RIEPILOGO ARGOMENTI TRATTATI NELLA RICERCA

 

La II rivoluzione industriale

 

Si caratterizza per lo sviluppo della industria moderna e per la produzione su scala planetaria dei manufatti dell’industria, soprattutto pesante, nonché per il processo di accentuata differenziazione economica e socio-politica tra le nazioni con esiti di marcata accentuazione degli squilibri tra ricchi e poveri. Un prolungato periodo di pace (belle époque ) favorisce un atteggiamento generalmente ottimista e tendenzialmente scientista della cultura .Il periodo di riferimento ha durata di 35 anni (1880 - 1913).

Capitalismo monopolistico

Consolidamento degli squilibri economico-sociali e/o di sistema intrastatuale

Oligopoli, darwinismo sociale, protezionismo, radici ideologiche delle tensioni sociali che alimentano focolai diffusi di conflittualità tra le grandi potenze, generando instabilità

Accentuazione delle divergenze economiche interne alle nazioni per effetto della polarizzazione politica in atto nelle realtà più rappresentative.

Migrazioni di massa quale valvola di scarico delle tensioni sociali in Europa occidentale e in Asia orientale (tra la fine del XIX secolo e il principio del XX i flussi migratori transnazionali assumono dimensioni di massa : destinazione U.S.A. e America Meridionale soprattutto.

RIORIENTAMENTO tra crisi del vecchio e affermazione del nuovo ordine

L’ultimo ventennio del XIX secolo si caratterizza come una drammatica transizione dal vecchio ordine ( politica degli equilibri europei ) al nuovo, dominato dal riassetto degli equilibri sociali interni al confronto-scontro tra le potenze mondiali in politica internazionale. Nei nuovi equilibri politici, il protezionismo e la politica coloniale sono i mezzi attraverso cui si snoda la dialettica, spesso conflittuale, tra le nazioni. Gli equilibri del congresso di Berlino (1878) si sfaldano e, alla Triplice Alleanza(1882) si oppone presto la Triplice Intesa(1905_6) con un bipolarismo tendenziale a carattere aggressivo, che sfocia in frequenti crisi politico-militari per l’occupazione dei residui spazi liberi.L’accentuato darwinismo sociale a carattere conflittuale si sposta alla lotta politica, ove i lavoratori, sfruttati e in una situazione di marginalità politica, tendono a organizzarsi in associazioni strutturate ( sindacati), indotte a ciò dallo sviluppo del grande capitale e dalla progressiva interdipendenza dello stato dalle leggi dell’economia e dell’espansione senza limiti, teorizzate dall’affermarsi del positivismo nella cultura, nella scienza , nella politica e perfino nell’attività storico letteraria (E.Zola, G.Verga).Lo sfocio politico di siffatta impostazione sarà in seguito il sindacalismo rivoluzionario.Il movimento politico dalla classe operaia sarà impersonato così dalle Internazionali ( I, II e III Internazionale operaia).affermazione del Labour party in Inghilterra e del revisionismo in Germania.La sociologia politica si giova delle teorie di A.Comte a sostegno del positivismo nella cultura e dello scientismo nelle gnoseologia generale.

Mentre gli U.S.A. accentuano, in politica estera, il richiamo imperialista (conferma dottrina Monroe), nemmeno l’Inghilterra vittoriana resiste alle tentazioni colonialiste, sotto il ministero di B.Disraeli.L’espansionismo europeo occidentale raggiunge la lontana Cina (guerra dell’oppio)

In Italia , dopo l’avvento della "sinistra" al potere, F.Crispi tenta di imitarel’imperialismo delle grandi potenze attraverso l’espansionismo coloniale (Corno d’Africa, Massaua) andando incontro a una severa sconfitta (Abba Garima,Adua, 1896) che lo costringe alle dimissioni: la colonia Eritrea servirà in seguito ad alimentare le correnti migratorie interne.

L’ideologia e la società politica (partiti di massa) riflettono, assieme alla cultura, la crisi di valori che investe la civiltà europea , con il tema ricorrente della decadenza dell’uomo e delle medesime radici culturali, emblematicamente riassunte nella crisi valoriale ( decadentismo e mito della nazione). I valori politici della vecchia Europa liberale sono incarnati, sotto un’ottica di personalismo politico, da Bismarck, Disraeli, Giolitti, la cui azione tende alla conservazione dello "statu quo" sotto una veste esteriore, ma solida e politicamente duratura, di riformismo sociale , mentre l’opposizione politica si radicalizza portando alla polarizzazione sociale .

La deflagrazione e le implicazioni del conflitto mondiale ( la Grande Guerra ), a lungo osannato e cercato da generazioni di politici e intellettuali, accentueranno poi l’elitismo dell’impostazione ideologica ( teoria delle élites di V.Pareto nel "Trattato di sociologia generale" e dottrina del "superuomo" di Nietsztche) e l’impegno letterario diventerà un esercizio per esteti e dotti ( estetismo, surrealismo, ermetismo).

La Società delle Nazioni non riesce a prevedere né ad evitare i conflitti armati come logica antagonistica tra le nazioni più potenti per la leadership mondiale.

In Italia avvento al potere del fascismo (Mussolini, marcia su Roma,28.10.1922), in Germania del nazionalsocialismo( Hitler, estate 1934) , basato sulla necessità della lotta e della catarsi, cui s’imponeva uno "spazio vitale"( lebensraum ), in Francia si afferma il fronte popolare (L.Blum,1936)in G.Bretagna il ministero N.Chamberlain, in U.S.A. inizia l’era Roosevelt.

Negli stati totalitari la manipolazione del consenso attraverso l’uso propagandistico dei primi "mass-media"(giornali e radio controllati dal regime). Legislazione speciale per il controllo della stampa e delle pubblicazioni,marginalizzazione delle opposizioni,fondazione di Istituti centrali controllati dallo Stato,lavori pubblici, politica demografica,politica estera di "grandezza".Nazionalizzazione delle masse, miti e simbolismo liturgico – carismatico, personalizzazione della politica, identificazione tra forma-partito e forma-stato .

Perdita definitiva della centralità europea in politica internazionale.Nelle democrazie totalitarie affermazione della caratteristica forma-stato . Le fasi cicliche delle democrazie totalitarie, con i controversi e ambigui rapporti tra i leader, contrassegnano una fase critica dell’evoluzione dello stato contemporaneo, nel rapporto tra democrazie e totalitarismi .

Transizione dalla"coercizione"al "consenso" nell’ideologia e nella prassi dell’uomo-massa. Negli anni ’30, ruolo storico della rivoluzione sovietica (J.Stalin),comunismo di guerra, N.E.P,. Komintern, dottrine antagonisticche della"rivoluzione permanente( L.Trotzsky) e del"socialismo in un solo Paese"( Stalin ). Anni 1930-1940. Gli imperialismi a confronto affrettano il conflitto( vedi schema di seguito ).

