Tutti i segreti del KGB

Dossier riservato dei servizi segreti dell'ex URSS sugli NLO (UFO),
inoltrato nel 1991 al cosmonauta Pavel Popovich.
Tutti i precedenti e una selezione della casistica ufficiale russa.



Agli inizi di febbraio del 1994 i servizi di Intelligence sovietici avevano cominciato ad aprire i propri archivi e, con molto senso pratico, a venderne il materiale; in particolar modo alla CIA americana venivano svenduti i dossier sugli UFO. Si veniva così a sapere che nel 1965 ad Hanoi, per esempio, la contraerea sovietica aveva fatto fuoco contro un UFO in piena guerra del Vietnam e che addirittura l'UFO avrebbe risposto al cannoneggiamento con un raggio luminoso provocando duecento morti.
(1) A parte ogni smentita, rapporti del genere sono stati sinora custoditi negli archivi dell'"Apparato", termine con il quale si indicano in gergo tutti i servizi segreti dell'ex URSS. L'Apparato ha sede in un enorme edificio di via Lubjanka a Mosca. Al quarto piano dello stabile c'è il quartier generale del vecchio KGB. Nel medesimo edificio si trova lo "Zapisky" (=Informazioni), il repertorio centrale dell'Intelligence, un servizio di archivi unico al mondo.
Là giacciono anche gli incartamenti sugli UFO, inviati dalla direzione del GRU (Glavnoie Razvedyvatelnoie Upravlenye), una sezione speciale del KGB il cui compito è quello di assicurare la protezione dei segreti militari. I documenti UFO raccolti pare si riferiscano a rapporti segretissimi sulla concreta possibilità dell'esistenza di una civiltà aliena interessata al pianeta Terra.



STALIN E L'ECO DI ROSWELL IN URSS
Già Stalin, avendo saputo del caso di Roswell nel 1947, aveva cominciato ad interessarsi all'argomento, commissionando un rapporto al responsabile dei primi programmi spaziali Serghiei Koroliev, al matematico Mytislav Keldish, al chimico Alexandr Topciep e a Igor Kurciatov, uno dei padri dell'atomica sovietica. Il verdetto di Koroliev era stato singolare: "Gli UFO non sono un'arma misteriosa degli avversari occidentali dell'URSS e dunque non rappresentano un pericolo per la sicurezza della patria". (2) Se dunque gli UFO non erano americani e quindi terrestri, chi li guidava? Esseri di altri mondi. Ciò che forse poteva essere in contrasto con la religione cristiana, non lo era con il materialismo dialettico. Infatti Marx addirittura prevedeva l'esistenza di altre intelligenze, e anche Mao ne era convinto. E il "cosmista" Bogdanov, celebre romanziere amico di Lenin e ideologo del bolscevismo, vagheggiava perfino una futura realizzazione del comunismo su Marte, chiamato "Stella rossa" (e di una stella rossa le armate sovietiche non portavano il simbolo sul berretto?). Altro cosmista comunista fu poi Platonov, i cui romanzi influenzarono il padre della cosmonautica (segretamente spiritista) Konstantin Ziolkovsky ed il geochimico Vernasky, nelle cui opere si trovano molti brani che preconizzano un'epoca "noosferica" di prossima venuta. Combattuto da Stalin, l'approccio del cosmismo ridivenne pubblico all'epoca dei voli spaziali e della distensione.
E forse non è azzardato pensare che proprio la credenza nell'esistenza di altre vite extraterrestri abbia in buona parte incentivato i voli spaziali. Con il sogno inconfessato di portare il marxismo nell'universo. Il Vaticano, in fondo, suggerisce di fare la stessa cosa con il Cristianesimo (3) e non è forse casuale che il primo astronauta sovietico, Gagarin, nel corso del suo viaggio salutasse proprio Nikolai Roerich, noto pittore teosofista e cosmista. (4) Per contro, per molti anni negli ambienti scientifici sovietici la versione ufficiale sugli UFO fu che si trattasse di fenomeni naturali sconosciuti, versione, questa, costantemente ribadita dall'accademico Yuri Platov, articolista di "Selskaya Zhyzn" o Vita Agricola (5) e talvolta come prodotto della decadente mentalità capitalistica (per il ministro degli Esteri Molotov).



