-AMORI E GELOSIE-
by Rachel
Continua….
A Buffy , guardando
verso i tavolini, non fu difficile fare un quadro perfetto della situazione...
Angel era placidamente seduto accanto a Kate parlando di chissà
cosa, ma non appena la vide il suo volto si fece scuro e impenetrabile e come
se in un solo istante avesse dimenticato ogni vocabolo che sapeva , tacque
immediatamente e la osservo'...profondamente e silenziosamente, mentre il suo
sguardo tradiva una profonda tristezza ...Duro' solo pochi attimi, giusto il
tempo in cui i loro sguardi si
incontrarono, ma bastarono a Buffy per sentirsi morire dentro un'altra volta...
Volse lo sguardo e vide Cordelia e Wesley che parlavano in
continuazione di qualcosa che evidentemente poco importava a Riley che non
appena la vide si alzo' di scatto andandole incontro....
R: " Buffy ! Sei sparita per più di mezz'ora...ma
dov'eri?!" le chiese preoccupato e un po' seccato...
B:" Beh, ...io...io ero in bagno e..."gli rispose
guardando furtivamente Angel che aveva ripreso a parlare con Kate,
e la tristezza, il dolore, tornarono , crudeli, a pungerle gli
occhi che lentamente e inesorabilmente si stavano di nuovo riempiendo di
lacrime...
R: " Buffy, ma tu...stai piangendo! " le disse
portandola un po' in disparte...
Buffy a quelle parole si senti' anche peggio, ma non voleva che
lui sapesse, sarebbe stata una tragedia, quindi cercando di sorridere tento' di
spiegarsi...
B: " ma no amore, che dici! E' solo che in questo posto
c'e' tanto di quel fumo che..."
R: " no Buffy, tu stai piangendo! Ti ho gia' detto che non
devi mentirmi ! Perche'? Si puo' sapere che è succes..."Le sue parole si
fermarono incomplete e in un attimo gli sembro' tutto chiaro, volse lo sguardo
prima su Angel e poi su di lei e sul suo volto si dipinse un'espressione colma
di rabbia e di disgusto...La prese per le spalle e inizio' a scuoterla,
R: " E' per lui non è vero?! Non ci posso credere, ecco
dov'eri ! Eri a parlare con lui vero?! E per questo che piangi?... E' per
lui?"
Buffy lo osservava attonita mentre le sue lacrime cominciavano
a scendere copiose, incapace di agire, di parlare...Dopo pochi istanti riusci'
a farneticare solo poche parole spezzate dai singhiozzi...
B:" No Riley...ti prego ascoltami, non è successo niente !
Abbiamo solo parlato..."
R: "Non voglio
sentire niente ! Dannazione Buffy..come hai potuto farmi questo! Sei...sei solo
una sgualdrina !" Disse urlando come un pazzo e concludendo il suo sfogo
con uno schiaffo...
Angel, che insieme a tutti gli altri aveva assistito allo sfogo
plateale che aveva messo in scena Riley, e che fino a quel momento non aveva
osato intervenire, a quel punto perse le staffe e si alzo' di scatto coprendo
in pochi passi la distanza che lo separava da Buffy e Riley ...Prese Riley per
un braccio e voltandolo con forza verso di se gli disse minaccioso
..."Lasciala stare...ti avverto, non lo ripetero' un'altra volta."
Riley si libero' velocemente dalla stretta del vampiro e
puntandogli un dito vicino al viso gli disse con rabbia:
"Tu sta zitto, vampiro..e non ti immischiare...lei è la
mia ragazza ora, ricordi?"
E dopo aver detto cio' cerco' di colpirlo, ma Angel schivo'
facilmente il colpo e bloccandogli la mano gli rispose con altrettanta rabbia:
" non per molto
ancora !" dopodiche lo colpi' in pieno viso facendolo cadere a terra.
Nel frattempo Buffy aveva osservato la scena come in un film,
sbalordita, incredula, mentre con una mano si copriva la parte in cui lo
schiaffo di Riley ancora le bruciava...
Non appena vide Riley cadere a terra pero' si scosse e decise
di intervenire, anche se per la rabbia, per l'orgoglio ferito che gli scoppiava
dentro, avrebbe tanto voluto lasciarlo li dov'era...
