Contrariamente a quanto si potrebbe credere Lucio Battisti ha partecipato in maniera assidua al Festival di San Remo, anche se quasi sempre si è limitato ad una presenza dietro le quinte e comunque tutte queste partecipazioni sono limitate al primo periodo della sua attività. Coincidenza curiosa, l'ultima volta che Battisti scrive un pezzo per la gara canora più famosa d'Italia, nel 1971, il Festival si avvia al canto del...cigno prima di cadere in una profonda crisi da cui uscirà solo negli anni '80, reinventato più come uno spettacolo puramente televisivo che non come una manifestazione in grado di dettare legge nel mercato discografico o lanciare nuovi cantanti (fatte salve le poche, classiche eccezioni).

Tornando a Lucio Battisti, dicevamo delle sue partecipazioni. La più conosciuta - ovviamente - è quella del 1969, quando si presenta in prima persona per cantare in coppia con Wilson Pickett "Un' avventura". La vittoria non arriva, ma la manifestazione serve per lanciare definitivamente un venticinquenne Battisti tra i grandi della musica leggera; di lì a poco arriveranno anche le prime, concrete soddisfazioni. 

In questo dossier vengono raggruppate tutte le partecipazioni di Battisti suddivise anno per anno, con relative tabelle e riepiloghi finali.

   

      

     

  1964 - 1965 - 1966

Dal 1964 al 1966 Lucio Battisti è al casinò di Sanremo con I Campioni dove ripete dal vivo quasi tutti i brani in gara ogni sera.

   

    

     

  1965 - non ti voglio più

Nel 1965 Lucio Battisti si presenta in coppia con Roby Matano per proporre "Non ti voglio più", ma il brano non riuscirà ad arrivare alle finali del Festival. La sera della vittoria di Bobby Solo al Festival Lucio, Roby Matano, Bobby e alcuni membri dei Minstrels, improvvisano una jam session al Casinò per quasi tutta la notte per festeggiare la vittoria di Bobby.

   

   

   

 

1966 - adesso si

E' curioso e interessante conoscere le circostanze per le quali questa canzone venne incisa da Lucio Battisti nel 1966 e riproposta nel 1971 nella raccolta "Volume IV".

Bisogna sapere che in quel periodo non esistevano le compilation "ufficiali" del Festival di San Remo, ma ogni casa discografica che vi partecipava con un discreto numero di artisti pubblicava il proprio disco, contenente sia le versioni originali che alcune cover incise da cantanti della propria scuderia che per l'occasione reinterpretavano il brano di un artista presente al Festival ma appartenente ad un' altra etichetta discografica.

Queste "nuove" incisioni avevano due caratteristiche: venivano affidate quasi sempre a cantanti giovani e sconosciuti che così potevano proporsi facilmente al grande pubblico, e cercavano di assomigliare il maggiormente possibile alla versione originale. Alla regola non sfugge la cover di Battisti, in tutto e per tutto simile a quella di Sergio Endrigo.

Per la cronaca, il brano si classificherà secondo a pari merito con gli altri finalisti nell'anno della vittoria di "Dio come ti amo" della coppia Modugno - Cinquetti.

Da notare che sempre lo stesso anno partecipa in gara un esordiente Lucio Dalla che propone con gli Yardbirds "Paff...bum", che non riuscirà ad arrivare in finale. Di questo brano viene prodotta una versione anche dai Dik Dik per il mercato degli Stati Uniti, versione realizzata con la collaborazione di Lucio Battisti.

   

    

   

 

1967 - Non prego per me

E' la prima, vera partecipazione di Lucio Battisti al Festival di San Remo. Già da un anno il Festival aveva cominciato ad ospitare i complessi beat, e per questa canzone vengono contattati gli Hollies, uno dei gruppi più popolari d'Inghilterra del periodo. La versione che propongono è in pieno stile "English beat", che allora evidentemente andava per la maggiore; meno conosciuta, ma non meno interessante è la versione che propone Mino Reitano, più vicina al genere rhythm&blues.

La canzone - proposta il 26 Gennaio, serata inaugurale - non riesce a superare il primo turno. La vittoria andrà due giorni dopo alla coppia Iva Zanicchi - Claudio Villa con "Non pensare a me".