MINACCE ALL'UFOLOGO BORIS SHURINOV
Quantunque Gromyko e Rogers si fossero segretamente accordati per passarsi nel 1971 tutte le informazioni sugli UFO (6) e sebbene nel 1955 agenti del KGB e della CIA, riuniti a Ginevra, già avessero concordato un piano analogo, (7) per il regime gli UFO non potevano esistere. O meglio, non dovevano esistere agli occhi della popolazione. In realtà lo Zapisky continuava a ricevere dossier e in alcuni casi, come dopo l'avvistamento di UFO sopra Petrozavodsk, il 20 settembre del 1977, gli agenti segreti erano intervenuti violentemente per far tacere i testimoni e confiscare tutte le evidenze del fatto (foto, vetri fusi dal calore dell'UFO a bassa quota). Ora, più recentemente, il KGB ha venduto importanti dossier alla CIA, forse in virtù degli accordi del 1955. Secondo l'ufologo sovietico Boris Shurinov tali dossier contenevano importanti informazioni tecniche. Dopo aver svelato al "Mufon UFO Journal" e alla stampa americana e italiana la verità, Shurinov si è visto minacciare di morte per iscritto e, verso la fine di aprile del 1994, qualcuno ha tentato di bruciargli, con della benzina, la porta di casa. (8) Chi? Non si sa, ma è ovvio pensare al KGB che, al contrario di quanto si pensa, non è scomparso né è certo stato abolito, ma semplicemente si è trasformato. La denominazione odierna è FSB (Servizi di Sicurezza Federali). Il 23 dicembre 1993 il presidente Yeltsin annunciava l'abolizione dell'ultimo bastione del totalitarismo sovietico, il Ministero della Sicurezza, che per 75 anni, di pari passo col KGB, aveva spiato la vita dei sovietici. Pure, dei dipartimenti di quel ministero, è rimasto più che mai attivo il controspionaggio estero. "Per proteggere i nostri interessi nazionali", ha ribadito Boris Yeltsin. (9) E già in aprile il KGB aveva convocato una conferenza stampa ove alcuni responsabili quali il colonnello Alexandr Zhilin del dipartimento investigativo ed il generale Andrei Bykov, viceministro alle Telecomunicazioni, avevano denunciato il grave deficit, di mezzi e di uomini e avevano cercato di sfatare il mito della potenza del servizio segreto. Negando ad esempio di avere migliaia di spie ed informatori e lasciando intendere di essere meno fiscali di quanto sinora pensato. (10) Come mai allora il reporter del "Baltimore Sun", autore di una clamorosa intervista ad uno scienziato che si occupa di armi chimiche, era stato interrogato per la seconda volta, il giorno precedente, nella prigione di Lefortovo dal KGB? E per quanto riguarda quest'ultimo, non è forse vero che dietro le oltre 25 morti inspiegabili dei ricercatori inglesi della Marconi, impegnati in studi sugli UFO e sullo Scudo Spaziale, ci fosse la "Ionga manus" di Mosca? (11) Questo è quanto sinora accaduto dietro le quinte.



L'OPERATO DI ZHIGEL E KAZANTSEV
Ufficialmente gli scienziati, disinformati dal regime, si sono mantenuti scettici sull'argomento, più o meno come con i loro colleghi americani. Il 1967 però ha rappresentato un momento di rottura di questa tendenza. Un decreto governativo del 18 ottobre, difatti, dava vita alla Commissione Cosmonautica dell'URSS un organismo incaricato di studiare gli UFO. Cosa poteva aver prodotto un simile cambiamento? Le pressioni di due scienziati e ufologi convinti, i professori Felix Zhigel e Alexandr P. Kazantsev, entusiasti dell'ipotesi aliena e convinti che gli UFO ci avessero già visitato nella preistoria, probabilmente manipolando la nostra evoluzione. I due facevano così parte della Commissione, presieduta da Anatoli Stolyarov, generale delle Forze Aeree e dal dottor A.Tikhonov suo segretario.



UFO E ACCADEMIA DELLE SCIENZE SOVIETICA
La riuscita di una grande iniziativa era in parte merito di Zhigel che, in agosto, si era incontrato a Praga con i colleghi russi e americani, al Congresso dell'Unione Astronomica Internazionale. Là Zhigel, un po' a sorpresa, aveva dichiarato ad un giornalista sovietico che da più di 20 anni erano stati segnalati UFO sui radar e che parecchie celebrità del Paese erano state testimoni dell'evento. Per questo Zhigel ne aveva approfittato per chiedere una cooperazione internazionale. Dato che lui ed i suoi collaboratori possedevano già 200 rapporti. Sull'onda dello scandalo causato, il governo fu costretto a costituire una squadra di 20 scienziati, mentre la Polonia aderiva al progetto, creando una rete fra le stazioni meteo locali ed extranazionali. Per Zhigel "la documentazione raccolta suggeriva che il fenomeno UFO fosse reale e che non potesse essere scambiato per alcun fenomeno naturale conosciuto, tipo i fenomeni ottici dell'atmosfera". I risultati della Commissione del 1967 furono però molto elusivi (l'omologo ente diretto in USA dal Prof. Condon seguirà le stesse tracce), specie dopo l'episodio che segue.
Stolyarov, nel corso di una trasmissione televisiva, aveva mostrato numerose foto di UFO riprese da aerei; una di queste mostrava un ordigno circolare sormontato da una cupola. Ci si sarebbe aspettati un incentivo agli studi ed invece poco dopo il generale abbandonava misteriosamente le ricerche. Dicendo di essere malato. Il colpo mortale alla Commissione arrivò più tardi, quando il professor Kostantinov, vicepresidente dell'Accademia delle Scienze, dichiarava alla Pravda: "L'Accademia ha studiato il problema da vicino, in relazione alle apparizioni, prendendo in esame quanto scritto dai giornali e commentato dalla televisione sovietica sugli UFO e ha concluso che la propaganda fatta in URSS a proposito dei pretesi dischi volanti non ha nulla del carattere proprio della scienza: queste invenzioni non hanno alcuna base di serietà; gli oggetti osservati hanno un'origine ben conosciuta..."
Quale? Quel che è certo è il fatto che nel 1979 l'Accademia delle Scienze dell'URSS realizzava lo studio statistico L'OSSERVAZIONE DEI FENOMENI ATMOSFERICI ANOMALI IN UNIONE SOVIETICA, curato dai Prof. L. M. Ghindilis, D. A. Menkov e I. G. Petrovskaya dell'Istituto di Studi Cosmologici di Mosca sulla base dei dati raccolti fra il 1959 e il 1979 dal Prof. Zhigel; e che 10 anni dopo, a seguito di un ondata di segnalazioni senza precedenti, il muro del silenzio sul problema veniva finalmente sbrecciato oltre cortina.
Il crollo dell'URSS ha fatto il resto.




