Che cos'è una setta?
I Testimoni di Geova sono una setta?

I Testimoni di Geova non vogliono essere definiti una setta, in quanto questo termine ha una connotazione negativa che genera diffidenza nelle persone. Quali sono comunque le caratteristiche che permettono di distinguere un gruppo "regolare" da una "setta"? Inoltre, perché molti rimangono nell'organizzazione anche se messi di fronte a prove inconfutabili che la Società Torre di Guardia ha sbagliato e sbaglia in molti suoi insegnamenti?


I Testimoni di Geova non vogliono essere definiti una setta, in quanto questo termine ha una connotazione negativa che genera diffidenza nelle persone.
È altrettanto evidente però che se chiedessimo ad ogni singolo gruppo religioso se considera se stesso una setta la risposta sarebbe invariabilmente NO. "Sette", semmai, sono sempre gli "altri"! È necessario quindi definire bene questo termine in modo da avere dei parametri per valutare in modo oggettivo se un particolare gruppo religioso ha connotazioni settarie o meno.
Sicuramente alcune definizioni di "setta" sono ingiustamente calunniose. Se si considera "setta" qualunque gruppo religioso distaccatosi da un gruppo precedente, allora anche la comunità cristiana primitiva era una setta, ed in effetti così è stata per lungo tempo considerata (cfr. Atti 28:22).
Non è quindi il fatto di essere una "minoranza religiosa" che ci può autorizzare a parlare di "setta" in termini negativi. Ma non è nemmeno il fatto di credere in dottrine considerate "non ortodosse". Chi stabilisce infatti l'ortodossia di una dottrina? Ogni gruppo considera infatti se stesso "ortodosso".
Il termine "setta" deriva dal latino secare, cioè "tagliare" o "dividere". Ciò può essere inteso in due modi: il primo è quello che abbiamo visto, e cioè l'idea di un ristretto gruppo che si distacca da una chiesa preesistente. Questo, come abbiamo detto, non ci autorizza a dare al termine una connotazione negativa.
Il secondo è quello di gruppo che crea nei propri aderenti una "divisione" netta tra i propri aderenti ed il mondo esterno. Questo "taglio" o "muro" non è necessariamente di tipo "fisico" (anzi spesso gli appartenenti ad una setta si presentano come persone normali ed educate), ma quasi sempre di tipo "psicologico".
Quali sono allora le caratteristiche che danno ad un gruppo religioso (a prescindere che sia piccolo o grande) le connotazioni di "setta" con significato negativo?

1) Le "guide spirituali" di queste chiese si arrogano un'autorità eccessiva, tendente ad avere un controllo totale dei propri membri. Ogni singolo aspetto della vita degli aderenti è sottoposto a regole, ancorché spacciate come "consigli", che non vengono messe in discussione in quanto le "guide" affermano di avere un'intelligenza delle Scritture che nessun altro ha. Essi conoscono la "Verità". Per gli aderenti quindi, mettere in discussione le guide equivale a mettere in discussione Dio. È di fatto proibito il pensiero autonomo.

2) Le guide usano tecniche di pressione psicologica per ottenere il controllo e la fedeltà dei propri membri. Le tecniche di manipolazione più usate sono: uso del senso di colpa, pressione del gruppo, minacce di castigo di Dio a chi disubbidisce, ecc. Un'altra tecnica peculiare di ogni setta è l'isolamento dell'individuo: i membri devono interrompere i rapporti con parenti ed amici "del mondo" o ridurli al minimo necessario in quanto questi sono mezzi che usa Satana per deviarli dalla "Verità" conquistata. L'isolamento e l'emarginazione totale sono inoltre la punizione per i dissidenti che non si pentono.

3) Stile di vita improntato all'osservanza rigida di norme e divieti in merito ad abbigliamento, rapporti con l'altro sesso, possibilità di partecipare alla vita sociale, ecc. La lealtà alla chiesa ha la priorità sulla lealtà alla propria famiglia. Il tempo libero, da dedicare a se stessi e/o alla famiglia, viene ridotto al minimo dovendo dare la priorità alle attività richieste dalla chiesa.

4) Trasformazione del significato delle parole: tecnica descritta da Orwell nel suo famoso romanzo "1984", permette di controllare meglio il pensiero dando nuovi significati a termini "pericolosi" come "verità", "libertà", ecc. in modo che il pensiero dell'individuo sia sempre conforme a quello dei capi.

5) Condanna delle altre chiese: tutte le altre chiese indistintamente fanno parte del "sistema satanico" in opposizione a Dio che invece "riconosce" esclusivamente gli aderenti a quella specifica setta.

6) Complesso di persecuzione: è la conseguenza del precedente. Ogni critica verso la setta da parte di singoli o di gruppi viene vista come una forma di persecuzione e di conseguenza una "prova" che si tratta della "vera chiesa" perseguitata da Satana.

