"O sede amica del mio suol natio,
mille chiudi nel sen fecondi colli,
più feconde campagne, amene valli,
monti onusti di selve e d'erbe molli,
rivi e fiumi che in liquidi cristalli
tributan merci d’Anfitrite all'onde,
con duecento edifici in sulle sponde.... “ (Bersaglio, opera citata).

Si può quindi affermare che l'ascensione del 1798 fu la prima di cui esista una sia pur minima, e purtroppo insufficiente, documentazione. La salita venne compiuta nell'ambito delle operazioni per il rilievo topografico dei territori della Repubblica di San Marco, annessi all'impero Austriaco in seguito al trattato di Campoformido.
Nella seconda metà del Settecento, quando si colloca generalmente l'avvento della cartografia scientifica (vedi De Nard, Cartografia bellunese, 1985), il governo austriaco procedette infatti ad un accurato rilievo topografico di tutti i propri territori, condotto con mezzi tecnici perfezionati e precisi. L'incarico per il territorio veneto fu affidato al barone Anton von Zach, allora colonnello dell'esercito imperiale.
Anton von Zach era nato il 14 giugno 1747 a Pest, in Ungheria, figlio di un rinomato medico, Josef Zach, che acquisì il titolo di barone nel 1765. Intraprese giovanissimo la carriera militare come cadetto a Vienna, distinguendosi particolarmente come Ufficiale del Genio e come esperto di fortificazioni. Partecipò a numerose campagne militari, tra le quali quelle contro Napoleone, meritandosi ambite decorazioni e raggiungendo i più alti vertici nella gerarchia militare. Si ritirò con il grado di Feldzeugmeister e mori a Graz il 22 novembre 1826.
Era il fratello maggiore del forse più noto Franz Xaver barone von Zach, valente scienziato e astronomo, fondatore e direttore dell'Osservatorio astronomico di Gotha, in Sassonia, ancor oggi uno dei più importanti in Europa. Anche Franz Xaver, nato a Presburgo (l'attuale Bratislava) nel 1754, morto a Parigi di colera nel 1832, da giovane intraprese la carriera militare come ufficiale topografo, carriera però abbandonata prima del 1786.Franz Xaver impiegò le sue migliori energie nell'organizzazione delle ricerche astronomiche: iniziò la pubblicazione di importanti periodici astronomici e geografici in un periodo in cui gli scienziati si scambiavano le informazioni ancora in forma epistolare, fondò la Società Astronomica, organizzò a Gotha nel 1798 il primo Congresso Astronomico Internazionale, scrisse importanti opere scientifiche frutto di osservazioni personali. I due fratelli sono stati spesso confusi l’un l'altro, anche da valenti studiosi locali. Sembra comunque da escludere che il barone von Zach citato dal Guarnieri nella sua relazione come salitore del Pizzocco fosse Franz Xaver, all'epoca non più nell’esercito e impegnato ad organizzare il Congresso Astronomico di Gotha. Si trattò invece di Anton, incaricato della direzione dei rilievi topografici: infatti "il suo elevarsi sui monti che si distendono alla destra del Piave, e quasi ad eguale distanza tra Belluno e Feltre, rende il Pizzocco uno dei punti più importanti per determinare in una vasta circonferenza il sito rispettivo dei piani, delle valli, delle colline e dei monti circostanti" (Guarnieri, opera citata). E la salita molto probabilmente fu fatta, come sembra testimoniare l'inserimento del Monte Pizzocco tra i punti trigonometrici che hanno servito da base per la triangolazione della Provincia di Belluno, assieme al Pavione, al Serva, al Col Visentin e al Col de Moi per la Val Belluna (Carta topografica del Regno Lombardo – Veneto, Milano, 1833).
Ma a salire in vetta ben difficilmente fu il non più giovanissimo colonnello barone Anton von Zach, ma piuttosto gli ufficiali topografi da lui coordinati. Una ricorrenza fasulla, quindi? Un nome da cancellare dai libri di storia dell’alpinismo?
Credo che sarebbe prematuro e ingeneroso. Più approfondite ricerche vanno condotte; benché possa sembrare un paragone irriverente, anche il grande e celebrato de Saussure fu solo l'ispiratore della prima ascensione al Monte Bianco!
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