La mente empirica funziona in modo binario.
Essa si muove come attraverso l'oscillazione di un
pendolo, fra due limiti.
Il primo limite è rappresentato dalle similitudini. Essa
accetta solo ciò
che le è vicino e comprensibile, archiviandolo fra le
cose positive, e
congeniali. Questo accade in quanto va a gratificare
alcuni Io, che in quel momento hanno
il sopravvento, fermo restando che poi in seguito tale
concetto o
impressione può pure perdere questa valenza di affinità.
Il secondo limite è rappresentato dai contrapposti.
Tutto ciò che la mente,
o meglio che gli Io di dominanza, non accettano finisce
catalogato come
negativo per noi.
Quindi gli eventi, percepiti dai sensi, sono interpretati
dalla mente secondo questo facile schema.
Ricordiamoci di non confondere mai la percezione di un
evento,
dall'interpetazione. Infatti il sottile distinguo ci
permette di precisare
quanto segue:
Percezione sensoriale di un evento: porta ad alimentarci
tramite
un'impressione.
Interpretazione mentale di un'impressione: porta alla sua
classificazione
tramite una logica binaria.
Dall'interpretazione si ricava informazioni e esperienza,
che posi sono sedimentate in noi.
Sedimentazione delle impressioni classificate, porta alla
strutturazione,
sempre di minor valenza nel corso della vita, della
personalità frutto
quindi degli stimoli esterni elaborati, della moltitudine
degli Io, e della personalità storica.
La mente nella psicologia esoterica, altro non è che uno
strumento. Uno
strumento che ci permette di interpretare, attraverso il
sistema sensoriale con
il mondo esterno. Strumento sofisticato, certo ma pur
sempre uno strumento a
servizio della nostra vera volontà. Il problema di fondo
risiede però in chi
effettivamente detiene il controllo della mente. NOI o
chi altro?
La teroria dei molti io, praticata nel tibet orientale,
ha come fulcro
proprio questo quesito.
La nostra scintilla divina è soffocata, dalla
moltitudine di Io. In continua
lotta fra loro per sopravvanzare. Una lotta incensante,
che l'attento
osservatore può cogliere solo attraverso l'auto
osservazione. Ma dato che
per il principiante forse è difficile cogliere la
soggettività di un Io,
allora propongo un quesito di più semplice soluzione.
Negli Istanti prima di addormentarvi, scorrete a ritroso
la vostra giornata,
e fiissate l'attenzione su di un momento in cui tutto è
cambiato. Ad esempio
un collega vi ha creato uno stato di IRA. Bene notere uno
stacco, nel vostro
comportamento, uno stacco mentale e fisico. Come se il
carro si fosse
fermato un attimo, e un conducente avesse sostituito
l'altro. Ecco per un
istante il vuoto, il carro fermo o in moto inerziale.
Questa è una conferma indiretta della presenza della
moltitudine dentro di
noi.
Moltitudine che è la nostra riserva di caccia.
La conoscenza mistica passa solo attraverso la
soppressione di questa
moltitudine, chiamata anche legione o demoni rossi di
Seth.
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