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Nel Natale 2001,il Natale passato quindi, fra i tanti regali che scartavo ne ho trovato uno particolare e inaspettato;era il libro "Harry Potter e la pietra filosofale" di Mrs.J.K.Rowling.


Ne avevo tanto sentito parlare e tutti mi incitavano a leggerlo;io ero scettica nel farlo,lo credevo un semplice libro per bambini troppo lontano dal mio "filone narrativo".Ma per ampliare la mia cultura generale e soddisfare ormai la sempre più pungente curiosità ,decisi di darvi una scorsa.


Appena lette le prime pagine ero stata assalita dall'irrefrenabile desiderio di arrivare alla fine e così nel giro di un paio d'ore avevo già terminato l'intero libro.


"Davvero spettacolare" questo fu l'unico mio pensiero.


Non solo e' un racconto pedagogicamente molto appropriato ma e' anche un'ottima terapia antistress per gli adulti così tesi e rapiti dalla frenetica vita di tutti i giorni.


Per quanto riguarda la mia prima asserzione ,ovvero che "Harry Potter" sia un libro davvero ben costruito per dei giovani lettori, ho riscontrato delle critiche. 


C'e' chi ha affermato che pur essendo un libro ben scritto e avvincente è "troppo irreale",il mondo della fantasia(dall'accento estremamente naturale) giunge a soffocare la realtà, impedendo ai bambini di carpire un possibile confronto metaforico con il mondo in cui vivono.


Io non credo sia così(non è un caso che abbia venduto tutte quelle copie);i due mondi ,fantasia e realtà,sono paralleli e uno non esclude l'altro.


Il libro rispecchia pienamente la complessa dinamica della psiche infantile, combattuta fra verità e sogno.Nei bambini,nei ragazzi, il mondo di "Harry Potter",il loro mondo a volte diviene quello più accessibile,il più "solido" e il più sicuro; a volte è più reale della realtà stessa .


Il mondo dei "Babbani" è sì parte di loro ma si dimostra spesso distaccato nei confronti dei più giovani,difficile,rigido e a volte pericoloso.


Perdersi fra le scorrevoli pagine di "Harry Potter" è come rimanere aggrappati a quell'anelito di spontaneità ,naturalezza,innocenza,spensieratezza che ci permette di rimanere coerenti con noi  stessi ,con la nostra natura un po' giocherellona e fa si che non si divenga troppo rigidi,troppo razionali.


Quando leggi le eccitanti partite di Quidditch in cui Harry sulla sua splendente Nimbus Duemila sfreccia fendendo l'aria e si precipita in picchiata per afferrare il Boccino d'oro,ti senti più leggero..allora alzi lo sguardo e all'improvviso…ti trovi a cavalcioni di una scopa a fluttuare nell'aria.



P.S.  A tutti gli accaniti lettori di Harry Potter


Quando la saga del simpatico maghetto finirà trovate un valido sostituto nella vostra mente e magari imprimetelo ,come ha fatto la Rowling,su un bel foglio bianco,per continuare con lui a volare nella fantasia.

NON TEMETE DI VOLARE…


… CON HARRY POTTER !

Lavoro realizzato da Isabella, una fan.

Isabella