   

 
La classifica finale:

   

1 Non pensare a me Claudio Villa, Iva Zanicchi
2 Quando dico che ti amo Annarita Spinaci, Les Surfs
3 Proposta Giganti, Bachelors
   
4 La musica e' finita Ornella Vanoni, Mario Guarnera
5 Io, tu e le rose Berti, Les Compagnons de la Chanson
6 Bisogna saper perdere Lucio Dalla, The Rockes
7 Dove credi di andare Sergio Endrigo, Memo Remigi
8 Pietre Gian Pieretti, Antoine
9 L'immensita' Don Backy, Johnny Dorelli
10 Cuore matto Little Tony, Mario Zelinotti
    
     

   

 

1968 - La farfalla impazzita

Seconda partecipazione come autore con un brano dall'impatto sicuramente minore rispetto a quello dell'esordio. La canzone, oggi del tutto dimenticata, venne proposta da Johnny Dorelli e Paul Anka; anche nelle riviste dell'epoca il pezzo venne giudicato come uno dei peggiori del Festival. Eliminata al primo turno. La vittoria va a Sergio Endrigo (chi si rivede!) e Roberto Carlos con "Canzone per te".

   

La classifica finale:

1 Canzone per te Endrigo, Roberto Carlos
2 Casa bianca Sannia, Vanoni
3 Canzone  Celentano, Milva
     
4 Deborah Pickett, Leali
5 La tramontana Antoine, Pettenati
6 Quando m'innamoro Identici, The Sandpipers
7 Da bambino Giganti, Ranieri
8 Sera Cinquetti, Valci
9 La siepe Al Bano, Bobbie Gentry
           
   

   

 

1969 - Un' avventura

E' l'edizione per eccellenza a cui pensa ogni battistofilo che associ il Festival a Battisti. La canzone viene presentata in coppia con Wilson Pickett, uno dei rappresentanti della musica nera (sarà una caratteristica dell'anno) che suscita alcune critiche per la scelta di cantare la canzone quasi esclusivamente in inglese. Battisti dal canto suo apre la prima serata; dopo un'iniziale esitazione - dovuta probabilmente al fatto di aprire la manifestazione - si riprende tranquillamente e termina in crescendo al punto da lanciarsi in una serie di vocalizzi verso la fine della canzone. La classifica finale sancirà un anonimo nono posto per "Un'avventura", ma è sempre stata una caratteristica storica del Festival quella di emettere verdetti finali quasi sempre contraddetti poi dall'andamento delle vendite dei dischi. Da non dimenticare infine che nello stesso anno Lucio Battisti partecipa al Festival anche come produttore: precisamente del brano "Zucchero" dei Dik Dik, che riuscirà ad arrivare in finale e a piazzarsi al 13° posto con 53 voti. 

 

  

        

Ecco la classifica finale relativa alle prime dieci posizioni della manifestazione svoltasi tra il 30 Gennaio e il 1 Febbraio 1969:

1 Zingara (Bobby Solo, Iva Zanicchi), 237 punti
2 Lontano dagli occhi (Sergio Endrigo, Mary Hopkin), 228 punti
3 Un sorriso (Don Backy, Milva), 178 punti

4 Un'ora fa (Fausto Leali, Tony Del Monaco), 154 punti
5 Ma che freddo fa (Nada, The Rockes), 141 punti
6 La pioggia (Gigliola Cinquetti, France Gall), 116 punti
7 Tu sei bella come sei (Mal, The Showmen), 93 punti
8 Il gioco dell'amore (Caterina Caselli, Johnny Dorelli), 86 punti
9 Un'avventura (Lucio Battisti, Wilson Pickett), 79 punti
10 Quando l'amore diventa poesia (Berti, Ranieri), 63 punti

    

   

   

  1970 - la spada nel cuore

Nonostante oggi non ci siano più dubbi sulla "paternità" di Battisti di questo pezzo, finora nelle varie ristampe edite i crediti indicano solo in Donida - Mogol gli autori de "La spada nel cuore". Eppure gli elementi a favore della tesi di un Battisti autore a pieno titolo del brano sono numerosi; un provino registrato dallo stesso Lucio per far ascoltare il pezzo a Little Tony e Patty Pravo, un'evidente impronta battistiana nella parte centrale della canzone, la seconda esecuzione affidata a Little Tony (così come sarà per l'anno seguente con "La folle corsa"), la stessa Pravo che aveva proposto qualche mese prima "Il paradiso" e di lì a qualche mese lancerà sul mercato "Per te", sempre di Battisti - Mogol. Non si può a questo punto non attribuire il pezzo anche a Battisti, dunque. Il brano otterrà un ottimo successo sia dal punto di vista commerciale che nella classifica finale. Sempre nello stesso anno Lucio è ancora presente come co-produttore de "La prima cosa bella" di Nicola Di Bari. Di seguito il quadro riassuntivo.

