Dopo la pasquinata e la farsa, sempre più in basso?

Comunicato del Nodo Sociale Antifascista di Bologna (http://www.staffetta.noblogs.org), 24 ottobre 2010


Alla presentazione del manifesto politico Casapound alla Sala dell'Angelo, dopo il rifiuto di Gianfranco Pasquino e poi di Stefano Bonaga, il rimpiazzo dell'ultimora è stato il solito Raffaele Morani, ex segretario del PRC di Faenza e oggi di Sinistra Ecologia e Libertà, collaboratore abituale di Casa Pound con poche idee, ma tutte confuse.
Morani il 9 ottobre 2009 ha partecipato al dibattito organizzato a Roma da Casa Pound su «Che Guevara mito e simbolo della destra militante». Fra il 2007 e il 2008 ha propagandato in ogni modo il volume innocentista di Andrea Colombo sulla strage di Bologna, "Storia nera. Bologna: la verità di Francesca Mambro e Valerio Fioravanti": un volume di cui oggi si vedono, a soli tre anni dalla pubblicazione, tutte le imprecisioni, gli errori, le faziosità.
Ha firmato appelli a favore del Blocco studentesco e di Casa Pound. E corre non appena ci sia un buco da coprire.
Morani, Sansonetti, Colombo (ex portavoce del PRC al Senato) sono esempi di quel ceto dirigente di partiti sedicenti «comunisti» e «antifascisti» che, quando il pacifista Bertinotti benediceva la Folgore come «terza carica dello Stato», hanno pensato di interpretare tutti quanti il ruolo di «statisti» imparziali ed equanimi. E ora continuano, per non confessare a se stessi che sono poveri opportunisti finiti nel cesso della storia.
È quel ceto dirigente «di sinistra» a cui si deve lo sciagurato voto favorevole sui CPT (oggi CIE) di Rifondazione comunista e Verdi nel 1997, le vergognose concessioni collaborazioni e/o dialoghi con la destra neofascista e stragista, le aperture pubblicitarie agli stereotipi della cultura sessista dominante, le arrendevolezze deliranti su lavoro, precariato, rifinanziamenti alle guerre, scuola, ambiente. Già, poche idee, ma tutte confuse.