LA PAGINA E'
COMPLETAMENTE CURATA DA ANDREA
Titolo originale: Morningstar
QUARTA DI COPERTINA
A
meridione i confini delle Highland sono in pericolo. Una stregoneria antica e
sinistra sta imponendo ogni giorno di più il suo potere e spinge i selvaggi
Angostin a compiere razzie sempre più spaventose, a mettere tutto a ferro e
fuoco. Terrori arcani e perversi riemergono dalla notte dei tempi e i Re Vampiri
sono tornati di nuovo a calcare la terra. Chi salverà il popolo delle Highland?
Possibile che il suo leggendario campione, il mitico Morningstar, sia veramente
riemerso a sua volta dalle brume del passato? Così si mormora intorno ai
fuochi! Ma Owen Odell, il menestrello errante, il bardo, sa bene che la verità
è assai diversa. Sa bene che l’uomo che ha beffato e sconfitto gli Angostin
lo ha fatto solo per il proprio tornaconto: sa che Jarek Mace non si cura
affatto della gente delle Highland. Perché Jarek Mace è un fuorilegge, un
tagliagole, un poco di buono, un uomo per cui tutto ha un prezzo e che sarebbe
pronto a fare qualunque cosa per denaro. E se fosse disposto anche a fare
l’eroe?
Con l’abituale maestria, David Gemmell
aggiunge alla sua già ampia galleria un altro vivido ritratto di “eroe per
caso”, regalando a noi tutti una nuova perla indimenticabile. Un’altra
eccezionale avventura del creatore del ciclo dei Drenai!
COMMENTO
In questo bellissimo libro di David Gemmell abbiamo secondo me uno dei ritratti più vividi e meglio riusciti di "eroe per caso" della letteratura fantasy: quello di Jarek Mace.
Jarek Mace infatti non possiede le doti e le caratteristiche peculiari di un eroe; ne è anzi l'esatto opposto, è quello che potremmo definire un "anti-eroe", un ladro ed un brigante senza scrupoli.
Tuttavia nel corso della storia Jarek si ritrova, sia per gioco (usa il nome di Morningstar solo per divertire il bardo Owen Odell), sia per raggiungere i suoi personali fini (arricchimento), ad indossare i panni dell'eroe, dai quali successivamente non sarà più in grado di "staccarsi", sia perché non ha scelte alternative, sia perché comincia a compiacersi degli onori che gli altri gli tributano.
Quindi, consigliato egregiamente da Owen Odell (un altro bardo che ha un ruolo chiave nei romanzi di David Gemmell), l'eroe Morningstar salverà il "suo popolo" in diverse occasioni e sarà ricordato per l'eternità come uno tra i più grandi eroi delle Highland.
Questo libro ci insegna che gli eroi non sono affatto cavalieri senza macchia in groppa a bianchi destrieri pronti a sacrificare la propria vita per quella degli altri, ma spesso è bello ed anche più facile crederci.
E' infatti più semplice credere che la lotta tra Bene e Male si svolga tra entità che sono da un lato infinitamente buone e pure e dall'altro infinitamente malvagie e crudeli, ma molto spesso non è così (basti vedere le impressioni di Owen al primo incontro con Wulf).
Morningstar è uno tra i miei libri preferiti e lo consiglio a tutti quelli che non lo hanno ancora letto: non ne rimarrete delusi!
Voto: 8,5
Note: Nel contesto di questo romanzo Morningstar è un termine usato con doppio significato, quello letterale (Stella del Mattino) che costituisce il soprannome poi dato a Jarek Mace, e quello storico che è il nome di un tipo particolare di mazza da combattimento, costituita da una palla metallica chiodata fissata ad una lunga catena.
PROLOGO
Allora mi conosci? Lo supponevo, perché è raro che un viaggiatore si rechi nelle Highlands all'inizio dell'inverno. Cosa sei... uno studioso, uno storico o entrambe le cose? So che non sei un mago e sembri essere disarmato... ah, un cantastorie! Ebbene, c'è onore anche nel fare questo mestiere.
Io sono stato un cantastorie per sessantotto anni... sì, ed anche un mago di un certo talento. Non che il mio fosse un grande talento, bada bene, ma ero comunque capace di effettuare l'incantesimo dell'Uovo di Drago e non sono in molti a riuscire a farlo nel modo giusto.Lo hai mai visto? No? Ecco, forse al giorno d'oggi non è più popolare quanto lo era una volta, comunque con quell'incantesimo riuscivo a far uscire il drago dall'uovo senza che questo si riducesse in polvere: sbucava prima la testa, poi una piccola e splendida ala, e infine il drago sgusciava fuori dall'uovo per poi distruggerlo con lingue di fiamma. Quell'incantesimo richiedeva una grande concentrazione, e non sono mai riuscito a creare le scaglie nel modo giusto... avevano la tendenza a divenire trasparenti e a svanire.
