La Gazzetta dello Sport


Domenica 2 Ottobre 2005                                                                                    

A tutta...Seconda

Commento alle gare dell'AS Venturina nel campionato provinciale FIGC di Seconda categoria, girone I


4° giornata di campionato:
AS Venturina-Atletico Marconi 2-4

Troppo "Atletico" il Marconi per la Venturina. A Grizzana non basta un buon primo tempo per evitare una sconfitta pesante !

Almeno fino a febbraio 2006 (da calendario ufficiale) la Ventutina non incontrerà più l'Atletico Marconi. E forse è un bene, vista l'uscita della Coppa (anche se al ritorno ha sfiorato l'impresa) e la dura batosta subita nel primo match in campionato. A Grizzana (si spera da novembre di tornare a giocare le partite casalinghe al Parco) i gialloblù guidati da Petroni disputano un gran bel primo tempo. Ben disposti in campo, con Cini tra le linee per innescare Vitali e Lucchi, con Buzzoni e Vommaro nel mezzo, Petroni e Sabattini sulle rispettive fasce, coperti dal trio Marasti, Baia e Fabbri davanti a Massimino Carli, la Venturina fa la partita. Gioco fluido, idee, pressing, ritmo di gioco e il piede fatato del mister sulla laterale sinistra, mandano letteralmente in bambola gli avversari, incapaci di costruire e di ragionare a metà campo, spesso costretti a ricorrere a falli e lanci lunghi per "respirare" ed uscire dalla ragnatela predisposta dai bianchi del Ponte. Fioccano le occasioni, anche se non limpidissime, ma la pressione costante è presagio che il gol sia sempre nell'aria. Dubbio rigore fischiato dall'arbitro a metà tempo, insaccato dal "geometra" Buzzoni, e meritato vantaggio dei padroni di casa. Punizione dalla destra dai 30 metri e parabola micidiale disegnata da Petroni a siglare il doppio vantaggio. Due a zero che all'intervallo sembrava aver messo KO i cittadini. Invece, nel giro di 10 minuti del secondo tempo, il Marconi pareggia: triangolo in velocità sul filo del fuorigioco e da posizione defilata sulla sinsitra il laterale del Marconi insacca scavalcando con una beffarda parabola Carli, uscito con un attimo di ritardo. Altra azione sulla sinsitra e sulla palla filtrante al centro, contatto sospetto causato da Sabattini da cui scatturisce il rigore del pareggio per gli ospiti. Qui finisce la partita dei gialloblù (decimo del secondo tempo), incapaci di reagire alla freschezza fisica che ora il Marconi mette in campo, che straripa giocando sulle ali dell'entusiasmo per aver riacciuffato in soli 5 minuti il pareggio. Gli ospiti trovano sicurezza dietro (troppo poche le conclusioni da lontano verso un portiere in alcuni casi un pò incerto) e vincono la partita conquistando il centrocampo e ripartendo in velocità sulle fasce. Quando la pressione centrale ha rotto l'argine creato da Vommaro, unico fermo baluardo in un centrocampo, a quel punto, troppo leggero e troppo "rimescolato", si sono aperte voragini sulle corsie laterali, e gli esterni del Marconi si sono trovati liberi di giocarsi l'uno-contro-uno per l'ingresso in area. Dalle sofferenze di Fabbri e Sabattini sulla destra, proprio a partire da un passaggio errato sulla linea di metà campo da quest'ultimo, nasce il gol del vantaggio dell'Atletico, poi poco dopo bissato dal centravanti ospite che insacca una palla fatta filtrare sempre dalla zona di destra. I gialloblù, nella loro disperata rimonta, trovano solo un bel tiro di Buzzoni, ben bloccato, ed anzi, rischiano ancora di subire il quinto gol. Al quarantacinquesimo vittoria meritata della Venturina, al novantesimo il Marconi incassa giustamente i tre punti. A mio parere, comunque positive le prove di Marasti (attento per tutta la gara), Vommaro (vero combattente) e Petroni (incontenibile sulla fascia sinistra nel primo tempo). Nella seconda frazione sotto tono un pò tutti, particolarmente in difficoltà, ognuno per diversi motivi, Cini, Vitali, Sabattini, Buzzoni, Fabbri e Carli. Riconosciuto comunque il valore dell'avversario, è un momento difficile per la Venturina, che può essere superato con maggiore concentrazione e tanta serentità; allenare la mente è tanto importante quanto allenare le gambe, e la prima reazione deve scattare proprio nella testa. Con lucidità si poteva, nel "maledetto" secondo tempo, gestire meglio le poche energie fisiche rimaste, riequilibrarsi tatticamente in campo, gestire meglio le forze fresche disponibili in panchina, e il rapporto-battaglia con l'arbitro, che ha sbagliato tanto (è vero, a favore e contro), ma i cui errori sono stati sempre meno che quelli commessi dai gialloblù venturinesi. Forza Venturina!