da subito.
Che le aveva trapassato il
cuore da parte a parte.
“Volevo vedere come te la passi”
La sua
voce,ancora più suadente di allora.
Buffy gli fece un
sorriso,piccolo,timido,sincero.Poi le sue labbra si piegarono di nuovo.
Il
copione.Ripetitivo,stancante – ricominciò.
“So badare a me stessa,sono
allenata a cavarmela da sola”
Anche Angel era preparato a quel copione.Era
preparato a lei da quando l’aveva vista la prima volta.
Preparato a
rispondere con gentilezza a qualsiasi cosa.Era preparato ad esserci quando
avesse sentito che stava per crollare.
“Questo non vuol dire che devi
esserlo”
Frase sbagliata.Frase giusta.
Qual è la differenza tra giusto e
sbagliato?
Negli ultimi tempi tendevano a dimenticarlo,o forse nessuno lo ha
mai saputo davvero.
“Mi hai lasciata sola tanti anni fa”
La voce di Buffy
parve quasi morta.Parve arrivare da una dimesione lontana.
Dagli occhi
nocciola del vampiro nacque una domanda
‘Davvero pensi che io ti abbia
lasciata sola?’
“Una parte di me è rimasta qui,con te,incollata ai tuoi
piedi” disse vedendo che non gli aveva tolto ancora i piedi dal petto.
lei si
scostò,e lo osservò rimettersi in piedi.
Gli stessi gesti di allora.Lo stesso
sorriso di allora.La stessa anima preziosa.
L’uomo magnifico che era sempre
stato – solo più maturo,solo con più ferite,solo con più sicurezza – solo di
un’altra.
Le notizie su di lui non arrivavano certo a gran velocità ma Buffy
sapeva che Angel stava con Cordelia.
Angel amava Cordelia.
“E l’altra
parte?”
“L’altra parte ha cercato di sfuggire al destino,al male..”
“E a
me” lei terminò con voce stanca mentre la sua anima si dibatteva nel
corpo.
“Si”
“E ci sei riuscito..”
Adesso lui doveva solo darle la
conferma.
Sbatterle in faccia che l’amore eterno è una sciocchezza a cui
credono i falliti.
Farle capire che lei era una sciocca sognatrice.
Dirle
che lui aveva cominciato un capitolo nuovo.
Darle il colpo di
grazia.
“Sembrerebbe così..”
Lui sapeva che anche una piccola bugia
sarebbe diventata un’enorme peccato.
O forse semplicemente sapeva che non
poteva mentire a lei,così si era rifugiato in una delle sue frasi a metà.
Non
c’era motivo di farsi del male,di farne a lei.
Buffy si guardò intorno.Lei
non sapeva cosa volesse dire quella frase.C’erano tanti significati che poteva
attribuirle.Così lei si accontentò solo del piacere di quella voce nell’aria
intorno a lei.
“Quella volta…sembra passato così tanto tempo”,lei non aveva
notato che la punta del suo indice sfiorava ancora la croce d’argento che
portava al collo.
Angel la guardò con un misto di malinconia e di
orgoglio.
Dopo tutto quel tempo.
Dopo tutto quel male.
Dopo
tutto.
Lei la portava ancora.
Non tutto era cancellato.
In quella notte
brillava ancora il pallido metallo di quella corce.
Brillava sulla pelle
della sua croce,Buffy,la sua croce e delizia.
“No,non troppo
infondo..”
Angel.
I suoi occhi ancora la guardavano in quel modo.
Aveva
sempre adorato come la guardava.Come se lei fosse la creatura più bella che
avesse mai visto in tutti i secoli che aveva vissuto.
Forse quegli sguardi
erano tutto quello che lui poteva darle dopo gli anni passati,dopo gli
addii,dopo gli amori nuovi,e certamente più facili del loro.
“Il tuo taglio
di capelli è corto come allora..sono tirati su come allora..ti manca la
camicetta azzurra”
Lo disse con tutta la naturalezza del mondo.
Buffy
sorrise ancora,di un sorriso amaro.
I suoi occhi erano abbassati quando li
tirò di nuovo sù di scatto e si persero sul viso di lui mentre una domanda
usciva fuori,sconfusionata,tremolante e urgente
“C-Cosa?”
Nell’oscurità
del vicolo non potè vederlo deglutire ma il velo di malinconia nei suoi occhi
era sempre lì,e la luce di dolcezza era più presente che mai.
“La camicetta
azzurra…portavi una camicetta azzura quella sera,annodata sopra una maglietta
bianca,i capelli raccolti e mi ricordo…” la sua voce tremò un poco,mentre
chiudeva gli occhi per mettere meglio a fuoco le immagini “…mi ricordo
un’anello..grande..scuro..alla mano destra”
Il petto di Buffy si
scosse.
Non le sembrava possibile che lui ricordasse così chiaramente cose
che persino lei faticava a ricordare.
“Ti ricordi bene ogni particolare”
osservò con una voce che trasmetteva più emozione di quanta ne avrebbe voluta
lasciar trasparire
“Ricordo te”
Sembrava che il tempo si fosse
fermata.Sembrava che non si fossero mai lascaiti.
