ROMA - Ho 22 anni e come molti ragazzi che affollano lo stadio Olimpico la domenica per seguire la magica non ho conosciuto le emozioni dello scudetto dell' 83 e ricordo poco e niente della Roma che lottava per le prime posizioni nella metà degli anni ottanta, i miei ricordi si schiariscono con i numeri di Rudy Voeller, i gol di Rizzitelli, le punizioni di Hassler e con la grande grinta di capitan Giannini;ricordo la gioia per la Coppa Italia vinta a Genova contro la Sampdoria, l'amarezza per la sconfitta nella finale di Coppa Uefa contro l'Inter di Matthaeus e compagni e per la sconfitta nell' incredibile  finale di Coppa Italia contro il Torino in cui i nostri gol sembravano non bastare mai. Ricordo le poche emozioni degli anni novanta dovute a qualche derby vinto o a illusorie vittorie contro le "grandi", partite comunque insignificanti o quasi ai fini della classifica finale che è poi quello che conta di più. Oggi nel vedere la classifica di campionato e soprattutto nel vedere la sfrontatezza con cui questa squadra domina l'avversario (Amburgo, Verona, Boavista o Bologna che sia) penso che anche noi, i più giovani, potremmo provare quelle emozioni che non abbiamo mai conosciuto e poter realizzare il sogno di ogni giovane tifoso romanista...sognare non costa nulla.