Riley nel frattempo tento' di rialzarsi ma Angel lo fece
desistere dal suo intento mettendo un piede sul suo petto , bloccandolo...
R:" sei solo un maledetto vampiro bastardo! Ma che cosa
vuoi ancora da lei? Da noi? Il tuo posto dovrebbe essere in una tomba e non qui
! "
Angel a quelle parole rise lievemente, ma non rispose nulla, si
limito' a mettere maggior peso sul petto del ragazzo strappandogli un gemito di
dolore...
In quel momento Buffy intervenne e spingendo via Angel con
forza urlo' guardandoli entrambi...
"Adesso basta! Smettetela dannazione ! Ma guardatevi ! Mi
fate ridere...Tutti e due con il vostro maledetto orgoglio ferito, tutti e due
convinti di dover difendere una vostra proprieta'...Ma di quello che penso io,
di quello che voglio io a qualcuno importa? "
Sentiva su di se lo sguardo ferito di Angel, e dentro di lei,
sapeva , sentiva che era per lei che era intervenuto, che aveva fatto tutto
questo, ma non riusciva a spiegarsene la ragione...Perche' intervenire per lei,
in suo aiuto se ora aveva un'altra? Gia' , un'altra...Kate, che in questo
momento era in piedi poco distante da loro ad osservare la scena...Kate...di
nuovo la rabbia e la gelosia le rientrarono in circolo facendola esplodere
quando Angel tento' di scusarsi...
" Sta zitto !
Scusarti? E per cosa? Per aver picchiato il mio ragazzo? Per averlo umiliato?
Per esserti immischiato in affari che non erano tuoi?"
Fece una piccola pausa, poi , soffocando una risata riprese,
guardandolo negli occhi:
" Non mi hai gia' fatto abbastanza?Io non sono piu' una
tua proprieta' ricordi? E poi se non sbaglio, ora hai qulcun'altro da
proteggere e da difendere, non è cosi'?
Percio' vedi di
lasciarmi in pace Angel ed esci definitivamente dalla mia vita o te ne pentirai
! "
Angel non disse piu' nulla, rimase in silenzio ad osservarla
incredulo...non voleva credere a quello che era appena successo e a quello che
aveva appena udito...La guardo' un'ultima volta cercando qualcosa da dire,
qualcosa che non risultasse idiota o superficiale, ma comprese che a quel punto
non c'era parola o frase che potesse sistemare le cose e cosi', rassegnato,
decise di tacere.
In quel momento arrivo' anche un buttafuori del locale, che
informato dell'accaduto voleva calmare un po' le acque...Kate a quel punto
intervenne e mostrando il distintivo gli disse che poteva occuparsene lei,
cosi' l'uomo , tranquillizzato si allontano' e Kate si avvicino' a Angel...
Buffy la vide mentre lo prendeva per mano e gli chiedeva se
stava bene e in quel momento capi' che forse lo aveva perso per sempre...
Sotto gli sguardi sbalorditi di tutti, Buffy aiuto' Riley ad
alzarsi e gurdando prima Angel e Kate e poi Cordelia disse secca: " Grazie
per l'ottima serata Cordelia ! "
Poco dopo, lei e Riley non c'erano piu' ...Il locale continuo'
a suonare musica come se niente fosse accaduto, la gente continuava a ridere
scherzare, ballare e bere...la vita andava avanti...Ma non per Angel, per lui,
tutto era morto in quel momento, con l'uscita di Buffy da quel luogo e forse,
anche dalla sua vita.
*************
Buffy camminava assente accanto a Riley dirigendosi verso casa,
era ridotta lo straccio di se stessa, con gli occhi ancora gonfi per il pianto
e i nervi ancora tesi e scossi per quanto era appena accaduto... Ritorno' in
se, in quella strada triste e buia solo quando la voce di Riley la chiamo'...Si
volto' e lo vide...
Si era fermato, in mezzo alla strada, le braccia inerti,
abbandonate lungo i fianchi e lo sguardo triste e incerto, sulle parole che
avrebbe voluto pronunciare...