7) Attenzione focalizzata sui giovani, i deboli, gli insicuri, gli immaturi che vengono attratti dalla "sicurezza" offerta dalla setta che offrendo loro un ruolo all'interno del gruppo soddisfa anche il loro bisogno di affermazione e di ricerca di una identità precisa.

8) Abbandono doloroso: i membri delle sette, anche quando nutrono dei dubbi, hanno paura di abbandonarle a causa dell'intimidazione, dei sensi di colpa, della pressione psicologica e della minaccia dei castighi: isolamento subito e giudizio di Dio dopo.

Queste sono alcune delle caratteristiche che permettono di considerare un gruppo religioso come una "setta". Che siano caratteristiche negative mi sembra evidente e comunque lo lascio al giudizio di chi legge; che la maggior parte di queste caratteristiche si ritrovino anche fra i TdG mi sembra altrettanto evidente.


Perché molti rimangono Testimoni di Geova?
Un'analisi - nella quale si riprendono in parte i concetti finora esposti - che permette di comprendere i meccanismi che rendono estremamente difficile l'abbandono del gruppo.

Molte persone rimangono stupite dal fatto che i Testimoni di Geova, messi di fronte ad obiezioni che dimostrano gli errori e l’infondatezza delle dottrine insegnate dalla Società WT, continuino a rimanere fedeli a questa Organizzazione. Chi non conosce bene i TdG è pertanto portato a concludere che queste persone siano tutte dotate di un basso quoziente intellettivo oppure che siano in malafede (ad es. che vengono "pagati" per predicare). Non è assolutamente vera nessuna delle due affermazioni. Chi ha frequentato i Testimoni di Geova sa bene che, per la stragrande maggioranza, si tratta di persone sincere e tutt’altro che stupide (anche se il livello di istruzione medio dei figli dei TdG non è elevato perché il Corpo Direttivo ha sempre messo in guardia dalla cultura, ufficialmente perché "sapienza del mondo" e quindi "satanica", in realtà perché permette alla persona di valutare in modo obiettivo la consistenza delle "verità" geoviste).

Il fatto che solo pochi, messi di fronte all’evidenza, prendono coscienza di essere stati ingannati da questa Società americana, è dovuto a meccanismi di persuasione largamente utilizzati da tale Società, vere e proprie tecniche di condizionamento mentale ben note a tutti gli psicologi, che inconsapevolmente tutti i Testimoni di Geova hanno subito, e continuano a subire, a partire da quando hanno cominciato il cosiddetto "studio biblico".

Tutte le pubblicazioni della Società sono scritte con largo uso di queste tecniche così come i discorsi pubblici (che infatti vengono preconfezionati a livello centrale). Lo scopo è di eliminare ogni capacità autonoma di ragionamento fino a convincere il Testimone di Geova (ed il simpatizzante) che la vera libertà sta nell’avere fede cieca nell’Organizzazione (le pubblicazioni più recenti insistono in modo ancora più accentuato su questo concetto) e che ogni dubbio viene da "Satana". Lo scopo della Società WT è quello di aumentare o quanto meno di mantenere il numero degli aderenti. Le statistiche infatti evidenziano la crisi che hanno subito i TdG da quando il Corpo Direttivo è stato costretto a cambiare nuovamente "l’intendimento" sul 1914 "scoprendo" quello che è sempre stato scritto su qualunque vocabolario di greco: il termine genea, usato da Gesù in Mt 24, non significa necessariamente "generazione" intesa come durata della vita di un individuo, ma piuttosto ha il significato di stirpe, nazione, progenie, ecc. Sono state così mandati all’aria per l’ennesima volta tutti i calcoli su cui era fondata la fede e lo zelo della maggior parte dei TdG. Pertanto, nell’attesa che tiri fuori dal cappello un’altra "carota" da mettere davanti ai TdG, il Corpo Direttivo cerca di utilizzare al massimo queste tecniche di controllo mentale per tenersi stretti i suoi fedeli servitori che, sottraendo tempo prezioso a figli, genitori, nonni, amici, ecc., dedicano la loro vita ad incrementare il patrimonio della Casa Editrice americana WTS.

    Faremo adesso una breve sintesi dei meccanismi di controllo mentale utilizzati dal Corpo Direttivo. Posti di fronte a queste accuse gli esponenti dei TdG rispondono che nessuno è costretto a diventare Testimone di Geova, né tanto meno a rimanerci. Il che è vero. Infatti non si tratta di una coercizione fisica, ma di qualcosa di molto più sottile e quindi molto più pericoloso proprio perché chi la subisce non se ne rende conto. Gli effetti evidenziati sono un radicale cambiamento di valori, comportamenti, pensieri del soggetto con la perdita di ogni capacità critica autonoma nell’esaminare la realtà se non all’interno dei nuovi schemi "inculcati" (per usare un verbo molto caro al Corpo Direttivo).

