CAPRIOLO

Ordine: Artiodacitla (- Appoggio a terra sul terzo e quarto dito mentre il secondo ed il quinto sono atrofici. - Corna o palchi)

Famiglia: Cervidae (Maschio con palchi caduchi femmina senza palchi. - Due paia di mammelle. - Dentatura specializzata e mancanza di incisivi nell'arcata superiore. - Canini pił o meno presenti e con funzione di incisivi nell'arcata inferiore. - Tredici vertebre dorsali. - Legami familiari forti. - Presenza del musello, unione labbro superiore con cartilagini nasali, nelle specie italiane);

Genere: Capreolus

foto di maschio adulto, foto di femmina adulta .

Specie: Capreolus capreolus (Linnaeus 1758) (nomi volgari: Capriolo, Roe Deer)

Tre sottospecie: Capriolo del Centro Europa (European Roe Deer) C. c. capreolus, (Linnaeus 1758), Europa e Asia Minore.

Capriolo Siberiano (Siberian Row Deer) C. c. pygargus, (Pallas 1771), Asia del Nord e Siberia.

Capriolo Asiatico (Chinese Roe Deer), C. c. bedfordi, (Thomas 1908), Asia del Sud, Manciuria, Cina e Corea.

Formula dentaria (uguale al muflone):

CAPRIOLO:

FORMULA DENTARIA

Giovani

Adulti

incisivi

canini

premolari

incisivi

canini

premolari

molari

0

0

3

0

0

3

3

3

1

3

3

1

3

3

10 denti per lato

20 denti in totale

16 denti per lato

32 denti in totale

L'età, o meglio la classe di età, puo essere stimata esaminando la formazione ed il consumo della tavola dentaria.

 

IDENTIFICAZIONE:

Il peso del capriolo si aggira intorno ai 20-25 chili , ha un'altezza al garrese di 55-77 cm, una lunghezza di 100- 130 cm, ed è quasi privo di coda (1-2 cm). Ha una testa piccola dal profilo triangolare e dal muso stretto; i suoi occhi son grandi ed ovali, le sue orecchie grandi e snelle.

 CAPRIOLO: IDENTIFICAZIONE

Habitat alpino o di montagna

Habitat peninsulare o di collina

altezza al garrese cm

65-75

80-90

lunghezza naso-coccige cm

100-120

130-140

lunghezza sterno-coccige cm

70-78

78-80

peso vivo kg

12-20

20-32

peso eviscerato kg

8-14

14-23

peso eviscerato%

65-75

65-75

Il mantello, in estate ( maggio-settembre) è a pelo corto, di colore marrone-rossastro con la parte posteriore giallastra; in inverno (ottobre-aprile) è invece marrone-grigio con la zona intorno alla coda bianca (reniforme nel maschio - cuoriforme nella femmina) e con pelo più lungo. Il musello è nero. Il mantello dei piccoli è scuro con strisce di macchie bianche lungo i fianchi che ricordano l'alternarsi di luce e ombra creato dal sole che si infiltra nel sottobosco e che scompaiono in 4-5 mesi.

 

ETA':

L'età, o meglio la classe di età, puo essere facilmente stimata nei maschi i quali presentano i palchi. Questi sono completamente sviluppati nel mese di maggio e cadono a settembre-ottobre ma la ricrescita è continua già dal mese successivo. Si definiscono palchi e non corna, perchè sono costituiti dai prolungamenti dell'osso frontale e quindi da tessuto osseo vero e proprio, seppure caduco. Sono caratterizzati da un anello di base ingrossato e non hanno mai più di tre punte.

 

CAPRIOLO:

VALUTAZIONE ETA' DAI PALCHI

Puntuto (bottoni)

3-9-mesi

dopo la caduta la ricrescita è immediata

Forcuto

1 anno (subadulto)

due punte ma può presentare anche solamente una

Palcuto

oltre due anni (adulto)

tre punte

 

COMPORTAMENTO:

Ottimo saltatore. II capriolo maschio vive solitario o in piccoli gruppi nel periodo invernale, ed è attivo soprattutto nelle prime ore del mattino e al crepuscolo. Il periodo degli amori è l'estate, stagione in cui difende attivamente il proprio territorio, marca i confini con particolari ghiandole sebacee poste fra i palchi sfregando con la fronte piccoli rami.

Essendo molto territoriale stagionalmente l'allevamento può essere condotto solo in ampi recinti con sistemi di gestione estensiva (minimo 500ha di cui 60% bosco).