          


1 Chi non lavora non fa l'amore (Celentano, Mori), 344 punti
2 La prima cosa bella (Di Bari, Ricchi e poveri), 309 punti
3 L'arca di Noe' (Zanicchi, Endrigo), 296 punti

4 Eternita' (Camaleonti, Ornella Vanoni)
5 La spada nel cuore (Patty Pravo, Little Tony)
6 Romantico blues (Bobby Solo, Gigliola Cinquetti)
7 Pa' diglielo a ma' (Rosalino Cellamare, Nada)
8 Taxi (Antoine, Anna Identici)
9 Sole, pioggia e vento (Mal, Luciano Tajoli)
10 Tipitipiti' (Orietta Berti, Mario Tessuto)

      

   

   

  1971 - la folle corsa

Per l'ennesima volta si incrociano i percorsi artistici della coppia Battisti - Mogol con Carlo Donida. Ancora una volta l'occasione è offerta dal Festival di San Remo, al quale partecipano Little Tony e la Formula Tre con "La folle corsa", un pezzo che per lungo tempo - come per "La spada nel cuore" - è stato attribuito solo a Donida - Mogol. Il "marchio" che ha sancito l'ufficialità della partecipazione di Lucio alla composizione del brano si può ritrovare nelle ristampe in compact disc dei dischi della Formula Tre, dove finalmente compare ufficialmente il nome - pardon, cognome - di Lucio nei crediti. Da notare come nonostante la canzone fosse stata scritta principalmente per la Formula Tre, anche Little Tony riuscirà a rendere un ' interpretazione convincente riuscendo addirittura ad avere un maggiore - seppur di poco - riscontro commerciale. C'è anche da dire tuttavia che l'esecuzione della Formula Tre venne penalizzata da un mix insoddisfacente che condizionò la resa del pezzo durante le serate sanremesi. La classifica del Festival relega il pezzo al terzultimo posto dei finalisti, di seguito il quadro completo.

   

 

  

La classifica finale (relativa ai soli finalisti):

1 Il cuore è uno zingaro (Nicola Di Bari, Nada), 357 punti
2 Che sarà (Ricchi e Poveri, Josè Feliciano), 316 punti
3 4/3/43 (Lucio Dalla, Equipe 84), 297 punti

4 Com'e' dolce la sera (Donatello, Marisa Sannia), 134 punti
5 Sotto le lenzuola (Adriano Celentano, Il Coro degli Alpini), 115 punti
6 Come stai (Domenico Modugno, Carmen Villani), 95 punti
7 Bianchi cristalli sereni (Don Backy, Gianni Nazzaro), 76 punti
8 13, storia d'oggi (Aguaviva, Al Bano), 69 punti
9 Rose nel buio (Gigliola Cinquetti, Ray Conniff), 58 punti
10 Ninna nanna (cuore mio) (Caterina Caselli, Dik Dik), 56 punti
11 L'ultimo romantico (Peppino Di Capri, Pino Donaggio), 50 punti
12 La folle corsa (Little Tony, Formula Tre), 43 punti
13 Una storia (Sergio Endrigo, New Trolls), 30 punti
14 Il sorriso, il paradiso (Sergio Menegale, Wallace Collection), 18 punti

  

  

  

     
 

"San Remo non mi interessa proprio!"

Nell'ultimo numero di "Raro!" (Febbraio 2001) è riportata una dichiarazione che Lucio Battisti rilasciò trent'anni fa: "San Remo non mi interessa proprio!". Forse non è il modo migliore per concludere il dossier , ma serve per far capire che forse Lucio Battisti ha sempre visto nel Festival un momento di gioia o di dolore per la sconfitta, ma pur sempre solamente un passaggio che non ha mai deciso di per sé una carriera, né ha mai aumentato o diminuito il prestigio di chi vi ha partecipato nel passato e continuerà a farlo in seguito . 

  

ringrazio Michele Neri e Valerio per le cover; Massimo S. per i punteggi dettagliati delle varie classifiche.

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