 

 

Imperialismo politico-militare ed economico-sociale

S’intende per I. la tendenza di uno stato, di una cultura e/o élite a estendere la propria sfera di influenza oltre i confini che sono propri del suo campo di azione. Come tale esso è una tendenza egemonica che costituisce una costante del processo storico in ogni epoca ed entro ogni condizione e suddivisione tipologica, direttamente dipendente dalle caratteristiche etico-culturali ed economico-sociali della civiltà e/o classe sociale di riferimento.Nella sua più recente evoluzione, l’imperialismo contemporaneo è spesso venuto a coincidere con l’affermazione dei nazionalismi e con la politica degli armamenti strategici (navalismo, leva di massa, richiamo alle armi) quali variabili dipendenti dal darwinismo sociale.

Autarchia,sovrappopolazione e conseguenti flussi migratori da Est a Ovest, conseguente crisi degli equilibri europei. La classificazione sotto riportata prospetta le seguenti aree tipologiche

 

 

 

 

 

 

Colonialismo

 

Protezionismo, e/o accumulazione su scala planetaria (capitale finanziario)Emergono nuove Grandi Potenze (USA, Giappone, Inghilterra, Germania ).

Conflitti mondiali . La Grande Guerra quale demarcazione epocale, spartiacque storico tra due epoche coeve ma incommensurabili, logica implicazione degli antefatti economici e storico-politici ( Lenin, "L’imperialismo, fase suprema del capitalismo", 1916 ).

 

La Grande Guerra

Logica antagonistica tra nazioni (teoria darwinismo sociale ) strategia di rischio e politica coercitiva,nascita e affermazione della"guerra totale",esigenza imprescindibile della guerra come catarsi ( dottrina dell’unica igiene del mondo), e quindi l’esperienza rivoluzionaria del" fronte"quale fattore di maturazione politica per le masse( che culminerà con il totalitarismo).

Risoluzione delle tensioni sociali attraverso nuovi strumenti di consenso e/o lotta politica, anche eversiva rispetto agli equilibri preesistenti, come nel caso della Rivoluzione leninista in Russia. In seguito alla sconfitta militare, l’Impero zarista si sfalda ed emergono drammaticamente i nodi storici dell’arretratezza socioeconomica della Grande Madre russa. La profezia marxista si avvera, ma in un contesto di straordinaria arretratezza del tessuto sociale, ancora in gran parte feudale .Benedetto XV denuncia" l’inutile strage".La rivoluzione sorta dalla guerra spazza via assetti plurisecolari senza sostituire all’arretratezza del contesto storico l’idea di modernità ( passaggio repentino dal feudalesimo al collettivismo senza transizione ciclica al capitalismo ( K. Marx ). L’eredità del trauma passato quali implicazioni ha sul presente ?

La polemica sui trattati di pace e la nascita e affermazione del principio di nazionalità in Europa si scontra con il disegno egemonizzante delle élites ( mito della vittoria mutilata in Italia ) affrettando il passaggio epocale verso diversi modelli interpretativi della politica.

 

Declino dell’eurocentrismo

Il nuovo ordine , caratterizzato dalla compresenza di più soggetti politico-istituzionali sullo scenario internazionale (accanto agli europei U.S.A. e Giappone) all’inizio del secolo, è una delle ragioni intrinseche del declino politico europeo, che si accentua nel tempo per effetto dell’interazione di altri fattori-chiave (crisi sociale e politica del complesso nazional-statuale europeo, multipolarismo tendenziale per effetto della cennata crisi dei vecchi equilibri internazionali,fattori di crisi negli equilibri balcanici e della potenza egemone mitteleuropea( dissoluzione dell’Austria-Ungheria ),mancanza di autonomia negli approvvigionamenti di materie prime per la crisi degli imperi coloniali del vecchio continente.

 

Processi costitutivi della società di massa

Il veloce consolidamento delle industrie nazionali,il protezionismo economico, la fragilità dei sistemi politici e in generale delle società liberali, determinano acute conseguenze sullo sviluppo delle economie capitaliste e sul "capitale finanziario" (compenetrazione tra imprese e banche ).Il periodo di riferimento è quello compreso tra il 1915 e il 1945.Si evidenziano i seguenti fattori di crisi :

Interdipendenza tra sviluppo e sottosviluppo: l’accumulazione su scala planetaria e il processo di marginalizzazione delle economie più arretrate.

 

 

Cambiamento ruolo dello stato e della politica.

Conflitti mondiali. La Grande Guerra quale demarcazione epocale. La Rivoluzione leninista Ruolo della Chiesa nelle iniziative di pace. Accordi di pace tra tentativi di ricomposizione dei vecchi equilibri e nuovo ordine sociale . Incommensurabilità tra vecchio e nuovo sistema Nascita e affermazione del fascismo e del nazional-socialismo in Europa.Il periodo tra le due guerre nella crisi della coscienza europea Militarismo tedesco e crisi vecchi equilibri europei Crisi degli organismi internazionali(SdN)e guerre regionali (guerra civile spagnola, guerra etiopica).

Nascita e affermazione di nuovi equilibri continentali nella politica di concertazione tra le quattro potenze europee(da Locarno al patto Kellogg-Briand sul rifiuto del confronto militare agli sviluppi successivi contraddittori, fino alla conferenza di Monaco del 1938).

Escalashion militare e crisi dei precedenti assetti internazionali. Rapporti tra Mussolini e Hitler, tra Hitler e Stalin nell’immediato anteguerra. La Società delle Nazioni non riesce a prevedere né ad evitare i conflitti armati come logica antagonistica tra le nazioni più potenti per la leadership mondiale.

Ruolo della Chiesa

Diffusione di credenze a carattere mistico e irrazionalistico, la cui caratteristica è la prevalenza del sostrato emozionale sulla fede vissuta pragmaticamente e la presenza di simbolismo rituale soteriologico e di fondamentalismo etico .Il modernismo affretta l’assunzione di nuovi principi nel cattolicesimo praticante.

 

RIORIENTAMENTO SCIENTIFICO

Fisica atomica e teoria della relatività eistainiana, quantistica,applicazione roentgen agli studi di medicina genetica.Fisica atomica e teoria della relativitàeistainiana,quantistica,applicazione roentgen agli studi di medicina genetica. Anni 1906 – 1944 Scoperta DNA e X transistors; prime applicazioni energia nucleare;la grande diffusione della radiofonia e telefonia cambia radicalmente le abitudini e influenza la veicolazione del consenso di massa. Evoluzione della scienza e della tecnica moderna

Legge di Watson e Crick ,chirurgia dei trapianti,esplorazione dello spazio esterno alla Terra,applicazioni fisica sperimentale quantistica : il raggio laser rivoluziona le tecniche di ricerca in fisica e medicina .

 

II Guerra Mondiale

 

Un’enorme potenza distruttiva, veloce transizione dallo scacchiere europeo a quello mondiale, una guerra di sterminio tra nazioni, che coinvolge per la prima volta direttamente e catastroficamente, i civili( deportazioni e sterminio degli ebrei,liquidazione fisica degli oppositori politici in una guerra a marcato e inconfondibile carattere ideologico,bombardamenti aerei a tappeto, olocausto atomico).

