Meditazioni Dinamiche

Omjoi

 

Due-parole-due su Osho, giusto per capire di
chi stiamo parlando.

"Bagwan Shree" Rajinesh detto Osho nasce in India
l'11 dicembre 1931, all'eta' di 21 anni sperimenta
lo stato di illuminazione da cui nascera' il nome
"Osho": viene da Oceanic (l'esperienza) mentre
un Osho e' colui che e' arrivato al bacino oceanico
dell'esistenza.
Osho ha creato un ponte culturale fra oriente e occidente
"adattando" antichissime tecniche di meditazione all'uomo
moderno. Osho e' stato un grande sintetizzatore, che
ha preso a piene mani dai testi sacri indiani (soprattutto
tantrici) e dalle moderne teorie psicanalitiche.
Personaggio fra i piu' controversi e chiacchierati,
personalmente mi ha tenuto lontano per anni a causa
delle sue "stranezze" e per i suoi libri
apparentemente pieni di contraddizioni e banalita'.
Solo per caso e senza saperlo ho praticato alcune
delle sue meditazioni cambiando cosi' la mia vita.
Non sono un suo seguace, non sono un sannyasin,
gli sono comunque grato per quello che ha fatto
per me. Se non fosse morto mi sarebbe piaciuto
incontrarlo se non altro per dirgli grazie.

Le meditazioni dinamiche.
Osho dice una cosa semplice: sedersi in riva ad un
fiume, contemplare il panorama ed entrare in stato
di meditazione poteva essere una cosa facile
3000 anni fa o anche solo 100 anni fa, quando l'uomo
lavorava col corpo e in questo modo non dava alla
mente grande importanza e soprattutto non accumulava
tensioni nelle membra. Oggi, per un uomo moderno che
magari usa la mente per 18 ore al giorno entrare
in stato di meditazione e' difficilissimo: la mente
prende sempre il sopravvento e il corpo disturba
con le sue tensioni.
Per questo motivo le "meditazioni" di osho sono
costituite da una prima fase dinamica (catartica)
e da una seconda fase silenziosa (meditazione) dove si
osserva cio' che avviene nel corpo e si osservano
i pensieri.
In realta' queste non sono meditazioni sono solo
una fase preparatoria a quella che e' la vera
meditazione: il silenzio interiore.
Osho dice che le sue "meditazioni" sono quello
che per i musicisti e' l'accordatura prima di
iniziare a far musica.
In tutti questi anni mi e' capitato solo tre volte
di sperimentare lo stato di meditazione, quell'assordante
silenzio, quel piccolo samadhi, ma parlero' in
seguito di questo del perche' solo tre volte...

Coi prossimi post vi descrivero' due delle mie
meditazioni dinamiche preferite.

Sia la meditazione psicodinamica che la kundalini necessitano
della musica appositamente scritta
(almeno all'inizio) e se fatte in
gruppo hanno un impatto maggiore.
Nonostante non sia obbligatorio io consiglio
di farle bendati.
In teoria andrebbero fatte tutti i giorni
per un ciclo di 21 giorni.
Io non ci sono mai riuscito a completare il
ciclo, il perche' ve lo diro' in seguito
(suspense).



MEDITAZIONE PSICODINAMICA

E' la meditazione del mattino, va fatta
assolutamente a stomaco vuoto (pena rivedere
la colazione).E' la meditazione per chi
ha represso in se un vulcano.
Richiede vestiti comodi, una benda o mascherina,
un materassino (o cuscino o pupazzo o qualsiasi
cosa da picchiare)
Si compone di 5 fasi.

Fase 1 - 10 minuti
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Fase del respiro caotico. Respirare velocemente
e profondamente ma solo con il naso, senza mantenere
un ritmo. Farlo il piu' velocemente e profondamente
possibile e poi...aumentare ancora velocita' e
profondita' finche si "diventa il respiro".
Usare i movimenti naturali del corpo (braccia e tronco)
per facilitare la respirazione.
Non so perche' ma non si va mai in iperventilazione,
forse perche' il volume d'aria che passa dal naso
e' minore.
Questa fase ha lo scopo di "immagazzinare energia"
l'energia che serve per la seconda fase.

