Omraam Mikhaël Aïvanhov

riflessioni terza parte

"In tutti i campi le conoscenze si moltiplicano e si incontrano
sempre più delle persone istruite e colte. La questione che si pone,
allora, è di sapere perché, malgrado tutti i progressi, l'umanità non
migliora ma, al contrario, si vedono sempre più delinquenti,
criminali, malati mentali. In realtà la risposta è molto semplice.
Malgrado la loro istruzione, le persone continuano a vivere in modo
disordinato, disonesto e insensato così come gli ignoranti, e anche
peggio, perché il sapere dà loro maggiori possibilità. Le conoscenze
che accumulano restano teoriche, non pensano che potrebbero trarne
degli insegnamenti per migliorare la propria vita interiore. È per
questo che ora l'unica facoltà che manca veramente agli esseri umani
è quella di servirsi delle loro conoscenze per trasformarsi, per
spiritualizzare e illuminare il proprio essere interiore. Ci sono
troppe persone istruite, mancano soltanto le persone decise a fare un
lavoro su se stesse."

"Solitamente l'orgoglio e la vanità vengono considerati simili fra loro, ma
in realtà ci sono delle differenze che bisogna conoscere. La vanità si
mostra buona, amabile, generosa, essa va ovunque per farsi vedere, fa del
bene per farsi notare ed è servizievole perché la si apprezzi; ma per colui
che la manifesta spesso è nociva, perché può portarlo alla rovina. Quanto
all'orgoglio, non è di nessuna utilità, neppure per l'ambiente circostante,
poiché spinge gli esseri a diventare duri e sprezzanti. L'orgoglioso vuole
essere apprezzato e rispettato senza fare niente per gli altri. Soddisfatto
della buona opinione che ha di se stesso, non va ad esibirsi agli occhi del
mondo, vuole che sia il mondo a spostarsi per andarlo a scoprire; quando
constata che non gli si porta né rispetto né approvazione, che non lo si
riconosce come un essere superiore, allora si chiude e si incupisce. Nei
vanitosi c'è comunque una luce... una luce un po' fumosa, è vero, ma almeno
fa qualcosa per brillare. L'orgoglioso è cupo, è sotto il segno di Saturno,
mentre il vanitoso è piuttosto sotto il segno di Giove."

"Dall’alba al tramonto, la vita quotidiana degli esseri umani è un susseguirsi ininterrotto di attività e di preoccupazioni che li proietta alla periferia del loro essere, e questo fa sì che alla fine della giornata si accorgono di aver dimenticato l’essenziale... Quante volte ne avete fatto l’esperienza voi stessi! Per rompere questo ingranaggio, pensate a fermarvi più volte in una giornata: rimanete qualche minuto nel silenzio, ma in un silenzio intenso, vivente, un silenzio in cui la vostra anima e il vostro spirito possono rivolgersi al Creatore. Esercitando in questo modo, regolarmente, la vostra facoltà di concentrazione, arriverete a sfuggire, almeno per qualche istante, alle pesantezze della vita quotidiana, e questa facoltà resterà una acquisizione per tutti i momenti difficili che dovrete affrontare. Allora constaterete quanto è utile sapersi liberare completamente da tutte le preoccupazioni per dirigere il pensiero verso il mondo divino".

 

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