    Le tecniche utilizzate dalla Società W.T. riportate in questa ricerca, e ben note agli psicologi, possono essere divise in due gruppi:

TECNICHE DI SVILUPPO 

    Lo scopo principale che la Società W.T. si pone, è quello di acquisire sempre più aderenti all’interno delle sue file. Essa a tal proposito utilizza una serie di modalità comunicative per intervenire sulla mente del potenziale adepto. La tecnica non consiste nell’offrire qualcosa di nuovo, ma nel manipolare nella mente del destinatario della comunicazione quello che già esiste. Per esempio tutti quanti desideriamo pace e tranquillità visto che ogni giorno dobbiamo affrontare differenti problemi quali mancanza di lavoro, difficoltà di relazioni, traffico, calamità naturali. La Società W.T. alletta le menti con la certezza di poter infine realizzare il sogno di poter vivere per sempre in un meraviglioso paradiso caratterizzato da colori e profumi meravigliosi.

1.1. Il posizionamento

Il posizionamento è una tecnica molto utilizzata nel marketing, che mira a far sì che un marchio o prodotto di un’azienda occupi un posto ben preciso nella mente del cliente. Ad esempio, la Kodak nella mente di tutti è associata al prodotto fotografia e viceversa.

    Inoltre cerca di associare al marchio una serie di caratteristiche che ne evidenzino l’unicità ed originalità. Per raggiungere l’obiettivo è necessario che la comunicazione avvenga solo al momento giusto e nelle giuste circostanze, con un messaggio semplice ed essenziale volto ad elevare le aspettative che l’interlocutore ha in quel momento.

    Il marchio da posizionare necessita innanzitutto di un nome-etichetta per essere riconosciuta univocamente (Vedi quanto riportato nello studio sul Nome di Dio).    L’opinione pubblica associa il marchio Testimoni di Geova a gente che va in predicazione di casa in casa, che rifiuta le trasfusioni ed il servizio di leva. La storia del movimento mostra sin dall’inizio un utilizzo di una massiccia campagna pubblicitaria avente lo scopo di rendere riconoscibile il gruppo.

    Nella loro opera di predicazione, i TdG si posizionano come gli unici depositari della verità, unici a conoscere il vero nome di Dio (Geova), a conoscere realmente la Bibbia, ad avere il coraggio di portare la parola di Geova di casa in casa.

 1.2. Il legame empatico

    Stabilire un legame di tipo empatico con la persona che si ha di fronte significa poter riuscire a valutare l’emotività del soggetto, entrare nella problematica che sta vivendo mostrandosi in sintonia con lui allo scopo di metterlo a suo agio e predisporlo alla ricezione del messaggio. Dopodiché si potrà offrire la propria soluzione al problema. Questa tecnica viene costantemente insegnata nella "Scuola per il Ministero Teocratico" a tutti i "proclamatori".

    La coppia di proclamatori TdG cerca di stabilire immediatamente questo tipo di legame col suo interlocutore durante la predicazione di casa in casa. Se l’interlocutore mostra chiusura nei confronti del proclamatore, o se confida paure o problemi, quest’ultimo mostra subito di comprendere l’atteggiamento di chiusura o la problematica che sta vivendo e di giustificarla. Se la padrona di casa cerca di evitare il dialogo affermando di non avere tempo, il proclamatore affermerà di capirla perché al giorno d’oggi il tempo non basta più per nulla. Farà quindi ricorso alla sua esperienza personale per dimostrare come, grazie ad un buon programma, sia possibile diventare padroni del proprio tempo. Nel caso in cui la padrona di casa racconti di un problema familiare, ad esempio la malattia di un parente, il proclamatore mostrerà di partecipare al suo dolore, facendo anche riferimento ad altre persone che vivono lo stesso problema.

    Nelle successive visite, anche a distanza di molti giorni, il proclamatore farà riferimento all’argomento di discussione dell’incontro precedente, chiedendo ad esempio del decorso della malattia. La persona in questo modo si sente oggetto di attenzione, e quindi comincia ad abbandonare le iniziali resistenze. Successivamente, l’offrire uno studio biblico direttamente in casa dell’interessato favorisce un suo completo rilassamento e conseguente abbattimento delle difese personali, cui corrisponde una maggiore accettazione del messaggio.

  1.3. Regola del contraccambio

    La regola del contraccambio è un meccanismo psicologico secondo il quale se qualcuno ci fa un favore noi ci sentiamo in dovere di ricambiare, perché viene attivato il nostro senso di responsabilità e di coerenza. Inoltre, se accettiamo un piccolo impegno su un certo argomento, ciò modifica la percezione che abbiamo di noi stessi nei confronti del problema, per cui successivamente ci sentiremo in dovere di accettare in tal senso un impegno ancora maggiore.

    I TdG propongono al padrone di casa uno studio biblico gratuito nel luogo e negli orari preferiti dall’interlocutore. Questi elementi fanno sentire lo studente in debito nei confronti del proclamatore, per cui innanzitutto si impegnerà maggiormente nello studio, e quando sarà invitato a partecipare alle adunanze si sentirà in dovere di assumere questo impegno.

