La scarpetta per me....

Calciatore professionista o giovane calciatore ricorda che le scarpe da gioco sono attrezzi del mestiere quindi devi curarle, lavandole e ingrassandole come si deve, controllandone l' usura dei tacchetti e al momento della scelta tieni pure presenti le seguenti regole:

Modello: Marca o Casa.

Categoria: Lamellari; Intercambiabili; Fissi con suola in pu; Fissi con suola in gomma.

Terreno: Soffice; Duro; Molto Duro.

Misure: Numero di Scarpa.

Prezzo: Conveniente / Esagerato.

 

Adidas Diadora Lotto Puma

A-Line Joma     Milene Ulhsport

Asics    Kappa  Mizuno Valsport

Basry   Kronos  Nike     Umbro

La scarpa da calcio quale fattore di rischio dei traumi da sport e di limitazione del rendimento di prestazione

I criteri con i quali vengono scelti gli scarpini da calcio, sia al momento dell'acquisto che al momento di scendere in campo, non sempre sono perfettamente corrispondenti alle esigenze contingenti. In generale la caratteristica principale che si richiede allo scarpino, al momento dell'acquisto, è quella di possedere la suola il più flessibile possibile. La stessa misura della scarpa è scelta in modo tale da avere il piede a strettissimo contatto con la tomaia, perché in questo modo si garantisce la migliore possibilità di calciare il pallone "di collo piede". La tomaia viene scelta il più morbida possibile nel rispetto del vecchio adagio che lo scarpino "deve calzare come un guanto". Vengono invece trascurate alcune importanti caratteristiche dello scarpino che è stato visto essere imputate in alcune patologie traumatiche che vengono ora sempre più di frequente all'osservazione del medico dello sport. In particolare sono di notevole importanza lo spessore- oltre il grado di flessibilità - della suola, il ricettacolo dei tacchetti, qualora lo scarpino sia a 6 tacchetti, l'altezza dei tacchetti intercambiabili (da adattare alle diverse superfici e alle condizioni di queste), lo spazio tra i tacchetti e la loro disposizione sulla suola soprattutto a livello del tallone (anche per gli scarpini a 13 tacchetti in gomma), la stabilità offerta dalla tomaia al retro-piede e infine l'allacciatura della scarpa. Quando invece la scelta deve avvenire al momento dell'allenamento o della partita (sia essa di campionato o di allenamento), è necessario tenere in considerazione oltre che il tipo di fondo su cui si gioca, terreno o erba, anche la durezza dello stesso che è ovviamente relativa alle condizioni climatiche pregresse o in atto.
Per quanto attiene lo spessore della suola, esso è importante perché aumentando lo spessore diminuisce l'informazione tattile afferente dalla pianta del piede. Inoltre il materiale con cui è costruita la suola deve essere in grado, da un lato di restituire nella fase di spinta sull'avanpiede l'energia elastica accumulata durante le fasi di atterraggio e di appoggio plantare e allo stesso tempo deve garantire la possibilità di assorbire gli urti che durante la corsa vengono trasmessi come picchi di pressione (intesa come forza su superficie) dal suolo al piede. In particolare è stato visto che le aree del piede che subiscono maggiori picchi di pressione corrispondono alle zone dello scarpino dove sono allocati i tacchetti. Per garantire una migliore distribuzione delle forze di impatto dovute all'interazione suolo-piede e attenuare gli effetti del punto di carico della tradizionale tecnologia dei tacchetti rimovibili sono state prodotte dopo opportune ricerche scarpe da calcio in cui la placca Pebax (Nike) è ad alta rigidità, i tacchetti sono integrati nella placca per eliminare i ricettacoli e sono montati su costole rinforzate per incrementare la rigidità del piatto anche per scaricare il carico su un'area maggiore. L'aumento della rigidità della placca è utile anche a prevenire patologie che interessano la I articolazione metatarso falangea, di sempre più frequente riscontro in medicina dello sport, dovute all'uso di scarpini particolarmente flessibili che non proteggono l'articolazione dall'iperstensione che rappresenta la causa principale di tali patologie. La distribuzione dei carichi di pressione su alcune aree del piede e la riduzione di traumi soprattutto dei tessuti molli del piede viene offerta dall'interposizione tra piede e suola di una soletta imbottita di recente realizzazione (Nike Air).
