Florinda Andreucci

 

 

 

 

 

Stefano Baldini e Luciano Gigliotti

 

 


La maratona di Firenze è stata vinta da Florinda Andreucci, che da qualche tempo ha portato la sua residenza nella città di Modena.La Andreucci esprime la sua soddisfazione attraverso lo sguardo, mentre le parole ci raccontano anni d'amarezze e di quest'ultimo periodo in cui un po' alla volta e' riuscita a riemergere con l'aiuto dell'ambiente trovato al Campo Scuola di Modena. Al Campo Scuola di Modena vari atleti hanno trovato l'atmosfera ideale per potersi allenare in serenità; qui sì è saputo unire l'amore per lo sport e l'agonismo creando una miscela che favorisce i risultati tecnici e non solo. L'amicizia che unisce gli atleti aiuta a superare i momenti di crisi dando più forza al significato tecnico. La stessa Andreucci, operata per tre volte ai tendini, dice di essere riuscita qui a trovare il clima adatto per potersi esprimersi al meglio sapendo di non sentirsi mai sola, nella stessa gara di Firenze infatti è stata accompagnata da Daniele Fiumara che solo nell'ultimi km ha ceduto il passo finendo in 2 ore 33'40".
Florinda Andreucci è un altro talento allenato dal professor Luciano Gigliotti, e ha trovato a Modena la sede adatta per realizzare i suoi sogni.
Domenica 25 Novembre, alla maratona di Firenze, ha mosso i primi passi verso la conquista di un posto in nazionale per gli europei, superando di gran carriera la più titolata rivale Tiziana Lasa accreditata di un tempo di tutto rispetto (2 ore e 27 minuti) e di una partecipazione ai mondiali d'Edmonton.
La Andreucci alla sua prima esperienza sulla distanza è riuscita a meravigliare il proprio tecnico che si aspettava un risultato intorno alle 2 ore e35 minuti vincendo la gara in 2 ore 32'26", questo lascia ben sperare in quanto la Andreucci ha coperto i 42 km senza subire l'usuale crisi che ogni buon maratoneta di solito aspetta dopo il 30° km e anzi un chilometro prima ha scatenato l'attacco decisivo contro la Tiziana Lasa, assicurandosi la vittoria in una maratona che, specie nell'ultima parte, risulta molto difficile per il percorso cittadino fatto di sanpietrini e pavé, con un su e giù per i ponti che attraversano l'Arno.
Ora l'aspetta una trasferta per fare una maratona in Giappone o a Torino, che le aprirà le porte per la maglia azzurra e la partecipazione ai prossimi europei.

 

Gino 26/11/2001