Buffy attendeva paziente, e dopo pochi attimi Riley parlo':
" Buffy...mi...mi dispiace per prima, per cio' che ti ho
detto, per cio' che ti ho fatto..io non.."
La ragazza alzo' una mano indicandogli di fermarsi, dopodiche'
con un sorriso triste gli disse abbassando lo sguardo:
" Non importa Riley...davvero, lascia perdere, non voglio
sentire piu' niente...Ormai, non mi importa piu' di sentire niente"
R: " Buffy, ma...ma noi...io, io ti devo parlare..."
B: " No Riley, non c'e' piu' nessun noi...è finita, e
forse è meglio cosi'."
Si volto' e ricomincio' a camminare , ma Riley la trattenne per
un braccio:
" Aspetta! Come sarebbe a dire è finita?! Buffy noi...due
anni della nostra vita...siamo stati felici insieme !"
" No Riley, TU sei stato felice, perche' IO te ne ho data
la possibilita', ma la realta' e' che...io non lo sono mai stata, non veramente
." Riley la guardava allibito mentre la sua mano lentamente le lascio' il
braccio.
*************
Angel sedeva assente sui divanetti del locale, i gomiti
poggiati sulle ginocchia e le mani aperte sulla nuca, quasi volesse impedire a
tutto il dolore, a tutta l'angoscia che aveva dentro in quel momento, di fargli
esplodere la testa...
Kate aveva provato a calmarlo e a confortarlo, ma lui non ne
aveva voluto sapere e l'aveva allontanata quasi con rabbia accusandola di non
capire , di non sapere nulla...Sapeva che la ragazza ci era rimasta male,
perche' l'aveva vista allontanarsi di corsa, ma in quel momento non gli
importava, non riusciva e forse non voleva nemmeno reagire, voleva solo restare
solo ed essere lasciato in pace.
Senti' una mano sfiorargli delicatamente una spalla e quando
alzo' il volto incrocio' lo sguardo di Cordelia che lo osservava atterrita...
C : " Angel, io...mi dispiace veramente. Non volevo...io
non pensavo davvero che finisse cosi'...mi dispiace e se posso fare
qualcosa..."
- No Cordelia , grazie,
credo proprio che tu abbia gia' fatto abbastanza ! - , avrebbe voluto
risponderle il demone che ferito e inferocito giaceva dentro di lui, ma si
linito' a fulminarla con lo sguardo e subito dopo, si alzo' di scatto
dirigendosi verso l'uscita del locale.
E a Cordelia questo basto'...Basto' a spezzarle il cuore e a
sentirsi in colpa piu' che mai....Voleva solo che fosse felice, aveva
organizzato tutto solo per ridargli un po' di serenita' , ma aveva finito solo
per complicargli maggiormente l'esistenza donandogli un'altro enorme peso sulla coscienza. Lo chiamo' correndogli dietro e lui infine si fermo'.
Cordelia gli si paro' davanti e con le lacrime agli occhi gli disse seria:
" Angel ti prego, lascia che ti aiuti a sistemare le cose...è colpa mia,
io...è tutta colpa mia !!".
Angel a quel punto fu mosso a pieta' e comprese che forse aveva
esagerato sia con lei che con Kate , riversando su di loro la sua rabbia, la
sua frustrazione , per un'errore che in realta' aveva commesso solo lui. Cosi'
allungo' una mano verso il volto dell'amica e accarezzandole una guancia le
disse con un sorriso triste: " No Cordelia, non devi scusarti di nulla,
sono io che ho sbagliato...tu volevi solo il mio bene, ma ho sbagliato, non
avrei dovuto fare niente...Non era questo il modo...E io avrei dovuto capirlo
fin dal principio..." abbasso' lo sguardo e con una voce dalla quale
traspariva un mare di tristezza, disse infine : " Non si puo' sistemare
niente ora...Ormai...l'ho persa, e questa volta credo davvero che sia per
sempre."
Le sorrise di nuovo e
voltandosi se ne ando'...Cordelia fece di nuovo per seguirlo ma questa volta
Wesley la blocco':
W : " No Cordelia, lascialo andare...in questo momento
penso che voglia restare da
solo...". Cordelia questa volta acconsenti', ma mai come in quell'istante
mentre lo guardava allontanarsi, maledi' la sua impulsivita'.