 1.4. Profezia che si autodetermina

    La profezia che si autodetermina (self-fuilling prophecy) secondo P. Watzlawick ed altri ‘è il comportamento che provoca negli altri una reazione alla quale quel dato comportamento sarebbe la risposta adeguata’.

    Tale tecnica utilizzata dal proclamatore che esegue lo studio biblico con il neofita consiste nel mettere in guardia lo studente dalle ingerenze che subirà da parte di parenti e amici, sostenendo che essi sono strumenti di Satana per deviarlo dalla Verità. Di conseguenza se qualcuno vicino al soggetto cerca di metterlo in guardia nei confronti dell’organizzazione dei TdG, questi riceve conferma che ciò che è stato affermato dall’organizzazione è vero e quindi diviene predisposto nei confronti di altri tipi di informazione che riceverà dal proclamatore.

    Questa tecnica induce nello studente timore nei confronti del mondo esterno e di tutti coloro che circondano l’individuo e che si oppongono al suo studio, e sensi di colpa per la sua iniziale perplessità nell’accettare il messaggio di Geova.

    Un altro esempio di applicazione di questa tecnica lo ritroviamo nella predicazione: gli anziani ripetono continuamente che durante il servizio di campo essi saranno maltrattati come lo fu Gesù Cristo durante il suo mandato. In tal modo, quando il proclamatore subisce un rifiuto durante una visita, riceve conferma di quanto detto e si sente un martire. Il gruppo in questo modo acquisisce un potenziale sempre maggiore nei confronti del singolo. Tale potenziale ha un’influenza notevole sui dinamismi mentali del soggetto, poiché crea in esso un ribaltamento completo nel modo di recepire le disposizioni e le azioni sollecitate dai TdG: ciò che prima provocava imbarazzo adesso è vissuto come momento gratificante e di esaltazione.

 1.5. Love bombing

    Il "Love bombing" o bombardamento d’amore, è una tecnica di accoglienza del gruppo nei confronti del neofita molto utilizzata nelle sette religiose. Questi viene introdotto in un ambiente eccessivamente premuroso e caloroso nei suoi confronti. Quando il neofita entra per la prima volta nella Sala del Regno, i membri già consolidati del gruppo lo invitano a sedere nei primi banchi, lo ricoprono di attenzioni e di domande circa la sua vita, i suoi interessi. Tutti lo salutano amichevolmente, pur non conoscendolo ancora. Tutti i TdG ed ex TdG affermano di essere stati positivamente colpiti da questa calorosa accoglienza. Ciò ha un effetto notevole soprattutto su persone con bassa autostima o che soffrono di solitudine.

 1.6. Attribuzione di un ruolo

   L’essere umano per dare senso alla sua esistenza ha bisogno di sentirsi utile a qualcosa o qualcuno, di occupare sul lavoro, nella famiglia o nella società un ruolo importante ed unico. Quello che conta non è il ruolo in assoluto che egli ha, ma il significato che egli attribuisce a quel ruolo.

    Edoardo De Filippo, in una delle sue commedie, esaltava l’importanza del suo ruolo di portiere di un’azienda, sostenendo che se egli non fosse andato ogni mattina ad aprire i locali nessuno sarebbe potuto entrare. Questo per mettere in evidenza che a volte anche ruoli secondari, se opportunamente enfatizzati da colui che li assegna, possono soddisfare il bisogno di autorealizzazione dell’individuo.    Questo principio è di fondamentale importanza per il Corpo Direttivo, che è infatti molto attento ad attribuire ruoli e funzioni nell’ambito della gerarchia.

Il neofita che entra nel gruppo avverte subito che al suo interno egli occuperà un ruolo preciso, utile alla sopravvivenza del gruppo, che appagherà il suo senso di appartenenza. Il proclamatore vive il servizio di campo come compito fondamentale all’interno dell’organizzazione, lo stesso vale per il pioniere, gli anziani, i sorveglianti. Lo stesso significato ha l’attribuzione di ruoli temporanei quali quello di usciere durante le adunanze, di attore nelle recite dimostrative, ...  L’importanza dell’acquisizione di un ruolo sta anche nella sensazione di potere sugli altri che ne deriva. Più in generale i TdG assumono nei confronti del mondo esterno il ruolo di salvatori e martiri, e pur volendone mantenere le distanze per non contaminarsi, si sentono in dovere di portare la loro dottrina alla gente, vista come destinata alla imminente distruzione.