Adesso non sono più in grado di farlo, naturalmente, perché i miei poteri mi hanno abbandonato.
Allora, quali storie ti posso narrare?
Quella di Morningstar1? Si sa tutto di lui... del suo coraggio, delle sue battaglie, dei salvataggi che ha effettuato... e non esistono nuove storie.
La verità, dici? Questa sì che è una cosa nuova e forse unica: perché dovresti essere interessato alla verità? Che uso ne può fare un cantastorie? I tuoi ascoltatori non vorranno la verità, non l'hanno mai voluta... tutto quello che chiedono è sentire storie di eroi, ragazzo, di meravigliosi uomini alti e avvenenti, uomini d'onore, gli Highlanders della leggenda, e spazzerebbero via la tua verità per poi calpestarla sotto i piedi come uno scarafaggio. Vedi, non la tollerano perché non ha un bel volto.
Coloro che ricordano Morningstar e che vivono ancora non sono molti, e alcuni di essi sono ciechi mentre altri sono diventati senili. Sussurra il nome di Morningstar nel loro orecchio e li vedrai sorridere, vedrai le forze fluire di nuovo nei loro arti. Questa è la vera magia.
No, tu non vuoi sentire la verità, e non lo voglio neanche io.
Ti piace la mia casa? L'ho costruita mezzo secolo fa perché volevo poter vedere il sole sorgere sopra i laghi, verso oriente, guardare i giovani pini crescere sui fianchi delle montagne ma soprattutto perché volevo una casa circondata da alberi... querce, betulle ed olmi. E' una dimora semplice, almeno secondo i tuoi standard, dal momento che sei un nobile. Come faccio a saperlo? Indossi stivali che da soli costerebbero due anni di salario ad un comune lavoratore. Comunque questa casa è confortevole, ho tre servitori e un contadino locale mi rifornisce di tutto il cibo che mi necessita senza farmi pagare nulla perché suo nonno ha marciato con Morningstar e suo padre è stato seduto un tempo sulle ginocchia di quel grande uomo.
Ogni anno alla festa del Raccolto canto in cambio del pasto che mi viene offerto, siedo a capo della tavola di quel contadino e parlo dei tempi passati. Vuoi sapere se dico la verità? In un certo senso. Ciò che racconto loro è la storia che tutti conoscono, rassicurante e in grado di riempirli d'orgoglio... una cosa che non reca danni a nessuno.
E la verità? La verità è una daga avvelenata, ragazzo.
E tuttavia tu insisti per sentirla...
No, non parlerò di quei giorni. Se vuoi puoi restare qui per la notte e domattina fare colazione con me, ma poi te ne andrai... e non esserne deluso perché ti sto elargendo una gentilezza che non sei in grado di comprendere. Vedi, il mondo conosce Morningstar, che vive nel cuore e nell'anima della sua gente. Di certo hai sentito anche tu il canto-preghiera:
Egli è la luce rinata
Che ogni paura ha soffocato.
Quando la notte su di noi getta il manto
Lui sempre ci sarà accanto.
Credo in queste parole? E' ovvio... le ho scritte io.
Mezzanotte, un ora adatta ai ricordi. Il mio visitatore è a letto e adesso la sua delusione è velata dal sonno e dai sogni della gioventù; alle mie spalle arde un bel fuoco che riempie la stanza di calore e di un bagliore dorato, ma anche di ombre che si agitano fra le travi del soffitto come antichi fantasmi.
Sebbene mi costi fatica, apro la finestra sbloccando con una spinta la neve che si è ammucchiata sul davanzale: le fredde dita scheletriche dell'inverno si protendono nella stanza e sussurrano contro la mia camicia, strappandomi un brivido mentre fisso la cupa brughiera, i laghi ghiacciati e le montagne al di là di essi.
Gli erti picchi innevati si disegnano sullo sfondo del cielo rischiarato dalla luna, e riesco a stento a distinguere gli alberi avvolti nel loro candido manto invernale; e poi c'è la nebbia... la caligine tipica delle Highlands... che si allarga in lontananza a coprire i canaloni intasati dal ghiaccio e le vallette silenziose.
Oh, le Highlands. Adesso la gente ha dimenticato che un tempo ero un Angostin e dopo sessantotto anni mi tratta come se facessi parte per nascita dell'antica nobiltà; io, da parte mia, ho imparato tutte le usanze delle Highlands: la Danza delle Spade, la Benedizione della Quercia, il Giuramento di Fratellanza fatto con il sangue. In occasione delle celebrazioni indosso sempre il manto da guerra del clan Raubert, che lo stesso Raul mi ha dato dieci anni fa.
