Il diavolo. Che cos'è secondo la concezione Teosofica

di Gabriella Fogli

 


 

L'immagine del diavolo, sulla quale tanto insiste la Chiesa, suscita sempre una attenzione quasi morbosa di interesse da parte del pubblico in quanto a questo personaggio indubbiamente sinistro si attribuiscono tutti i misfatti che avvengono nel mondo e da qui deriva la necessità di conoscere meglio questa emblematica figura e ciò che rappresenta, anche in considerazione del fatto che i cosiddetti "esperti qualificati", a parer mio, più che portare chiarezza alimentano una atavica paura continuando a rendere l'Uomo dipendente da cause esterne e non ad assumersi le proprie responsabilità. Eppure la comprensione del diabolismo in genere e del male che ne consegue è estremamente importante in quanto la sua influenza costituisce un pericolo sociale che reca aberrazioni patologiche e criminali anche di carattere collettivo oltre che individuale. Secondo la tesi Cristiana il Diavolo è uno spirito ostile a Dio di cui però Dio stesso è autore, ma soltanto nel senso che, pur potendo impedirlo, gli permette di esistere (Isa. xlv, 7; I°Re xxii,22); è però posto sotto il suo dominio e servo dei suoi propositi (Prov. xvi,4). Dio alla fine eliminerà l'influenza del Diavolo, riducendo tutto in ordine perfetto attuando la suprema rettitudine (Rom.ix, 22-23). La concezione panteistica invece considera il bene ed il male come due diverse manifestazioni dell'Unico Principio Originale. Questa è la tesi della filosofia religiosa dell'India e dei filosofi moderni che si ispirano a Spinoza. La teoria dualistica del bene e del male e, quindi, degli spiriti buoni e cattivi, risale alla più remota antichità ed è presente in tutte le culture primitive, ad esempio la ritroviamo nella Persia antica in cui si insegnava che l'universo, sin dalle sue origini, venne creato da due forze antagoniste Ormuzd e Ahrimane (luce e tenebre) e quest'ultimo era destinato a sparire alla fine dei tempi. Nella dottrina gnostica dell'Hylismo si afferma che il Principio del male è coesistente dall'eternità con Dio. Il medesimo concetto lo ebbero gli gnostici dei primi secoli come Simon Mago, Cerinto, Saturnino, Basilide ecc. Tutte queste teorie però non spiegano il significato recondito del fenomeno. Affinché l'universo possa esistere è necessario che esistano due forze opposte in equilibrio dinamico: una forza Centrifuga (luce, altruismo) ed una forza Centripeta (tenebra, egoismo). Queste due forze le ritroviamo in azione tanto nel più piccolo atomo quanto nella più gigantesca galassia, come pure in ogni essere vivente. Ognuno di noi sperimenta nel proprio cuore la drammatica esclamazione di W. Goethe: "Due anime, ahimè, albergano nel mio petto e l'una si vuole dipartire dall'altra: l'una si attacca alla viva gioia con tenaci vincoli al mondo, l'altra più potente, dalla polvere si eleva al campo dei sentimenti più in alto". (Faust) Questo è dovuto al fatto che sono contemporaneamente in azione due forze animiche opposte per permettere l'esistenza degli esseri individuali e quando prevale l'una o l'altra precipitiamo nella luce o nella tenebra. La teoria teosofica si identifica in quella della filosofia indiana del Sankhya dei "guna". La parola "guna" significa "corda" musicale in cui a tre diversi gradi di tensione (vibrazione) si ottengono tre tonalità diverse, come tre sono i mondi della manifestazione cosmica: Rajas= attività, forza centrifuga, luce, altruismo, espansione, astrazione. Tamas=  Inerzia, oscurità, forza centripeta, egoismo, concretezza. Sattva= ritmo, equilibrio, armonia. Secondo Mircea Eliade queste tre parole sono affini alle tre funzioni dell'anima definite da Platone come "epithumia", "thumos" e "logistikon" e da Aristotele come anima vegetativa, sensitiva e razionale analoghe ai rispettivi livelli di materia eterica, astrale e mentale della Teosofia di cui è composto ogni essere vivente. Questi tre aspetti dell'unica sostanza sono presenti nell'universo ed in ogni creatura in grado diverso:  può prevalere il tipo "rajasico", cioè un individuo attivo ed altruista, o il tipo "tamasico", indolente ed egoista, ed infine il tipo "sattvico" equilibrato ed armonico. Ma nella vita quotidiana queste qualità si possono alternare in varia misura nello stesso individuo provocando conflitti psicologici ai quali allude Goethe, conflitti che nei casi più spinti sfocia in turbe psichiche e mentali a livello sia individuale che collettivo. Per comprendere il diabolismo occorre tenere presente che, come l'universo materiale è composto di atomi (i quali altro non sono che forza vibrante), tutti riducibili a 92 elementi, così pure i livelli eterico, astrale e mentale ed i loro relativi corpi sono composti di corpuscoli vitali detti "essenza elementale" i quali reagiscono agli stimoli del pensiero e dell'emozione, e secondo il genere di queste emozioni l'individuo cambia aspetto come spiegò Stazio a Dante: "Secondo che ci affligon li desiri, e gli altri affetti, l'ombra si figura, e questa è la cagion che tu ammiri" (Purgatorio XXV ) C,W,Leadbeater nella sua opera "Il Piano Astrale" afferma: "...l'essenza elementale, meravigliosamente sensibile al