Anno 1 Numero 1 Mercoledì 10.04.02 ore 23 

  

Direttore Responsabile Guido Donati

Sintesi degli interventi della conferenza stampa, tenutasi il 19 febbraio, organizzata dalla Società farmaceutica Elan Pharma Italia e l'Istituto Regina Elena, sul tema: "Assistenza e ricerca nell'area della Terapia del dolore e delle Cure palliative: terreno di collaborazione tra Industria farmaceutica e realtà ospedaliera".  

A cura di Massimo Biondi

Francesco Cognetti, Direttore Scientifico dell'Istituto Regina Elena – Si sta diffondendo in Italia, presso medici e pazienti, la cultura di eliminazione del dolore nei malati "terminali". Per conseguire questo obiettivo sono state attivate nuove e apposite forme di assistenza – assistenza domiciliare, hospice, unità operative di cure palliative – ma in tutti i casi il paziente non deve perdere di vista l’ospedale, che rimane per lui un punto di riferimento ineliminabile. In un certo senso, tutte queste nuove forme di assistenza consistono nel "portare l’ospedale fuori dell’ospedale".

Oscar Corli, Resp. Medico del Servizio Cure Palliative dell'Osp. "Buzzi" di Milano – Le cure palliative sono il piano di cura e assistenza più appropriato e specifico per i malati terminali. In Italia non esistono cattedre universitarie per le cure palliative, anche se il problema è ormai esploso ogni oltre previsione. 

 

Le rilevazioni epidemiologiche indicano un’incidenza annua di 270 mila nuovi casi di tumore, una mortalità vicina alle 150 mila unità e una prevalenza (cioè numero totale di casi vecchi e nuovi) di 1.400.000 casi. A fronte di tutto ciò i dati più aggiornati (31 dicembre 2001) dell’Osservatorio Nazionale italiano sulle Cure Palliative rivelano che esistono attualmente 168 unità di cure palliative, 152 organizzazioni no-profit e 36 hospice che si occupano di questo genere di assistenza. Per avere un’idea dell’evoluzione in quest’area, basti pensare che nel 1995 esistevano in Italia solo 3 hospice. Per sostenere questo veloce sviluppo nel campo delle cure palliative servono dunque finanziamenti, opportunità di formazione ed educazione per il personale sanitario e para-sanitario che deve farsene carico, nonché capacità di realizzare strutture e servizi per rispondere al meglio alle esigenze dei malati e dei loro familiari. Edoardo Arcuri, Primario di Anestesia e Rianimazione dell'IRE – E’ dal settore privato che sta provenendo un forte sostegno per realizzare e mantenere nel tempo i servizi di assistenza per le cure palliative, che offrono in primo luogo le terapie del dolore e gli altri trattamenti specifici per i sintomi e le esigenze dei malati "terminali". Grazie a simili sostegni si può pensare di ampliare, nel numero e nelle dimensioni, la rete di servizi in quest’area. Lo dimostra l’esperienza dell’hospice del Sacro Cuore, a Roma, che è stato istituito grazie a un sostegno della Fondazione Credito

 Fondiario ed è stato poi sostenuto dall’Opera S. Pietro. Oggi, grazie a un nuovo finanziamento, quest’hospice è alla vigilia di un ampliamento (raddoppio) delle sue capacità, di particolare rilevanza non solo ai fini dell’assistenza erogata, ma anche in vista del notevole lavoro di ricerca che consente di effettuare.

Luigi Baldassarri, Amministratore Delegato di Elan Pharma Italia S.p.A. – Il ruolo di un’Azienda farmaceutica è oggi più ampio della sola offerta di prodotti terapeutici e si estende in altri campi di attività socio-sanitaria, come la formazione (progetti educational, corsi e pubblicazioni, aggiornamento permanente e così via) e l’offerta di servizi e modelli di assistenza. In tal senso si muove Elan Pharma Italia, una nuova realtà nel panorama farmaceutico italiano (ha iniziato le sue attività nel gennaio 2002), che oltre ad avere prodotti di particolare rilevanza nel campo della terapia del dolore, della chemioterapia e delle cure palliative, si è già impegnata per realizzare varie forme di collaborazione con la realtà ospedaliera, come ad esempio un progetto di disease management, che possa indicare le migliori modalità di gestione dei malati terminali e dei servizi di assistenza e cure palliative.