Fase 2 - 10 minuti
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Fase dell'esplosione.
Esplodi ! E' il tuo momento della follia !
Urla, piangi, ridi, agitati, bestemmia, danza, picchia,
diventa pazzo. Non trattenere nulla. Prenditela con i
colleghi, il capo, gli amici, Dio, osho, la mamma, chiunque.
All'inizio servira' forzare un po', recitare un po', ma
poi verra' naturale. Picchia il materassino/cuscino/pupazzo.
Tipico delle prime volte e' sentire
chiara la voce del super-io che si fa strada fra
le urla dicendo "ma cosa stai facendo ? Uno della tua
eta'/rango/professione ! Se ti vedesse tua mamma/moglie/parroco !"
Comunque: sii totale, non fermarti un solo istante, se devi
piangere fallo sempre in movimento, magari riposati ma mantieni
almeno al voce in movimento.

Fase 3 - 10 minuti
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Fase dell' "uhu".
In piedi, con le mani in alto, salta e atterrando sui piedi
urla "hu". Ogni volta che atterri lascia uscire il suono
"hu" e lascialo "martellare" il centro sessuale.
Non fermarti mai, esaurisciti.
Io non ci riesco mai. Le mi tensioni si accumulano
a livello di plesso solare/ ombelico e ogni tanto
mi devo fermare.

Fase 4 - 15 minuti
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Stop !
Quando la musica si interrompe e la voce dice Stop!
immobilizzati immediatamente. Non aggiustare il corpo !
Qualsiasi movimento, anche un colpo di tosse possono
dissipare il flusso di energia che si e' creato.
Sii osservatore, osserva quello che avviene dentro di
te e quello che avviene al tuo corpo.

Fase 5 - 15 minuti
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Fase della celebrazione.
E' la fase conclusiva.
Celebra con la danza, mostra con la danza la tua
gratitudine verso il Tutto.

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Per qualche strano motivo, parecchia gente alla
fase dello stop vomita (matematico se ha fatto colazione),
non prima, non dopo, proprio quando si immobilizza...
Io la dinamica non la amo particolarmente, e' faticosa e il liberarsi
delle tensioni puo' essere doloroso. Pero' se ho problemi
gastrici o somatizzazioni aggrappate all'apparato gastroenterico,
in una settimana mi passano. Inoltre e' molto difficile
arrabbiarsi dopo aver fatto la dinamica.

MEDITAZIONE KUNDALINI


E' la meditazione della sera, sorella della psicodinamica.
Il nome kundalini c'entra e non c'entra: non serve per
risvegliare il serpente anche se l'idea di base
sarebbe quella.

Va fatta possibilmente bendati e richiede
vestiti comodi e una coperta.
Si compone di 4 fasi e anche qui e' richiesta
l'apposita musica.

Fase 1 - 15 minuti
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Agitarsi.
Lasciati andare e agitati.
Fai partire il movimento dai piedi e lascialo
salire verso l'alto. Tutto si muove e si agita,
collo, testa, braccia, bacino, busto. L'idea e'
quella di scuotere il corpo per svegliare
kundalini che dorme alla base della spina dorsale.
Il movimento non va forzato, va lasciato avvenire,
il movimento e' benvenuto ma non deve essere voluto.
In pratica quello che si deve agitare e' l'essere mentre
il corpo deve solo seguire. Se si agita il corpo
senza l'essere e' solo un esercizio fisico.
Se non mi sbaglio anche i quaccheri utilizzano
questa tecnica (quaccheri=quakers; quake=tremare).

Fase 2 - 15 minuti
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Danzare.
Lascia andare il tuo corpo nella danza, qualunque
essa sia. Mantieni il corpo in movimento.
Gli occhi sono chiusi (mio consiglio).

Fase 3 - 15 minuti
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Siediti.
Siediti o stai in piedi immobile. Non sdraiarti.
Semplicemente siediti o assumi un'asana.
Osserva. Osserva i pensieri che si formano
o i cambiamenti avvenuti nel corpo.
(c'e' sempre musica in sottofondo)
Io mi avvolgo nella coperta.

Fase 4 - 15 minuti
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Sdraiati.
Sdraiati ad occhi chiusi e stai immobile.
Questa e' la fase in cui solitamente ho
delle visioni, ma non ho sentito di altri
a cui capita e mi e' capitato solo nelle
meditazioni in gruppo.

Nonostante questa meditazione sembri meno
"drammatica" della psicodinamica, e' quella
che mi sconvolge di piu'. Dopo la kundalini
per almeno un'ora la mente non saltella
qua e la', ho difficolta' di deambulazione,
ma mi sento presente. Con l'andar del
tempo la kundalini mi lascia come effetto
collaterale una centratura sul cuore.

 

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