****************
Non appena fu fuori Angel si diresse lentamente verso il
parcheggio...Camminava come un'automa, guardando davanti a se ma non vedendo nulla , se non il volto della
donna che amava e che quella sera forse aveva perso definitivamente...
Fu la voce di Kate a distoglierlo bruscamente dai suoi
tormenti...Una voce che tremante e incerta , pronuncio' il suo nome.
Le si avvicino' piano e quando le fu abbastanza vicino da
vederle bene il volto, gli si strinse
il cuore.
Era appoggiata al cofano della sua macchina, le braccia
conserte e lo sguardo gelido, ma sapeva che stava soffrendo, come sapeva che
quella non era altro che una maschera, un muro dietro il quale proteggere i
sentimenti e le emozioni... Angel aveva imparato a capirlo col tempo, leggendo
nei suoi occhi, nel suo sguardo, che dietro quella maschera aveva sempre celato
tutta l'nsicurezza e tutta la dolcezza che per timore o per orgoglio non aveva
mai voluto mostrare...fino a quella sera almeno...
Si sentiva tremendamente in colpa, lei quella sera aveva scelto
di aprirsi a lui , lasciando finalmente liberi di uscire i suoi sentimenti, e
lui come l'aveva ripagata? L'aveva ingannata nel peggiore dei modi, facendole
credere che forse i suoi sentimenti fossero ricambiati per poi ferirla con
quelle parole dure , dettate da una rabbia, da una frustrazione che con lei non
avevano nulla a che fare.
Apri' la bocca e fece per parlarle, ma prima che potesse
pronunciarsi fu Kate a parlare: "
Angel... perche' mi hai invitato ad uscire stasera? " disse con voce
ferma, che comunque tradi' una certa incertezza, come se temesse la risposta.
Angel non sapeva da dove cominciare, certo, era giusto che lei
sapesse , ma non li, non in mezzo ad una strada, non lo meritava, cosi' dopo
pochi attimi le rispose:
" Kate...preferirei rispondere alla tua domanda in un
luogo che non sia una strada se non ti dispiace e..."
K :" Angel, io voglio delle spiegazioni, non un'altro
appuntamento! Se - non- ti- dispiace ! ". Ora la sua voce era piuttosto
alterata, ma Angel le rispose comunque con calma...
A : " Kate, non ho intenzione di darti un'altro
appuntamento, voglio solo darti delle spiegazioni e...scusarmi, ma non qui.
Io...Non so, a casa tua andrebbe bene? Sai, " disse un po' impacciato,
"non credo che all'Hyperion staremmo molto tranquilli...". Kate vide
quasi l'implorazione in quelle parole, e nonostante la rabbia provata poco
prima non riusci' ad impedirsi di provare tenerezza per quell'uomo che le stava
di fronte e cosi', vinta da quello sguardo malinconico, acconsenti' e in
silenzio apri' la portiera e si sedette in macchina.
continua.......
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- AMORI E GELOSIE - by Rachel
5 parte
Le ultime parole di Buffy arrivarono a Riley come
uno vero pugno nello stomaco...
Continuavano a suonargli in testa come una
cantilena assordante e fastidiosa, insopportabile...mentre un'enorme macigno
gli cadeva a peso morto sul cuore schiacciandoglielo, riducendolo in poltiglia,
insieme a cio' che rimaneva del suo orgoglio da uomo fiero...
Lei -non era mai stata felice, non veramente - gli
aveva detto...
distruggendolo, ferendolo profondamente....
La guardava ancora, impietrito, la bocca semi
aperta ,
incapace di reagire, di parlare, mentre la mano che
poco prima le aveva lasciato il braccio rimaneva ferma a mezz'aria...
Era vero, faceva male, ma faceva ancora piu' male
il pensiero che in fondo lo sapeva, lo aveva sempre saputo,
si', sapeva da sempre che di Buffy lui aveva avuto
solo il corpo...ma non l'anima, non il suo cuore...quelli erano sempre
appartenuti a lui...a Angel.