Resistenza in Italia e in Europa .

Nuovi equilibri globali, carattere ideologizzante del conflitto , bipolarismo e politica dei blocchi militari(NATO/PATTO DI VARSAVIA, 1949 sgg.).

Dopoguerra e Ricostruzione: politica dei blocchi ideologici quale continuum storico sull’anteguerra.L’esperienza politica nelle nuove compagini statuali è direttamente influenzata dal confronto tra i due blocchi, mentre quella politico-economica risente della nuova temperie : introduzione dei principi Keynesiani ( supporto dello stato all’economia) e del Welfare State ( assistenza sociale e previdenziale ai ceti sociali, protezione sociale ).

Nuovi equilibri globali

Carattere ideologizzante del conflitto , bipolarismo e politica dei blocchi militari(NATO/PATTO VARSAVIA, 1949 sgg.).Dopoguerra e Ricostruzione, politica dei blocchi ideologici quale continuum storico sull’anteguerra.

Carta costitutiva dell’O.N.U. (1949), statuto che prevede intervento militare, Consiglio di sicurezza con 5 membri permanenti (vincitori conflitto mondiale)e diritto di veto.Con l’"European Recovery Program"o "Piano Marshall" (1947) ingentissimi capitali americani finanziano la ricostruzione europea nell’immediato dopoguerra.Cooperazione economica Integrazione economica, scientifica e tecnica nelle relazioni internazionali tra stati e/o sovranazionali. Intanto in India M.K.Gandhi, il Mahatma, guida il "satyagrada",caratterizzato da resistenza passiva e non-violenza contro l’impero inglese, fino all’indipendenza(ago ’47).Tale esperienza politico-religiosa e i caratteri distintivi etico-sociali dell’oratoria gandhiana saranno il modello dei movimenti per la non – violenza in tutto il mondo.

Politica di non allineamento. Nascita e affermazione del Fondamentalismo islamico. La via religiosa al nazionalismo.Nella prima metà del XX secolo emergono in Egitto i prototipi (Fratelli Musulmani) e in Sud-Asia le Società Islamiche ( Jamaat Islami ) del radicalismo fondamentalista. Anche la Libia di Muhammar Gheddafi, che rovescia con un putch militare re Idris, afferma la sua leadership contro Siria ( Amal) e lo stesso Egitto. Riforma religiosa . Crisi di Cuba al culmine del confronto militare sovietico-americano. Nuove esperienze politiche : repressione "primavera di Praga". Crisi del modello imperialista americano e dell’"american way of life" Delitti politici,(JohnF.Kennedy,R.Kennedy,M.L.King,Malcom X

Sviluppo concreto terzo modello politico e inizio integralismo islamico.Guerra dei "sei giorni".

Cessa la possibilità dell’uso delle armi come minaccia globale e opzione clausewiziana ( equilibrio del terrore ). Paolo VI pubblica le encicliche sociali"Mater et Magistra"e"Pacem in terris"

 

Il Terrorismo come arma politico-ideologica,come prassi anti-sistema

 

 

Nuovi equilibri globali tra nazioni e/o entità sovranazionali. Giappone: nuovo ruolo economico – politico planetario ,instabilità tassi di cambio e monete mondializzazione economia.

Formazioni paramilitari, il cui ruolo e la cui funzione è variabile, si assumono localmente il ruolo anti-sistema, antagonistico,tipico del radicalismo politico-ideologico.Gli stati reagiscono, in genere, con il rafforzamento dell’apparato repressivo(deportazioni e pena di morte nei regimi autoritari,legislazione speciale e rafforzamento sistemi di sicurezza nelle democrazie occidentali).In Italia, con il sequestro e l’omicidio dello statista Aldo Moro (marzo-maggio 1978)la strategia terroristica delle"Brigate Rosse"segna un salto di qualità che inciderà sugli equilibri politici futuri del Paese. Lo statista, al centro, per decenni , di tutti gli equilibri politici nazionali, tentava, attraverso un lungimirante gradualimo politico ( dagli "equilibri più avanzati" al "compromesso storico"), di cooptare nella maggioranza di governo la sinistra (PCI), forte di un ruolo storico e di un radicamento sociale delle masse popolari, unica formula politica in grado di sconfiggere la permanente instabilità politica ( bipartitismo imperfetto), causa della elevata mortalità politica dei governi .In questo egli si collocava nella migliore tradizione storica della politica italiana ( si pensi alla politica del Giolitti ).

Perciò la prematura scomparsa dello statista fu certamente un danno assai grave per gli equilibri politici del Paese, tradizionalmente complessi e difficili.

GLOBALIZZAZIONE E NUOVO ORDINE ECONOMICO PLANETARIO

 

Globalizzazione e crisi degli assetti organizzativo Terziarizzazione dell’economia e della società nell’era postindustriale. Cultura della legalità e tutela dei diritti civili .

Esiti economico sociali della globalizzazione dei mercati, nuova organizzazione del lavoro produttivo,:managementaziendale,telematica,l’informazione mass – mediologica quale fattore produttivo, razionalizzazione delle reti commerciali attraverso l’informatizzazione e le cennate nuove tecniche aziendali.Si registra per contro un graduale abbandono dell’assistenza generalizzata da parte delle entità statuali, con decremento dei c.d. "ammortizzatori sociali" e relativa crescita delle c.d."privatizzazioni"in ambito U.E. Automazione e fine del modello taylorista. Le implicazioni internazionali della globalizzazione dei mercati .

Managementaziendale,robotizzazione,fine del taylorismo,monetarismo economico .

Mondializzzione del mercato, dimensioni planetarie dei flussi finanziari,concentrazione delle imprese , oligopoli e/o monopoli,con assetti transnazionali Interdipendenza delle dinamiche economico-sociali, catastrofico aumento della pressione demografica nelle economie marginali.Cooperazione economica. Nascita del Welfare State, crescente integrazione dei mercati mondiali. Transizione dalle "economie keynesiane " alla globalizzazione: la rivoluzione informatica.Vecchie e nuove povertà a confronto .I limiti dello sviluppo nella interpretazione del Club di Roma (i limiti dello sviluppo ). Neocolonialismo tra subalternità del Terzo Mondo e controllo delle risorse materiali. La stagflazione e i suoi esiti socio-economici nella civiltà industriale.

 

 

 

 

Europa dal 1992

 

 

Gennaio - marzo 1992: la Slovenia e la Croazia sono riconosciute come stati indipendenti e sovrani da molti stati europei. L'ONU istituisce, a garanzia della tregua in Croazia, quattro "zone protette" nei territori controllati dai Serbi. I combattimenti, tuttavia, non cessano del tutto.

1 marzo 1992: in Bosnia, proclamazione dell'indipendenza. (Vedi la scheda: Guerra nell'ex Iugoslavia)

2 maggio 1992: i paesi membri della CEE e quelli aderenti all'EFTA sottoscrivono un trattato per la creazione di uno Spazio Economico Europeo, che darà luogo, dal 1993, alla maggiore area di libero scambio del mondo.

