S. Francesco e i lebbrosi

"Il signore dette a me, Frate Francesco, d'incominciare a fare penitenza così: quando ero nei peccati mi sembrava cosa troppo amara vedere i lebbrosi; e il Signore stesso mi condusse tra loro e usai con essi misericordia. E allontanandomi da essi, ciò che mi sembrava amaro mi fu cambiato in dolcezza d'animo e di corpo.

 

L'ideale di vita dei Francescani

"E devono essere lieti quando vivono tra persone di poco conto e disprezzate, tra poveri e deboli, tra infermi e lebbrosi e tra mendicanti lunga la strada"

"I frati non si appropino di nulla, né casa, né luogo, né alcuna altra cosa. E come pellegrini e forestieri in questo mondo servendo al signore in povertà ed umiltà, vadano per l'elemosina con fiducia. Né devono vergognarsi, perché il Signore si è fatto povero per noi in questo mondo. Questa è la sublimità dell'altissima povertà, quella che ha costituito voi fratelli miei carissimi eredi e re del regno dei cieli, vi ha fatto poveri di cose e ricchi di virtù. Questa sia la vostra parte di eredità, quella che conduce fino alla terra dei viventi. E aderendo totalmente a questa povertà , fratelli carissimi, non vogliate possedere niente altro in perpetuo sotto il cielo, per  il nome di Signore nostro Gesù Cristo."

 

 

 

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