NOTE:

1. La stampa 10­2­93.
2. La stampa 14­8­91.
3. Corriere della Sera 27­10­92.
4. "Lenin lo stregone" di C. Veltri in L'Italia 4­8­93.
5. Il Giornale 11­8­88.
6. Roberto Pinotti ­ Ufo visitatori da altrove Rizzoli, Milano 1990.
7. J.Von Buttlar The UFO Phenomenon Book Club Londra 1980.
8. Comunicazione personale con l'autore in data 8­5­94.
9. Corriere della Sera 23­12­93.
10. Corriere della Sera 9­4­93.
11. "Author's note" in S. Sheldon. The Doomsday Conspiracy Fontana, Londra 1992.




DOCUMENTI
Con questa lettera, firmata dal gen. Sciam, il KGB invia al cosmonauta Popovic un dossier militare di rapporti UFO in URSS.

KOMITET GOSUDARSTEVENNOI BEZOPASNOSTI SSSR
KGB (Comitato per la sicurezza dello Stato dell'URSS)

24­10­91 ­ n.1953/sc
Mosca

Al Presidente dell'Unione
delle Associazioni Ufologiche
cosmonauta­aviatore dell'URSS
Pavel Romanovich Popovich

n. 5­53 del 24­9­1991

Egr. Pavel Romanovich,

Il KGB non si occupa in modo sistematico della raccolta e analisi delle informazioni sui fenomeni anomali (quali i cosiddetti oggetti volanti non identificati). D'altronde, anche il KGB dell'URSS si muove nei confronti di organizzazioni diverse e di enti civili di informazioni circa le informazioni di tali fenomeni.
Vi inviamo in copia del materiale di interesse. Questo materiale è stato precedentemente inviato al ZNII (Istituto Nazionale Centrale Informazioni) per la costruzione di macchine della città di Kaliningrad.

Nota bene: Su tali testi, in 124 pagine, non c'è vincolo di segretezza se non limitatamente all'Ente Originatore mittente.

il Vicepresidente del Comitato di Presidenza del KGB

(firmato) N. A. Sciam






ALLEGATO/ Indice
EPISODI DI OSSERVAZIONI ANOMALE SUL TERRITORIO DELL'URSS FRA IL 1982 E IL 1990.
In allegato si trasmettono informazioni su episodi di osservazione anomale riscontrate su zone militari nelle seguenti località:

LOCALITÀ: DATA:

PAG.:

Città di Pietropavlosk 20 ottobre 1982

3

Città Kupska, Voronezh 17 ottobre 1983

24

Yelzi Comunità locale di Ghiuze 13 febbraio 1985

34

Zona di Khabarovsk 23 maggio 1985

39

Zona di Primorsk 12 novembre 1985

42

Città di Magadan 25 novembre 1985

50

Penisola di Tiksi 14 agosto 1987

56

Città di Mineralnie Vodi 14 dicembre 1987

60

Città di Nievinnomsk 30 dicembre 1987

73

Regione della Kamciakta 1987­88

75

Città di Khabarovsk 6 maggio 1988

78

Città di Magadan 1 ottobre 1988

85

Città di Soci 26 luglio 1989

87

Città di Kapustin Yar 28 luglio 1989

92

Città di Astrakan 28 settembre 1989

111

Zona di Magadan 21 ottobre 1989

120

Zona di Vladimir 21 marzo 1990

123






COMUNICAZIONE
circa le osservazioni di fenomeni anomali nella regione di Píetropavlovsk.
Nella zona dell'aeroporto di Pietropavlovsk­I
in Kamciatka (20 ottobre 1982).