1 gennaio 1993: cessa di esistere la Cecoslovacchia. La Repubblica Ceca e la Repubblica Slovacca sono Stati indipendenti.

Nella stessa data entra in vigore il Mercato Unico Europeo, previsto fino dal 1987, che

comporta la libera circolazione delle merci, dei capitali, dei lavoratori e il libero insediamento delle imprese in Europa.

6 febbraio 1993: con una modifica costituzionale il Belgio diventa uno Stato federale.

26 maggio 1993: in Germania viene approvata un'importante modifica alla Costituzione, che limita il diritto di asilo. La decisione, che provoca un intenso dibattito, nasce in seguito ai numerosi atti di xenofobia che hanno segnato gli ultimi anni e a un periodo di recessione economica legato anche ai costi della riunificazione tedesca.

19 settembre 1993: elezioni in Polonia. Risultano vincitori il Partito dei Contadini e l'Alleanza della sinistra democratica (gli ex comunisti).

Novembre 1993: contatti segreti fra il governo britannico e l'IRA, per la conclusione della guerra civile nell'Irlanda del Nord. Tuttavia, ancora nei mesi successivi si verificano alcuni sanguinosi attentati.

2 marzo 1994: l'Unione Europea accetta la richiesta di adesione di Svezia, Finlandia, Austria. Qualche giorno dopo viene accettata anche l'analoga richiesta della Norvegia, dopo aver raggiunto un compromesso sulla pesca. I referendum per la ratifica si svolgeranno nell'autunno 1994 nei singoli stati (vedi oltre).

23 maggio 1994: Roman Herzog viene eletto presidente della Repubblica in Germania.

29 maggio 1994: elezioni in Ungheria; il PSU (partito socialista) ottiene la maggioranza assoluta. Viene tuttavia formato un governo di coalizione.

12 giugno 1994: referendum in Austria sull'adesione all'Unione Europea: prevalgono i voti favorevoli (66,4%).

12 luglio 1994: in Germania, la Corte costituzionale (che già aveva autorizzato una missione in Bosnia) stabilisce che le truppe tedesche potranno partecipare alle missioni militari internazionali.

31 agosto 1994: in Irlanda del Nord, l'IRA annuncia la cessazione di tutte le attività militari. Il successivo 13 ottobre anche i gruppi paramilitari protestanti annunciano il cessate il fuoco. Nel dicembre 1994 iniziano colloqui fra il governo britannico e il partito indipendentista Sinn Fein sul futuro assetto dell'Irlanda del Nord. Le trattative proseguono positivamente, e nel gennaio 1995 inizia il ritiro delle truppe inglesi da Belfast. La situazione però resta tesa. L'IRA rompe la tregua nel febbraio 1996, con due attentati dinamitardi a Londra.

1 settembre 1994: le ultime truppe russe lasciano Berlino.

16 ottobre 1994: elezioni politiche in Germania; di stretta misura Helmut Kohl è confermato cancelliere.

Ottobre-novembre 1994: si tengono i referendum per l'adesione all'Unione Europea in Finlandia, Svezia, Norvegia. In Finlandia e Svezia prevalgono i voti favorevoli (rispettivamente 57% e 52,2%). In Norvegia invece hanno la meglio i voti negativi (52,1%): la Norvegia non aderirà dunque all'UE.

1 gennaio 1995: i paesi membri dell'Unione Europea diventano quindici, con l'ingresso di Austria, Svezia, Finlandia.

25 marzo 1995: entrano in vigore gli accordi di Schengen, che prevedono l'abolizione dei controlli doganali sulle persone alle frontiere fra alcuni paesi dell'UE (Olanda, Belgio, Lussemburgo, Germania, Francia, Spagna, Portogallo). In un prossimo futuro è prevista l'adesione anche dell'Italia (che di fatto vi entrerà nell'ottobre 1997) e della Grecia.

5 maggio 1995: nelle elezioni amministrative in Gran Bretagna, netta sconfitta dei conservatori di Major.

14 maggio 1995: in Francia viene eletto presidente il neogollista Jacques Chirac, che batte (col 52,6% al ballottaggio) il socialista Lionel Jospin. Poco dopo l'elezione, Chirac annuncia che la Francia riprenderà i test nucleari. Mobilitazione degli ambientalisti, tensioni internazionali e forti proteste al Parlamento Europeo. Il primo test si svolge nell'atollo di Mururoa, in Polinesia, il 5 settembre, l'ultimo nel gennaio 1996. Fra luglio e ottobre 1995 la Francia è scossa da una serie di sanguinosi attentati degli integralisti islamici. Nel novembre 1995 inizia un'ondata di scioperi che per quasi un mese paralizzano il paese, contro la riforma della previdenza sociale proposta dal primo ministro Alain Juppé, che ridurrebbe in maniera drastica gli interventi statali.

19 novembre 1995: in Polonia, al secondo turno, viene eletto presidente l'ex comunista Kwasniewski.

25 novembre 1995: un referendum in Irlanda legalizza il divorzio.

1 gennaio 1996: entra in vigore l'unione doganale fra i paesi dell'UE e la Turchia.

8 gennaio 1996: muore in Francia l'ex presidente François Mitterrand.

14 gennaio 1996: in Portogallo il socialista Jorge Sampaio vince le elezioni presidenziali (col 53,8%) e succede a Mario Soares.

3 marzo 1996: elezioni in Spagna, vinte di stretta misura dal Partito popolare di José Maria Aznar, che nel maggio seguente forma il nuovo governo.

Aprile 1996: tensione fra la Gran Bretagna e i partner europei in occasione della crisi della "mucca pazza".

26 maggio 1996: elezioni politiche in Albania in un clima assai teso. Vince il partito del presidente Berisha, ma i socialisti (ex comunisti) denunciano brogli e non riconoscono la validità del confronto. La situazione economica resta drammatica: solo il 10% dei lavoratori è iompiegato nell'industria, il reddito pro capite è di circa centomila lire al mese.

3 giugno 1996: assemblea della NATO a Berlino, in cui si stabilisce in linea di principio che gli alleati europei organizzino missioni fuori dal territorio NATO senza gli Stati Uniti. La Francia annuncia l'intenzione, a queste condizioni, di rientrare nel comando integrato della NATO. Procedure operative a dicembre.

30 giugno 1996: elezioni municipali a Mostar, in Bosnia-Erzegovina.

3 luglio 1996: al ballottaggio per le elezioni politiche in Russia, Eltsin (53,8% dei voti) batte il neocomunista Zuganov (40,3%).

7 agosto 1996: Mutuo riconoscimento nel quadro delle frontiere riconosciute internazionalmente fra Croazia e Federazione iugoslava.

14 settembre 1996: elezioni in Bosnia. I partiti nazionalisti (musulmano, serbo, croato) raggiungono la maggioranza assoluta nei rispettivi parlamenti. I tre presidenti si incontrano per accordarsi sul funzionamento futuro delle istituzioni. Alija Izetbegovic è per due anni a capo della presidenza collegiale della federazione.

