STORIA DI NAPOLI

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Società Napoletana di Storia Patria

  • . 081/2536584 fax 081/2536438 e-mail: Laureatasi nel 1969 in Lettere presso l'Università degli Studi di Napoli con la votazione di 110 e lode, ha svolto attività di addetta alle esercitazioni, di contrattista ed indi di ricercatore confermato presso la cattedra di Storia del Risorgimento della Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Napoli “Federico II” dal 1970 al marzo 1989.
  • . Dal 1 novembre 1992 è stata chiamata presso la Facoltà di Lettere eFilosofia l'Università di Napoli come docente di STORIA DELRISORGIMENTO (raggruppamento di Storia contemporea).
  • . Dal1997 è socia dell’ Accademia pontanianadi Napoli e dal gennaio 2001 della Società Nazionale di Scienze, Lettere e Artiin Napoli.
  • . E' componente: del corpo docente del Dottorato inStoria della Società europea dell'Università di Napoli Federico II.
  • . del Centro interdipartimentale di Studi di Storia comparata delle società rurali in età contemporanea dell'Università di Napoli Federico II.
  • . del corpo docente del Corso di perfezionamento in Saperi storici e nuove tecnologie dell'Università di Napoli Federico II.
  • . (anni accademici 2000-2001, 2001-2002, 2002-2003, 2003-2004) Dal novembre 2004 è direttrice del Dipartimento di Discipline storiche dell'Università di Napoli FedericoII.
  • . 556-592; Il personale delle Finanze nel Regno di Napoli durante il “Decennio" francese, in "Quaderni storici", n.
  • . 335-348; volume Proprietà fondiaria e fisco nel Mezzogiorno: la riforma della tassazione nel Decennio francese (1806-1815), Centro Studi per il Cilento ed il Vallo di Diano, Salerno 1984; Aspetti dell'habitat rurale di Principato Ultra nei rilevamenti del catasto napoleonico, in Studi sul Regno di Napoli nel decennio francese, a cura di A.
  • . LEPRE, Napoli 1985, pp.163-204; Dalla "vita di piazza" alla "vita di toga": trasformazioni urbane e sociali nell' Avellino napoleonica, in "Rivista italiana di studi napoleonici", n.1 a.XXIII 1986, pp.



    Società Napoletana di Storia Patria
  • . 081/2536584 fax 081/2536438 e-mail: Laureatasi nel 1969 in Lettere presso l'Università degli Studi di Napoli con la votazione di 110 e lode, ha svolto attività di addetta alle esercitazioni, di contrattista ed indi di ricercatore confermato presso la cattedra di Storia del Risorgimento della Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Napoli “Federico II” dal 1970 al marzo 1989.
  • . Dal 1 novembre 1992 è stata chiamata presso la Facoltà di Lettere eFilosofia l'Università di Napoli come docente di STORIA DELRISORGIMENTO (raggruppamento di Storia contemporea).
  • . Dal1997 è socia dell’ Accademia pontanianadi Napoli e dal gennaio 2001 della Società Nazionale di Scienze, Lettere e Artiin Napoli.
  • . E' componente: del corpo docente del Dottorato inStoria della Società europea dell'Università di Napoli Federico II.
  • . del Centro interdipartimentale di Studi di Storia comparata delle società rurali in età contemporanea dell'Università di Napoli Federico II.
  • . del corpo docente del Corso di perfezionamento in Saperi storici e nuove tecnologie dell'Università di Napoli Federico II.
  • . (anni accademici 2000-2001, 2001-2002, 2002-2003, 2003-2004) Dal novembre 2004 è direttrice del Dipartimento di Discipline storiche dell'Università di Napoli FedericoII.
  • . 556-592; Il personale delle Finanze nel Regno di Napoli durante il “Decennio" francese, in "Quaderni storici", n.
  • . 335-348; volume Proprietà fondiaria e fisco nel Mezzogiorno: la riforma della tassazione nel Decennio francese (1806-1815), Centro Studi per il Cilento ed il Vallo di Diano, Salerno 1984; Aspetti dell'habitat rurale di Principato Ultra nei rilevamenti del catasto napoleonico, in Studi sul Regno di Napoli nel decennio francese, a cura di A.
  • . LEPRE, Napoli 1985, pp.163-204; Dalla "vita di piazza" alla "vita di toga": trasformazioni urbane e sociali nell' Avellino napoleonica, in "Rivista italiana di studi napoleonici", n.1 a.XXIII 1986, pp.