Sopra l'aeroporto di Pietropavlovsk­I (Penisola di Kamciatka), il 20 ottobre 1982, a causa delle pessime condizioni meteorologiche a Magadan, veniva all'atterraggio l'aereo IL­62, matricola no. 86457 (numero di volo 206) del Gruppo di Produzione Riunito dell'Aviazione Nazionale, che compiva il volo 63 Mosca­Magadan (Russia Europea­Estremo Oriente Siberiano sul mare di Okhotsk).
All'arrivo all'aeroporto di Pietropavlovsk­I, l'equipaggio osservava l'apparizione, incontro e parallelamente alla sua rotta, di un oggetto luminoso, che si muoveva a velocità ed altezza variabili, i cui spostamenti erano accompagnati da smaglianti bagliori di luce. Al termine del volo, il comandante dell'equipaggio Vasilievikh fece rapporto scritto sul "Giornale dei rapporti KVS" circa il funzionamento degli strumenti radiotecnici e dei servizi dell'aeroporto di Pietropavlovsk­I.
Dopo l'atterraggio dell'aereo, anche due addetti avvistarono questo oggetto: uno civile e l'altro militare, che si trovavano nel settore KDP dell'aeroporto (torre di controllo). Allo scopo di verificare e documentare il fatto in questione furono raccolte da noi le dichiarazioni di 4 membri dell'equipaggio dell'aereo e di due controllori, nonché i dati del servizio meteorologico; sono state fatte copie delle registrazioni su nastro magnetico delle conversazioni dell'equipaggio dell'aereo con il gruppo dei controllori. Fu anche confiscata la cassetta del magnetofono di servizio "MARS BM" dell'aereo con le registrazioni dei colloqui tra i membri dell'equipaggio negli ultimi 30 minuti di volo e furono prese informazioni circa l'assenza a bordo di possibili installazioni speciali. Come risultato fu accertato che il 19 ottobre 1982, alle 19:29 (ora di Mosca), un aereo IL­62 aveva sorpassato il punto di controllo di Soboliev ad una altezza di 11.400 metri e si accingeva alla discesa, dirigendosi verso l'aeroporto di Pietropavlovsk­I.
Alle 19:32, alla distanza di 120­130 Km dall'aeroporto, il comandante pilota KVS M. P. Vasilievikh notò all'altezza di 7.200 metri, a sinistra in basso e ad un angolo di 45°, due lampi abbaglianti e luminosi di luce turchino­chiara, che sembravano fari anticollisione di un aereo. Giudicando la situazione come un avvicinamento pericoloso, Vasilievikh lampeggiò verso il misterioso traffico con i propri fari e comunicò l'accaduto ai controllori KDP dell'aeroporto di Pietropavlovsk­I. Il controllore KDP S. A. Karikov, sapendo che non c'era altro traffico nella zona e tramite il servizio PVO (Difesa Contraerea), informò di ciò il KVS Vasilieivikh.
L'equipaggio confermò tuttavia che aveva sotto controllo l'oggetto. Inoltre, il navigatore dell'equipaggio, A. I. Bondariev e l'istruttore di navigazione del distaccamento di volo 206, M. D. Skubko, per tutto il tempo di osservazione dell'oggetto, avevano tentato di avvistarlo sul radiolocalizzatore ma inutilmente. L'oggetto mostrava lampi abbaglianti della durata di 3­5 secondi con pause di 25­30 secondi ed è stato osservato dall'equipaggio per circa 12 minuti. Alle 19:55 l'equipaggio cessò di osservare l'oggetto, concentrandosi sulle manovre per l'atterraggio dell'aereo. Per tutto il periodo dello stazionamento dell'oggetto nella zona di visibilità ala parte dell'equipaggio, la radio e gli equipaggiamenti luminosi funzionarono normalmente senza intoppi. Ciò vale sia per gli equipaggiamenti dell'aereo che per quelli dell'aeroporto. Il controllore KDP S. A. Karikov, ricevendo dall'equipaggio dell'aereo informazioni circa l'oggetto, tentava di localizzarlo visualmente dal tetto del KDP (torre). La visibilità era eccellente e l'aereo si vedeva perfettamente, ma Karikov non riuscì ad osservare l'oggetto estraneo. Circa 8 minuti dopo l'atterraggio dell'aereo, Karikov avvistò verso nord, esattamente nella direzione della pista, una luce abbagliante, che ricordava le luci anticollisione di un aereo. Per 3 minuti Karikov osservò 6 luci, il cui colore cambiava dal rosa­rossastro al rosa. L'oggetto si muoveva dapprima verso ovest, poi verso nord­ovest. Karikov richiamò verso l'oggetto l'attenzione dell'aspirante Tchaplighin, il quale fece in tempo ad avvistare due luci. Il comandante dell'equipaggio, M. P. Vasilievikh, in un'intervista, raccontò che volava verso la Kamciatka già da 6 anni e che mai aveva visto alcunché di simile, pur avendo volato nelle più diverse condizioni.
Il servizio meteorologico dell'aeroporto, in coordinamento con il Centro Regionale Meteorologico, afferma che non c'era stato alcun avvistamento insolito nell'atmosfera sul corridoio aereo Soboliev­Elizov. Non si erano notate nemmeno condizioni per attività temporalesca, né forti elettrizzazioni delle masse d'aria. Il 20 ottobre, alle 16:30, il traffico 86457 cominciava il rullaggio di partenza verso Magadan. A seguito della comunicazione della scoperta di scorie anomale nell'olio dei sistemi idraulici, il volo venne ritardato per accertamenti. Il 25 ottobre, a seguito di interventi di manutenzione, furono scoperti seri guasti alla palettatura delle turbine di entrambi i motori.
Oltre a ciò uno di essi risultò del tutto fuori uso. In un rapporto preliminare della commissione l'ingegnere capo del DBU GA, Gh. I. Martinov, sostenne che le avarie alle palette si erano verificate a causa di un arresto della lubrificazione durante il decollo dell'aereo nell'aeroporto moscovita di partenza di Domodiedov.






