Nel nome di Dio il   Clemente, il Misericordios

                    [La Liberazione Libanese],  [Intervista a un deputato Hezbollah], [Piangi Israele per il sangue versato].

DABSCHE, Libano (CNN) -- Petali di rosa e riso, secondo il più tradizionale cerimoniale libanese, hanno salutato l'avanzata degli hezbollah libanesi nella fascia di sicurezza abbandonata dagli israeliani prima e dall'Esercito del Libano del Sud (Sla).

Postazione dopo postazione, gli hezbollah hanno raggiunto quello che era il posto di comando israeliano nella fascia di sicurezza, il castello crociato di Beaufort.

Sul castello da dove i crociati si erano battuti contro i musulmani di Saladino nel 1190, sventolano da questa mattina le bandiere gialle degli hezbollah. Brent Sadler, corrispondente di CNN che si trova nella ex fascia di sicurezza, ha raccontato di civili e guerriglieri che si aggirano nel castello impossessandosi di tutto ciò che gli israeliani hanno lasciato: fucili, armi leggere e ogni tipo di materiale.

Nel castello dei crociati

Il cambio della guardia a Beaufort ha un grande valore simbolico: il castello in poche ore si è trasformato nel simbolo stesso del trionfante rientro degli hezbollah nel Libano del Sud, una fetta di territorio per cui si sono battuti per 22 anni.

"Abbiamo ottenuto una grande vittoria - dice un ufficiale musulmano - questa è una grande umiliazione per gli israeliani, non ci sono altre maniere per definirla". "E' la prima, gloriosa, vittoria in 50 anni di conflitto arabo-israeliano - gli ha fatto eco da Beirut il segretario generale di Hezbollah, Sheik Hassan Nasrallah - la nostra gente e la nostra resistenza hanno costretto Israele a cambiare i suoi calcoli e a ritirarsi molto più rapidamente di quanto non avesse pianificato"......

 

Comunicato stampa dell' Agenzia d'informazione islamica Il Puro Islam

Nel Nome di Dio, il Clemente, il Misericordioso

" Possiamo affermare che la vittoria di Hezbollah è la vittoria della intera Comunità Islamica, in primo luogo dei combattenti dei vari Movimenti Islamici di Liberazione ed anche di tutti gli oppressi del mondo a prescindere dalla loro razza, religione, lingua ecc.

In questi 22 anni di lotta al sionismo, i mujahedin dell'Hezbollah si sono distinti per il loro stile nel combattere esclusivamente l'esercito occupante e i mercenari collaborazionisti del cosiddetto generale Laad.

Avevano ed hanno di fronte il più armato esercito del Medio Oriente che usufruisce, tra l'altro, anche di tutta la tecnologia militare degli U.S.A. di cui è il degno rappresentante nella zona.

Nelle carceri della fortezza-prigione di Khiam per anni hanno languito uomini e donne della resistenza islamica, molti di loro sono morti in carcere in seguito alle torture inflitte loro dai mercenari al soldo degli ebrei. Ciò nonostante i mass media di tutto il mondo hanno riportato la notizia (La Repubblica - 26/05/2000) che "il vertice di Hezbollah ha dato ordine tassativo ai suoi guerrieri: nessuna vendetta, nessuna violenza".

Il nostro ricordo va a tutti martiri sulla Via di Allah. Non possiamo non ricordare parlando di martiri l'eccidio dei 9 diplomatici iraniani assassinati dai Talibani nel 1998 nella città afghana di Mazarsharif, il cui sangue grida al cospetto di Allah il Misericordioso. Da alcuni anni la maggior parte dell'Afghanistan è occupato da una banda di predoni sponsorizzati dagli U.S.A. tramite il Pakistan, che hanno una chiara funzione antislamica e che con il loro comportamento sono una offesa quotidiana all'Islam. Vogliamo solamente evidenziare agli occhi di quei musulmani che leggono il nostro sito l'enorme differenza tra questi munafiqin (ipocriti) che risondono al nome di Talebani e lo stile islamico dei combattenti Shi°ti dell'Hezbollah.

 

[La Liberazione Libanese],  [Intervista a un deputato Hezbollah], [Piangi Israele per il sangue versato]