Il capriolo femmina è gregario nel periodo invernale, si isola in corrispondenza dei parti e mostra il tipico comportamento parentale nei due mesi seguenti il parto.

Il rapporto maschi/femmine varia da 1:1 a 1:2.

CAPRIOLO: MASCHI COMPORTAMENTO

FASE

PERIODO

ATTIVITA'

GERARCHICA

metà febbraio - metà aprile

confronto tra maschi (per lo più incruento in libertà)

definizione delle gerarchie per l'occupazione del territorio

TERRITORIALE

maggio - metà luglio

delimitazione dei territori con marcatamenti olfattivi e sonori (abbaiare)

difesa attiva (anche in libertà)

ACCOPPIAMENTI

metà luglio - metà agosto

corteggiamenti e accoppiamenti

INDIFFERENTE O GREGARIA

metà agosto - metà febbraio

raggruppamento di individui

confluenza di famiglie o gruppi familiari

CAPRIOLO: FEMMINE COMPORTAMENTO

 

PERIODO

ATTIVITA'

DISGREGATA

metà marzo - aprile

graduale scioglimento dei gruppi familiari matriarcali

(in corrispondenza dei parti)

PARENTALE

maggio - metà luglio

parto allattamento e cura dei piccoli

ACCOPPIAMENTI

metà luglio - metà agosto

corteggiamenti e accoppiamenti

GREGARIA

metà agosto - marzo

raggruppamento di individui

confluenza di famiglie o gruppi familiari

 

ALIMENTAZIONE:

Tipico brucatore, si alimenta di teneri arbusti, fogliame, germogli e frutta selvatica, oltre a essenze erbacee (principalmente leguminose e graminacee). Nell'areale di distribuzione utilizza oltre 1200 specie diverse. E' però estremamente selettivo utilizza cioè solo ben determinate porzioni di ciascuna essenza che deve essere in un preciso stadio di vegetazione. Il rumine più il reticolo rappresentano il 6-8% del peso vivo dell'animale per cui la sua capacità di digestione di alimenti fibrosi è ridotta.

CAPRIOLO: ALIMENTAZIONE

consumo indicativo

g per kg di peso vivo

Primavera

80

Estate

60-70

Inverno

40-80

 

HABITAT:

Predilige boschi con radure e arbusti "a macchia di Leopardo". Le zone di pastura preferite sono quelle limitrofe ai boschi stessi. La densità dei caprioli varia moltissimo in funzione del tipo di ambiente. In Centro Europa è presente il così detto "capriolo di campo" che si è adattato a vivere nelle aree coltivate.

CAPRIOLO: DENSITA' AMBIENTALE

TIPO DI AMBIENTE

DENSITA' (n/Kmq)

Foresta mista latifoglie

13-18

Foresta mista conifere

10-15

Foresta di conifere pure

2-6

Aree agricole mediamente coltivate

4-13

Aree agricole intensamente coltivate

5-7

Ambienti a mosaico (boschi+coltivi)

>30

 

SEGNI DI PRESENZA:

Lascia evidenti scortecciature su giovani alberi sfregando i propri palchi, ma ad altezze differenti da quelle dei cervi. Le impronte del capriolo sono a zoccolo diviso, a forma di cuore e misurano 4-5 cm. di lunghezza e 3 cm. circa di larghezza.

 

AVVISTAMENTO:

Timido e solitario, il capriolo non è un animale facile da avvistare. Ciò anche perchè il suo ambiente preferito è quello del bosco o della boscaglia, con folto sottobosco. 

 

CICLO ANNUALE:

La maggior parte delle femmine si accoppia a 15 mesi e partorisce a 2 anni. La stagione degli amori inizia alla fine di luglio e si protrae fino alla fine di agosto. Tipica del capriolo è la pre-gestazione delle femmine (4,5-5 mesi) per cui le nascite si hanno la primavera successiva. Il primo estro dopo il parto si manifesta dopo 60-70 giorni. Quasi tutte le femmine si riproducono ogni anno (la fertilità è del 90% e vengono partoriti quasi sempre due piccoli). L'ovulazione estiva dipende dallo stato fisico delle femmine (è grasso/peso dipendente) mentre l'annidamento dell'embrione dipende dal decorso dell'inverno (è clima dipendente).