    La storia di un Parco
  • . F.lli Fiorentino, Napoli 1963.
  • . CAVARA F., GRANDE L., Esplorazioni botaniche in Basilicata, Bollettino dell’Orto Botanico della Reale Università di Napoli, III , 1913, pp.
  • . NAPOLITANO R., Figli del Dolcedorme , ed.
  • . PALERMO E., Terra del Sinni , Tullio Pironti editore, Napoli 1990.
  • . TASSI F., Ricerche zoologiche sul Massiccio montuoso del Pollino, Istituto di zoologia Università degli Studi, Napoli 1966.
  • . TENORE M., Flora Napolitana, Napoli 1835-1838.



    Storia di Reggio Calabria
  • . Ad ogni modo la città venne assegnata al Regno di Napoli nel XIV secolo ed ottenne nuovi poteri amministrativi di larga base comunale.



    Storia di Diamante (CS) un piccolo paese della calabria
  • . L’ultimo avvenimento del secolo fu la costruzione del tronco ferroviario Napoli–Reggio C ….
  • . Nel XVI° secolo, i viceré di Napoli, temendo incursioni piratesche lungo le coste del Tirreno, ordinarono la costruzione di torri di difesa Come uniche testimonianze della distrutta chiesa romanica di San Nicola Magno , rimasero il busto ligneo del 1500 della Madonna dei Fiori ed …… Nel XVIII° secolo Cirella, come Diamante, aveva intrapreso rapporti commerciali con i francesi dove con l’ascesa al potere di Napoleone Bonaparte, molte cose cambiarono.
  • . Sul trono di Napoli non sedevano più i Borboni, poiché Ferdinando IV fu spodestato Il popolo diamantese è molto religioso e questa religiosità non è tendente all’esibizionismo, ma è vissuta con tradizionalità, pur essendo stata adattata alle nuove norme della liturgia post–conciliare.

  • info: STORIA DI NAPOLI


    Photo by www.salvamento.it


    AIB. Sezione Campania. Comitati regionali
  • . Materiali per la storia dei bibliotecari italiani | AIB Sezione Campania (inizialmente Sezione di Napoli, Sezione della Campania e della Calabria) Comitati regionali dal 1948 al 1997 1947-1948 :, soprintendente per la Campania e la Calabria, raccoglie le adesioni per costituire la Sezione.


    Fondazione Napoli Novantanove - Le pubblicazioni
  • . Bibliopolis, Napoli.
  • . Venticinque manifesti per Napoli a cura di Pierluigi Cerri.
  • . Electa, Napoli.
  • . Macchiaroli, Napoli.
  • . Electa, Napoli.
  • . Un restauro al Museo Archeologico di Napoli.
  • . Electa, Napoli.
  • . Per intervenire nel Centro Storico di Napoli.
  • . Fondazione Napoli Novantanove.
  • . Bibliopolis, Napoli.
  • . La "montagna di marmo" tra Roma e Napoli .
  • . Macchiaroli, Napoli.
  • . Guida alla manifestazione Monumenti Porte Aperte seconda edizione (8-9 maggio 1993) Il Cimitero degli Inglesi a cura di Giancarlo Alisio, Electa, Napoli 1994 Terza guida alla città in mostra a cura di Rita Savoia.
  • . Guida alla manifestazione Napoli Porte Aperte terza edizione (7-8 maggio 1994) La rilevanza economica dei beni culturali nel Mezzogiorno: il caso Napoli a cura di Massimo Marrelli, Fondazione Napoli Novantanove.
  • . Napoli rivelata.
  • . Gli spazi sacri del centro antico di Maria Caputi, Arcidiocesi di Napoli e Fondazione Napoli Novantanove, D’Auria, Napoli La scuola adotta un monumento Il Mattino (supplemento al numero del 24 maggio) 1995 La Quadreria dei Girolamini Elio De Rosa Editore, Napoli 1996 S.
  • . Maria dell’Incoronata a cura della Scuola Media Statale Grazia Deledda Fausto Fiorentino, Napoli 1997 Napoli, Castel dell’Ovo a cura di Virginia Zamparelli, responsabile della Sezione Didattica della Fondazione Napoli Novantanove.


