Perchè ci sono le guerre

Jonathan Swift, I viaggi di Gulliver (1726), parte IV, capitolo 5

"Può essere causa di guerra talvolta l'ambizione di un principe, che crede di non aver mai territori abbastanza grandi o abbastanza sudditi da governare; talvolta, la politica astuta di un primo ministro, che trascina il suo re in una guerra allo scopo di soffocare o distrarre l'opinione pubblica di un paese dal malgoverno. Semplici divergenze d'opinione, alle volte, sono costate milioni di vite: per esempio, chi crede che la carne sia pane e che che il pane sia carne; chi dice che il succo di un certo frutto è sangue, e chi dice che è vino; e chi afferma che fischiare sia un delitto e chi una buona azione; e uno dice che un pezzo di legno è da baciare e l'altro che è da buttare sul fuoco; oppure, litigano sul colore di una veste, chi la vuole bianca e chi nera e chi rossa e chi grigia; e la vogliono lunga, o larga, o stretta o corta, o sporca o pulita, e così via. E anzi, le guerre che derivano da differenze di opinione sono le più accanite e sanguinose, specialmente se si tratta di cose di nessuna importanza.
Talvolta scoppia la guerra tra due sovrani, quale dei due spoglierà un terzo sovrano del suo territorio, sul quale né l'uno né l'altro ha diritto; qualche volta, un re attacca lite con un altro per paura che l'altro attacchi lui; qualche volta, si entra in guerra perchè il nemico è troppo forte, tal'altra perchè è troppo debole; qualche volta un nostro vicino ha bisogno di cose che abbiamo noi, o ha le cose che noi desideriamo, e allora ci combattiamo fino a che lui ci prende le nostre o ci dà le sue. Se un paese è esausto dalla fame, spopolato dalle pestilenze o dilaniato da fazioni intestine, c'è motivo giustificato per invaderlo. Si può anche giustificare chi muove guerra al suo alleato più vicino, quando questo ha una città che gli farebbe comodo o un pezzo di territorio che arrotonderebbe, rendendoli più compatti, i suoi territori. Un principe può legalmente invadere un paese di gente povera e primitiva e farne trucidare una metà e rendere schiava l'altra, allo scopo di sollevarli dalla barbarie con alta missione civilizzatrice".