COMUNICAZIONE
circa le osservazioni di fenomeni anomali nella regione di Kapustin Yar (*)
NOTA: (*) Località sede di una base di lancio per veicoli spaziali dell'URSS e di un poligono missilistico, sita nella Regione di Astrakhan (Mar Caspio) in prossimità del Volga.

RAPPORTO
Si rende noto che nel periodo fra le ore 22:12 del 28 luglio 1989 e le 01:30 del 29 luglio 1989, (censura) militari sovietici, delle unità dell'esercito (censura) a Kapustin Yar nella Regione di Astrakhan, segnalavano oggetti volanti non identificati nella direzione del (cancellato) reparto e delle basi in smobilitazione (censura) determinati reparti situati a (censura). Frequenti le segnalazioni dalla steppa intorno alla città di Kapustin Yar verso nord­est, rispettivamente a 45 e 30 Km di distanza. I militari hanno trasmesso al Centro di osservazione degli NLO (UFO) nel periodo fra le 22:12 e le 23:55 del 28 luglio 1989.
Come segue dai resoconti dei testimoni oculari essi hanno avvistato dapprima 3 oggetti ad una distanza di 3­5 Km Le basi militari smobilitate, che si trovano rispetto al PDRZ a circa 15 Km, hanno avvistato gli UFO dalle ore 23:30 fino alle 01:30 del 29 luglio 1989 a distanze variabili da qualche chilometro fino a 300 metri. Risulta dagli interrogatori dei testimoni dello stabilimento che le segnalazioni esterne circa l'avvistamento UFO descrivono: un "disco" del diametro di 4­5 metri, nella sua parte superiore di forma semisferica, luminoso, che si muoveva talora improvvisamente, in silenzio, abbassandosi e planando verso il terreno ad una altezza di 20­60 metri (particolari nelle dichiarazioni testimoniali).
Il Comando Sovietico (censura) Unità Militari (censura) (poligono BVS, città di Akhtubinsk) di distruggere dopo dettagliati esami, (censura) non lungi, onde non consentire una presenza a distanza ravvicinata di aerei in transito.
I testimoni oculari confermano le ottime condizioni meteorologiche locali del momento.
(senza firma)

Allegati
RAPPORTO
Io, sottufficiale Voloscin Valeri Nikolaievitch, faccio rapporto che alle 23:20 del 28 luglio, trovandomi al cambio del turno di servizio delle comunicazioni, ho ricevuto l'informazione dall'addetto del centro di telegrafia com. Tchernikov Anatoli Botisovitch, circa il fatto che sopra il reparto militare (censura) nel corso di più ore era rimasto sospeso un oggetto sconosciuto che egli definiva un disco volante. In aggiunta Tchernikov A .B. raccontava che questa informazione gli era giunta dal com. Savartzev del gruppo operativo mediante comunicazione (censura).
A Savartzev questa informazione era giunta da (censura). Secondo le parole di Tchernkov questo oggetto sembrava osservare il PDRZ in quanto era a due chilometri da (censura). Dopo questa conversazione telefonai al comandante Savartzev, il quale confermò di aver ricevuto l'informazione e mi propose di salire in alto nel tentativo di vedere questo oggetto. All'incirca alle 23:30 uscii dall'edificio con il soldato semplice Tischaiev D.N. e mi arrampicai sulla prima sezione della torretta dell'antenna, a circa sei metri dal suolo. Il soldato semplice Tischaiev era vicino a me.
Appena salimmo sulla torretta feci notare al soldato semplice Tischaiev che sul lato (censura) alla nostra destra volava silenziosamente un certo oggetto. Tischaiev commentò che lo vedeva. Nel cielo notturno era distintamente visibile un potente faro luminoso che ricordava una fotoelettrica. L'oggetto volava verso le attrezzature ausiliarie (circa a cinque chilometri dal posto di osservazione) e si dirigeva verso il deposito degli armamenti missilistici (circa a 300 metri dal posto di osservazione). Sorvolando tale deposito, l'oggetto vi planò sopra, poi si abbassò ad una altezza di circa 20 metri.
Contro il cielo notturno la sua sagoma era visibile e tutto il corpo irradiava una luce verde pallida, simile alla luminescenza del fosforo al buio. L'oggetto si presentava come emisferico nella parte superiore.
Il diametro del disco era di circa 4­5 metri. Inoltre, quando l'oggetto si abbassò sopra i depositi missilistici, dal punto da dove proveniva il bagliore si accese un raggio di luce violenta che prese a girare tutt'intorno, soffermandosi ai margini di una installazione. Osservai 2­3 giri del raggio, che era distintamente visibile sullo sfondo del cielo ed emanava dall'oggetto, nonostante non riuscissi a scorgere la chiazza luminosa sulle costruzioni e sul terreno (sebbene ad un certo momento il raggio apparisse come una macchia).
Il moto del raggio durò per qualche secondo, poi scomparve; l'oggetto, continuando a scintillare, si avviò verso una zona residenziale adiacente. Dopo di ciò ho visto l'oggetto sospeso sopra le installazioni della ferrovia. Quindi a questo punto l'oggetto nuovamente ritornò sui depositi missilistici e fu osservato sopra di essi ad una maggiore altezza (60­70 metri).
In questo momento, presso di noi, anche l'intero corpo di guardia montante e il capo delle guardie osservavano l'oggetto. Alle 01:30 volò via verso la città di Akhtubinsk e scomparve alla vista. I suoi lampeggiamenti non erano stati periodici, come se fosse stato mandato per fare fotografie.
Gli spostamenti dell'oggetto non erano stati uniformi: talora velocemente di lato, o verticalmente (segue una pagina scritta a mano, con disegno dell'UFO, pressoché illeggibile, che risulta però trascritta nel documento) e talvolta planando dolcemente. Ho osservato tutto ciò chiaramente dalle 23:30 fino alle 01:30. Posso rappresentare come mi sia apparso l'oggetto mediante il disegno.