    < italianculture.net - Calabria >
  • . Nel Settecento Giuseppe Avossa , di Paola, è Maestro di Cappella a Pesaro e in varie chiese di Napoli ed è anche scrittore di varie opere teatrali.
  • . Fra i calabresi della scuola napoletana c’è anche Francesco Florimo , di San Giorgio Morgeto, che comincia a studiare musica a Napoli a soli 15 anni.
  • . Florimo scrive un’opera in quattro volumi dal titolo La scuola musicale di Napoli e i suoi conservatori , saggi su Bellini e Wagner, ed è anche compositore.
  • . Le sue grandi attitudini musicali gli permettono di entrare, in modo gratuito, a 9 anni, nel Real Collegio di Musica di Napoli.
  • . L’offerta di Rossini di dirigere il Liceo Musicale di Bologna incontrerà il rifiuto di Serrao che preferisce rimanere a Napoli, città da lui tanto amata.
  • . E a Napoli si forma anche Francesco Cilea (Palmi, 1866), studiando pianoforte e composizione.
  • . Cilea è direttore del Conservatorio Vincenzo Bellini di Palermo e del San Pietro a Majella di Napoli.
  • . Comunque, numerosi e importanti sono i rapporti con Napoli e la Sicilia.
  • . All’età di 10 anni sostiene l’esame di ammissione al Conservatorio San Pietro a Majella di Napoli dove è allievo di Thalberg.
  • . Si dedica anche all’insegnamento, a Napoli e a Roma, e, soprattutto, inventa il “pedale indipendente” per il pianoforte, per permettere di prolungare la vibrazione solo di alcune corde.
  • . Nato a Rende nel 1883, Capizzano si diploma al Conservatorio San Pietro a Majella di Napoli in Alta Composizione.
  • . E, sempre, a Napoli si realizza Alessandro Longo , nato ad Amantea nel 1864.
  • . Anche lui studia al Conservatorio di Napoli.
  • . Non si deve dimenticare, infatti, che i più prestigiosi musicisti calabresi si sono formati a Napoli studiando con i più grandi maestri di tutti i tempi.
  • . Perché è Napoli la città che sul finire dell’Ottocento offre stimoli, problemi e soluzioni in grado di creare una sensibilità e una coscienza musicali: dalla seconda metà dell’800 fino ai primi del 900 molti giovani musicisti calabresi giungono a Napoli e ne respirano la stessa cultura.


    La Provincia KR - Settimanale di informazione
  • . Riguarda proprio questa successione il Relevio esistente presso l’Archivio di Stato di Napoli.
  • . Dichiarazioni degli ex-“erari” Nell’Archivio di Stato di Napoli si conserva il seguente documento: “Informazione del Relevio del M.
  • . Innanzitutto dal documento apprendiamo che Annibale Campitello “morse nella città di Napoli il 27 di gennaro 1624” e questo fa ipotizzare che il feudatario, abbandonata la residenza nei suoi territori feudali calabresi, abbia dimorato stabilmente nella capitale.
  • . Nel dicembre 1642 il commissario Cascella di Napoli si porta nei territori feudali dei Campitelli per raccogliere le testimonianze degli erari (=amministratori) che negli anni precedenti hanno gestito i beni feudali dei Campitelli nelle “terre” di Strongoli e Melissa.
  • . In particolare i terreni seminativi vengono concessi in fitto a numerosi massari locali, che possiedono i buoi necessari per i lavori agricoli e che pagano l’affitto in grano, ammassato dal feudatario per essere commercializzato sui mercati di Crotone e di Napoli.
  • . Il feudatario, pur vivendo a Napoli, vuole lasciare nel territorio melissese dominato un sepolcro-ricordo imperituro di guerriero, da utilizzare anche come tomba di altri familiari.
  • . Anche Domenico muore senza lasciare figli, per cui gli succede la sorella Lucrezia, cui segue il figlio Girolamo (nato a Sorrento nel 1645 e morto a Napoli nel 1728).
  • . Nel 1792 muore Salvatore e gli succede il figlio Ferdinando, che, avendo partecipato alla Repubblica napoletana del 1799, viene imprigionato e “decollato” a Napoli, a soli 30 anni, dai Sanfedisti del cardinale Fabrizio Ruffo.
  • . Essendo l’obbligo delle Messe divenute un peso degli Eredi, alla morte del sacerdote esso signor Principe ha ritirato a sé i fondi e si incarica della celebrazione delle messe in Napoli, dov’Egli risiede”.
  • . E.Pontieri-La Calabria a metà del secolo XV e le rivolte di Antonio Centelles, Napoli 1963, p.
  • . G.F.Pugliese-Descrizione ed istorica narrazione dell’origine e vicende politico-economiche di Cirò, Napoli 1849, vol 1°, pagg.141-142.