I tacchetti sono aggiunti alla suola per migliorare le trazioni e le manovre che implicano cambi di velocità e di direzione. La scelta dei tacchetti intercambiabili da usare è di notevole importanza. Innanzi tutto perché, quanto più alto è il tacchetto tanto maggiori sono le forze che vengono ad agire a livello dell'articolazione sottoastragalica. In condizioni di terreno duro, o comunque poco penetrabile è d'obbligo ridurre l'altezza dei tacchetti. Mi preme d'altra parte sottolineare che la differenza in altezza tra i tacchetti destinati al tallone e quelli da applicare alla regione anteriore della scarpa non è casuale ma corrisponde a precise esigenze biomeccaniche. Pertanto, essi devono essere allocati nella loro sede naturale e non possono essere intercambiati tra loro, pratica questa invece molto in uso tra i dilettanti. E' anche pratica comune, questa anche tra i professionisti, la tendenza ad alzare l'altezza del tacchetto, quanto più penetrabile è il terreno di giuoco, soprattutto quello in erba quando è reso fangoso dalla pioggia. Il tacchetto più alto se da un lato garantisce una maggiore stabilità sul terreno dovuta alla maggiore profondità di appiglio nel suolo, di contro può risultare essere causa di traumi per le caviglie e il ginocchio. In particolare il tacchetto che si fissa al suolo può rappresentare un momento eziologico di trauma quando in condizioni di cambi di direzione, tackle o rotazioni del tronco o della coscia si trasmetto grosse forze di rotazione alle articolazioni vincolate, in particolare appunto caviglia e ginocchio. La forma e l'altezza dei tacchetti removibili in uso non è stata sostanzialmente modificata ma si auspicano modifiche innovative nel prossimo futuro grazie all'impegno dei laboratori di ricerca delle grosse case produttrici di attrezzature sportive. Importante è anche lo spazio tra i tacchetti e la loro disposizione sulla suola soprattutto a livello del tallone (anche per gli scarpini a 13 tacchetti in gomma), in quanto i tacchetti al tallone troppo ravvicinati e senza una tomaia irrobustita al retropiede possono essere causa di tendiniti, borsiti e periostiti, oltre che di eccessivi movimenti di basculla che favoriscono eventi distorsi in inversione o in eversione di caviglia. Sebbene sia molto difficile l'ideazione di una scarpa da calcio che consenta allo stesso tempo una migliore stabilità sul terreno di gioco e la riduzione dell'incidenza dei traumi da sport, è fuor di discussione che una buona base di appoggio garantisce una buona prevenzione dei danni articolari, tendinei e muscolosheletrici in generale. Se correttamente progettata e realizzata una scarpa da calcio deve garantire la giusta flessione plantare, l'eversione e la dorsiflessione del piede e ridurre l'inversione (principale causa delle distorsioni di caviglia). Le scarpe di alta qualità favoriscono anche l'incremento della capacità propriocettiva e esterocettiva articolare (vale a dire la capacità di verificare la posizione e le modalità di spostamento dell'articolazione nei diversi piani dello spazio), facilitando la stabilità articolare grazie all'azione dei muscoli periarticolari (stabilizzatori dinamici). L'uso di scarpini eccessivamente rigidi o il ricorrere a procedure di taping articolare preventivi, possono in taluni casi e in particolari condizioni ambientali essere dannosi piuttosto che utili a fini preventivi. Ricorrere spesso alle procedure di taping può infatti portare alla riduzione delle informazioni propiocettive