Cos'è la Magia Gnostica
di Lino Cipriano
« Tutto è magico; leternità è magica; la madre di tutte le cose è magica; parlo secondo un fondo magico; è necessario che qui il lettore
abbia anche degli occhi magici... » (Jacob Boehme). La ragione volgare si offende di queste
espressioni scrive William Law
a commento perché la parola magia è
da secoli ormai vista di malocchio. Eppure il senso di questo passo è
perfettamente cristiano e divino, perfettamente conforme
allo spirito del Vangelo. Lespressione potere
magico significa infatti la
forza operante della volontà,
che questa sia divina o appartenga a questa natura di
morte. Tutto quanto essa produce si chiama opera
magica. Tutto quindi è magico, e la magia è
la madre che genera ogni cosa». Per «potere magico» e
«opera magica» si deve intendere «la forza
operante» e «lopera» della volontà e Dio appare
quindi come «Il Mago supremo». La prima manifestazione
della generazione magica della Sua volontà divina è ciò
che si suol chiamare la Natura Eterna, il cerchio
infinito che racchiude tutte le virtù e tutte le
possibili qualità di vita, il «mare di cristallo» nel
quale si riflette e si rivela il triangolo divino, la
Trinità invisibile e trascendente, grazie al quale è
realizzato il quadrato della costruzione, il Regno di
Dio, il Suo laboratorio alchemico. Questa meravigliosa visione ci rinvia
brutalmente alla condizione delluomo quale è
divenuto: una nota dissonante nella divina armonia dellUniverso.
Uscita dal pensiero divino e posto in questo laboratorio
alchemico, luomo avrebbe dovuto, con la saggezza e
lamore, suoi poteri di volontà, magnificare la
creazione ma, abusando dei suoi poteri magici, una parte
di umanità si mise ai servizio di una volontà
egocentrica, creando così un mondo votato alla
distruzione morale e materiale. Perché parlo di magia gnostica per il
ricercatore che potrà ritrovare il suo potere magico
originario? Perché esiste, in opposizione ad essa,
una magia, detta naturale, comprendente tutta una gamma
di magie dalla nera alla bianca, passando per la
rossa, la grigia che tutte fanno leva sulla volontà autoconservatrice delluomo, mentre la magia gnostica mira alleliminazione di quella nota dissonante che è lego con il suo mondo dillusione e al ritorno del principio divino, prigioniero di maya, al suo Regno, Regno che non è di questo mondo, per ristabilire così lunità con il Tutto. Dal giorno in cui lapprendista
stregone scatenò le forze occulte della contro-natura,
obbedendo agli impulsi di una volontà indipendente ed
egocentrica egli non cessa di nutrirsi dei frutti dellalbero
della conoscenza del bene e del male. Due fuochi si misero a rodere la sua
anima dilaniata: uno di essi, il fuoco luciferino dellempietà,
sopraffece laltro, il fuoco armonioso dellAmore.
Il fuoco dellempietà, divampato nelluomo e
nelluniverso in seguito alla sperimentazione dellapprendista
stregone, fu circoscritto dal Fuoco dellAmore
divino. Con questultimo gli iniziati
operano nel mondo della divisione e portano di mondo in
mondo il messaggio divino; essi trionfano sullempio
fuoco astrale grazie al Fuoco astrale puro del principio
divino. Apollonio di Tiana, uno dei massimi
filosofi dellinsegnamento gnostico, dice in
proposito: «Qui si compiono, grazie al Fuoco, le opere
delleterna luce», ove per «eterna luce» sintende
la magia universale dellAmore, che equivale a
salvare ciò che è perduto, rialzare ciò che è
abbattuto, guarire le piaghe di quanto è stato
crudelmente ferito. Separato dal Tutto, perduto come un
meteorite nell infinito universo, luomo di
questo mondo sarebbe divorato da un fuoco dal quale
attinge tutta la sua magia, il fuoco del serpente dalle
sette roventi ruote dei suoi sette chakra, lalbero
della conoscenza del bene e del male. Allalbero della vita, al centro
del suo paradiso (il microcosmo), continua a preferire lalbero
degli amari frutti del bene e del male. Pervaso e travagliato dallardore
di questo fuoco, egli è spinto allaffermazione di
sé, tanto nel male che nel bene, obbedendo ciecamente
allistinto di autoconservazione ed edificando un
mondo che non può essere compreso nel piano divino. Perché? «Perché Il fuoco del serpente che
divampa nellessere umano concentra in sé la forza
degli eòni della natura della morte, delleredità
Karmica e di quella sanguigna degli antenati, e sotto
questo triplice impulso luomo è ben limitato della
sua scelta: è vissuto. Di fronte a questa constatazione coloro
che da schiavi vogliono erigersi dominatori, attraverso
una magia volontariamente e metodicamente seguita, si
gettano anima e corpo in questo fuoco luciferino,
identificandosi con esso, ma perdendosi al contempo
definitivamente nel braciere della volontà luciferina
ribelle». In una parola, bianca rossa o nera che
sia, la magia tendente al mantenimento e al miglioramento
di questo mondo è la continuazione dellopera dellapprendista
stregone. Darsi alla magia è per noi mettersi
totalmente al servizio del principe di questo mondo e,
vittime dellignoranza, obbedire a quellistinto