Lo sapeva, lo sapeva, lo sapeva da sempre,
continuava a ripetersi dentro di se' come impazzito...solo che, non aveva mai
avuto il coraggio di ammetterlo a se stesso.
Ma ora la verita' gli era piombata addosso
improvvisa e accecante, devastando tutta la realta' fittizia in cui aveva
vissuto gli ultimi due anni della sua vita...
lo sapeva...e sapeva anche che faceva male, faceva
dannatamente male...non tanto al cuore quanto alla mente.
Perche' ora si sentiva un'idiota, un'idiota che per
due interi anni aveva evitato la verita' vivendo in un'illusione tutta sua,
un'illusione dove Buffy era sua, solo e soltanto sua...per sempre...e dove
Angel non era altro che il ricordo sfocato di un passato da dimenticare...
Ma non era cosi', non lo era mai stato ...
" E' per lui Buffy, è cosi?" le parole
gli uscirono improvvise, in un soffio.
Buffy apri' la bocca per dire qualcosa ma il
ragazzo glielo impedi' proseguendo immediatamente...
" Tu...tu non l'hai mai dimenticato, è cosi? E
ti prego, non mentirmi...non questa volta."
La ragazza abbasso' lo sguardo, incapace di
gurdarlo negli occhi ...e poi , rispose...
" Si...è cosi'..."
Altro pugno, altro dolore, altra rabbia....ma
nessuna risposta, la fece continuare.
Buffy prosegui' incerta, come se quello che stava
per dire fosse una rivelazione anche per lei..
" E' vero, lo amo ancora, non ho mai
smesso...ora lo so. Ho cercato in ogni modo di amarti Riley e per un periodo
ero anche certa di esserci riuscita, ma mi è bastato rivederlo per rendermi
conto che lui...lui è sempre stato dentro di me. ...mi dispiace Riley ".
Concluse guardandolo finalmente negli occhi.
"Ti dispiace! " ripete' il ragazzo
scoppiando in una risata nervosa,
"Ti dispiace...e credi che mi basti?
Dannazione ! Dopo due anni che stiamo insieme, dopo due anni che facciamo l'amore,
che lottiamo insieme, TU vieni a dirmi che ti dispiace ?!! Pensi di liquidarmi
cosi? Non mi hai gia' trattato abbastanza da idiota?! "
" E che diavolo dovrei dirti Riley? Una
menzogna? E' questo che vuoi?!"disse quasi urlando...poi prosegui' piu'
calma:
" Riley... so quello che provi perche'
io..."
" No tesoro, tu non sai un bel niente! Non sai
che vuol dire amare a lungo qualcuno con la certezza di essere ricambiato per
poi sentirsi messo da parte da un giorno all'altro! No...tu non sai
un'accidenti di niente..."
" Si invece! Lo so...perche' ...fino ad oggi
anchio credevo di essere ricambiata, che lui... non avesse mai smesso di...ma
non è cosi', lui è innamorato di un'altra...lui mi ...mi ha dimenticata...è
davvero finita."
Come poteva parlargli in quel modo? Con che
coraggio dopo averlo lasciato osava ancora parlargli di lui? La rabbia e il
dolore furono sostituiti dall'odio...verso Angel, verso di lei, verso quel
maledetto destino che li aveva fatti incontrare...
Ma ora aveva la sua rivincita, lei soffriva e
questo gli bastava...per ora.
Si incammino' verso di lei, che lo osservava
immobile e sconvolta per le sue stesse parole e prima di passarle accanto le
sussurro' sarcastico:
" Hai avuto cio' che meriti tesoro...ora
imparerai cosa significa amare qualcuno che non ti ricambia.
I miei bagagli puoi spedirli all' indirizzo
dell'universita'...Saluta tuo padre da parte mia. Addio."
Buffy senti' dietro di lei veloci e sicuri i passi
di Riley allontanarsi, ma non si volto'...
E mentre nuove lacrime presero a rigarle il volto,
mormoro' piano :
"Addio".
***********************************************************************************
Arrivarono a casa di Kate che era notte fonda ormai.
