La Spiritulità del XXI secolo.
Attualmente, il compito principale di coloro che si sono risvegliati alla Luce dellAnima, è quello di seminare nel piano mentale forme pensiero su come costruire un mondo basato sulla buona volontà, sullunità umana nella diversità, sulla responsabilità, sulla compassione e la giustizia.
La distribuzione e la divulgazione della Grande Invocazione rappresentano un altro pilastro importantissimo per i fini spirituali ed umani prima indicati.
Ma la semina nel piano mentale avviene anche con la meditazione e la costruzione di forme pensiero illuminate grazie allo studio e allapplicazione pratica al bisogno del mondo.
La formazione di gruppo alla meditazione, insieme allimportanza data allo studio ed al servizio del Piano Divino significa che, soggettivamente, il gruppo è preparato e organizzato per servire lumanità sul piano mentale.
Di recenti eventi mondiali risulta evidente che lumanità è confrontata con lurgente necessità di trovare nuovi accostamenti alle soluzioni dei problemi ed al raggiungimento di giuste relazioni umane, dal livello personale e famigliare a quello di gruppo, nazionale e mondiale.
Lenergia liberata dallimpatto di Shamballa del 2000 ha rafforzato nellumanità lespressione della volontà spirituale, che è sempre rappresentata dalla volontà di bene per linsieme della comunità.
Inevitabilmente, secondo la legge spirituale, la liberazione di questenergia, ha evocato uguale risposta dalle forze che vorrebbero dividere, svuotare e devitalizzare tutto ciò che si allinea con la volontà di bene.
In momenti come questi bisogna guardarsi in modo particolare dalla tendenza allo scoraggiamento, alla stanchezza e al senso dimpotenza, che sono sempre indici dellindebolimento della volontà spirituale.
In un periodo come lattuale, costellato denormi opportunità di cambiamenti, quando valori e scelte emergono più chiaramente, ci sono tutte le ragioni per gioire.
Particolarmente importante, ma anche incoraggiante, è rendersi conto che la salvezza del mondo è uno sforzo di gruppo e non più un compito individuale, seppure il contributo di ciascuno sia indispensabile.
Vale anche la pena ricordare che contribuiamo per il futuro e, come disse il Maestro D.K.: Lavoriamo non per la gioia, ma verso di essa; non per ottenere una ricompensa, ma per una necessità interiore di aiutare; non per ricevere gratitudine, ma sotto limpulso suscitato dallaver percepito la Visione e realizzato quale sia la parte che ci spetta per portare quella Visione sulla Terra.
E certo che, in un periodo dimportante transizione da un era allaltra, comè il caso ora tra lEra dei Pesci e lEra dellAcquario, quando tutti i difetti esistenti, le forme oramai obsolete e cristallizzate, gli ostacoli e i mali non redenti nella natura umana salgono alla superficie della vita diventando terribilmente evidenti, lopera di divulgazione della Spiritualità Globale o di Sintesi, diventi il punto principale nel quale tutti gli aspiranti e discepoli sul Sentiero devono convergere.
La Spiritualità Globale del XXI secolo dovrà necessariamente comprendere il meglio dogni religione ufficiale, sgombera da anacronistici dogmi ed esclusivismi separativi, cercando di portare alla luce la parte esoterica, cioè nascosta, contenuta in ogni fede e religione originale.
Solo perseguendo questottica il Bene potrà sbarrare la porta dietro cui il male risiedee la separatività, finora imperante, lascerà il posto allunione nella diversità, manifestazione della vera Fratellanza Universale.
Noi tutti guardiamo la Verità da punti di vista differenti, che variano secondo la nostra nascita, la nostra istruzione, il nostro ambiente. Tutti fissiamo lo sguardo sulla Verità, cercando di coglierne quanto più ci permettono le nostre circostanze: la coloriamo dei nostri sentimenti, la comprendiamo col nostro intelletto, la afferriamo con la nostra Anima. Sappiamo della Verità solo quel tanto che di essa possiamo contenere e comprendere. E questo che rende diverso un uomo da un altro e che talvolta dà luogo d idee contraddittorie. Eppure noi tutti apparteniamo alla stessa Grande Universale Verità. (Swami Vivekananda)
Colui che è Uno, al di sopra di tutte le razze e che con il suo multiforme potere provvede alle necessità inerenti agli uomini dogni colore, colui che è allinizio e alla fine del mondo, è Divino: possa Egli unirci in un rapporto di buona volontà (Rabindranath Tagore)
Ogni uomo dovrebbe seguire la propria religione, ma un uomo veramente religioso dovrebbe ritenere che anche le altre religioni rappresentano dei cammini che portano alla stessa Verità. Si dovrebbe avere sempre un atteggiamento rispettoso verso le altre religioni. ( Sri Ramakrishna)
E mia convinzione che tutte le grandi fedi del mondo siano vere, orientate a Dio, al Suo servizio, e adeguate per coloro che sono cresciuti in quegli ambienti culturali e in quella fede. Non verrà mai il tempo in cui si potrà dire che al mondo cè una sola religione. In Verità cè nel mondo un'unica ed Eterna Religione. Ma in natura non esiste una riga dritta. La religione è come un albero con molti rami. Se guardi i rami, vedi tante religioni e se guardi lalbero, tu vedi una religione Unica. ( Mahatma Gandhi)
Alcuni lo chiamano Ishwar, altri lo chiamano Allah, altri Krishna, altri semplicemente Dio, ma tutti noi dobbiamo renderci conto che è Lui che ci ha fatti per le cose più grandi: per amare e per essere amati. Ciò che conta è amare. E non possiamo amare senza pregare , perciò qualunque sia la religione, dobbiamo pregare insieme. (Madre Teresa di Calcutta)
Lintegrità è la più alta tra le virtù: il perdono è la più grande tra le forze. La conoscenza del Sé è la Suprema Conoscenza e la Verità è la migliore disciplina. (Gautama Buddha)
Luomo che cerca veramente, luomo che veramente vuol trovare, non può accogliere nessuna dottrina. Ma quellaltro uomo, quello che ha trovato, quello può salutare con gioia ogni dottrina, ogni via, ogni meta: Quello, più nulla lo separa dalle migliaia di quegli altri che vissero nelleterno, che respirarono il Divino. (H. Hesse)
Noi tutti siamo come membra di un unico corpo e perciò, chi cerca di danneggiare o distruggere gli altri, è come se la mano destra cercasse tagliare la mano sinistra per gelosia. Chi uccide il prossimo suo, uccide sé stesso. Chi deruba, froda sé stesso. Chi ferisce il prossimo, mutila sé stesso, perché gli altri esistono in noi, come noi esistiamo negli altri. (H.P.Blavatsky)
Dedicato a tutti coloro che hanno occhi per vedere ed orecchi per sentire ,con la speranza che il loro numero cresca in ogni istante dellEterno Presente ..
Giuseppe Bufalo