A volte penso cosa penserebbe di me la mia famiglia se fosse ancora viva e mi potesse vedere adesso. Fra gli Angostin non ci sono danze delle spade, perché il mio popolo è estremamente serio ed eccelle soltanto nel combattere e nel costruire mostruose fortezze di pietra grigia... un popolo aspro, quello degli Angostin, che prova disagio e diffidenza verso canti e risa.
Da qualche parte un lupo ulula, ma non riesco a vederlo da dove mi trovo.
La verità. Come potrei mai cominciare a raccontarla? E tuttavia sento dentro di me il bisogno di parlarne, di sentirla echeggiare nell'aria. Accanto al fuoco c'è una profonda poltrona imbottita di crini di cavallo e coperta di morbido cuoio: è una poltrona confortevole e ho trascorso molte lunghe ore sprofondato in essa con la testa appoggiata al suo cuscino ricurvo. Adesso è vuota, ma ora utilizzerò ciò che rimane del mio potere per modellare un ascoltatore, creerò uno spettro del futuro che ascolterà la vera storia di Morningstar.
Non agito le mani e non pronuncio parole di potere, perché simili esibizionismi sono adatti alle sale di taverna, all'intrattenimento dei creduloni che amano vedere un mago fare sfoggio di sé. Questa però non è un esibizione, quindi mi limiterò a concentrare la mente.
Eccolo seduto là, scolpito nella luce, modellato con la magia, silenzioso e in attesa. Gli ho dato un volto intelligente e penetranti occhi grigi, rendendolo simile al nobile che di sopra sta dormendo nella camera degli ospiti. Inoltre è giovane, perché sono i giovani a modellare tutti i domani e sono soltanto i vecchi e gli stanchi a distorcere il nostro presente... soffocandolo e rallentandolo per tenersi al sicuro. E' seduto là, in attesa, spettrale e trasparente. Un tempo avrei potuto vestirlo di porpora e chiunque l'avesse visto si sarebbe meravigliato del suo aspetto, mentre adesso la sua immagine trema e tende a svanire... ma del resto suppongo che sia questo l'aspetto che deve avere uno spettro.
Da che parte devo cominciare spettro? Cosa ti piacerebbe sentire?
Naturalmente lui non risponde, ma so cosa penserebbe se fosse capace di formulare dei pensieri.
Comincia dall'inizio , cantastorie... ecco cosa mi direbbe. E da dove cominciare se non da
Ziraccu?
GLOSSARIO
ZIRACCU |
la città dei mercanti, città delle Highland |
ANGOSTIN |
popolo dominatore dell'isola |
UOVO DEL DRAGO |
incantesimo di difficile esecuzione che consiste nel far uscire un drago da un uovo |
JAREK MACE |
bandito e predone delle Highland |
BELLIN |
taverniere del "Sei Gufi" |
PETRA |
figlia di Bellin |
OWEN ODELL |
bardo e mago |
IKENAS |
popolo del sud dominato dagli Angostin |
VILLEM |
il re guerriero, principe Angostin e conquistatore dell'isola |
HIGHLANDERS |
popolo del nord dominato dagli Angostin |
EDMUND |
il martello delle Highland, re Angostin degli Ikenas |
LEOPOLD DI CAPULA |
conte di Ziraccu |
CATAPLAS |
mago e maestro di Owen |
AUBERTAIN DI WestLea |
conte Angostin e padre di Owen |
RANULD e BRAIFE |
fratelli di Owen |
MORNINGSTAR |
la stella del mattino, mitico eroe ma anche micidiale arma composta da una mazza ed una palla chiodata |
WULF |
arciere gobbo e amico di Jarek Mace |
ILKA |
prostituta del villaggio |
MEGAN |
vecchia maga del villaggio |
GARIK |
fornaio del villaggio |
GOLGOLETH e CARLETH |
due dei tre re vampiri |
PIERCOLLO |
gigante e cuoco proveniente dalla Tuscania |
RABAIN |
l'evocato, l'uccisore dei vampiri, antico eroe che aveva sconfitto i re vampiri |
LUALIS |
città fluviale delle Highland |
GAMAIL |
detto BENDA arciere |
CORLAN |
brigante amico di Jarek Mace |
HORGA |
potente maga dell'antichità |
PASEL |
insediamento fluviale |
BRACKBAN |
capitano della milizia di Pasel |
ASTIANA |
suora dell'ordine di Gastoigne |
JAIRN |
uno dei capi di Pasel |
GARETH, LORIN e KIRCALDY |
portatori dell'anello, custodi dei teschi dei Tre |
SOMIS |
locandiere di Willow |
KAYGAN |
lo spadaccino, mercenario e campione di Azrek |
CHEOS |
cercatore di tracce di Willow |
RAUL RAUBERT |
conte Angostin di Arkney |
SCRYMGEOUR |
armigero del conte Raul Raubert |
AGRAINE |
cantastorie in visita da Owen Odell |
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