Demo                

Finalmente parte anche la sezione recensioni, ogni settimana cercheremo di esprimere delle idee su i gruppi che invieranno i  Demo per partecipare al  nostro concorso "Avanti il prossimo". 

Freschi, è questo l’aggettivo che mi viene in mente mentre ascolto i Topi Metropolitani. Niente male veramente, le loro canzoni hanno grosse potenzialità per piacere al grande pubblico, ma attenzione le melodie non sono mai banali, per intenderci i ragazzi suonano bene. I testi sono una vera sorpresa, i solari giri di basso li nascondono ma ad un più attento ascolto dimostrano davvero un bel carattere. Le quattro canzoni incluse nel Demo scorrono veloci e mi rendono un po’ più felice, ed in fondo è questo quello che dovrebbe fare la musica.

Il tuo disco è come quei pentoloni, enormi e fumanti, in cui le streghe mischiavano tanti ingredienti improbabili. Ebbene, il tuo promo-pentolone è una bella parodia dissacrante, di cui si può avere bisogno. Non possediamo la ricetta, pur se qualche ingrediente è più evidente, e preferiamo non scomodare i facili cantautori (a questo ci pensi tu!). Interessante è piuttosto predisporsi nella maniera più giusta per assaggiare un cd raro come questo, soltanto dopo è possibile gustarne la malinconica ironia. Secondo noi qualcosa bolle in pentola... 

3000 Bruchi (Bologna)

L’incipit, è una di quelle canzoni che se la ascolti al mattino  difficilmente la togli dalla testa. L’i dea di raggiungere il Borneo con una Suzuki mi esalta, e proprio così recita la “(la mia idea di) Borneo”,  perla che inaugural’omonimo promo Cd dei bolognesi d’adozione “3000 bruchi”. Atmosfere sognanti ed un estetica che sa di estate e mare, contraddistinguono le composizioni del gruppo, in questi giorni di caldo primaverile, questo demo svolge un interessante lavoro di trasporto vacanziero, devo dire che non mi dispiace affatto, chiudo gli occhi schiaccio play e mi  catapulto in una spiaggia piena di belle donne che si crogiolano al sole, che goduria.                        Viki B

Per voi una "normale" recensione si sarebbe farcita con dozzine di riferimenti artistici, nell'ipocrita tentativo di "spiegarvi" quali figli di X con l'aggiunta di Y e lampi di Z. 
X Y e Z = Birdy Hop = 3 brani che ci son piaciuti, ballabili e melodici al punto giusto da non perdere carattere.

Green Garrison. 

Il Metal in Italia è un genere poco compreso e anche poco considerato, ciò fa sì che sia anche poco rappresentato. I Green Garrison, riescono ad esprimere una musicalità più che accettabile ed i contenuti delle loro canzoni sono di grande spessore.L’impressione è che per quanto riguarda il lato prettamente tecnico, vi siano ampi margini di miglioramento, dato che al momento il loro sound appare un po’ acerbo.Credo che le motivazioni non manchino assolutamente, d’altronde sono proprio loro stessi a portare avanti concetti come speranza, sogni e denuncia del Male: dunque mollare è vietato. Lucius Alexander

intanto come avete pensato ad un nome simile? Curioso. Il vostro lavoro è giovane e curato, prodotto bene anche, pur se talvolta sembra perdere un po' coerenza. Buone idee e tanta sana semplicità "latina", ma soprattutto una gran voglia di far cose graziose, romantiche e no. Il pezzo d'apertura ha un'immediatezza invidiabile, da hit da classifica. Non scherzo; e neppure voi. Credeteci.                                Mik Spalla