1 ottobre 1996: L'ONU ritira le sanzioni commerciali contro la Federazione iugoslava.

3 novembre 1996: Emil Costantinescu (leader del CDR, partito di opposizione Convenzione Democratica), viene eletto presidente in Romania. Sconfigge il Partito della Democrazia sociale di Jon Iliescu.

6 novembre 1996: la Croazia entra nel Consiglio d'Europa.

17 novembre 1996: in Serbia le elezioni amministrative vedono la vittoria dei partiti di opposizione (raggruppati nella coalizione Zajedno, Insieme) in 14 città, fra cui Belgrado. La commissione elettorale annulla i risultati. Inizia un lungo periodo di manifestazioni soprattutto a Belgrado, con la richiesta delle dimissioni di Milosevic e del riconoscimento della validità delle elezioni. Grazie anche all'intervento dell'OSCE, nel febbraio 1997 il parlamento serbo convalida i risultati elettorali.

Marzo-aprile 1997: crisi in Albania, economica e politica, con insurrezioni armate in alcune regioni, rischio di dissoluzione delle strutture statali e drammatico esodo di profughi. L'OSCE approva l'invio di un contingente militare - guidato dall'Italia - per rendere possibile la distribuzione di aiuti umanitari e, successivamente, nuove elezioni. Governo di unità nazionale presieduto da Bashkim Fino.

19 aprile 1997: vittoria dei partiti di centro-destra alle elezioni legislative in Bulgaria, dopo sette anni di governo del partito ex-comunista. La coalizione delle Forze Democratiche Unite ottiene in parlamento 137 seggi su 240. Il programma prevede: piano di riforme economiche in cambio degli aiuti concessi dal Fondo Monetario Internazionale, integrazione della Bulgaria nella NATO, lotta contro la corruzione endemica, apertura dei dossier della polizia politica del regime comunista.

21 aprile 1997: in Francia, il presidente Jacques Chirac scioglie l'Assemblea Nazionale, utilizzando una sua prerogativa con l'intento di dare nuovo slancio alle riforme del governo Juppé (imperniate sulla riduzione dello stato sociale e l'incentivo all'iniziativa economica privata tramite l'alleggerimento dei prelievi fiscali sulle imprese, una politica di rigore in vista della moneta unica).

1 maggio 1997: in Inghilterra il Partito Laburista guidato da Tony Blair ottiene (dopo diciotto anni di governi conservatori) una schiacciante vittoria elettorale: 419 seggi in parlamento contro 165 dei Conservatori e 46 dei Liberal-democratici. Fra i punti del programma di Blair: il rilancio del sistema educativo pubblico, forme di autonomia politica per il Galles e la Scozia, rilancio di alcuni aspetti dello stato sociale, ripresa delle trattative per l'Irlanda del Nord, rafforzamento dei rapporti fra Gran Bretagna e Unione Europea.

8 luglio 1997: summit della NATO a Madrid, in cui viene deciso l'allargamento dell'alleanza a Ungheria, Repubblica Ceca e Polonia. Dopo essersi a lungo opposto a tale allargamento, il presidente russo Eltsin accetta, in cambio dell'impegno dell'Alleanza a non installare armamenti nucleari sul territorio dei futuri aderenti.

2 giugno 1997: La sinistra vince le elezioni in Francia. Il socialista Lionel Jospin è nominato primo ministro e forma un governo con l'appoggio, oltre che dei Verdi, anche del PCF.

15 giugno 1997: Franjo Tudjman è rieletto presidente in Croazia.

6 luglio 1997: elezioni in Albania, vinte dai socialisti. Presidente della repubblica viene eletto Rexhap Mejdani; primo ministro Fatos Nano.

15 luglio 1997: Milosevic viene rieletto presidente della Repubblica Federale di Iugoslavia. Elezioni presidenziali nella repubblica federata di Serbia, il 5 ottobre, sono invalidate per mancato raggiungimento del quorum di votanti. Il successivo 19 ottobre viene eletto presidente della Repubblica federata del Montenegro il riformista Milo Djukanovic, che è fautore di una maggiore autonomia dalla Serbia nella Federazione iugoslava.

11 settembre 1997: referendum per l'autonomia politica in Scozia; esce vittoriosa (74,3%) la linea dei laburisti, che prevede l'elezione di un parlamento e una limitata autonomia fiscale a partire dal 2000. Il 19 dello stesso mese, analogo risultato (con minore scarto di voti) ottiene un referendum per la creazione di un'assemblea locale in Galles.

15 settembre 1997: inizio a Belfast dei negoziati per l'Irlanda del Nord, con la partecipazione di tutte le parti interessate, compreso il Sinn Fein. I protestanti mirano a mantenere l'Ulster nel Regno Unito, i cattolici intendono ottenere la riunificazione con l'Irlanda: la guerra civile ha fatto, in trent'anni, circa 3000 morti. Se le parti interessate non giungeranno a un accordo entro maggio 1998, si prevede che sia sottoposto a referendum un piano congiunto anglo-irlandese. Nei mesi successivi la trattativa procede faticosamente, anche a causa di nuovi attentati e tensioni.

27 ottobre 1997: in Gran Bretagna il governo annuncia il rinvio dell'eventuale adesione della sterlina all'Unione monetaria.

16 dicembre 1997: il Consiglio europeo decide che nel 1998 si apriranno i negoziati per l'allargamento dell'Unione Europea a sei nuovi stati: Ungheria, Polonia, Repubblica Ceca, Estonia, Slovenia, Cipro.

2 maggio 1998 : trattato istitutivo della Unione Europea, con l’adesione di 11 stati, tra cui l’Italia, e nascita della nuova moneta " Euro" a partire dal 1°gennaio 1999, con creazione di una vasta area economica comune, caratterizzata dal controllo economico – finanziario della BCE ( Banca Centrale Europea) presieduta da un governatore unico ( per primo W.Duisemberg ).

 

 

 

La società dei consumi: aspetti economico-sociali ed etici

 

Veloce sviluppo dell’ economia e della società occidentale. Terziarizzazione dell’economia e della società nell’era postindustriale.La società dei consumi La cultura come industria Identità generazionali e sviluppo dei consumi di massa. Nuovo rapporto tra politica e società nell’Occidente.Tramonto dell’idea di "modernità" e avvento del "post – moderno ".Maggiore sensibilità verso la tutela dei diritti civili, in seguito alle campagne di Amnesty International contro la tortura e la pena capitale,con ampio risalto sui mass-media.

Crescente omologazione culturale quale esito della reificazione consumistica, crisi di identità dell’uomo medio (uomo-massa), anonimato socio-culturale, radicalizzazione dei bisogni e costituzione subliminale della scelta ("i persuasori occulti": Vance Packard ).Eclisse dei valori tradizionali e assenza di solidarietà in un contesto sociale caratterizzato da onnicomprensività competitiva ed esasperato individualismo.