Per tutto il viaggio nessuno dei due aveva parlato, era come se
per un tacito accordo avessero deciso per il silenzio, che pesante e
imbarazzante era calato tra loro dal momento in cui Kate era entrata in
macchina.
Ma c'era bisogno di parole, di spiegazioni, Angel lo sapeva,
sapeva di doverlo a quella ragazza che apparentemente fredda e distaccata gli
stava di fianco, mentre con gesti secchi e nervosi cercava le chiavi della
porta nella borsetta che occasionalmte aveva portato con se' in quella serata
che per lei avrebbe dovuto essere cosi' speciale...
Era cosi' curioso, era stato tanto preso dai suoi tormenti da
non aver nemmeno notato il suo abbigliamento...diverso e decisamente femminile
per lei.
Mentre apriva la porta la osservo'...Aveva i capelli raccolti
parzialmente da un grazioso fermaglio che riprendeva il colore dei suoi occhi
azzurri e indossava un grazioso abito dello stesso colore che le ricadeva
morbido appena sopra le ginocchia...
L'invito di quella sera doveva averla resa molto felice...e lui
l'aveva terribilmente delusa, ingannata... l'aveva usata in un modo cosi'
meschino...
Di nuovo senti' nascere dentro di se' quella sensazione...di
nuovo gli si strinse il cuore e si senti' un mostro, piu' mostro di quanto gia'
non fosse...
" Allora, hai intenzione di parlarmi sulla soglia della
porta o vuoi entrare?" disse improvvisamente Kate spezzando il silenzio e
facendolo quasi sussultare.
Angel non le rispose, chinando la testa, si limito'
semplicemente ad entrare, fermandosi appena dietro di lei.
Attese paziente che lei chiudesse la porta e poi si volto'
prima verso il salotto e subito dopo verso di lei chiedendo con lo sguardo un
muto consenso...
Kate parve leggergli nel pensiero, poiche' subito dopo,
sbotto':
"Accomodati pure! "
"Grazie"
Silenzio.
Pochi attimi di silenzio che pero' parvero ad entrambi
un'eternita'.
Erano li', seduti l'uno di fronte all'altra, Angel col capo
chino, Kate che invece non gli toglieva gli occhi di dosso.
Voleva delle spiegazioni...sapeva che gli spettavano, ne aveva
il diritto.
Ma nonostante tutto, nonostante la rabbia che gli scoppiava
dentro, decise di attendere paziente le parole di Angel...
E Angel non la deluse.
" Mi...mi dispiace Kate" comincio' piano, sollevando
timidamente gli occhi verso di lei..." Non so cosa mi abbia preso,
io...non avrei mai dovuto...ingannarti, tu...tu, non lo meritavi ".
Inganno...
Aveva appena cominciato e gia' con una parola le aveva trafitto
il cuore e l'orgoglio...Era stata tutta
una stupida farsa...non poteva crederci. Non poteva credere che Angel, l'uomo,
il vampiro che amava e di cui tanto si era fidata in passato, l'avesse
ingannata, usata per dei suoi personali scopi.
Trattenne a stento le lacrime che minacciavano di scorrerle da
un momento all'altro e degluti' piano mentre dalle sue labbra fiumi di parole
premevano per uscire...Parole dure, dettate dalla rabbia dal dolore...dalla
delusione. Ma facendo leva sul suo autocontrollo, si trattenne,
ora, un'unica cosa le restava da sapere: Perche'?
E fu cio' che gli chiese, il tono duro, distaccato, che
comunque a fatica celava il dolore:
K: " Perche'?...Visto che mi hai usato , gradirei almeno
saperne il motivo!"
Mentiva. Perche' in realta' dentro di lei un dubbio, una
spiegazione per quelle azioni c'era , ma era dura accettarlo...Sperava,
pregava, con tutta se stessa di sbagliarsi, e in quei pochi secondi che
passarono prima che Angel le desse una risposta il suo cuore si fermo'.
Essere usata dall'uomo che ami per riconquistare un'altra
donna...in quel momento Kate non pote' fare a meno di chiedersi se esistesse qualcosa che potesse fare piu'
male.