più lieve pensiero umano con prontezza inconcepibile risponde in una frazione di secondo ad una vibrazione eccitata in se dall'esercizio anche del tutto inconscio della volontà o del desiderio umano...nel suo complesso questo regno elementale diviene in generale ciò che ne fa il pensiero collettivo dell'umanità. Chiunque consideri un solo istante che l'azione di questo pensiero collettivo è tutt'altro che elevata, ben poco si può meravigliare se raccogliamo quanto abbiamo seminato poiché questa essenza, che non ha un proprio potere di percezione, ma solo riceve e riflette ciecamente quanto le viene proiettato, manifestando di solito caratteristiche poco benevoli..." L'Ego o Sé superiore (coscienza pura) è rivestito, per così dire, di un corpo mentale ed astrale formati da questa sostanza elementale subconscia la quale, per effetto delle emozioni e dei pensieri, forma dei vortici e correnti che hanno una durata proporzionale alla forza ed alla ripetizione del pensiero o dell'emozione. Questa essenza elementale era denominata dai cabalisti "Aur" o "Luce Astrale", "Antico Serpente", ecc. o genericamente il "Diavolo" inteso come forza antagonista dello Spirito, personificando l'egoismo dell'uomo. Dante comprese tanto bene questo mistero infatti attribuisce a Dio la triplicità della Possanza, Sapienza e Carità, (forza centrifuga), mentre al Diavolo (Deus inversus) la personificazione dell'impotenza, ignoranza e odio (forza centripeta). H.P.Blavatsky citando Eliphas Levi afferma: "...Il Diavolo non è un'entità, ma una forza errante, come lo indica il significato stesso del termine. E' cioè una corrente odica o magnetica formata da una catena o cerchio di volontà perniciose, le quali creano questo spirito nefasto che il Vangelo chiama "legione" e che spinse nel mare una mandria di maiali - allegoria evangelica che dimostra quale infima natura può venir suscitata dalle forze cieche messe in moto dal peccato e dall'errore." Il subconscio (eterico-astrale-mentale) consiste di essenza elementale, plastica, semintelligente ed insinuante, la quale si raggruppa per affinità vibratoria in forme- pensiero nel subconscio individuale e collettivo di coloro che le hanno generate. I veggenti possono "vedere" o visualizzare queste forme-pensiero che a volte sono gigantesche, alcune idilliache e bellissime, ed altre mostruose a seconda del tipo di emozioni e pensieri che le hanno generate. Da queste "visioni" sono nate le descrizioni popolari del paradiso e dell'inferno. I sensitivi possono essere invasati, posseduti od ossessionati da queste "emozioni" che non sanno come affrontare né controllare. Nello stesso livello astrale subconscio si trovano pure le larve astrali dei trapassati e specialmente quelli che furono maggiormente attaccati alla materialità e che quindi cercano di insinuarsi nella psiche labile del sensitivo in modo da indurlo a compiere anche atti inconsulti, tanto che a volte i criminali affermano di aver compiuto dei delitti incoscientemente, come spinti da una forza estranea. Tutto questo spiega i misfatti del "Diavolo" in quanto le emozioni grossolane ed i pensieri egoistici richiamano correnti subconsce analoghe che tentano di esprimersi attraverso l'essere umano ed anche animale. Il fenomeno dell'ossessione di massa si verifica con una dinamica uguale, basta pensare, per esempio, all'entusiasmo collettivo che si sviluppa ad un concerto o allo stadio, nei comizi politici ecc. ed ogni qualvolta si è pervasi da una emozione violenta che si comunica da un individuo all'altro. In ciò sta la forza del Gruppo, sia nel senso del lavoro per il bene dell' Umanità, sia nel suo esatto contrario. Freud affermò: "Quando vi è emozione la ragione è assente". Da quanto esposto si deduce la necessità del dominio delle emozioni negative, poiché se non riusciamo a dominarle tantomeno domineremo l'essenza elementale che richiamata si insinua nel nostro stesso essere. Gli insegnamenti di tutte le Religioni insistono sulla necessità di eliminare dal nostro cuore ogni sentimento negativo e di sviluppare una attitudine positiva. Così ogni disciplina yoga incomincia con "yama", cioè astensione dal male, e "Niyama" acquisizione del bene. E forse questo intende l'invocazione "Non indurci in tentazione, ma liberaci dal male", poichè in definitiva è il nostro Se divino che ci mette continuamente alla prova per emanciparci dall'attrazione terrena e per indurci ad evolvere. Ma occorre anche tener presente che l'essenza elementale deriva comunque da una effusione della vita divina, benché primitiva, e che anch'essa è destinata ad evolversi lungo tutti i regni della Natura minerale, vegetale, animale ed umana per ritornare illuminata, come il figliuol prodigo, all'origine prima della vita universale, tanto che Origene, Padre della Chiesa, sosteneva che, alla fine dei tempi, anche il Diavolo sarà redento. Ed è in questa ottica che diventiamo co-creatori, e che siamo responsabili delle nostre azioni, emozioni e pensieri, e che quindi, secondo la legge del Karma, tutto ciò che facciamo, pensiamo e proviamo ci tornerà indietro. A noi la scelta....

  Gabriella Fogli

 

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