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Guarda cosa c'è nel piatto

 

A cristalli liquidi. Oppure al plasma. Sono i monitor ultrasottili che si collegano al computer, alla consolle da videogiochi, ai lettori dvd e che si possono usare come televisori. Spesso pochi centimetri (si appendono anche al muro) sono tecnologicamente superavanzati e in molti casi anche supercostosi. Ecco come funzionano.

 

di Mark Perna (perna@iol.it)

 

Perchè questi monitor sono così sottili?

La ragione principale è che rispetto ai monitor tradizionali CRT (Cathode Ray Tube), gli schermi a cristalli liquidi o al plasma non utilizzano il tubo catodico. Infatti nonostante i progressi della tecnologia nei monitor CRT, lo spazio occupato dal tubo catodico è ancora piuttosto ingombrante e richiede parecchio spazio soprattutto in profondità. I monitor che utilizzano i cristalli liquidi o la tecnologia al plasma non essendo più vincolati all'uso del tubo catodico necessitano di uno spazio estremamente inferiore che permette di ridurre la profondità dello schermo a meno di dieci centimetri.

 

 

Come funziona la tecnologia a cristalli liquidi?

I monitor LCD (Liquid Cristal Display), utilizzano i cristalli liquidi, ovvero particolari sostanze quasi trasparenti che sono caratterizzate da proprietà tipiche sia dei solidi che dei liquidi. I display Lcd sono realizzati sfruttando gli effetti di due proprietà fondamentali dei cristalli liquidi: la capacità di rifrangere i fasci di luce che li attraversano e quella di modificare la propria disposizione molecolare sottola sollecitazione di un campo magnetico. Questi monitor si compongono di più strati sovrapposti tra loro. Oltre a quello centrale, contenente i cristalli liquidi, si trovano dall'interno all'esterno due sottili lastre di vetro, due matrici trasparenti contenenti gli alettrodi, due filtri polarizzatori e sulla parte posteriore dello schermo un sistema di retroilluminazione. In pratica, la struttura appena descritta permette di far passare un determinato raggio di luce in un punto preciso (pixel) del monitor. In realtà i raggi di luce sono tre, uno rosso uno blu e uno verde, che modulati in modo alternato, di volta in volta forniscono il colore dell'immagine visualizzata sul monitor.

 

Come funziona la tecnologia al plasma?

Accanto ai monitor a cristalli liquidi sono recentemente apparsi sul mercato anche monitor al plasma. Generalmente questa tecnologia viene impiegata per realizzare display di grandi dimensioni (anche fino a 50 pollici), utilizzati prevalentemente per applicazioni professionali. La tecnologia al plasma è in un qualche modo simile a quella LCD, nel senso che utilizza le proprietà di alcuni gas nobili. Visto in sezione uno schermo al plasma è spesso appena 6 millimetri, di cui 100 micron (1 millionesimo di millimetro) sono occupati da una matrice suddivisa in celle chiuse tra due lastre di vetro. Ogni cella lavora in modo autonomo ed è separata dalle altre. La particolare miscela gassosa presente nelle celle, una volta sollecitata da un impulso elettrico, passa allo stato di plasma producendo un'emissione di raggi ultravioletti che permette alle celle di illuminarsi riproducendo la gamma cromatica delle immagini.

 

 

Quali sono i principali vantaggi di questi monitor piatti?

Il vantaggio più evidente è sicuramente il risparmio in termini di spazio. I monitor Lcd o al plasma sono così piatti che si possono addirittura appendere al muro. Il secondo vantaggio è il basso consumo di energia elettrica necessaria per farli funzionare, decisamente inferiore rispetto ai monitor tradizionali Crd. Rispetto a questi, i display piatti hanno anche una bassissima emissione di campi elettromagnetici che li rende ideali per tutti coloro che passano parecchio tempo davanti al computer.

 

Quali sono i principali difetti dei diplay a cristalli liquidi?

Il costo è il "difetto" più evidente di questi prodotti. A parità di dimensioni dello schermo, i monitor a cristalli liquidi possono costare anche tre volte tanto. Inoltre la tecnologia utilizzata per realizzare questi monitor è piuttosto sofisticata e può capitare che anche i monitor migliori abbiano qualche piccolo difetto. Non è infatti raro che alcuni pixel non funzionino correttamente. Infine i monitor a cristalli liquidi soffrono gli ambienti molto illuminati, specialmente se lo schermo viene colpito direttamente dai raggi del sole. In questo caso infatti la visualizzazione di una immagina può essere difficoltosa.

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Per quali applicazioni (oltre al pc) possono essere utilizzati?

Gli schermi piatti, soprattutto i monitor al plasma, vengono infatti già impiegati per riprodurre il segnale televisivo e quello proveniente da sorgenti digitali come i dvd, le consolle per video giochi, le trasmissioni via satellite. Evidentemente le applicazioni professionali che utilizzano il pc sono quelle che beneficiano maggiormente delle tecnologie impiegate negli schermi piatti, ma nel giro di cinque / dieci anni tutti i televisori utilizzeranno queste tecnologie.

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Cosa si intende per area di visione?

Indica l'ampiezza dell'angolo, sia in senso orizzontale, sia verticale, entro il quale il monitor garantisce una corretta e chiara visualizzazione. Ovviamente  maggiore sarà l'angolo di visione, migliore sarà la visualizzazione delle immagini. Grazie a questo principio i monitor Lcd con un campo visivo completo da 15 pollici equivalgono a un monitor tradizionale (Crt) da 17 pollici. Il risultato sarà quindi di aver monitor con ingombri ancora più ridotti. 

 

Cosa significa la sigla Tft?

Con Tft si vuole indicare un particolare tipo di schermo a cristalli liquidi. La tecnologia Tft, Thin Film Transistor (transistor a pellicola settile), garantisce una elevata qualità del monitor a cristalli liquidi. I display Tft sono tutti a matrice attiva.

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Che differenza esiste tra matrice attiva e matrice passiva?

La differenza è visibile a colpo d'occhio. I monitor a matrice passiva hanno una qualità inferiore, compensata dal prezzo  più competitivo. Per fare in modo che l'immagine visualizzata sullo schermo non scompaia nel momento in cui vengono disattivati i campi magnetici, si utilizzano dei particolari a cristalli liquidi capaci di restare nella posizione indotta dall'azione degli elettrodi anche quando questi smettono di influenzarli. Questa tecnologia risulta particolarmente inadatta nella visualizzazione di immagini in rapido movimento come ad esempio quelle dei videogiochi. I monitor a matrice attiva utilizzano un tipo di cristalli liquidi più fluido con l'aggiunta di un particolare transistor di memoria per ogni cella che permette di avere immagini più nitide, brillanti, prive di sfarfallio e cono un contrasto elevato. Ovviamente questi monitor sono più costosi.

 


Esistono monitor Lcd digitali?

In commercio sono già disponibili monitor interamente digitali, cioè capaci di gestire direttamente qualsiasi tipo di sorgente digitale, senza bisogno di convertire il segnale da analogico a digitale. A parità di condizioni, un monitor digitale offre una qualità di visualizzazione migliore rispetto a uno analogico e non necessita dei costosi convertitori che oltre a influenzare sul prezzo dei monitor, incidono anche sul peso e sulle dimensioni.

 

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