 

TECNICHE DI CONTROLLO

2.1 Indottrinamento:

I tdG sono sottoposti ad un continuo studio sistematico, individuale e di gruppo, della letteratura fornita dai capi di Brooklyn. Anche i bambini (che sono le vittime principali in quanto tali condizionamenti lasceranno comunque un segno permanente sul loro sviluppo intellettivo) vengono sottoposti ad un programma di addestramento "teocratico" che include non solo l’assidua frequentazione di tutte le adunanze, ma lo studio a casa, con i propri genitori, della letteratura. L’indottrinamento (il verbo preferito da Brooklyn nei riguardi dei bambini è "inculcare") che ne consegue, permette di interiorizzare il credo del gruppo e in contemporanea tutte le possibili risposte alle obiezioni che il gruppo potrebbe ricevere. In questo modo il TdG viene indotto a bloccare le informazioni critiche nei confronti dell’Organizzazione attraverso l’uso di alcuni meccanismi di difesa (razionalizzazione, negazione) che ne riducono il campo di coscienza e che servono a difendere l’identità del gruppo.

2.2 "dissonanza cognitiva":

Si tratta di un fenomeno psicologico per cui l'individuo che riceve il messaggio, in presenza di una contraddizione fra due elementi, provando un disagio psichico, reagirà tentando di ridurla, evitando situazioni o conoscenze che potrebbero aumentarla, al fine di ottenere la consonanza. L’utilizzo di questa tecnica fa sì che l’individuo sia convinto di aver operato una libera scelta, mentre in realtà essa è imposta dal gruppo. Tale modalità comunicativa è molto utilizzata dai TdG. Specialmente nella loro letteratura ne troviamo moltissimi esempi. Quando vengono trattati negli articoli argomenti a rischio per gli aderenti al gruppo, il CD non impone mai esplicitamente dei divieti: inizialmente mostra di lasciare libera scelta ai propri aderenti, successivamente evidenzia tutti gli effetti negativi legati a quella possibile scelta. I TdG hanno perciò la sensazione di decidere secondo coscienza, mentre in realtà ogni scelta fa parte di uno schema precostituito. Tutti i TdG ripongono una fiducia incondizionata nel CD, per cui posti davanti ad affermazioni del CD evidentemente contraddittorie (come i cambiamenti dottrinali) provano forti sensi di colpa per i dubbi che li assalgono e, per ovviare a questo disagio, bloccano il loro pensiero critico accettando tutto.

2.3 Isolamento dal mondo esterno e lealtà al gruppo:

Tale tecnica, spesso utilizzata dai sistemi totalitaristici, attraverso imposizioni dirette o indirette, fa sì che i membri di un gruppo che condividono situazioni, retaggi o esperienze comuni, limitino al massimo i contatti con l’esterno e sviluppino un profondo legame fra di loro. L’isolamento dal mondo esterno e l’affiatamento con i membri del proprio gruppo impediscono che l’individuo sperimenti interferenze nella fase di acquisizione della dottrina imposta dal leader e quindi vi aderisca incondizionatamente. Il mantenimento del sistema che si fonda sulla lealtà è il senso di colpa provato da chi trasgredisce. Se un tdG non accetta più qualche dottrina del gruppo viene "disassociato", ciò comporta la totale emarginazione dal gruppo (gli "amici" non possono nemmeno più salutarlo) e a livello familiare la limitazione dei rapporti: se un figlio non abita più in casa con i genitori non devono andare più a trovarli (se non per necessità) nel caso in cui il genitore e dissociato e viceversa. Se il nonno è dissociato i figli non devono più portare loro i nipoti, ecc. Non appena il futuro TdG accetta di intraprendere lo studio biblico gratuito con il proclamatore che l’ha contattato, viene subito incoraggiato a difendersi contro amici e parenti che sicuramente lo ostacoleranno. Man mano che lo studio prosegue e la dottrina viene interiorizzata, il neo-TdG viene condizionato a recidere i suoi legami con il mondo esterno. Può ricevere divieti a frequentare un parente se è un ex TdG, oppure può essere messo in guardia contro elementi disturbanti la sua crescita spirituale, che potrebbero essere veicolati dai legami affettivi se quest'ultimi criticano le basi delle "verità" geoviste. Oltre a ciò i TdG, già organizzati in gruppi di circa 80-100 persone, che formano una Congregazione, vengono ulteriormente suddivisi in sottogruppi di studio di circa 10 unità (studi di libro), ciascuno sotto il controllo di un Anziano. Tale modalità permette il costituirsi di un conformismo di gruppo, in cui si condivide il linguaggio, il modo di vestirsi, le esperienze quotidiane, ecc.. Il gruppo assolve ad una duplice funzione:
preserva dalla minaccia di Satana, che vive nel mondo esterno, e rappresenta l’unica e vera famiglia del TdG (non a caso si enfatizza l’uso dell’appellativo di fratello e sorella per riferirsi ai membri).

