Enorme
massiccio roccioso a due punte posto, alla testata delle valli
Scura e Falcina ed a sud dei Piani Eterni. Esso limita ad oriente
il gruppo delle Dolomiti Feltrine, delle quali, insieme al
Sass’ de Mura, costituisce la vetta più importante e
conosciuta. Tale interesse è dovuto alla posizione oltre che
alle sue caratteristiche come luogo di salite alpinistiche;
domina la media Val Belluna, nel tratto che va da Santa Giustina
a Belluno. Verso sud - est si intravede un crestone erboso, che
indica la via d’accesso più facile alla vetta più alta (
2186m. ); in tutti gli altri varianti, le pareti, sono alte e
molto ripide. In modo particolare la muraglia orientale con i
suoi 800m, di strapiombo può competere con altre famose pareti
Dolomitiche. La cima occidentale è separata, da uno stretto
intaglio di cresta dalla vetta principale e forma verso ovest una
sottile cresta terminante su una forcella ghiaiosa, dove
convergono, le due ripide banche rocciose, che corrono, alla base
delle pareti sud - ovest e nord. Le due banche, incontrandosi, si
elevano fino ai 2084m. dello sperone sottostante la cima ovest e
scoscendono, con verticale parete sulla forcella del Pizzocco (
1984m. ) che profonda spaccatura separa verso est, il massiccio
dalle torri di San Lorenzo e Valdobbiadene. Dalla vetta è
possibile ammirare un estesissimo panorama verso la pianura
veneta e le retrostanti vette dolomitiche; dal prossimo gruppo
del Cimonega alle pale di San Martino, fino alle più lontane
cime del Cadore. L’ossatura del monte è in parte
dolomitica, e in parte giurese o del lias , con strati più o
meno inclinati e con massi talora sporgenti. Qua e là si trovano
conchiglie pietrificate e fra queste le specie degli ammoniti di
varia grandezza.