Mutamento epocale dei principali aggregati sociali nelle società industriali ( famiglia mononucleare, scuola di massa).

Il prestigio e la preferibilità di status si spostano verso la fruizione di beni di consumo-simbolo e convenzioni sociali catalizzanti ( status – symbol ) dalla durata effimera .

Per contro, numerosissimi gli aspetti positivi, se relazionati in prospettiva storica.Dalla crescita esponenziale del reddito e del livello di vita,ai progressi della medicina e ai vantaggi della medicina preventiva, dalla lotta vittoriosa all’analfabetismo alla crescita della speranza di vita alla nascita. L’età media in incremento nei Paesi industrializzati e l’alto tasso demografico in Asia ed Africa porteranno però la popolazione mondiale dagli attuali 5.8 miliardi ai 6.122 del 2000 e ai 6.989 del 2010. In particolare risultano in crescita le diseguaglianze economiche (logica Nord-Sud) .Tramonto dell’idea di "modernità" e avvento del "post – moderno ".

Mutamento epocale dei principali aggregati sociali nelle società industriali ( famiglia mononucleare, scuola di massa).

La cultura di massa quale tentativo di manipolazione delle coscienze, veicolazione del consenso, come portato storico e retaggio culturale,attraverso l’imposizione di "simboli e miti dalla facile universalità"(Umberto Eco ).

Cambiamenti istituzionali nei Paesi di democrazia industriale. Crescita delle disuguaglianze a livello planetario Polarizzazione sociale. Nei rapporti internazionali, necessità di affermare un nuovo ordine mondiale ( extrasocietario, interculturale,multipolare ).

Mutamenti radicali nelle strutture produttive e nella condizione sociale dei ceti marginali( nuovi poveri,condizionefemminile,subalternità economica e di status , condizione giovanile ).

La bioetica, quale nuovo orizzonte di compatibilità tra ecosistema e processo di civilizzazione.

Crisi sistemi politici nazional – statuali

Crisi e relativa inconvertibilità del dollaro. Sconfitta americana in Vietnam contro i vietcong .

Dottrina sovietica della sovranità limitata (L. Breznev ).A Praga A. Dubcek inizia un nuovo modello filo-occidentaleTruppe corazzate del Patto di Varsavia entrano a Praga interrompendo il nuovo corso cecoslovacco di Dubcek. Proteste popolari dei ghetti neri, dell’intellighenzia. Nell’" american way of life", effetti devastanti sul tessuto sociale. Impossibilità a instaurare un dialogo "politically correct", neo –isolazionismo moderato.

In URSS e nell’Est europeo processo di democratizzazione e contemporaneo sviluppo dell’integrazione europea ( accordo di Maastricht sull’Unione economica e politica ).Identità generazionali e sviluppo dei consumi di massa .Il sistema internazionale tra bipolarismo e policentrismo ( crisi degli equilibri di Jalta ) ".

Dominio di forze transnazionali ( imprese multinazionali, organismi internazionali, globalizzazione dei mercati che evidenziano inefficacia degli strumenti della sovranità nazionale anche per la contemporanea affermazione delle etnie sub-nazionali..La crisi di egemonia del "modello americano"si intreccia e quasi si confonde con la crescita esponenziale della minaccia sovietica,e di un modello alternativo rispetto al monolitismo statuale e all’ampio rafforzamento dell’apparato militare e poliziesco.

Crisi della storiografia tradizionale ( marxista e liberale ) causata dalla complessità e variabilità dei fatti e dalla apparente impossibilità a ordinare in schemi organici il processo storico. Anni 1970 – 1995.

A Praga A. Dubcek inizia un nuovo modello filo-occidentale Truppe corazzate del Patto di Varsavia entrano a Praga interrompendo il nuovo corso cecoslovacco di Dubcek(ag.68)

Proteste popolari dei ghetti neri, dell’intellighenzia Americana, effetti devastanti sul tessuto sociale.

Nuovi equilibri globali tra nazioni e/o entità sovranazion.CEE e Giappone: nuovo ruolo economico – politico Accentuato aumento dei costi sociali ed economici del"Welfare"(costo del lavoro per u.prodotto)e assistenziali(spesa previdenziale e pensionistica)che provoca difficoltà di bilancio statale a partire dalla fine degli anni ’80 con accentuazione nel biennio di riferimento.Tramonto della modernità e affermazione del post-moderno (M.Lyotard e J.Habermas ) Processo di de-territorializzazione, de-industrializzazione,de-statalizzazione,coeva affermazione dei fondamentalismi religiosi e culturali basati sulla ciclicità del tempo .

A partire dalla fine degli anni ‘80 .il processo di dissoluzione dell’ U.R.S.S e la creazione della Comunità degli Stati Indipendenti, in precario equilibrio tra una forzata convivenza e il tentativo di prospettare una unione federale.1.L’ O.N.U. e le prospettive di un nuovo ordine planetario. Globalizzazione e sviluppo economia occidentale.

A decorrere dal 1° luglio 1997 l’antica colonia inglese di Hong Kong ritorna alla Cina, sulla base del protocollo negoziale 1897. Nell’attesa dell’evento, i mercati borsistici del Sud-est asiatico vanno in fibrillazione.La cerimonia del passaggio di consegne, sobria e semplice, si svolge nel massimo ordine.

Storica decisione in Lussemburgo sull’allargamento dell’UE a 26 Paesi,con negoziati da avviare entro marzo 1998 (14.12.97

Storica decisione in Lussemburgo, sull’allargamento dell’U.E. a 26 paesi, con negoziati da avviare entro marzo 1998 (14 dic.1997).

 

 

 

Evoluzione politica italiana

Dopo l’autunno caldo"del 1969, caratterizzato da forti proteste operaie e studentesche,si inaugura la "strategia della tensione" con l’esplosione di un ordigno presso la Banca dell’Agricoltura a Milano (12.12.69). Accusato, a torto , dell’attentato per depistaggio dei servizi segreti è l’anarchico P.Valpreda, che viene arrestato e, quindi, liberato con legge apposita del parlamento( limiti massimi della carcerazione preventiva).

Periodo della " latenza " Dal " bipolarismo " al " multipolarismo "

Il Terrorismo come arma politico-ideologica,come prassi anti-sistema

Rispetto ai nuovi equilibri globali tra nazioni e/o entità sovranazionali emerge un nuovo equilibrio economico – politico planetario e la relativa instabilità dei tassi di cambio delle monete : la mondializzazione dell’ economia non ha tuttavia implicazioni forti negli equilibri politici della penisola, ancora in gran parte strutturati su quelli della " guerra fredda", con la contrapposizione polare tra blocchi ideologici rigidi e immutabili .