2.4 Impegno costante:

I sistemi totalitari al fine di operare il controllo completo sui propri aderenti, utilizzano diverse tecniche, fra cui la gestione del tempo a loro disposizione . Disporre le varie attività degli adepti serve ai capi a controllare e prevedere il comportamento del singolo e di conseguenza i suoi pensieri e le sue emozioni. Infatti i TdG hanno tutta la settimana programmata di "impegni teocratici", per cui tempo libero per riflettere non esiste più se si considerano anche gli impegni di lavoro e quelli familiari (anche se quest'ultimi ridotti al minimo). I TdG sono costantemente impegnati nell’opera teocratica perché innanzitutto sperano di poter far parte dei fortunati che erediteranno il paradiso terrestre e inoltre perché sanno che la non attività viene evidenziata come segno di scarsa spiritualità con ciò che ne consegue. Tale impegno si attua in forme diverse a seconda del ruolo che i membri occupano all’interno della struttura organizzativa (proclamatori, pionieri, ...). I TdG hanno l’obbligo di partecipare alle riunioni settimanali (per un totale di 20 ore mensili) e di prepararsi opportunamente per queste a casa, studiare con la propria famiglia gli articoli delle riviste della Società, frequentare la Scuola di Ministero Teocratico in cui vengono addestrati a predicare. L’attività di proselitismo, inoltre, viene effettuata in ogni momento della vita del TdG, sul lavoro, per strada, al supermercato. Anche le vacanze spesso sono gestite in funzione di quest’opera. Tali attività nel loro insieme richiedono un notevole sforzo energetico a cui tutti si sottopongono. Ai TdG viene pertanto lasciato volutamente poco tempo e poche energie da dedicare ad attività esterne e soprattutto per pensare.

2.5 Semplificazione:

Le riviste e i contenuti dei discorsi effettuati in Sala del Regno sono molto chiari e utilizzano un linguaggio comprensibile persino ai bambini e alla gente con bassa cultura. I testi si avvalgono anche di immagini i cui colori sono rappresentativi di precisi stati d’animo (colori scuri corrispondono a sentimenti di paura e tristezza, colori pastello a gioia e tranquillità). Attraverso questa tecnica il TdG sviluppa una mentalità dogmatica in cui la visione del mondo appare rigidamente organizzata in credenze negative da una parte e positive dall’altra, fino ad una contrapposizione manicheista tra ciò in cui si crede e ciò che viene rifiutato. Ne deriva una difesa aprioristica delle proprie credenze da qualunque informazione o evento ne minacci la coerenza e la stabilità. Per questo i TdG non si sentono più motivati a frequentare le vecchie amicizie, i parenti, i colleghi di lavoro che non condividono con loro la fede. Imparano inoltre a prevenire qualsiasi dubbio considerandolo una manovra di Satana per demolire la loro fede attraverso una radicale presa di posizione sui principi in cui credono.

2.6 Rindondanza

Affinché una traccia sia fissata nella memoria in maniera tale da poter essere richiamata dopo diversi giorni, deve essere consolidata. Gli studi psicologici hanno dimostrato che la ripetizione della stessa informazione accelera e potenzia il trasferimento della memoria a breve termine a quella a lungo termine, e quindi accelera e potenzia il processo di consolidazione. Alla fine la traccia è così profondamente fissata nelle strutture cerebrali che può essere richiamata in una frazione di secondo e può rimanervi per tutta la vita. Durante le adunanze, assemblee, momenti di studi di gruppo, i TdG sentono ripetere costantemente gli stessi temi. Il principale è: l’esortazione ad intensificare l’attività di predicazione, vista l’imminente fine del mondo. L’obiettivo della ridondanza è che i TdG interiorizzino a tutti gli effetti il modo di pensare del gruppo cui appartengono, in modo da rendere propri credenze e atteggiamenti.

2.7 Rinforzi

Gli esperti dell’apprendimento hanno dimostrato che la probabilità che una risposta continui ad essere emessa dipende dal tipo di rinforzo utilizzato: rinforzi positivi = ricompense, e rinforzi negativi = le punizioni. Mentre il primo tipo di rinforzo fa permanere una determinata risposta, il secondo la estingue.
La vita degli aderenti di qualsiasi organizzazione o culto di tipo settario, così come quella dei TdG, è regolata da questo genere di rinforzi. Quando un TdG nel corso di un’adunanza risponde alle domande del predicatore di turno, riceve dei complimenti sulla qualità della risposta anche se questi l’ha soltanto letta dalle riviste di studio. Questo provoca un senso di soddisfazione e incita tutti i membri a seguire i discorsi e a rispondere alle domande. Plausi e riconoscimenti vengono anche effettuati per coloro che si impegnano assiduamente nell’opera di predicazione. Ciò induce sensi di colpa in chi non ha altrettante possibilità e incentiva il gruppo ad impegnarsi sempre più. Il rinforzo positivo più importante per i TdG è però determinato dalla prospettiva di poter occupare un posto in quel tanto atteso paradiso terrestre in cui non ci saranno più sofferenze e malattie. Il principio seguito è ‘a maggior impegno corrispondono maggiori possibilità’, e non importa se vacanze, tempo libero e interessi personali vengano sacrificati. Qualora il TdG non riesce ad adempiere perfettamente alle attività prevalenti imposte dal CD (predicazione e distribuzione della letteratura), sapendo di poter perdere la possibilità di far parte dei fortunati che vivranno per sempre, comincia a provare degli enormi sensi di colpa e profondi sentimenti di inadeguatezza e quindi cerca di intensificare la sua attività. Altro rinforzo negativo utilizzato dal CD per scoraggiare la pratica di determinate attività e per motivare alcuni divieti espliciti è l’induzione di paure, attraverso discorsi pubblici e la letteratura. L’individuo sente di trovarsi in un mondo pericoloso, insidiato da Satana, dove deve guardarsi da tutto e da tutti. Egli è cosciente del fatto che anche l’insorgenza di qualsiasi suo dubbio circa la dottrina che segue è di ispirazione diabolica, perciò è continuamente sotto sforzo per evitare ogni tipo di interferenze (evita perciò di frequentare amici, parenti e soprattutto ex TdG).
Inoltre l’imminente fine del mondo e il timore che un suo comportamento sospetto sia riferito dai suoi fratelli di fede agli anziani di congregazione e possa essere oggetto di una punizione da parte di un Comitato Giudiziario, creano uno stato di tensione profonda nel soggetto. Alla lunga, i rinforzi analizzati, creano una forte insicurezza nel soggetto e una dipendenza maggiore nei confronti del gruppo.