    Breve storia :: Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno :: Izsm - Portici
  • . L'Istituto ebbe sedi non idonee e precarie sino al 1851, allorquando, finalmente, il Municipio di Napoli diede in concessione perpetua gli edifici del fabbricato Tarsia che, debitamente ristrutturato, costituì una sede definitiva, ampia e prestigiosa.
  • . Il primo Presiden­te della neonata Stazione Sperimentale fu il Conte Nicola Miraglia, professore ordinario di Filosofia del Diritto nella Regia Università di Napoli, Senatore del Regno e Sindaco della città di Napoli.
  • . L'attività della Stazione Sperimentale iniziò già dal 1910 in sedi provvisorie: presso la Regia Scuola di Medicina Veterinaria di Napoli prima e, successivamente, presso i locali della Regia Scuola Superiore di Agricoltura di Portici.
  • . Il problema di una sede adeguata non ebbe soluzione che il 28 aprile del 1924, allorquando l'Amministrazione provinciale di Na­poli formalizzò la concessione di circa due ettari del Bosco Borbonico nel Comune di Portici, nelle immediate vicinanze di Napoli, per la costruzione della Sede della Stazione Sperimentale di patologia e di profilassi delle ma­lattie infettive del bestiame che fu completata nel 1925.
  • . Ad accrescere il prestigio della Stazione contribuirono anche alcune altre importanti attività, quali la realizzazione di un “Centro per la fecondazione artificiale e la cura della sterilità”, con annesso Centro tori, e l’amministrazione del Parco quarantenario del Fusaro, in agro di Bacoli (Napoli), che accolse tra il 1953 e il 1983 animali provenienti dall’Africa e dall’Asia, destinati ai giardini zoologici di tutta Europa, finalizzato alla profilassi e allo studio delle malattie esotiche.
  • . Domenico Fenizia Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno Regioni Campania e Calabria Via Salute, 2 – 80055 Portici (Napoli) Tel.

  • Benefits


    Photo by historic-cities.huji.ac.il


    Storia di Dasà comune in provincia di Vibo Valentia
  • . Il terremoto del 1783, fu cantato in versi dal notaio e poeta Pier Giovanni Salimbeni nella sua opera piu' importante " Il Rabbbino ovvero Li tremoti di Calabria", pubblicato a Napoli nel 1789 (la seconda edizione riveduta e corretta in XIV canti - la prima e' del 1786).
  • . (Dopo la pubblicazione del libro Domestici Lari lo stesso autore precisa: " Ho scoperto di recente che un solo autore di cronache letterarie meridionali parla di Limpidi come luogo di nascita del Salimbeni; si tratta di Camillo Minieri Riccio nelle '' Memorie Storiche degli scrittori nati nel Regno di Napoli '' , Napoli, 1844.
  • . *** Il file va decompresso con e poi per la sua visualizzazione essendo in formato pdf è necessario il programma scaricabile dal sito del produttore cliccando su questa immagine (1) valore segnato nelle mappe comunali; curva di livello passante per il luogo dove è ubicato il municipio; fonte: Nicola Manno (2) Ernesto Pontieri, La Calabria a metà del secolo XV e le rivolte di Antonio Centelles, Fausto Fiorentino Ed., Napoli 1963, p.295.


    Storia della Calabria
  • . Nel 1098, Papa Urbano II investì Ruggero del ruolo di nunzio apostolico e la dinastia degli Altavilla divenne precursore del Regno di Napoli che dominò la Calabria fino all'unità d'Italia.
  • . Lo stesso regno di Napoli subì diverse dominazioni: entrambe le dinastie degli Asburgo, di Spagna e d'Austria; La dinastia francese dei Borboni, e, per un breve periodo, il generale di Napoleone Gioacchino Murat, che fu giustiziato nella cittadina di Pizzo.