utili al fine di mantenere il tono muscolare necessario nella stabilizzazione articolare. Restringere eccessivamente e in modo indiscriminato l'escursione articolare dell'articolazione di caviglia, può essere controproducente non solo ai fini della corsa, dei cambi di direzione o di velocità , ma anche nell'esecuzione del gesto tecnico (il calciare la palla) non solo per il piede che calcia, ma anche e soprattutto per il piede in appoggio. I supporti articolari (le cavigliere tipo Aircast) o il taping dovrebbe essere utilizzati in modo strettamente funzionale così da poter garantire la riduzione dell'escursione articolare solo in quei movimenti che vedono interessate strutture ligamentose inefficaci (quali ad esempio quelle interessate da un pregresso trauma). Un'altra causa di riduzione delle capacità intrinseche del piede di assorbire gli shock da impatto è rappresentata dall'allacciatura della scarpa. Infatti quando l' allacciatura è troppo stretta, la pressione esercitata sul dorso del piede diminuisce la capacità di assorbimento dello shock intrinseco del piede nelle fasi di appoggio. Il tipo di scarpino scelto deve necessariamente essere correlato alla superficie di gioco. Molti dei traumi agli arti inferiori, soprattutto quelli da sovraccarico (overuse), sono dovuti ai cambi di superficie e all'inadeguatezza delle scarpe utilizzate. Questa condizione si può rilevare non solo nel caso dei dilettanti (allenamenti su terra e partitte su fondo in erba), ma anche nel caso di squadre professionistiche che si trovano a dover affrontare condizioni ambientali particolarmente diverse (non solo tra il Nord e il Sud d'Italia ma soprattutto nelle competizioni continentali). Tanto più il terreno è rigido tanto più basso deve essere il tacchetto utilizzato, fino ad arrivare all'uso di scarpini da calcetto nel caso di fondi ghiacciati anche se in erba (è ormai agli annali la vittoria dell'Atalanta sul Milan al Meazza –allora S.Siro - con fondo ghiacciato, dove i bergamaschi ebbero un'ottima performance grazie agli scarpini scelti per la partita). La valutazione delle condizioni del terreno di gioco prima della gara è di notevole importanza e non deve essere limitata ad una sola zona del campo (generalmente quella antistante l'ingresso al terreno di giuoco). Infatti i campi di calcio sono alquanto disomogenei e anche il fondo in erba degli stadi appare essere molto variabile non solo da stadio a stadio ma anche nello stesso stadio da zona a zona. Pertanto, pur non potendo rigidamente definire una limitata zona di competenza d'azione per ciascun ruolo (dal momento che con il calcio totalitario tutti partecipano alle manovre offensive/difensive), l'analisi computerizzata della partita (match-analysis) ha documentato che vi sono aree del campo maggiormente percorse a seconda dei ruoli. E' su quelle aree, in rapporto al ruolo, che ciascun calciatore deve analizzare il terreno e di gioco e di conseguenza effettuare la scelta dello scarpino e dei tacchetti più adatti. Non va inoltre escluso che si possa rendere necessario modificare la scelta all'inversione di campo o qualora le condizioni ambientali vengano rapidamente a mutare. Ciascun tipo di calzatura perde le proprie caratteristiche di sicurezza e di funzionalità qualora vengano ad essere utilizzate in modo incongruo rispetto alle condizioni della superficie (asciutto/bagnato) o del tipo di superficie (terreno/erba) per cui sono state progettate e realizzate In conclusione la scelta di calzature sportive idonee alle condizioni di gara, ma anche al morfotipo del calciatore sono di estrema importanza per un miglior rendimento durante la partita ma soprattutto rendono possibile la riduzione dell'incidenza di traumi da sport (diretti e/o indiretti) che interessano l'arto inferiore nelle sue diverse componenti articolari, tendinee e muscolari.

 

Buona scelta !!!

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