Io cresco e l'albero cresce con me

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Le classi del Comune di Milano - 1b - scuola elementare Locatelli
14 novembre 2001

La classe arriva all'appuntamento presso la cascina del Parco. Da qui partiamo per inoltrarci dentro il secondo lotto di rimboschimento.
Iniziamo raccontando una breve storia del bosco del Parco: in particolare come é stato "costruito" e le modalità di crescita degli alberi.

Il bosco giovane e artificiale.

Osserviamo poi il primo cartellino del sentiero di Greta e Anselmo: racconto come si é arrivati alla sua realizzazione e sottolineo la sua importanza in quanto é stato opera del lavoro dell classi durante lo scorso anno scolastico.

Propongo ai bambini di cercare alcuni cartellini del sentiero: cosa che fanno volentieri e velocemente.
Arriviamo quindi in corrispondenza della pianta n°27 - un acero.
Racconto ai bimbi che si tratta dell'albero della paura e che ci può aiutare a vincere alcune delle nostre difficoltà.
Circa metà dei bambini ammette di avere una qualche paura: gli altri si considerano assolutamente coraggiosi.
Con i "pavidi" affrontaimo la prova che ci permetterà di migliorare lo stato del nostro coraggio: lo scavalcamento dell'acero con i 5 rami.

Fatto questo parlo un po' di questa pianta e delle sue caratteristiche principali.

A questo punto osserviamo i loro disegni: si tratta di una serie di immagini che ritraggono l'albero giovane e adulto, il bimbo e la persona adulta e vecchia, il momento della semina dell'albero e altre situazioni significative.


Clicca sulle piccole immagini per vederne l'ingrandimento

Faccio osservare ai bambini come la crescita dell'uomo e quella dell'albero siano due cose nettamente diverse: l'albero cresce molto più velocemente di noi.

Passiamo ora alla ricerca dell'albero più giovane presente intorno a noi: dopo varie ricerche arriviamo alla scoperta di una piccola piantina di quercia rossa alta pochi centimetri.

Inontriamo, durante questa ricerca, i funghi - di varie forme e colori - e cerchiamo di capire quanto questi elementi siano importanti.
Racconto ai bambini che l'albero, dopo aver compiuto il suo ciclo vitale - il seme, la piccola piantina, l'albero adulto e poi vecchio - quando muore rimane comunque utile, se non indispensabile, grazie all'opera che su di lui svolgono i funghi.
La magia della decomposizione.

Invito i bimbi ad un'altra ricerca: i legnetti molli, gommosi, frutto dell'opera appunto dei funghi.

Camminiamo un po', tornando indietro lungo il sentiero fino a raggiungere le parti iniziali del sentiero stesso.

Ora consegno alla classe alcune fette di albero - di alberi diversi - che ci serviranno per capire come valutare l'età delle piante arboree e per leggerne la storia annidiata nelle pieghe del legno.

Le osservazioni dei bimbi ci portano a stabilire che i campioni in mano loro hanno età variabili tra i 6 e i 20 anni e che i più frequenti segni sulle fette di albero corrispondono a ferite, linee di taglio, rotture successive al taglio, macchie di legno rovinato da virus o piccoli animaletti, segni di presenza di rametti inclusi nella matrice legnosa.

Manca poco tempo alla fine della mattinata, quindi é necessario affrettare la ricerca della loro stanza delle conoscenza - che sarà la betulla n°13, ormai purtroppo morta e invasa dai funghi lignicoli. Consegno quindi i compiti da fare a scuola per allestire e abbellire la loro stanza in occasione della loro uscita primaverile.