Per qualche istante Buffy
volle scordare la sagoma di lui che andava via nella notte più triste che avesse
mai vissuto.
C’era una lacrima affacciata sui suoi occhi azzurri.
Non
cadde mai ma Angel le vide brillare.
Quella convinzione che qualcosa sarebbe
sempre rimasta ad unirli negli anni si era fatta traballante,fin quasi a
scomparire.
Sommersa dalla quotidianità.Sommersa dalla distanza.Sommersa dai
silenzi.
Ma non era così.
E come anni prima lei soffriva a causa
sua.
Buffy rivide quel volto ridiventare triste.
Raccolse tutta la forza
che le era rimasta per sorridergli ancora.
Non poteva dire di nuovo a se
stessa la verità.
Ma il rimpianto era chiaro.
“Ora dobbiamo salutarci
immagino” doveva fingere indifferenza,non con lui.Con se stessa.
Se non lo
avesse fatto sarebbe crollata.
Ma come puoi nascondere a te stessa la verità
più semplice e assoluta?
Lui fece solo un cenno con la testa.
Uno di quei
suoi gesti misurati,che le spaccavano il cuore a metà,che le facevano capire che
nessuno gli sarebbe assomigliato,mai.
Angel dovette sforzarsi per mandare
fuori la voce “Già”
“Sei sempre rapido nelle tue visite” osservò lei.
“Sei
sempre bella”.
Solo Angel poteva risponderle in questo modo.
Fu
spontaneo,naturale per lui dirle quello.
Per Angel lei rimaneva sempre
bellissima.In nessuna situazione la sua luminosità era venuta meno.In nessun
momento la sua mente aveva messo in dubbio che nessuna donna poteva esserle
paragonata.
*****
“Angel”la voce di Cordela arrivava
serena,consapevole di qualcosa che Angel non capiva.
“Ciao Cordelia”.Il
sorriso di lei era grande,caloroso.
Lei era stata la sua amica,la sua
famiglia – per anni.Tanti anni.
Anni in cui aveva riempito i grandi vuoti
della sua esistenza.
Anni in cui gli era rimasta accanto.
Erano l’uno di
fronte all’altro.
“Sai….questo posto mi fa pensare ai vecchi tempi…gli anni
della scuola e le lotte con il mio parrucchiere personale!..”
Angel
ridacchiò.Cordelia era in grado di risollevare il cuore a chiunque,e un vampiro
ne aveva di certo un gran bisogno.
“…i tempi in cui temevo l’incontro con un
vampiro perché mi avrebbe spezzato le unghie..”
“E’ ancora così!” puntualizzò
il vampiro.
Lei sorrise ma fece finta di non aver sentito,abbassò gli occhi
per rialzarli poco dopo
“…i tempi in cui un grande amore mise in pericolo
un’intera città…e forse l’intero pianeta.”
Il sorriso sulle labbra di Angel
morì,e a poco a poco anche quello di Cordelia.
Perché tornava a
tormentarlo?Perché riaprire vecchie ferite?
Erano tornati a Sunnidale per
poco.
Per un motivo sconfusionato.Come tutti i motivi che di solito presenta
Cordelia.
“Sai Angel…io tengo molto a te…sei la mia famiglia”
“E tu sei la
mia”
“Ma la famiglia e l’amore sono cose diverse”
“Non
necessariamente”
Chi voleva convincere?Se stesso o lei?
“Ma in questo caso
lo sono”.
La voce di lei era calma anche se la tristezza dei suoi occhi
parlava di dolore.“No…io ti conosco Angel”
Prese un respiro.
“Se ci
rinunci sei un vigliacco!” e quella frase fu uno schiaffo in pieno
volto.
“Sei un vigliacco…e lei è una stupida-vizata-egoista”
“Cordelia
io..”
“Lasciami parlare!E’ inutile che cerchi di interrompermi…sai che non te
lo permetterò…e mi sono preparata questo bel discordo quindi…zitto!”
Lei era
forte e Angel sapeva che aveva ragione – e sapeva che quella voce incrinata non
le avrebbe impedito di continuare.
Doveva fare quel discorso,a tutti e due.Lo
doveva fare per lei.
“So quello che provi per me….e ti giuro…sono onorata per
questo..perché tu sei speciale…ma so che mi ami di un’amore diverso di quello
che hai per Buffy….tu mi dirai che le cose fra voi sono finite anni fa…e forse è
vero ma il fatto è che non è mai davvero finita finchè il tuo cuore ti dice che
è così….noi staremo bene insieme finchè lei non ricomparirà in un modo o
nell’altro e la tua anima la riconoscerà di nuovo…..staremmo insieme perché il
nostro è un legame forte…e perché un amore che non dà felicità completa non può
essere pericoloso”
I suoi occhi bruciavano,di rabbia,di dolore,di
sincerità,di consapevolezza.
“Staremo insime probabilmente perché noi ci
curiamo ferite che non possono rimarginarsi…ma tu non devi nasconderti..non
puoi…non te lo permetto…noi torneremo a Los Angeles..ma adesso che sei qui…fa
quello che devi..”
“E poi?”