La voce incerta di Angel la riscosse da quei tristi pensieri
solo per gettarla ancora piu' a fondo...e in quell'istante con orrore si rese
conto che questo, non era che l'inizio.
" Kate...io, non
so da dove iniziare...Dio, mi sento cosi' idiota! Tu mi chiedi perche',
e in realta' vorrei saperlo anchio...
Io...non lo so, e' che ...ecco, quando si tratta di Buffy,
nonostante sia passato molto tempo da quando...stavamo insieme, io...io perdo
il controllo...
Quando ho saputo che lei era a arrivata a Los Angeles con
quel...quell'idiota...io...io..." Non riusciva a proseguire, termino' Kate
la frase per lui:
K: "TU hai pensato bene di inscenare con Cordelia una
bella recita per far ingelosire la tua graziosa, scorbutica ex-ragazza...usando
ME come cavia e' cosi'??
Beh, complimenti Angel, la scenata e' riuscita benissimo, ci
hanno creduto tutti, ME compresa ! E ora se non ti dispiace ..."
Angel la interruppe: " No Kate, Cordelia non c'entra
nulla, te lo giuro, e' solo colpa mia, sono stato io a dirle di telefonarti !
"
Non era vero, era una menzogna, ma sapeva bene quali erano
stati gli intenti della sua amica e per nulla al mondo avrebbe voluto metterla
di mezzo, cosi' per una volta ancora si assunse lui tutte le colpe. Ma questo
non servi' a far calmare Kate, anzi, parve peggiorare le cose.
K: " Oh, fantastico ! E credi che cambi qualcosa? "
Ora le lacrime presero a scendere incuranti di cio' che urlava il suo
orgoglio...
" IO mi fidavo di te Angel ! E TU mi hai ingannata !
Come...come hai potuto farmi questo? Come hai potuto farlo a me? " Disse
urlando, alzandosi in piedi, le braccia tese lungo i finchi e le mani strette a
pugno...
K:" Che cosa ti ho fatto di male per meritarmi questo?
Dannazione Angel, perche' IO e non un'idiota qualunque?!! "
Angel era scovolto non sapeva dove andare a parare...Dio solo
sapeva quanto volesse rimediare a cio' che era successo ma era cosi'
difficile...Non c'erano scuse per cio' che le aveva fatto.
Si alzo' lentamente in piedi , lo sguardo infinitamente triste,
e allungo' una mano verso Kate: " Kate...ti prego, perdonami...io..."
"Non toccarmi " disse Kate gelida, allontanandosi di
scatto... le lacrime che ancora le rigavano il viso...
" Ed esci immediatamente da casa mia...ricorda: non voglio
MAI PIU' rivederti."
A: " Kate..."
K: " FUORI !! " urlo', dopodiche' cadde sulla sedia e
scoppio' in singhiozzi...
Angel osservava impotente la scena che gli si svolgeva davanti,
completamente consapevole di averla causata lui...e il dolore e l'odio che
provo' verso se stesso supero' ogni limite...
In silenzio volto' le spalle e si incammino' verso la porta ,
ma quando gli fu davanti, senza voltarsi, mormoro' piano:
" Ho sbagliato Kate, lo so, me ne rendo conto e ne sono
davvero pentito...Se solo potessi tornare indietro non rifarei una sola azione
di quelle degli ultimi due giorni...ma non e' possibile. So che ti e' difficile
crederlo in questo momento, ma io ...tengo molto a te, alla nostra amicizia.
...A volte... l'amore... fa perdere la testa.
Io...spero solo che un giorno tu possa perdonarmi."
Kate udi' chiaramente il rumore della porta che si chiudeva e i
suoi passi che lenti, si allontanavano ...Aveva ascoltato ogni sua parola e
sapeva che era sincero , ma in quel momento il perdono le sembro' una cosa
lontana...troppo, per essere anche solo minimamente considerata.
Lentamente si alzo' e si diresse verso la sua camera...ancora
vestita si sdraio' sul letto, spense la luce e nel buio della notte, riprese a
piangere.
**************************************************************
Buffy apri' gli occhi e rimase per diverso tempo immobile nel
letto a guardare il soffitto, a pensare...A fare un resoconto poco piacevole
della sua vita, in particolare, degli ultimi quattro giorni...