2.8 Limitazione dell'informazione

I rapporti con gli altri, specie con ex membri, sono soggetti a controllo per evitare che si tengano conversazioni critiche sulla dottrina, sui leader o sull’organizzazione. A tal fine i membri vengono incoraggiati a farsi la spia l’un l’altro e a raccontare a chi di dovere ciò che non doveva esser detto o fatto. I TdG sono a conoscenza del fatto che gli è impedito leggere ‘letteratura apostata’, ovvero letteratura prodotta da ex membri o comunque propaganda religiosa proveniente da altre fonti. Tale letteratura viene evitata perché dannosa per la salute spirituale. Questi impedimenti sono dettati dal timore che la frequentazione di ex TdG o particolari letture possano innescare un meccanismo a catena che porti successivamente il membro coinvolto a lasciare il gruppo. Anche all’interno del gruppo stesso l’informazione è controllata in due sensi: innanzitutto essa è stratificata, nel senso che non tutti i membri hanno pari conoscenza (si è evidenziato, per esempio, come le varie circolari emanate dal CD siano indirizzate a persone diverse in base al loro livello gerarchico) e dall’interno del gruppo viene indotto lo spionaggio e la delazione fra i membri. Inoltre il fatto di offrire ai propri adepti una rivista come Svegliatevi!, che affronta problemi di ogni sorta, e di presentare come fuorviante ogni informazione tratta da qualsiasi giornale in quanto praticamente ogni giornale o libro è lì pronto a plasmare la mente secondo la volontà di Satana, fa sì che la stragrande maggioranza delle informazioni "dal mondo" che raggiungono i TdG sono state già selezionate e opportunamente presentate secondo il pensiero del Corpo Direttivo.

 2.9 Attribuzione di nuovi significati ad alcuni termini: l’alterazione del linguaggio

Una tecnica particolare adoperata dalle sette religione per controllare meglio il pensiero degli appartenenti, è quella di utilizzare all’interno del gruppo un linguaggio particolare caratterizzato da una modificazione graduale del significato di alcuni termini "pericolosi" per la sopravvivenza e l'unità del gruppo come "libertà", "verità", ecc.. In questo modo l’appartenente al gruppo avrà molta difficoltà ad elaborare pensieri critici verso la sua organizzazione. Tale tecnica fu brillantemente illustrata dallo scrittore inglese Orwell nel suo famoso romanzo "1984" dove viene descritto l’oppressivo controllo dell’individuo da parte di un regime totalitario (Grande Fratello). In questo tipo di società, la vecchia lingua era stata progressivamente abbandonata e sostituita da una neolingua che aveva non solo lo scopo di fornire un mezzo di espressione adeguato per la nuova concezione del mondo (questo è un processo comune in ogni lingua), ma soprattutto quello di rendere impossibile ogni altra forma di pensiero. Questo risultato veniva raggiunto cancellando dal vocabolario le parole "rischiose" oppure modificandone i significati più "pericolosi". Ad esempio il termine "libero" pur continuando ad esistere, veniva usato solo nel senso negativo di "privo di" come nella frase "questo prato è libero da erbacce" oppure "questo cane è libero da pulci", ma non poteva essere usato nel suo senso positivo e cioè quello di libertà politica o di pensiero in quanto tali concetti semplicemente non esistevano più.