“E poi…poi vedremo dove ci porterà questa
strada”
“Non possiamo affrontare tutto da capo”
“Non possiamo morire
dentro per non morire fuori”
“E tu?” negli occhi il rimorso aleggiava più
presente che mai.
“Io starò bene Angel..” lei sorrideva – si rabbe stata bene
“…ho ancora il mio amico,e poi…ne è valsa la
pena.”
******
Strofinò leggermente la faccia contro il cuscino
mentre i suoi occhi si aprivano.
Sentiva il richiamo della sua anima.Di
nuovo.Come sempre.
I suoi occhi si aprirono definitivamente e parlò prima di
voltarsi a guardarlo.
“Ciao Angel”
Lo sentì fare un passo in avanti e si
voltò a guardarlo.
Metà del suo volto era inondato di luce lunare.
“Ciao
Buffy”
La ragazza si mise seduta sul letto,lentamente fece scivolare le gambe
da un lato finchè i suoi piccoli piedi toccarono il pavimento.Buffy lo
guardava.Non provava niente.Provava tutto.
Il vulcano di emozioni l’aveva
lasciata stordita.Rivederlo ancora,nella sua camera da letto.
Girò un solo
istante gli occhi per vedere le tende che si alzavano leggermente per il vento e
la finestra aperta.
Poi furono ancora l’uno di fronte all’altro,occhi negli
occhi,anima dell’anima.
“Non sono ancora sicuro di stare facendo la cosa
giusta”
“Allora perché sei qui?”
“Perché è la cosa più sincera che posso
fare”
Quello Buffy lo sapeva.Angel è sempre sincero.
“Ma ho paura…paura di
farti ancora del male con quello che sto per dirti”
“Vuoi dirmi che mi
odi?”
“No” nella voce di lui aveva sentito quel timore,quella dolcezza,quel
tentativo disperato di proteggerla che glielo avevano sempre fatto amare e
odiare di più.
“Vui dirmi che per te io sono il passato?Che sei felice di
aver dimenticato?” la voce di lei tremava – aveva nella mente l’immagine di lui
e Cordelia - e ne moriva.
E tremava ancora di più il suo corpo non sentendo
arrivare la risposta.
Vide Angel scuotere la testa “No”
“Vuoi dirmi
addio?”
Silenzio.
“Vuoi dirmi addio?”
Silenzio.
“Angel”
Lei ora
stava piangendo.
“Buffy…io non potrò mai dirti addio…il nostro addio non è
mai per sempre”
Lei ne fu sollevata ma sapeva che sarebbero trasscorsi altri
giorni in cui sarebbero stati separati.
C’era ancora la maledizione a
dividerli.
C’era ancora il mondo a dividerli.
Ma nessuno poteva tenerli
separati troppo a lungo.
Le loro anime sarebbero morte definitivamente se ciò
fosse successo.
“Allora cos’è per sempre?” nel dolore era uscita fuori quella
domanda.
“Il mio amore per te sarà per sempre” e la voce di lui era così
sincera,chiara,limpida – e triste.
Lei alzò gli occhi pieni di
lacrime.
“Ma non possiamo stare insieme”
“Lo abbiamo sempre
saputo.”
“Abbiamo sempre lottato”
“E a cosa siamo arrivati?A cosa valrebbe
ora lottare?Per fare cosa?Strapparti alla tua vita?”
La risata nervosa di lei
lo spaventò.
“Colpa tua Angel,sei tu la mia vita,sei tu che mi attrai,e io
non posso fare a meno di amarti”
Non glielo aveva ancora detto.
Era
passato tanto di quel tempo dall’ultima volta che glielo aveva detto.
“Mi
ami?” la voce di lui cercava conferma.No.Era la sua anima a cercare
conferma.
“Da sempre.Per sempre.”
E ora?Cosa significava quello?L’amore
non gli ha mai impedito di soffrire.
“Muoio nei nostri addi,e rinasco nei
tuoi occhi….e ti amo come niente nella mia vita” Angel non si era potuto
trattenere dal dirglielo.
“E questo dove ci porterà?….mi sembra un vicolo
cieco!”
Ancora lacrime.
Cercò di liberare il suo cuore e la sua mente
mandando fuori le ultime lacrime.
Poi si alzò correndo,gettandosi tra le
braccia di Angel.Così salde intorno a lei,così protettive.Il suo rifugio
eterno.
“Staremo insieme” fu lui a parlare.
“Stò piangendo…ma lo so…non
può essere altrimenti…non avrebbe senso…e so anche che sarà presto”
Entrambi
ne avevano la certezza.Nessuna illusione.
Certezza assoluta.
Una notte
intera,insieme.
Averla tra le sue braccia,non ricordava che fosse così
bello.
Affondare nel suo petto,non ricordava che fosse così
meraviglioso.
Cullati dalle parole,dai sogni,dalle speranze.
Annegati nel
dolore di un’amore troppo grande per essere dimenticato.
Ubriacati da una
gioia atroce.
******
Due voci risuonarono lontano.
“Direi
che ci siamo quasi”
“E’ ora di mostrare loro la ricompensa”
Un
sorriso.
“L’hanno meritato”
FINE