di Cirignano Florindo

IL CAMPANARO

Erano anni che non salivo sul campanile del mio paese. Per la verità anche da giovane ero andato  poche volte, un pò per via del senso di vertigine che provavo, un pò perché suonare le campane era riservato ai più forti e più audaci tra i ragazzi. All'epoca le campane si suonavano con le  funi  ed occorreva molta forza (per il campanone)  ed una certa abilità. Per la campana piccola bisognava sapere, invece, come dare i tocchi in controtempo quando era festa, o il "terzo rintocco" nei funerali. La campanella oramai non c'è più e, che fine abbia fatto è uno dei tanti misteri di questo paese, che nel corso di questi anni, nell'indifferenza generale, si è fatto spogliare di tutte le sue cose più belle.  Il suo suono particolare era dovuto ad un'alta quantità d'argento che i torresi,  per amore del proprio paese o per ex voto a San Ciriaco, avevano donato all'atto della sua fusione.  Si sa che  era lesionata e che fu spedita da qualche parte per il restauro  ed al suo posto fu installata un'altra campana raccattata in  qualche chiesa pugliese  (che sicuramente possiede invece la nostra "argentina") . Questo lo si deduce  da un' incisione-dedica: O Signore per l'intercessione dei vescovi SS Oronzo e Nicola, nostri protettori , Salvatori del mondo, salvaci da ogni pericolo nel Cammino che conduce alla salvezza.
Anche sul campanone c'è un'iscrizione in caratteri gotici, ma purtroppo è posta troppo in alto per poterla leggere.Il campanaro era, anticamente, una torre di difesa, da cui poi il paese avrebbe tratto il nome. Non si sa quando sia stata costruita ma la sua presenza è già attestata nel 1440 ....."Alfonso d'Aragona con lettera « in nostris felicibus castris contra terram Candide », scrive al Gran Giustiziere del Regno e al suo luogotenente e al Capitano di Montefuscolo, che ha concesso ad Algiasio de Toccho « consiliarium et fidelem nobis sincere diIectum», il casale di Torre in pertinenze e distretto di Montefusecolo  «cum castro seu fortellitio, hominibus vassalis et alijs juribus ad dictam  turrim spectantibus»   ordinando che gli sia congegnato " Solo nel  1719 la torre viene trasformata in campanile, con l'edificazione di un nuovo corpo di fabbrica sulla pianta romanica quadrata. L'evento è ricordato da un'epigrafe posta al di sopra della porta:

TURRIS HAEC HANC
SAC. TURRIM EX SUAE
UNIVER.S   DENARIO
CONDIDIT
AN  DNI 1719

Originariamente la punta era coperta di tegole verdi e gialle e solo negli anni 80 fu posta quell'orrenda copertura in rame. Per arrivare al vano delle campane occorre salire una scala a chiocciola di 67 gradini che si sommano ad altri 4 scalini per arrivare alla scala d'accesso. L'orologio fu posto nel 1924, quando a Torre  inaugurarono l'illuminazione elettrica. Questo è quanto conosco  (poco in verità)...se qualcuno avesse qualche altra notizia non ha che da comunicarmela e farebbe una opera meritoria verso il proprio paese e la propria gente

 

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