NOTA Il raggio e le luci si propagavano per tutta la zona.
(Firmato) L'addetto di servizio alle comunicazioni Sottufficiale Voloscin V. N. 31.07.89





COMUNICAZIONE
circa le osservazioni di fenomeni anomali effettuate dall'aeroporto di (censura) nella regione di Khabarovsk al confine cinese (23 maggio 1985)

DICHIARAZIONE
Lo Stormo Bombardieri (censura) stava eseguendo le missioni di volo prefissate quando un NLO (UFO) fu avvistato dalla torre di controllo di (censura) alle 22:35. Era di forma ellittica e di colore arancio pallido. L'oggetto si muoveva silenziosamente ad una quota di 2.000­3.000 metri e a una velocità di circa 600 Km/h da ovest a est.
Questo ellissoide era circondato da un alone di luce. Gli schermi radar non mostravano alcuna traccia dell'oggetto. Non è stato registrato alcun tipo di influenza sui materiali o sul personale.
L'avvistamento si è protratto per 13 minuti. Il suo volo era interrotto da abbassamenti di quota e da periodici stazionamenti a mezz'aria. Due ore dopo un oggetto simile fu avvistato per 10 minuti. Nostri aeromobili a lungo raggio sono transitati su di esso ad una quota di 800­1.200 metri. L'UFO emetteva raggi di luce sia nella parte superiore che inferiormente. I raggi emessi nella parte inferiore erano più luminosi.
(Firmato) Comandante di Volo Colonnello Alifanov V.






COMUNICAZIONE
circa le osservazioni di fenomeni anomali effettuate fra il Dicembre 1987 e il Settembre 1988 nella base missilistica di (censura) in prossimità del Vulcano Shiveluch (Kamciatka)

DICHIARAZIONE
Il personale militare dei posti di osservazione bilaterale ha avvistato sistematicamente oggetti volanti non identificati di forma sferica. In particolare, essi apparivano come dei piccoli fuochi che si alzavano lentamente cambiando di colore dal rosso al bianco. Gli avvistamenti sono durati da 30 secondi fino a 7 minuti. Uno dei nostri ufficiali ha suggerito che il loro manifestarsi fosse da mettere in rapporto ai vari lanci di esercitazione di missili previsti. Egli ha intatti notato che gli UFO non apparivano quando l'orario dei lanci veniva alterato. Comunque, sfere volanti delle dimensioni di un pallone da calcio furono anche avvistate senza alcuna relazione alle operazioni di lancio, come nel caso del 16 dicembre 1987, un'ora dopo che per un incidente la testata da guerra di un missile era caduta al suolo. Una sfera arancione si muoveva lentamente e silenziosamente da nord a sud. Era una giornata di gelo e con totale assenza di vento. Il 21 dicembre 1987 la sfera comparve alle 19:00 mentre il lancio ebbe poi luogo alle 22:00. Il giorno dopo non vi furono operazioni di lancio. Nondimeno, la sfera apparve alle 18:35. Pulsava, cambiando la propria colorazione dal rosso al blu al bianco. Il 26 luglio 1988 una sfera dai contorni indefiniti fu avvistata immediatamente dopo il lancio. La situazione si ripeté la notte fra il 9 e il 10 Settembre 1988. Stavolta l'UFO apparve 5 minuti prima del lancio. Era una sfera argentata con dimensioni apparenti superiori a quelle della Luna piena. L'oggetto scomparve subito dopo il lancio.
L'operatore radio notò un peggioramento nelle trasmissioni durante il passaggio alle onde ultra­corte. Le strutture anti­aeree e le strumentazioni radio del complesso di controllo non hanno registrato nessun oggetto volante non identificato. Di conseguenza per i fenomeni osservati gli specialisti hanno suggerito le seguenti ipotesi:
a) concentrazioni sferiche di cariche elettriche atmosferiche;
b) palloni illuminati dai raggi del sole al tramonto;
c) ologrammi prodotti dall'incrociarsi di raggi laser;
Questi suggerimenti sono puramente teorici. Non vi sono elementi per ritenerli fondati.
(Firmato) (censura) Comandante dell'Unità.