CAPRIOLO : CICLO STAGINALE NELLA FEMMINA

DIC

GEN

FEB

MAR

APR

MAG

GIU

LUG

AGO

SET

OTT

NOV

IMPIANTO EMBRIONE E GESTAZIONE (5 mesi)

PARTO E CURE PARENTI (1,5-2 mesi)

CORTEGGIAMENTO ACCOPPIAMENTI (2 mesi)

DIAPAUSA EMBRIONALE (pre-gestazione) (3 - 3,5 mesi)

Nei maschi la caduta dei palchi avviene in settembre e la ricrescita è continua dal mese successivo. Il disseccamento e la conseguente caduta del velluto avviene a fine inverno in corrispondenza dell'aumento dei livelli ormonali.

CAPRIOLO : CICLO STAGINALE NEL MASCHIO

DIC

GEN

FEB

MAR

APR

MAG

GIU

LUG

AGO

SET

OTT

NOV

CRESCITA PALCHI (2,5-3 mesi)

CADUTA VELLUTO (1,5-2 mesi)

COMBETTIMENTI PALCHI NUDI (2 - 2,5 mesi)

CORTEGGIAMENTO ACCOPPIAMENTO (2 mesi)

CADUTA PALCHI MASCHI ACORNI (3 - 3,5 mesi)

 

DURATA DELLA VITA:

L'aspettativa massima di vita è 12-14 anni ma la probabilità di decesso per cause naturali varia moltissimo in funzione della classe di età.

CAPRIOLO: MORTALITA' ANNUALE

CLASSE DI ETA'

MORTALITA'%

giovani (0-1)

50

Subadulti (1-2)

20-30

Adulti (2-7)

5-10

Anziani (>7)

15-20

 

CENSIMENTI

Il censimento viene effettuato sia per punti (generalmente durante l'inverno nelle radure o in prossimità delle saline) che in battuta (generalmente in primavera su aree campione). Sono comunque utili gli indici indiretti (conteggio delle feci) e il calcolo dell'IKA (indice chilometrico di abbondanza = numero dei segni rilevati per chilometro percorso).

 

GESTIONE DELLA POPOLAZIONE

Per la corretta gestione di una popolazione è necessario disporre della stima del successo riproduttivo, della prolificità, della mortalità estiva e invernale dei giovani nonchè di quella degli adulti. Tali informazioni sono indispensabili per il calcolo della produttività e dei prelievi annuali.

 

 

VALUTAZIONE DEL TROFEO

Per il calcolo del valore del trofeo si applica la seguente formula:

P(c)= M+B+A-D

Dove:

M=Misura

B=Bellezza

A=Aggiunte

D=Detrazioni

FIGURA 1

 

PUNTEGGIO DI MISURA

E' la somma dei seguenti fattori:

Lunghezza delle Stanghe x 0.5

Peso del Trofeo x 0.1

Volume del Trofeo x 0.3

FIGURA 2

Lunghezza delle Stanghe:

Va misurata dal margine inferiore della Rosa fino all'apice del Vertice (L di figura 2); Il nastro metrico deve appoggiare sulla faccia esterna di ciascun corno, seguire le linea mediana e tutto il suo sviluppo in lunghezza (anche se irregolare) Nel punto dove Rosa e stanga si congiungono, il nastro metrico non deve seguirne i contorni ma deve formare un angolo di 45°. La lunghezza da moltiplicare per il coefficiente 0.5 deve essere la MEDIA tra la stanga destra e quella sinistra.

Volume:

Il volume può essere calcolato moltiplicando il peso per un coefficiente pari a 0,23.

Peso:

Il cranio va accuratamente tagliato lungo un piano parallelo al suo asse logitudinale, appena al di sotto delle orbite. Se il taglio non e' effettuato secondo questo schema, vanno apportate opportune detrazioni al peso.

 

FIGURA 3

A=taglio corretto - B=Aggiunta 20g - C=Detrazione 60 g - D= Detrazione 90 g (se il teschio è provvisto della mascella superiore)

 

PUNTEGGIO DI BELLEZZA

E' dato dalla somma dei punti attribuiti al colore (da 0 a 4) alla perlatura (da 0 a 4) alle rose (da 0 a 3) alle cime (da 0 a 2) e all'apertura (da 0 a 4).