Nel linguaggio utilizzato dai tdG, soprattutto all’interno del gruppo, è molto usato il termine "Verità". Tale parola viene continuamente ripetuta fin dall’inizio dello "studio biblico" con la "persona interessata". All’inizio viene spiegato allo "studente" che la "Verità" è la Parola di Dio contenuta nella Bibbia, e questo principio viene facilmente accettato da persone che hanno avuto un’educazione religiosa di matrice cristiana, successivamente "si dimostra" al futuro tdG che tuttavia solo la Società Torre di Guardia ha rivelato i veri insegnamenti contenuti nella Bibbia che erano invece stati tenuti volutamente nascosti dalle Chiese tradizionali (es. Nome di Dio, "palo" invece che croce, ecc.), l’ovvia conclusione a cui viene portato lo "studente" è che la "Verità" è solo quella che viene insegnata dall’Organizzazione WTS. Il passo finale, che porta al battesimo come Testimone di Geova, è quello di identificare la "Verità" con l’Organizzazione stessa.
Infatti quando un tdG parla con un altro tdG non dice quasi mai: "da quando sono diventato tdG…" ma dice: "da quando sono nella Verità…". Pertanto se l’Organizzazione di Brooklyn è la Verità, essa non potrà mai contraddirsi e ogni cambiamento dottrinale in realtà appare al tdG come una "Verità progressiva" che diventa sempre più luminosa, anche se dall’esterno questi mutamenti dottrinali appaiono in realtà completamente contraddittori (esempio: i trapianti dapprima permessi, poi vietati ed infine (?) di nuovo permessi). Se per le "persone del mondo" quindi è "vero" ciò che è conforme alla realtà oggettiva (o quantomeno che non è smentito dai fatti), per il tdG è "vero" ciò che viene dichiarato tale dal Corpo Direttivo.

Anche il termine "libero" ha per i tdG un significato "in negativo" come nella Società di Orwell ( e non in positivo nel senso di libertà di confrontare e scegliere tra opinioni differenti e di esprimerne di personali). Tale termine viene quindi usato solo nel senso di "libero dalla falsa religione", "libero dalle idee del mondo", ecc. e in definitiva "libero" da tutto ciò che non fa parte del mondo delimitato dalla Società Torre di Guardia. Se quindi si cita ad un tdG il famoso detto di Gesù: "la Verità vi renderà liberi" (Giov.8:32) egli non può che concludere che Gesù stava parlando proprio della Società Torre di Guardia (nata per la cronaca circa 18 secoli dopo queste parole!) in quanto solo all'interno dell’Organizzazione WTS si può essere nel contempo "liberi" e nella Verità".

Vi sono molti altri termini che per i tdG hanno assunto un significato diverso da quello comune: ad esempio i "consigli" in materia comportamentale contenuti nelle riviste della Società WT di fatto sono "divieti" veri e propri: ad esempio quello del voto o del servizio civile in alternativa a quello militare (prima della recente apertura). E’ evidente che la Società Torre di Guardia, giocando con l’equivoco del significato diverso dato allo stesso termine, fa volutamente capire una cosa agli "esterni" (i tdG sono liberi di scegliere) ed un’altra ai tdG (il "consiglio" viene dalla Società WT, la Società WT è la portavoce di Geova, quindi…).

I tdG sono anche convinti di non avere "capi" a differenza delle altre religioni, e che anche i membri del Corpo Direttivo sono "fratelli" come gli altri, anzi sono lo "schiavo fedele e discreto" il quale non ha mai "ufficialmente" dichiarato infatti di essere infallibile. Proprio invocando questa "non dichiarata" infallibilità, il Corpo Direttivo ha chiesto comprensione ai tdG per i casi in cui aveva creato aspettative poi non verificatesi (ripetute date fallite sulla "fine), tuttavia non ha mai mostrato la stesso spirito di comprensione, che pretendeva per sé, verso tutti quei tdG disassociati (con le relative conseguenze subite: perdita delle amicizie, rapporti familiari rovinati,ecc. ) per aver rifiutato di seguire dottrine che essi ritenevano prive di fondamento biblico e poi riconosciute tardivamente tali anche dallo stesso Corpo Direttivo.

Non esiste una sola pubblicazione della WTS dove si chieda scusa per le sofferenze psicologiche provocate a tutti quei tdG disassociati ingiustamente o per le conseguenze anche drammatiche dei propri errori (ad esempio chi è morto per aver rifiutato un trapianto in nome di Geova). Il Corpo Direttivo chiede comprensione per i propri, troppo frequenti, errori, ma è duro ed inflessibile con i cosiddetti "apostati": cioè coloro che hanno avuto la "colpa" di aver voluto più seguire insegnamenti umani in contrasto con la propria coscienza.

In un altro famoso romanzo di Orwell "La fattoria degli animali", egli descrive in modo allegorico una società totalitaria dove gli "animali" si ribellano all’uomo volendo creare una nuova società libera e giusta. I "maiali" sono alla guida di questa nuova società degli animali, ma ben presto si rivelano peggiori degli "uomini" che li hanno preceduti. Orwell scrive: "tutti gli animali sono uguali, ma i maiali sono più uguali degli altri".

Claudio Forte


Questa considerazione si basa sul libro della dott. Lorita Tinelli
Tecniche di persuasione fra i Testimoni di Geova,
Libreria Editrice Vaticana, 1998.