COMUNICAZIONE
circa le osservazioni di fenomeni anomali effettuate nella zona della città di Vladivostok sul Mare del Giappone
(3 novembre 1985)

DICHIARAZIONE
Alle 20:30 dopo una battuta di caccia alle foci del fiume Razdolnaya, salii sulla mia barca a motore "Dniepr", ormeggiata, azionandone il motore "Vikhr". Questo si avviò dolcemente e senza il minimo problema. In quel momento notai un NLO (UFO) che si muoveva a grande velocità da nord a sud ad una altezza molto superiore a quella propria degli aerei. Sembrava comunque più grande di una stella e proiettava un raggio di luce verso terra leggermente inclinato. Il raggio era piuttosto lungo, eppure non toccava il suolo dissipandosi a mezz'aria.
Quando l'UFO ci volò sopra più vicino, il motore della barca si spense. Tirai il cordone di accensione dopo aver prima rimboccato la benzina e aumentato il gas.
Il motore si accese, ma mentre funzionava avevo notato una luminescenza provenire dalla base delle bobine attraverso le quali passano i cavi ad alto voltaggio collegati alle candele di accensione dei cilindri superiore e inferiore. E la luminescenza alla base della candela superiore era maggiore dell'altra.
5 o 7 secondi dopo il motore si arrestò improvvisamente e senza alcun calo di potenza. In quel momento l'UFO si trovava esattamente sopra la barca. Dopo che l'UFO si era spostato un po' di più verso sud in direzione di Vladivostok, il mio compagno A. Khripunov e io notammo al di sopra di esso un satellite artificiale. Sia l'UFO che il satellite si muovevano all'incirca alla stessa velocità e nella stessa direzione. Quando l'UFO si avvicinò a Vladivostok il suo raggio scomparve e lo stesso oggetto non fu più visibile.
Il satellite invece continuò il suo spostamento, ed era chiaramente visibile nel cielo sebbene fosse molto più piccolo dell'UFO.
Risalimmo in barca e la allontanammo dalla riva. Per quanti tentativi facessimo il motore non si avviava. Il vento e la corrente portarono la barca sulla riva opposta. Una volta in secca feci un altro tentativo di accendere il motore: cambiai le candele, ma il carburante si riversò sia sul primo che sul secondo paio. Cambiando il secondo paio di candele notai che non davano scintilla. Usammo perciò i remi per raggiungere la foce del fiume e scegliere un posto per riposarci.
Laggiù esaminai attentamente il motore. Pulii allora i contatti di tutti i circuiti, sostituendo parte dei fili elettrici e dei cavi ad alto voltaggio.
Una debole scintilla comparve nel cilindro inferiore: la scintilla compariva periodicamente quando il volano girava: una volta, dopo vari tentativi infruttuosi. Non scoccava invece ancora alcuna scintilla sul cilindro superiore. Decidemmo di remare, sperando di incontrare qualcuno.
Incontrammo alcuni pescatori solo alle 09:00 di mattina che ci diedero una loro vecchia bobina. Verificai ancora tutti i contatti. Nulla era cambiato nel cilindro inferiore. La scintilla era debole e compativa a singhiozzo. Quando cambiai la bobina il cilindro superiore non dava scintilla, però senza candela la scintilla si scaricava nella mano. Quindi presi una dinamo magnetica di scorta che avevo già provato di notte, la misi in una piccola caldaia, chiusi il coperchio e la surriscaldai per mezz'ora su un fornello a petrolio. Poi la misi al suo posto. Dopo il primo giro del volano avvertii nella mano il forte colpo della scintilla. Sistemai allora i contatti, collegai le candele, le misi a massa e vidi che finalmente funzionavano entrambe. Avvitai le candele, schizzai in entrambi i cilindri un po' di carburante pulito per una partenza più facile e infine il motore si accese al primo colpo.
Erano ormai le 15:00; quarantacinque minuti dopo eravamo a Vladivostok.
(Firmato)
Capitano di Corvetta della Marina Sovietica V. Alexandrov






COMUNICAZIONE
circa le osservazioni di fenomeni anomali nella zona della città di Soci (Mar Nero)
(26 luglio 1989)

RAPPORTO
Inoltriamo l'interpretazione del controllore al Servizio Movimentazione dell'aeroporto di Soci, Stiepanian R. Kh. e la trascrizione delle radiocomunicazioni con l'equipaggio aereo circa le osservazioni di oggetti volanti non identificati nella zona di responsabilità dell'aeroporto di Soci, il 26 luglio 1989.
ZNA su Som nel servizio UVD
al compagno Bielov S. F.
dal controllore UVD Stiepanian R. Kh.