Formazioni paramilitari, il cui ruolo e la cui funzione è variabile, si assumono localmente il ruolo anti-sistema, antagonistico,tipico del radicalismo politico-ideologico.Gli stati reagiscono, in genere, con il rafforzamento dell’apparato repressivo(deportazioni e pena di morte nei regimi autoritari,legislazione speciale e rafforzamento sistemi di sicurezza nelle democrazie occidentali).In Italia, con il sequestro e l’omicidio dello statista Aldo Moro (marzo-maggio 1978) il quale attraverso la formulazione degli "equilibri più avanzati" ( fine anni ’60) e infine l’adesione al " compromesso storico" aveva tentato di modificare il quadro politico generale, la strategia terroristica delle"Brigate Rosse"segna un salto di qualità che inciderà sugli equilibri politici futuri del Paese. Trasformazione della società e nuovi equilibri politici Contraddizioni nello sviluppo economico,crescente sottosviluppo territoriale meridionale, marginalizzazione sociale e nuove povertà, corruzione politica e inefficienza del sistema-Paese, immigrazione e nuovi ceti marginali, terziarizzazione e nuovo ceto medio di massa. Con "Tangentopoli" culmina la crisi del sistema. Emerge e si chiarisce maggiormente il ruolo di condizionamento politico-economico esercitato per lungo tempo da influenti lobbies , quali le associazioni mafiose (che arrivano al delitto politico pur di affermarsi) o le logge segrete (P2 e Gladio) che promuovono tentativi di colpo di stato il cui intreccio e la cui finalità sono tuttora incerti.Cresce la maturità degli elettori determinando un nuovo quadro politico che si chiarisce tramite una decisa evoluzione in senso bipolare dell’elettorato. Infatti nelle elezioni del 1994 , le prime svoltesi dopo la rivoluzione politica che spazza via l’intera vecchia classe dirigente ( CAF : Craxi, Andreotti, Forlani quali espressioni della politica come mediazione) con il nuovo sistema maggioritario corretto (Mattarellum) prevale l’aggregazione di centro-destra (Polo) il cui leader riconosciuto, Silvio Berlusconi, è in realtà un grosso manager del sistema dell’informazione (Mediaset) che controlla tre TV e molti grandi quotidiani e periodici. Anche la compagine politica di riferimento ( Forza Italia ) è in realtà espressione di una mutata geografia politica : è il partito – azienda, monocratico e illiberale ma dal volto efficientista e manageriale, ormai diametralmente contrapposto al partito – stato della I repubblica ( i c.d. partiti "dell’arco costituzionale"), caratterizzato dal prevalere dei contenuti ideologici sulla prassi politica ( consenso ).

L’opposizione di centro-sinistra, uscita sconfitta , parla polemicamente di incompatibilità tra politica ed affari e si batte per l’approvazione di una legge antitrust e una legge per l’incompatibilità dei due ruoli. Contraddizioni nello sviluppo economico, crescente sottosviluppo territoriale meridionale, marginalizzazione sociale e nuove povertà, corruzione politica e inefficienza del sistema-Paese, immigrazione e nuovi ceti marginali, terziarizzazione e nuovo ceto medio di massa, sono il carattere evidente di una profonda mutazione nata dalla crisi dei vecchi partiti-stato e dalla coeva affermazione delle citate neoformazioni, legate a interessi prevalentemente pragmatici e aziendali, non direttamente connessi con l’ideologia politica.

Transizione verso un nuovo modello statale (studi su modifiche della II parte della Costituzione) orientato verso il federalismo.

Uno dei partiti anti-sistema (la Lega Nord guidata da U.Bossi )dando corpo alle inquietudini della borghesia aziendale padana, si fa promotore di un progetto imperniato sul secessionismo ,che culmina con l’attentato di P.zza S.Marco a Venezia (giu.’97)Le forze politiche tardano a prendere coscienza del pericolo eversivo (rapporti servizi segreti ).

La coalizione politica di centro-sinistra (Ulivo ) uscita vincente alle successive elezioni politiche (aprile 1996)presieduta da Romano Prodi, riesce a stabilizzare il cambio e ad avviare il risanamento economico stabile dell’economia, che culmina con l’ammissione dell’Italia alla fase finale dell’Euro.

Nel contempo però i gravi squilibri sociali tuttora esistenti ( disoccupazione giovanile, instabilità politica, emergenze generazionali quali il precoce invecchiamento della popolazione e la contemporanea forte immigrazione clandestina, mancanza di corretta amministrazione nelle burocrazie centrali e locali, giustizia e riforme costituzionali negate ) non vengono corretti con la dovuta efficacia.

Il nuovo governo D’Alema ( ottobre 1998)della coalizione di centro-sinistra, abbandonata la compagine politica precedente con l’inclusione di forze politiche prima all’opposizione (UDR) nasce con l’intento di garantire almeno un quadro di stabilità politica di lungo periodo, che porti l’attuale legislatura alla naturale scadenza, avendo ultimato il programma politico presentato agli elettori. La novità sostanziale della nuova compagine governativa è data dalla leadership del segretario politico post-comunista , che diviene così il primo presidente post-comunista della storia republicana.

 

 

Periodo della " latenza "

Dal " bipolarismo " al" multipolarismo ". Terziarizzazione dell’economia e della società nel -L’era postindustriale .Cultura della legalità: tutela dei diritti civili, la società dei consumi

Dominio di forze transnazionali ( imprese multinazionali, organismi internazionali, globalizzazione dei mercati che evidenziano inefficacia degli strumenti della sovranità nazionale ). Cambiamenti istituzionali nei Paesi di democrazia industriale avanzata.

Affermazione delle etnie sub nazionali. La crisi di egemonia del "modello americano"si intreccia e quasi si confonde con la crescita esponenziale della minaccia sovietica,e di un modello alternativo basato sul Caduta del "muro di Berlino": fine della contrapposizione tra blocchi ideologici e avvio del dialogo multipolare.

Dissoluzione della URSS e formazione della Csi : nuovo modello economico e sociale.

Cina e Giappone emergonoquali outsider mondiali inOriente, la CEE in Occidente, attraverso un graduale processo di integrazione politico-economica (fondazione U.E.).

Crisi economica, sociale e nazionale delle ex repubbliche socialiste, nascita della Russia post-comunista, passaggio dalla leadership gorbaçioviana a quella di Boris Eltsin

Fondazione di un equilibrio multipolare, sdoppi la firma nel settembre1990,inGermania,di un trattato con l’URSS che impegna la potenza ormai al tramonto al ritiro militare entro il 1994. Tale atto verrà preceduto dalla fine dell’URSS.Monolitismo statuale e sull’ampio rafforzamento dell’apparato militare e poliziesco.

Crisi della storiografia tradizionale ( marxista e liberale ) causata dalla complessità e variabilità dei fatti e dalla apparente impossibilità a ordinare in schemi organici il processo storico.Anni 1970 – 1995

 

 

La cultura come industria

 

Crisi sistemi politici nazional – statuali in URSS e nell’Est europeo e contemporaneo sviluppo dell’integrazione europea ( accordo di Maastricht sull’Unione economica e politica ).Identità generazionali e sviluppo dei consumi di massa .Nuovo rapporto tra politica e società nell’Occidente.Tramonto dell’idea di "modernità" e avvento del "post – moderno "(teorizzato da J. Habermas e M. Lyotard ).