Riley non c'era piu', erano passati solo due giorni dalla sua
parternza eppure le sembrava un'eternita'...Ma non era per questo che soffriva,
perche' sapeva che era stata una delle poche scelte giuste che avesse mai
fatto, no, non era per lui che erano due notti che i suoi sogni erano cosi'
agitati, non era a causa sua se da due giorni un senso di vuoto le dilaniava il
cuore.
Non riusciva a smettere di pensare a lui, a cio' che era
successo solo due giorni prima...a Kate...alla triste consapevolezza che lui
non fosse piu' suo ma di un'altra.
E faceva male, faceva tremendamente male.
Gli mancava cosi' tanto...
Era stata tentata piu' volte il giorno prima di andare
all'Hiperyon, per scusarsi, per mettere a posto le cose per...per far tornare
le cose come prima.
Ma sapeva che non sarebbe stato possibile, erano passati solo
tre anni ma pareva una vita. Solo i ricordi rimanevano nitidi nella sua
mente...ricordi indimenticabili eppure
cosi' tristi, ricordi dolorosi, ma dai quali per nulla al mondo avrebbe voluto
separarsi.
Ricordi lontani di tenere carezze e baci pieni d'amore e di
passione , consumati nel cuore della notte...Quelle notti che amava piu' del
giorno, quelle stesse notti che ora erano per lei interminabili e vuote ,
perche' non c'era lui a colmarle, non c'era il suo volto ad illuminarle, non
c'erano le sue parole a renderle sicure e cosi' dolci.
Perche' era finita cosi'? Perche' tanto amore, tanta passione,
tanta sofferenza se tutto doveva finire? Ironico destino...maledetto destino
che li aveva uniti, solo per il gusto di dividerli...Quello stesso destino che
per numerose volte in passato aveva invece benedetto...perche' le aveva portato
lui, il suo dolce angelo, il suo unico vero amore.
Si alzo' di scatto dal letto , scostando le lenzuola con un
unico secco gesto.
Quel giorno non sarebbe rimasta chiusa in casa come il
precedente , voleva uscire, voleva smettere di pensare , di soffrire...di
ricordare.
Ando' in cucina per prepararsi un caffe' ma noto' che la
colazione era gia' in tavola...Caffe' e latte erano ancora caldi...Doveva
essere stato suo padre...
Probabilmente l'aveva sentita svegliarsi e prima di uscire le
aveva preparato la colazione..."Carino " penso', "non proprio un
padre perfetto, ma carino ! ".
Si sedette su una sedia e si verso' un po' di caffe' ripensando
alla mattina precedente...
Suo padre si era accorto subito della mancanza di Riley e
quando le aveva chiesto spiegazioni lei si era limitata ad inventare una
storiella patetica e triste,
-non quanto la realta' dei fatti pero'! - penso' fra se'
sorridendo amaramente.
Gli aveva detto che durante la serata aveva ricevuto una
telefonata da parte di suo padre che lo aveva informato che sua madre aveva
avuto un'improvviso malore che l'aveva costretta a ricoverarsi in ospedale,
cosi' lui era partito di corsa per l' Iowa con il primo treno disponibile...Non
era il massimo come scusa ma sperava tanto che avrebbe retto...E fortunatamente
cosi' fu.
Ora l'unico pensiero era cosa avrebbe detto a Down a sua madre
e ai suoi amici...La verita'? No, era fuori discussione, come lo era tornare a
casa, non in quel momento almeno.
Forse solo Willow, la sua fidata amica avrebbe capito, ma...no,
forse nemmeno lei.
Quando c'era di mezzo Angel la loro ragionevolezza andava a
farsi benedire.
Ma doveva parlare con qualcuno...doveva sfogarsi, da sola non
avrebbe retto, era un peso troppo grande da sostenere.
Decise cosi' che in giornata avrebbe chiamato sua madre per
sentire come stava, e poi...poi avrebbe chiamato Willow, doveva tentare, ne
aveva bisogno.
Osservo' la tazza che aveva tra le mani...ormai il caffe' era
diventato freddo.
continua...
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