INTERPRETAZIONE
Io, Stiepanian R. Kh., il 27.07.89, durante l'effettuazione dell'UDD in RZ, circa alle 14:40 ricevetti una comunicazione dall'equipaggio VS 85138 proveniente dalla direzione di Simferopoli in quota a 10.100 metti, secondo la quale osservavano al traverso sinistro, a circa 30­50 Km alcuni oggetti.
Io chiesi di puntualizzare sulla forma, la luminosità e su quali manovre essi eseguissero. L'equipaggio aggiunse che gli oggetti si muovevano parallelamente: uno luminoso, a forma di sigaro, come se fosse un dirigibile; mentre l'altro era a punta di fiocina, con forma rigorosamente geometrica.
La velocità era esattamente uguale a quella di un TU154 e gli oggetti effettuavano facilmente manovre scambiandosi di posto.
Chiesi all'equipaggio circa eventuali anomalie nel funzionamento degli apparati e strumenti dell'aereo, e l'equipaggio confermò che tutto funzionava normalmente, in perfetto ordine. Chiesi all'equipaggio di osservare gli oggetti e di riferire immediatamente su qualunque cambiamento della situazione. Quindi chiesi informazioni al settore militare UVD se nella zona ci fossero loro veicoli R.Sch.O., e fornii dati sugli oggetti. Mi si rispose negativamente, al che informai il PVO (*) e chiesi se non li stessero osservando con i loro strumenti, ma "Krov"(**) rispose di no. Feci rapporto al controllore anziano e a RP. Anch'io non osservavo nulla nell'indicatore. Allorché 85138 si trovò nella zona vi giunsero anche tre VS, i quali osservarono questi oggetti. La loro descrizione fu identica. Gli aerei osservarono gli oggetti nella zona per circa 20­25 minuti, ad altezze fra i 7.500 e gli 11.100 metri. In quel momento la direzione dei collegamenti con gli aerei fu assunta dal controllore anziano e dal dirigente aeromobili che avevano ascoltato tutto. Una informazione più accurata può essere ottenuta dalle trascrizioni di tutte le comunicazioni radio fra le 11:35 e le 12:05. Steso il 9.08.89 per promemoria.
(Firmato) Stiepanian

Note: (*) Difesa Contraerea. (**) Nome in codice dell'unità PVO.






COMUNICAZIONE
CIELO DI SOCI, 26.07.1989
(D = controllore;
138 = VS 85138;
397 e 500 = due altri aerei non meglio identificati;
E = equipaggio generico)

Ore 11:31
(D): 138, ascolto.
(138): Voi non notate, alla nostra sinistra, due oggetti?
(D): A sinistra, a quale altezza?
(138): Alla nostra altezza 50­60 km, proprio al traverso.
(D): 138, non ci sono traiettorie convergenti, vedete niente a sinistra?
(D): 138, che cosa vedete?
(E): C'era un oggetto ed un secondo gli è apparso a fianco, adesso si muovono assieme a noi a circa 80 km.
(E): Qual'è la forma?
(E): Uno è allungato come un dirigibile e l'altro è come circolare.
(D): Si trovano al traverso rispetto a voi?
(E): Sì, proprio al traverso, ma adesso si sono allontanati improvvisamente, a 80­90 km.
(D): 397, voi non vedete nulla, davanti, a destra, a sinistra, fra 30 e 40 km?
(E): 397, davanti a 30 km?
(D): 40 km sul fianco sinistro a destra.
(E): 397, faremo attenzione da sinistra a destra.
(E): No, non vediamo nulla, per ora; non vediamo, adesso usiamo il localizzatore.
(E): 397, ecco adesso a destra 25 km; sono già a destra dietro di voi.
(E): No, non vediamo: ci sono nuvole ovunque.
(E): Guardate più in alto delle nubi (due volte)... c'è qualche cosa che va zigzagando.
(E): 397, vedo due macchie sullo sfondo delle nubi.
(D): In quale direzione?
(E): 45 km da Soci, 30 gradi all'indietro.
(E): 138, uno è quasi come un quadrato l'altro si allunga nella forma di un rombo, stanno separandosi.

Ore 11:44
(D): 138, raccontateci di questi oggetti.
(E): Ecco, ci sono a fianco e sono immobili. Noi siamo a 8 km da loro, pensiamo.
(D): Si muovono?
(E): Erano a 40, adesso a 100 km sul fianco sinistro a destra.
(E): Soci, 138 chiede 11.100 metri di altezza.
(D): 138 autorizzato a 11.100 e fateci sapere di questi oggetti.
(E): 138 a quota 11.100.
(D): 138, distanza 200 km, azimut 270.
(E): 138, distanza 100.
(D): (incomprensibile).
(E): Soci, voi li vedete sul localizzatore?
(D): No, non osserviamo nulla.
(E): Ecco che adesso hanno virato e vanno affiancati.
(D): 397, distanza 200, azimut 277, a 10.000 commutate su 120.4.
(D): 138 li osservate ancora?
(E): Eccoli a sinistra, indietro, l'intervallo fra noi e loro è in aumento, si sono allontanati da noi molto velocemente. Prima ci erano vicini e poi si sono distanziati da noi.
(D): 138, in quale direzione vanno?
(E): Adesso a sinistra e indietro rispetto a me.
(D): Tutto funziona bene da voi?

Ore 11:47
(E): Tutto funziona normalmente.
(D): (incomprensibile).
(D): 500, voi non osservate niente?
(E): 500, non vediamo nulla né a destra né a sinistra.
(D): Ricevuto.






I casi qui presentati fanno parte del "dossier" del KGB inoltrato nel 1991 al cosmonauta Pavel Popovich che il CUN ha ricevuto attraverso canali riservati e reso noto nel 1994 successivamente al "II° Simposio Internazionale di San Marino sugli Oggetti Volanti Non Identificati" dedicato a "UFO: riserbo, segretezza e verità", nell'interesse della divulgazione della casistica ufficiale mondiale.






Da: Notiziario UFO ­ n. 3 (Novembre ­ Dicembre 1995)