Maggiore sensibilità verso la tutela dei diritti civili, campagne di Amnesty International contro la tortura e la pena capitale,con ampio risalto sui mass-media.

Crescente omologazione culturale quale esito della reificazione consumistica, crisi di identità dell’uomo medio (uomo-massa),anonimato socio-culturale, radicalizzazione dei bisogni e costituzione subliminale della scelta(i persuasori occulti _Vance Packard ).Eclisse dei valori tradizionali e assenza di solidarietà in un contesto sociale caratterizzato da onnicomprensività competitiva ed esasperato individualismo.

Mutamento epocale dei principali aggregati sociali nelle società industriali ( famiglia mononucleare, scuola di massa).Il prestigio e la preferibilità di status si spostano verso la fruizione di beni di consumo-simbolo e convenzioni sociali catalizzanti ( status – symbol ) dalla durata effimera .

Per contro, numerosissimi gli aspetti positivi, se relazionati in prospettiva storica.Dalla crescita esponenziale del reddito e del livello di vita,ai progressi della medicina e ai vantaggi della medicina preventiva, dalla lotta vittoriosa all’analfabetismo alla crescita della speranza di vita alla nascita. L’età media in incremento nei Paesi industrializzati e l’alto tasso demografico in Asia ed Africa porteranno però la popolazione mondiale dagli attuali 5.8 miliardi ai 6.122 del 2000 e ai 6.989 del 2010.In crescita le diseguaglianze economiche (logica Nord-Sud) (v. Tavole Storia ‘900). La cultura di massa quale tentativo di manipolazione delle coscienze, veicolazione del consenso, come portato storico e retaggio culturale,attraverso l’imposizione di "simboli e miti dalla facile universalità"(Umberto Eco ). Anni 1991 – 1996

La conflittualità tende a spostarsi dai rapporti tra le nazioni ( ambiente extrasocietario)a quelli interni alla società civile(ambiente intrasocietario).Gli inputs operanti, tra contiguità temporale e antagonismo storico, sono in genere determinati, all’interno delle etnie rivali, da uno stato di guerra civile latente la cui fenomenologia è comunque storica.Il localismo è il fenomeno storico emergente in ogni contesto nazional – statuale e costringe i governi a rivedere la legislazione corrente in senso federale o, comunque, locale.Oltre il bipolarismo e dentro gli scenari del nuovo ordine mondiale.La crisi e conseguente dissoluzione della URSS, non supportate dalla creazione di un secondo polo contrapposto agli USA, determina equilibrio precario(tendenzialmente monocratico)anche per l’evidente riluttanza USA ad assumere un ruolo di leadership politico-militare globale che lascia spazi aperti a possibili soluzioni organiche (un direttorio mondiale dopo la modifica dell’ordinamento ONU?).

Rivoluzione informatica

 

Nuovi assetti economici e conseguenti interazioni dei mercati mondiali .

L’organizzazione del lavoro nella società post-industriale. Esiti economico sociali della globalizzazione dei mercati, nuova organizzazione del lavoro produttivo,:managementaziendale,telematica,l’informazione mass – mediologica quale fattore produttivo, razionalizzazione delle reti commerciali attraverso l’informatizzazione e le cennate nuove tecniche aziendali.Si registra per contro un graduale abbandono dell’assistenza generalizzata da parte delle entità statuali, con decremento dei c.d. "ammortizzatori sociali" e relativa crescita delle c.d."privatizzazioni"in ambito U.E.Automazione e fine del modello taylorista. Le implicazioni internazionali della globalizzazione dei mercati .Managementaziendale,robotizzazione,fine del taylorismo,monetarismo economico

Mondializzzione del mercato, dimensioni planetarie dei flussi finanziari,concentrazione delle imprese , oligopoli e/o monopoli,con assetti transnazionali.

 

RIORIENTAMENTO CULTURALE

Nei cicli dell’istruzione si realizza gradualmente un innalzamento dell’età ai fini dell’istruzione obbligatoria .Evoluzione dei mass-media e rapporto univoco ( binomio imperfetto) tra fonte trasmittente ( fonte mediale ) e ricevente ( utente- spettatore).Gli stati, con particolare riferimento alle democrazie industriali, garantiscono istruzione obbligatoria (scuola di massa);anche i mass-media motivano e favoriscono l’acquisizione di un linguaggio "comunicativo" che libera l’uomo-massa dall’anonimato sociale ,favorendo l’integrazione culturale .Tale fenomenologia è specialmente evidente in Italia ( studi di T. De Mauro ).

La "realtà virtuale"dà avvio alla cultura iconica, le trasmissioni via satellite e l’interconnessione telematica modificano radicalmente la visione del mondo. Dialettica tra omologazione culturale e difesa dell’identità culturale.

 

 

Cultura religiosa, mistica individuale e riflessi sociali.

Pubblicazione dei documenti pontifici di Giovanni Paolo II "Redemptor Hominis e Veritatis Splendor",Nuovo Catechismo cattolico.L’enciclica" di G.Paolo II"Centesimus annus"mette in luce la costellazione di eventi culminati con lo smantellamento dell"cortina di ferro".

La Chiesa cattolica prende posizione sulle grandi questioni aperte( diseguaglianze strutturali, ruolo delle donne e dei bambini ). Diffusione di credenze a carattere mistico e irrazionalistico, la cui caratteristica è la prevalenza del sostrato emozionale sulla fede vissuta pragmaticamente e la presenza di simbolismo rituale soteriologico e di fondamentalismo etico

 

CRISI DELL’ECOSISTEMA

 

 

Il pianeta è malato : sovrappopolazione, errori di programmazione degli interventi, incuria ,supersfruttamento dei terreni agricoli ;l’ inquinamento industriale e la circolazione dei veicoli hanno causato una rarefazione dell’ozono, nella misura del 4-5% dal 1979, nell’atmosfera, dato che sale al 18% nella fascia intertropicale e al 40% al di sopra dell’Antartide.Responsabili dell’assottigliamento della fascia protettiva di O3 sono i CFC,che liberati nella stratosfera e decomposti dalle radiazioni ultraviolette, liberano cloro che dissocia l’ozono in ossigeno, con la formazione di CO2. Quest’ultima molecola trattenendo i raggi solari riflessi dalla superficie terrestre, causa un graduale innalzamento termico. Ciò ha determinato il parziale scioglimento dei ghiacciai dell’Artide e il conseguente innalzamento del livello del mare di 25 cm ( dati aggiornati al 25.07. 1997).

A Kyoto il vertice tra le maggiori potenze industriali (U.S.A., U.E. e Giappone tra i Grandi) si conclude con un compromesso, che limita, entro il 2007,l’emissione di CFC nell’atmosfera(12.97).

A Buenos Aires (ottobre 1998) sembrano profilarsi risultati concreti sulla lotta elle emissioni nocive : occorrerà vedere se e fino a che punto le maggiori potenze industriali vorranno attuare tali buoni propositi!