di autoconservazione e di potere che spinse Lucifero alla
rivolta e alla creazione di un mondo antidivino, e quindi
contronaturale. Malattia e morte sono intrinseche a
questo mondo, e vano è ogni sforzo per eliminarle; la
vera intelligenza non sta nella lotta per migliorare un
mondo assurdo, ma nella ricerca del modo per sfuggirvi». Inutile dire che tale modo è
individuato quale unico nella trasfigurazione, il cammino
della Rosa e della Croce, la magia gnostica! La magia gnostica consente allIniziato
rigenerato, secondo, questa teoria, di vivere
del fuoco acceso dalla scintilla divina latente nel suo
cuore, fuoco che divampa in lui allorché le fiamme
luciferine nel suo sistema diminuiranno fino ad
estinguersi totalmente. A questo punto cè da chiedersi
chi è il mago gnostico? E semplicemente un uomo, che
avendo elevato sulla croce della sua personalità un
nuovo serpente di fuoco, il serpente doro dei
misteri, il caduceo ermetico, lAnima atta a
incontrare lo Spirito, può e deve consumare con tale
fuoco e in esso il mondo dellempietà, in preda al
fuoco luciferino dellego, dellamore di sé. Il mago gnostico è inoltre il
rigenerato che vive del Santo Graal e ne riversa il
prezioso contenuto sul mondo delle anime desiderose di
ritrovare lunità con il Tutto. Graal! Parola
densamente magica. Essa designa il terzo aspetto della
Divinità, laspetto realizzatore,,. Ed infine chi è il realizzato? «Egli è colui che vive la Triplice
Alleanza della Luce: Cataro, Rosacroce, Graal; Amore, conoscenza, magia; Religione, Scienza, Arte. Egli è divenuto un Puro, un Saggio, un
Mago per grazia divina». La magia gnostica di cui sto trattando
è tutta riassumibile nella triplice divisa della Fama
Fraternitatis: Ex Deo nascimur, in Jesus morimur, per
Spiritum Sanctum reviviscimus. La forza dellAmore
divino nel cuore, (perché lamore di sé è sparito),
la saggezza divina nella testa, perché la saggezza umana
lha abbandonato, e la magia divina al servizio dellumanità,
perché la volontà egocentrica è svanita al sole divino
insieme allego. «La magia gnostica è il lavoro
realizzato in favore della grande opera di salvezza dellumanità
al servizio della Gerarchia di Cristo e nella sua forza».
Ed ancora: «Nella sua essenza, la magia
gnostica è lapplicazione delle facoltà dellUomo-Originale.
È lo sviluppo progressivo dellArte Magica, lArte
Regale della Costruzione. È coscienza e padronanza delle leggi di
radiazione universale in un lavoro totalmente al servizio
della Grande Opera liberatrice della Fraternità della
Luce». La chiave di tutti i Misteri sta nella
«natura magica» latente nel cuore delluomo e lobiettivo
del Riparatore, del Redentore, fu di procurare alluomo
il mezzo di recuperare questa volontà operante,
principio della Vita che ha perduto. Ne consegue che
entrare nella comunione dei Misteri, e partecipare ad
essi, avviene solo nella misura in cui la volontà delluomo,
la volontà della carne e del sangue, muore a questo
mondo da essa stessa creato per lasciar rivivere laltra,
la volontà celeste, prodotta in lui dallo sviluppo del
germe di vita divina che i Rosacroce chiamavano la Rosa
del cuore, «Cristo in noi». Ed è a questo «Cristo microcosmico»
in noi che appartiene la volontà magica avente in sé la
virtù della Salvezza, realmente salvezza di Cristo perché
prodotta dal divino germe in noi. «Linsegnamento universale è
autenticamente gnostico e si distingue da ogni altro
quando afferma che lanima delluomo è unita a
una natura terrestre e a una natura divina. E
necessario che essa operi o con luna o con laltra:
se opera con la volontà della carne e del sangue ha la
morte, se opera con la volontà magica del seme divino,
ha la Vita! La Vita Eterna! Lo sviluppo di una pianta da un seme
posto nella terra è veramente una operazione magica,
perché operata dalla volontà nascosta nel
seme. Non altrimenti nasce e si sviluppa la vita divina
nelluomo». E a questo potere magico nelluomo
che si riferiva Gesù quando parlava dellonnipotente
forza della fede: «Tutto è possibile a colui che crede».
La fede è la forza operante della volontà divina, la
forza magica invincibile nel seme divino in noi, è la
stessa potenza originaria che luomo possedeva e
grazie alla quale doveva mantenersi nella gloria e nella
perfezione della vita divina. Fu dirigendo tutta lenergia e la
forza di questa fede sulla vita di questo mondo (e qui
basti pensare al mito di Narciso!) che luomo si
trovò privo della Vita che sgorgava dal «mare di
cristallo» della Natura Eterna e morì allo stato
glorioso che gli era destinato. La fede, questo potere
divino, labbandonò, si rannicchiò in lui, in
quellatomo di vita divina latente nel cuore, nellattesa
di una manifestazione ulteriore. Ma non tutto è perduto! Luomo
caduto potrà rialzarsi mediante la stessa forza con la
quale avrebbe potuto prendere possesso della Vita
perfetta divina, cioè grazie alloperazione magica
della sua volontà infiammata in Dio, testimoniata nelle
stesse parole del Cristo: «Ti sia fatto secondo la tua
fede!». |