Colore:

Molto chiaro, artificiale, grigio chiaro

punti 0

Giallo, Marrone Chiaro

punti 1

Marrone medio, grigio scuro

punti 2

Marrone scuro opaco

punti 3

Marrone molto scuro, brillante tendente al nero

punti 4

Perlatura:

Superficie liscia, perle scarsissime

punti 0

FIGURA 4

Perle scarse

punti 1

Perle piccole ma abbastanza numerose

punti 2

Perle grosse, abbastanza distribuite e numerose

punti 3

Perle eccezionalmente numerose e distribuite su ambedue le stanghe

punti 4

 Rose:

A forma di nastro e poco frastagliate

punti 1

A forma di corona e abbastanza alte

punti 2

Grandi a forma di grossa ed alta corona

punti 3

Eccezionalmente grandi a forma di corona molto alta e spessa

punti 4

Cime: (per questa voce si considera lo stato degli apici dei pugnali)

Apici spezzati

punti 0

Apici bianchi opachi, ottusi

punti 1

Apici in ottimo stato, senza scheggiature, bianchi, lucidi e molto aguzzi

punti 2

Apertura: Va misurata tra le facce interne del trofeo, nel suo punto di maggior divaricazione (A di figura 2), e va raffrontata con la lunghezza media delle stanghe (L di figura 2). Per calcolare la percentuale basta dividere la lunghezza media per l'apertura.

Apertura irregolare,75 % della lughezza media

punti 0

Apertura scarsa 30-35% della lughezza media

punti 1

Apertura media 36-40% della lughezza media

punti 2

Apertura buona 41-45% della lughezza media

punti 3

Apertura molto buona 46-75% della lughezza media

punti 4

 

PUNTEGGIO PER AGGIUNTE

Vengono date per la particolare bellezza del trofeo; possono raggiungere un massimo totale di 5 punti (fino a 2 per le punte e fino a 3 per la buona formazione). E' riconosciuta valida l'attribuzione di mezzi punti.

Punte: Si consideri ora l'intero pugnale (non solo la cima come prima)

Crescita asimmetrica e /o sviluppo molto scarso

punti 0

Crescita leggermente asimmetrica e/o sviluppo scarso

punti 1

Crescita regolare e buon sviluppo

punti 2

Buona Formazione: Viene attribuita per lo stato delle stanghe (simmetria e sviluppo delle stanghe)

Crescita asimmetrica e /o sviluppo molto scarso, irregolarità di crescita

punti 0

Crescita leggermente asimmetrica e/o sviluppo scarso

punti 1

Forma simmetrica senza irregolarità, ma lunghezza poco difforme

punti 2

Crescita regolare e buon sviluppo delle stanghe, simmetria ed uguale lunghezza

punti 3

 

PUNTEGGIO PER DETRAZIONI

Trofei con irregolarità di formazione dei pugnali vengono penalizzati con un massimo di 5 punti;

Pugnali più o meno storti, deformi o corti

detrazione massima

2 punti

Stanghe con osso più o meno poroso, con stanghe più o meno irregolari

detrazione massima

3 punti

 

------------------------------------------------------------------

Artiodactyls have an even number of toes -

Small deer measuring a maximum of 140 cm from head to tail and which weighs not more than 32 kg. Its fur is very short and varies in colour from red-brown to grey, the muzzle is black. The males have short antlers of up to 20-23 cm in length and with two or three branches. The roe deer is active at twilight and during the night and is a very shy animal. It lives almost always deep in the forest where it feeds on bushes in the undergrowth. It is a solitary animal, although in winter it can form small groups.

IDENTIFICATION: The roe deer stands about 65 to 90 cms at the shoulder, is 100 to 140 cms long, and weighs between 12 and 32 kilos. Its tail is only one or two centimetres long. Its coat is a reddish-brown in summer, darker at the back, while in winter it is greyish-brown with a white part around the tail. The antlers have a wide ring at their base, and a maximum of three branches. The male's antlers are shed every year.

BEHAVIOUR: The roe deer lives alone or in small herds during the winter months, and comes out mainly at night. The rutting season is in summer, and the males, strictly territorial, mark out their territory by scratching small branches with their antlers.

FEEDING HABITS: Feeds on young shoots of bushes, leaves and berries, as well as leguminous plants and grasses.

HABITAT: Lives in woods with glades and bushes.

SIGNS OF ITS PRESENCE: Leaves evident markings on young trees by scratching with its antlers, though at a lower height than red deer. Tracks are distinguished by a cloven-hoof shape.

SIGHTINGS:

LIFESPAN: 12-14 years.