Cristianesimo Esoterico

- I parte -

Gabry

 

Esoterico perché? Qual'è il significato di esoterico? Molto si equivoca sul termine "esoterico" attribuendogli talvolta significati a dir poco astrusi, quando in realtà la più ovvia interpretazione è "significato implicito". Questo significato implicito si applica specialmente alle Sacre Scritture antiche, compilate in lingue orientali con un linguaggio caratteristico dei tempi, luoghi e criteri di quando furono scritte. Per evitare equivoci le autorità religiose stabilirono una interpretazione autorizzata considerando tutte le altre come "eretiche". Con il progredire della scienza negli ultimi due secoli sono sorte varie correnti di pensiero che possiamo suddividere in tre scuole principali:

  1. Scuola evoluzionistica con orientamento filologico, antropologico, psicanalitico ecc.
  2. Scuola storica, sorta come reazione alla tendenza evoluzionistica e che si basa sulla ricerca  della documentazione cronologica in modo da stabilire l'esatta origine e forma delle religioni.
  3. Scuole teologiche o confessionali le quali hanno come unico scopo di dimostrare tesi prestabilite dalle rispettive organizzazioni religiose.

Le Sacre Scritture hanno diverse chiavi di lettura; il Padre della Chiesa Origene afferma nel "De Principiis" che esse hanno un corpo, un'anima e uno spirito e soltanto coloro che hanno la mente di Cristo possono intendere quest'ultimo. Da un esame anche superficiale del Vangelo si perviene alla convinzione che consiste di una stratificazione frammentaria dei diversi aspetti del suo messaggio, per esempio nella figura di Gesù troviamo un aspetto storico riferito alla sua vita in Palestina, un aspetto leggendario in cui è difficile distinguere i fatti concreti da quelli agiografici e che può essere oggetto di fede nei credenti, un aspetto mistico in cui il devoto percepisce nel suo animo  il Principio Cristico e un aspetto cosmico in cui la coscienza individuale si fonde nell'universale. Quando troviamo nel Vangelo la citazione di personaggi, luoghi e fatti documentabili anche da fonti diverse, ovviamente rientriamo nell'aspetto storico. Ma quando leggiamo in Matteo e Luca che il diavolo trasportò Gesù sul pinnacolo del tempio per tentarlo ci troviamo in difficoltà ad accettare razionalmente il fatto se non sotto forma allegorica o traslata. Un discorso diverso è quello del mistico che percepisce nel suo animo la presenza divina e questa si trasforma in una realtà universale, come dice San Paolo "non io, ma il Cristo in me". Ed è proprio questa esperienza mistica incomunicabile che costituisce il messaggio essenziale del Vangelo e che pertanto si può considerare propriamente "esoterico", interiore. Nell'essere umano alberga latente lo Spirito Divino, ma soltanto nella misura in cui l'uomo vi si identifica consegue la salvezza, l'immortalità. La personalità dell'uomo animale è destinata a perire con la morte fisica se non risveglia il Divino perenne, il Regno di Dio o del cielo che "è dentro di voi" e questo Divino nell'uomo è il Salvatore. L'insegnamento essenziale del Vangelo consiste proprio nella scoperta in sé stessi del "Regno di Dio", esposto principalmente nelle parabole alla "comprensione" delle quali si attribuisce una potenza salvifica in quanto per "comprendere" veramente occorre sviluppare la "coscienza Cristica", come afferma Origene. "Il regno del cielo è dentro di voi e chiunque conosce sé stesso lo troverà". Queste parole ci fanno comprendere che il "regno di Dio" esiste e che dobbiamo scoprirlo in noi stessi con un atto cosciente, per non perire e tutte le parabole alludono implicitamente, cioè esotericamente, a questa realtà che ci ricorda l'iscrizione sul frontone del tempio di Delfi "gnosiseauton" (conosci te stesso). Ma cos'è il "regno del cielo" o di Dio?  

Fine prima parte-

Gabry

 

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